La Democrazia diretta del M5S è un bluff?
Autore : Redazione
Pubblichiamo il comunicato del
Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare, che fa seguito a quanto accaduto all’audizione in Commissione Ambiente di Roma Capitale, il 13 dicembre 2019, che aveva all’ODG la delibera di iniziativa popolare relativa alla gestione dei rifiuti, sottoscritta da oltre 9.000 cittadini e depositata dal comitato promotore Deliberiamo Roma. Nel corso dell’audizione i consiglieri della maggioranza hanno riconosciuto la validità degli argomenti portati dai promotori della delibera
(1), ma “
hanno rifiutato nettamente, astenendosi dal dare parere positivo, la proposta di una partecipazione popolare “deliberante”“, “
preferendo, al suo posto, un organo meramente consultivo, ossia esprimente pareri non vincolanti, dunque eludibili e ignorabili dall’amministrazioni“
(1). Una mossa che ha indotto i promotori a “
temere che la proposta di delibera popolare possa essere archiviata dall’Assemblea Capitolina in sede di discussione” [il verbale della Commissione non è ancora presente sul sito istituzionale: l’ultimo pubblicato risale al 30/10/2019].
Ma, al di là dei contenuti della Delibera, fa una certa impressione la distanza tra la linea che è sempre stata propagandata dal M5S, sulla “Democrazia diretta”, peraltro da Carteinregola fortemente criticata, anche in occasione delle modifiche allo Statuto di Roma Capitale (2), e le scelte del M5S nelle pratiche di governo della città.
Una contraddizione ulteriormente madornale, se si confronta, come ha fatto il Movimento Rifiutizero, la “Magna Charta” per una nuova era della democrazia sottoscritta dalla Sindaca Virginia Raggi in occasione del Global Forum on Modern Direct Democracy 2018, Forum globale sulla democrazia diretta, che si è tenuto in Campidoglio nel settembre 2018 (3).
Una conferma che, quando si parla di partecipazione e di trasparenza, le marce indietro sono assai diffuse, anche da parte di un MoVimento che su questi due pilastri si è guadagnato il consenso popolare…
In calce riportiamo alcuni passi dalla prima bozza della “Magna Charta” per una nuova era della democrazia (sul sito del Global Forum è specificato che si tratta di una bozza, ma anche che la Charta non avrà mai una versione defintiva perchè continuerà a evolversi e integrarsi con le idee delle città e dei cittadini, e sarà quindi sempre modificabile) sottoscritta da Virginia Raggi per Roma e da Bruno Kaufmann durante il Global Forum il Forum in Campidoglio. I passi sono stati selezionati dal Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare , con un commento finale. (AMBM)
Estratti dalla Magna Charta – versione provvisoria 2018
(…)Una città democratica cerca di creare spazi fisici in cui le persone possono ritrovarsi, discutere, e prendere decisioni democratiche insieme, liberamente e in modo sicuro. Nelle città democratiche, questi spazi possono assumere qualsiasi forma, da edifici precedentemente abbandonati, alle biblioteche, alle scuole, alle isole ambientali, ai centri che sono esplicitamente case della democrazia.
(…)Una città democratica è un luogo dove i cittadini possono prendere decisioni su qualsiasi argomento o questione sui quali i politici sono chiamati a decidere. Cittadini e politici sono uguali. In una città democratica, le regole per la partecipazione e la democrazia sono decise dal popolo stesso. (…)Una città democratica si adopera non solo per educare e formare i giovani per la democrazia, ma anche per dare ai giovani, anche quelli meno esperti nel voto, un reale potere democratico. (…)Una città democratica sostiene la sostenibilità attraverso strumenti partecipativi perché non c’è democrazia futura senza sostenibilità. (…) Una città democratica incoraggia le persone a partecipare al processo decisionale in ogni sua fase – dalle proposte, alla ricerca, al dibattito, alla decisione finale.
(…)Una città democratica non permette soltanto che i cittadini esprimano le loro idee sulla normativa, la Costituzione, la regolamentazione o altri aspetti della città. Tale città accoglie le proposte, cerca queste idee, e aiuta i cittadini a sviluppare le loro idee in formati accessibili per essere presi in considerazione dagli altri cittadini.
(…)Una città democratica garantisce al suo popolo il potere di proporre ed emanare leggi (regolamenti) e Costituzioni (Carte), attraverso strumenti di democrazia diretta moderna come iniziative e referendum, e attraverso strumenti di democrazia partecipativa, come forme di partecipazione alla pianificazione delle spese. Una città democratica progetta questi strumenti con modalità che incoraggiano la deliberazione e la partecipazione di tutti.(…)
Ma “la favola” della Democrazia Diretta finisce di fatto molto diversamente da come è stata sin qui raccontata ….. Tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare di rifiuti. Di fronte alla proposta di delibera popolare come depositata dal comitato DeLiberiamo Roma #mirifiuto il gruppo capitolino M5S in commissione ambiente non ha mostrato interesse alla partecipazione, astenendosi e di fatto rifiutando la richiesta del comitato di istituire gli Osservatori rifiuti zero quali organi sia consultivi che deliberanti (laddove le decisioni sono condivise con la delegazione pubblica) per il monitoraggio e controllo sulla gestione dei rifiuti partecipati in modo paritario tra amministratori e cittadini.
Buona Epifania alla cittadinanza attiva, preparata e propositiva, alle associazioni, ai comitati e agli amministratori in lotta per una reale riqualificazione del patrimonio pubblico romano nell’ottica di una vera città metropolitana dove ogni municipio possa contribuire e operare in base alle proprie necessità con l’autonomia che gli spetta!
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
7 gennaio 2020
NOTE
(1)
Dal sito leggerifiutizero di DeliberiamoRoma:La proposta è incardinata su tre principi chiave: il decentramento dei poteri di controllo ai Municipi (attualmente organi elettivi senza alcun potere) e della struttura operativa dell’azienda comunale AMA Spa nei Municipi; un nuovo piano industriale allineato con le recenti direttive europee di Economia Circolare che privilegiano e finanziano il “recupero di materia” con il riciclo ed il compostaggio aerobico e non il “recupero di energia” con l’incenerimento e la combustione di biogas e lo smaltimento in discarica; una vera partecipazione popolare attraverso organismi deliberanti partecipati da cittadini, amministratori e AMA Spa denominati “Osservatori Rifiuti Zero” (di cui tre già esistenti).L’importanza di questa iniziativa deriva dalla tragica situazione in cui versa Roma negli ultimi anni, causata dalla mancata iniziativa politica della Giunta Raggi (non è stato rinominato neanche l’assessore di competenza!) che sta esponendo la città a seri rischi sanitari e ambientali. Questo degrado ci ha fatto decidere di attivare una collaborazione attiva tra cittadini, lavoratori, sindacati e amministratori municipali per redigere una delibera innovativa e al passo con le normative UE, che possa attuare gli obiettivi e le tecnologie già contenuti nella vigente delibera 129/2014 proposta dai cittadini.(2) Vedi il nostro Dossier sulla
Legge per il referendum propositivo di Stefania Boscaini del
5 luglio 2019 Scarica democrazia diretta 050719 defvedi
Nuovo Statuto di Roma Capitale: le nostre critiche su percentuali di genere nelle giunte e democrazia diretta –
11 gennaio 2018
(3) vedi Global Forum in Campidoglio sulla democrazia diretta (ma i cittadini lo sanno?) –21 settembre 2018 Continua#
Vai a Global Forum: lo streaming del convegno –26 settembre 2018
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