-Modernizzazione P.A.;
-Semplificazione dei rapporti Cittadini – P.A.;
-Strategie e coordinamento del portale di Roma Capitale;
-Comunicazione;
-Competenze Digitali;
-Decentramento Amministrativo;
-Anagrafe e stato civile, Servizi Demografici ed Elettorali;
-Pari opportunità e politiche di genere;
-Valorizzazione della funzione statistica, promozione della rilevazione, elaborazione, diffusione, archiviazione e analisi dei dati statistici;
Assessorato Roma semplice
(Savona 1954), diplomata a Roma, laureata a Pisa in Scienze dell’Informazione. Da più di 25 anni opera per l’innovazione della Pubblica Amministrazione. Docente in Tecnologie per la pubblica amministrazione presso università di Bologna, Torino, Roma Sapienza e Link Campus University dove ha ideato e dirige il Master Smart Public Administration.
L’attività degli ultimi dieci anni si è svolta principalmente nei seguenti ambiti: Open Government, Smart City, Agenda Digitale, Trasparenza, Partecipazione, Open Source, Open data, Cittadinanza attiva, Divario digitale e di genere. Social network manager, esperta di comunità virtuali, fondatrice e Presidente (dimissionaria a seguito dell’incarico di assessora) di Stati Generali dell’Innovazione, ideatrice e animatrice della rete WISTER (Women for Intelligent and Smart Territories).
Si occuperà di rendere più semplice, inclusiva e innovativa la nostra città favorendo la partecipazione e la cittadinanza attiva.
LE RISPOSTE ALLE CINQUE DOMANDE DI CARTEINREGOLA 5 LUGLIO 2017
Le cose più importanti che ha fatto finora
Rendere Roma laboratorio nazionale ed europeo dell’innovazione, non una semplice ambizione ma un obiettivo che ha guidato il lavoro dell’Assessorato nel primo anno di consiliatura, a partire dall’approvazione della prima Agenda Digitale di Roma Capitale. Un piano strategico per la trasformazione digitale dell’Amministrazione Capitolina affinché diventi più aperta e vicina al cittadino, in grado di offrire servizi online facilmente fruibili e attenta all’inclusione digitale e all’accrescimento delle competenze digitali di tutte e tutti. Frutto di un processo partecipato, il documento individua strategia e metodo per realizzare obiettivi concreti e misurabili superando, attraverso l’istituzione di una Cabina di Regia dedicata, i silos organizzativi in favore di progetti trasversali.
Gli interventi realizzati per “aprire” l’Amministrazione partono dalla trasparenza, con l’Open Agenda (da ottobre 2016 l’agenda dell’Assessorato Roma Semplice è pubblica, aperta e condivisa), Open Bilanci (dal 21 ottobre i Bilanci di Roma Capitale sono aperti, in open data e semplici da leggere grazie ad apposite infografiche) e l’avvio della ristrutturazione del portale Open Data (anche grazie al riuso che faremo della piattaforma della Regione Lazio) Inoltre, ad ottobre 2016, la Giunta capitolina ha approvato la Delibera sul software libero che avvia un piano di transizione e un metodo di lavoro che svincola l’Amministrazione dalla dipendenza dai fornitori con l’obiettivo di garantire alla PA maggiore efficienza, trasparenza, sostenibilità e indipendenza nell’esercizio delle proprie funzioni.
Per semplificare l’accesso ai servizi sul portale istituzionale, Roma Capitale ha aderito a SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che consente ai cittadini di fruire dei servizi online del Comune e delle principali pubbliche amministrazioni. Roma non solo è il Comune con il maggior numero di servizi online, sono ben 66 quelli disponibili, ma ha aderito a SPID a dicembre 2016 con un anno di anticipo rispetto alla scadenza normativa. Da dicembre circa 37 mila cittadini si sono identificati al portale con un’utenza SPID.
Dall’autunno 2016 tutti i Municipi rilasciano la Carta di Identità Elettronica nell’ambito del programma del Ministero dell’Interno e sono in corso le attività necessarie per un miglioramento del servizio, tra cui l’aggiornamento della procedura online TuPassi per ridurre tempi di attesa grazie al blocco delle prenotazioni multiple.
