Basandosi sul questionario molto ricco della recentissima indagine CISE-ICCP, analizziamo la “domanda” politica espressa dagli elettorati dei vari partiti e mostriamo su quali temi questi partiti sono considerati credibili, e quindi in grado di rispondere in modo efficace. I risultati mostrano due aspetti fondamentali: (1) la netta predominanza, nell’offerta partitica, dei temi “culturali” (Europa, diritti civili, ambiente) rispetto a quelli economici; tuttavia con la vistosa eccezione del M5S, che rappresenta l’unico partito caratterizzato in modo forte sui temi economici, sia in termini di domande espresse dal suo elettorato (su posizioni redistributive di sinistra) che in termini di credibilità percepita. Un fattore che potrebbe spiegare la crescita del M5s. (2) una “polarizzazione indotta”: gli elettorati di vari partiti esprimono domande “miste” (che combinano, sui diversi temi, posizioni tradizionalmente “di sinistra” e altre “di destra”) mentre invece la caratterizzazione dell’offerta dei vari partiti appare nettamente di destra o di sinistra (ben più che in passato), quindi con una polarizzazione ideologica che non c’è nell’elettorato, ma viene prevalentemente indotta dai partiti. (> vai all’articolo del 9 settembre 2022 sul sito del CISE)
A poche settimane dalle elezioni del 25 settembre, la campagna elettorale è ormai giunta nel vivo. I partiti mettono a punto le ultime mosse nel tentativo di conquistare gli indecisi e consolidare il proprio elettorato, e lo fanno confrontandosi su temi e interventi di policy molto diversi tra loro. Ai consueti cavalli di battaglia, si sono aggiunte tematiche nuove, che in passato erano rimaste fuori dal dibattito politico o perché ritenute poco rilevanti (l’ambiente) o perché semplicemente si trattava di temi che non esistevano (la guerra in Ucraina, le relazioni con la Russia e con gli alleati storici dell’Italia). Il menu a disposizione è dunque ampio, ma qualsiasi scelta strategica da parte dei partiti dovrà necessariamente fare i conti con le priorità e le preferenze degli elettori italiani.
I dati raccolti dal CISE in un recente sondaggio di opinione (CISE-ICCP, Agosto-Settembre 2022, N=861), rivelano in questo senso un quadro sfaccettato, con un’opinione pubblica che su diversi temi appare molto meno polarizzata di quanto non sia invece il sistema dei partiti. Questo, ad esempio, è quanto emerge se si guarda alle principali priorità degli elettori: su un totale di 35 temi specifici su cui gli intervistati sono stati chiamati ad esprimere le proprie preferenze, i primi 10 per priorità sono temi cosiddetti imperativi, vale a dire temi ed obiettivi politici che non creano divisioni e sui quali gli elettori sono idealmente tutti d’accordo. Ad esempio, l’obiettivo di policy che viene percepito come il più importante da realizzare è, non sorprendentemente, quello di garantire ad imprese e famiglie prezzi sostenibili di gas ed energia elettrica (il 92,2% del campione considera questo obiettivo una priorità per il paese) (Tabella 1). Si tratta evidentemente di un tema di per sé non divisivo, rispetto al quale la competizione tra partiti non si gioca evidentemente sulle posizioni (essere a favore o contro), quanto piuttosto sulla capacità dei partiti stessi di presentarsi come credibili agli occhi degli elettori per realizzare questo obiettivo. È ciò che la letteratura scientifica chiama valence politics. (> leggi l’articolo)
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