Sul fronte delle competenze digitali è stato avviato il progetto dei Punti Roma Facile istituiti ad agosto 2016 con la prima Delibera dell’Assessorato allo scopo di accrescere la consapevolezza dei cittadini sull’uso del digitale.
Da novembre 2016, mese in cui ha avuto inizio la sperimentazione del progetto, ad oggi sono stati attivati in totale 24 Punti Roma Facile, spazi assistiti a disposizione di tutte e tutti, nessuno escluso, dove facilitatori digitali, operatori e volontari appositamente formati, supportano chi ha poca familiarità con Internet e con le nuove tecnologie, ad accedere agilmente ai servizi pubblici online di Roma Capitale e di altre amministrazioni, con l’obiettivo di rendere i cittadini gradualmente autonomi.
I risultati nei primi 7 mesi di attività: 24 Punti attivi in totale, di cui 16 nelle sedi dei municipi, 6 nelle biblioteche e 2 in sedi associative; 60 operatori formati tra servizio civile, dipendenti dei municipi e facilitatori delle realtà associative; 300 ore complessive a settimana di servizio erogato.
Sono stati 486 gli appuntamenti prenotati e fruiti dai cittadini che hanno registrato un gradimento molto alto nel 59% dei casi, alto nel 39%, sufficiente per il 2% e basso/molto basso in nessun caso.
Partecipazione e coinvolgimento dei cittadini nelle scelte è uno dei caratteri identitari dell’Amministrazione.
Complessivamente sono circa 10mila i cittadini che hanno partecipato alle consultazioni online promosse dall’Amministrazione, tra cui quelle relative al bando Azioni Urbane Innovative (UIA), all’Agenda Digitale di Roma Capitale, declinata anche in ottica di genere, al sito istituzionale, al Piano Sociale Cittadino.
Per promuovere il confronto tra l’Amministrazione Capitolina e la cittadinanza sui temi strategici della trasformazione digitale, su proposta della Giunta l’Assemblea Capitolina ha approvato l’istituzione del Forum Innovazione, uno spazio permanente che intende favorire la partecipazione di cittadini e associazioni ai processi decisionali sulle politiche di innovazione.
Roma si riaccredita come protagonista sui temi del digitale e dell’innovazione nello scenario nazionale ed europeo: da quest’anno è membro della partnership su Digital Transition nell’ambito della Urban Agenda dell’Unione Europea, con il co-coordinamento dell’area E-government, ha rinnovato l’adesione a Eurocities, ha stretto un accordo con il Comune di Barcellona sui temi dell’agenda digitale e delle smart city.
In ambito nazionale è stata ideata l’iniziativa “Mettiamo in Comune l’innovazione”, un evento divenuto periodico e itinerante, per mettere a sistema le competenze e promuovere il riuso di buone pratiche, che ha coinvolto finora oltre 30 amministrazioni comunali e 5 città metropolitane. In occasione della Giornata Mondiale della Terra, è stata organizzata, insieme all’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale, la prima edizione del Green Open Data Day, un appuntamento che dal 2018 sarà reso annuale e nazionale.
Le cose più importanti che sta per fare o sta facendo
Ė in corso di realizzazione il nuovo portale istituzionale, che cambia radicalmente la logica di interazione, non più basata sull’amministrazione e sulla sua organizzazione (come l’attuale portale) ma centrata sulle esigenze informative e di servizi dei cittadini e delle imprese. Tra le novità di questo portale, anche lo sviluppo di un’area dedicata alla partecipazione che guardi alle esperienze di successo di stampo internazionale attraverso cui valorizzare i futuri istituti di partecipazione previsti nelle modifiche dello Statuto di Roma Capitale in corso di approvazione.
La fase di progettazione e prototipazione prevede un processo partecipativo con due momenti di consultazione online, per un periodo complessivo di due mesi:
nella prima consultazione, attiva dal 1° giugno e attualmente in corso, i cittadini hanno la possibilità di visionare home page e struttura del prototipo dimostrativo del portale istituzionale e, soprattutto, di esprimere valutazioni e suggerimenti attraverso la compilazione di un questionario online;
nella seconda consultazione, a partire dall’11 luglio, sarà online la versione navigabile e interattiva del prototipo e i cittadini saranno consultati per valutare usabilità e fruibilità delle informazioni e per contribuire alla versione definitiva del sito, in linea in autunno.
Per supportare l’Amministrazione nell’elaborazione di proposte e nel monitoraggio sullo stato di avanzamento delle iniziative in materia di innovazione in autunno sarà operativo il Forum Innovazione, articolato in quattro laboratori tematici – open government, competenze digitali, agenda digitale e smart city. L’iniziativa sarà coordinata dall’Assessorato Roma Semplice con il coinvolgimento di Consiglieri Capitolini e dei Municipi e l’avviso per l’adesione di cittadini e associazioni sarà lanciato nelle prossime settimane.
A partire da giugno 2017, l’Assessorato ha intrapreso un percorso di confronto per la definizione delle Linee Guida sulla Smart City che, in vista della definizione del Piano Regolatore prevista per l’autunno, coinvolgerà non solo la Giunta, il Consiglio capitolino e i Municipi, ma tutte le diverse realtà che possano dare un contributo utile sul tema: università, associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale e della società civile, FabLab, incubatori di start up innovative. A settembre nel Municipio X si svolgerà la manifestazione “Ostia Smart City” per recepire quanto emergerà da un concorso di idee progettuali tematico di prossimo lancio.
Tra gli altri progetti in corso previsti dall’Agenda Digitale:
implementazione del Sistema unico di segnalazione, che integra i diversi sistemi attualmente disponibili. Il prototipo di interfaccia sarà disponibile per la validazione nelle prossime settimane, mentre il rilascio della prima versione del sistema è previsto entro il 2017;
realizzazione del nuovo Sistema informativo Territoriale dell’Amministrazione capitolina, che integrerà i sistemi attuali e consentirà il riuso e la geolocalizzazione dei dati attraverso l’utilizzo di strumenti open source nei diversi settori e su diversi temi, urbanistica, manutenzione urbana, ambiente, cultura, turismo, scuole, trasporti etc. A questo scopo insieme all’Assessorato all’Urbanistica e Infrastrutture, lo scorso maggio è stata presentata alle strutture centrali e territoriali dell’Amministrazione la cosiddetta Nuova Infrastruttura Cartografica (NIC). A settembre, a seguito di validazione interna, l’infrastruttura sarà resa disponibile anche ai cittadini.
adeguamento al Nodo PagoPA nazionale, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Metro, per permettere più facili ed omogenee modalità di pagamento dei servizi dell’Amministrazione, con il coinvolgimento di diversi comuni della città metropolitana e che vede Roma Capitale come soggetto aggregatore
Ė in corso di definizione un accordo con Fastweb per la realizzazione di uno o più Progetti di sperimentazione 5G e wi-fi così da consentire lo sviluppo di servizi e applicazioni, quali ad esempio:
Servizi di public safety, quali la comunicazione mission critical per polizia urbana, oppure i servizi di monitoraggio video delle forze di polizia municipale;
Servizi di gestione delle flotte di mezzi pubblici ed erogazione di servizi informativi a bordo;
Servizi di telesorveglianza di zone del territorio cittadino;
Servizi video di realtà virtuale o aumentata a supporto del turismo;
Servizi Industry 4.0 con l’introduzione di tecnologie 5G nei processi produttivi.
Ė in corso di definizione una collaborazione con Poste Italiane per lo sviluppo di nuovi servizi digitali con particolare riferimento alle seguenti aree:
utilizzo del Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID per l’accesso ai servizi digitali locali e nazionali con credenziale unica, con particolare riguardo al supporto alle fasce di utenza deboli e marginali;
possibili sinergie tra la rete organizzativa di Poste Italiane e l’iniziativa Punti di Accesso Roma Facile;
Estensione/ampliamento dei servizi di pagamento digitali;
Marketplace delle API della PA.
Le gatte da pelare ereditate di cui si sta occupando
I problemi più gravi che ci siamo ritrovati ad affrontare sono riferibili a tre aree principali:
la gestione dei fornitori. Abbiamo trovato tre dinamiche critiche: (i) la gestione dei contratti è avvenuta nel corso degli anni soprattutto attraverso procedure negoziate senza previa pubblicazione del bando o tramite affidamento diretto con conseguente lock in del fornitore sui principali applicativi dell’Amministrazione (un caso di rilievo è quello dell’Anagrafe, servizi elettorali e stato civile il cui contratto è stato rinnovato con queste modalità da decenni); (ii) non avendo un forte controllo sugli applicativi gestiti, sono state spesso prodotte applicazioni ridondanti, costose e che non hanno dato un reale valore aggiunto a Roma Capitale; (iii) il personale tecnico via via ridotto in numero e competenze, rendendo molto difficile l’esercizio del livello minimo del ruolo di cliente, in grado di indirizzare, gestire, monitorare, controllare;
la macchina amministrativa. L’amministrazione è stata ingabbiata in un sistema di gestione documentale e di protocollazione che si basa su 72 Aree Organizzative Omogenee (altri enti, tra cui, per citare i più importanti, Regione Puglia, Padova, Teramo, Bologna, Genova ne hanno una sola), con l’effetto di una moltiplicazione abnorme della burocrazia amministrativa e del tempo dedicato per la sua gestione. Il sistema obbliga di fatto i singoli dipartimenti a comunicare tra loro come fossero enti esterni e, d’altra parte, a non disporre di un unico ingresso per le comunicazioni dall’esterno. A questo si aggiunge la mancanza di meccanismi di definizione di progetti trasversali a più strutture e quindi di obiettivi comuni.
il personale. Anche a causa del blocco del turn-over, ma soprattutto del Piano di Rientro, l’attuale personale di Roma Capitale è sottodimensionato praticamente su tutte le aree (secondo la stima del Commissario Tronca, nel 2015 il fabbisogno di personale tecnico ICT per il Dipartimento di Innovazione Tecnologica era di 200 persone – ad oggi non si arriva a 70 effettivi) e a tutti i livelli (nella pianta attuale mancano anche diversi dirigenti). Inoltre, l’età media è di 53 anni. Questa situazione rende molto difficile la realizzazione dei cambiamenti della “trasformazione digitale”, impegnativi, profondi, necessariamente trasversali e pervasivi.
Eclatante è il caso del data center, in cui il lock in con il fornitore (che è lo stesso da decenni) è molto elevato. Al momento è stata avviata una gara aperta, in modo da risolvere sul breve termine il problema della transizione e sul medio-lungo termine consolidare la presa in carico effettiva dei sistemi da parte dell’Amministrazione.
Durante la consiliatura commissariale sono state rinnovate circa 15.000 licenze Microsoft per tre anni, nonché i contratti relativi ai principali servizi ICT erogati dall’Amministrazione, cosa che ovviamente rallenta l’adozione di software libero.
Abbiamo trovato una situazione in cui purtroppo non era un’eccezione che si arrivasse alla scadenza di un contratto senza aver avviato in tempo le attività per la nuova gara e questo ha fatto sì che alcuni contratti siano scaduti senza che si provvedesse a gara nei tempi dovuti obbligando di fatto l’amministrazione a estensioni del contratto senza gara per evitare l’interruzione di un servizio pubblico.
Per la prenotazione di servizi anagrafici l’Amministrazione ha adottato l’applicativo Tupassi. Nei requisiti definiti per tale applicativo i Municipi sono stati definiti come enti diversi e separati, consentendo così prenotazioni multiple per uno stesso servizio e pregiudicando una efficace gestione degli appuntamenti. In più, il comportamento dell’applicazione utilizzata ai Totem municipali è differente, per cui qui non è previsto l’obbligo di lasciare un riferimento e la possibilità di revoca dell’appuntamento. E il risultato è stato quello di avere gli uffici in attesa di persone che non si presentavano, ritardando così il servizio.
Ultimo ma non ultimo il portale che purtroppo non è affatto rispondente ai requisiti di accessibilità (Legge 4/2004 e successive modificazioni) e usabilità non favorendo la ricerca delle informazioni e di conseguenza la trasparenza.
Le cose che vorrebbe fare (sogni nel cassetto)
I Punti Roma Facile sono stati un primo passo per l’abbattimento del divario digitale, tuttavia intendiamo sviluppare la cultura digitale e questo si può fare solo reperendo le risorse necessarie.
Tra gli interventi che si possono ipotizzare, oltre ad una maggiore diffusione dei Punti Roma Facile, dobbiamo prevedere interventi sia sulle persone che sulle organizzazioni e sulle imprese che non sempre hanno sviluppato competenze digitali.
Sarebbe di grande utilità poter dare incentivi alle associazioni di volontariato che da sempre nel nostro Paese suppliscono a carenze organizzativo-economiche della pubblica amministrazione. Potrebbero ad esempio intervenire nello sviluppo della cultura digitale e nella diffusione della consapevolezza dell’uso delle nuove tecnologie. Le associazioni potrebbero così fruire di nuove opportunità di mercato.
La collaborazione di tutti gli attori è essenziale al fine di raggiungere gli obiettivi che non sono solo dell’Amministrazione Capitolina ma di tutti i city user anche per garantire uno sviluppo sostenibile e innovazione sociale.
Oltre alla semplificazione dei procedimenti su cui interverremo congiuntamente alla Direzione Generale, al Segretariato e a tutti i settori dell’ente, intendiamo realizzare la cosiddetta casa digitale del cittadino e dell’impresa che consenta un approccio personalizzato e semplice all’interazione con l’amministrazione. Il sogno nel cassetto diventerebbe realtà disponendo di ulteriori risorse e mi piacerebbe fosse realizzabile in tempi rapidissimi, perché così si riesce davvero a cambiare radicalmente il rapporto con i cittadini.
Un’altra cosa che davvero mi piacerebbe si realizzasse è l’adozione di software libero da parte di tutta l’Amministrazione Capitolina (sono tuttavia consapevole che non si può pretendere lo switch off in un giorno e la grande complessità della macchina capitolina rischia di avere necessità di applicativi non ancora esistenti sul “mercato” del software libero).
Un altro grande desiderio è la mappa dell’accessibilità in città; sarebbe davvero utile a tutti i city user, turisti compresi, sapere esattamente quanti e quali “ostacoli” ci sono per i disabili (non solamente motori) per iniziare a progettare una città a misura di tutti!
Roma deve risalire nelle graduatorie nazionali, europee e internazionali, che ci vedono ad oggi in posizioni non adeguate a Roma Capitale.
Sarebbe davvero fantastico se, entro la fine della consiliatura, riuscissimo a portare Roma a vincere “The European Capital of Innovation Award – iCapital”, iniziativa della Commissione Europea che premia con un milione di euro la città che si è contraddistinta per aver sperimentato con successo nuove ed innovative iniziative incentrate sui cittadini.
Gli ostacoli contro cui deve combattere
La normativa nazionale ma soprattutto i regolamenti interni sono spesso farraginosi e non ancora adattati all’evoluzione tecnologica, ma ci stiamo lavorando su più fronti.
In generale, l’immagine di una Roma complicata e poco attenta alle esigenze di tutti (e in particolare dei più deboli) da ribaltare con i fatti ma anche con la convinzione comune che il cambiamento si realizza in modo condiviso e partecipato.
La bassa propensione all’utilizzo pieno del digitale e la scarsa diffusione della consapevolezza digitale, anche all’interno dell’Amministrazione oltre che nella cittadinanza (e spesso anche delle imprese), che deve essere superata a livello culturale e di competenze specifiche, e concausa della difficoltà di una rapida semplificazione del rapporto Amministrazione-cittadini.
#ROMARINASCE
FLAVIA MARZANO