Dream team: la squadra dei sogni e la realtà
Autore : Redazione
Padiglione Italia, Expo Milano (foto AMBM)
Un articolo di Aldo Pirone della Comunità Territoriale del VII Municipio, fa da dolente contraltare alle “magnifiche sorti e progressive” che il Presidente Renzi e una campagna mediatica ben orchestrata promettono alla Capitale dopo la cacciata del Sindaco Marino, con l’arrivo di una pioggia di milioni per il Giubileo e una ” bella squadra tosta”(1). Astuto marketing che copre una preoccupante realtà, cioè che il Governo Renzi (tra l’altro neanche nato dalle urne) anzichè sciogliere il Comune in seguito alle risultanze della relazione della Commissione istituita dopo Mafia Capitale, manda a casa il Sindaco per una vicenda di scontrini tutta da chiarire (2). E manda a casa un Sindaco che, fino a prova contraria, è stato eletto dai cittadini romani – a cui risponde – per mettere al governo della città un commissario nominato dal Prefetto insieme al Governo, che risponde al Governo, che nominerà a sua volta dei sub commissari che risponderanno a lui che risponde al Governo. E che avrà il potere assoluto, assommando i poteri decisionali di Sindaco, Giunta e Assemblea Capitolina. E chi scrive avanza una proposta provocatoria…
Un “dream team” – squadra dei sogni – è l’espressione lanciata dal Presidente Renzi (1) e ripresa dal prefetto Gabrielli (3) per indicare il nuovo gruppo di lavoro a cui sarà assegnato il governo della città, nominato dal Governo, dopo che il “team” eletto dai romani nel giugno 2013 è stato messo alla porta dal Presidente/segretario stesso, sotto la minaccia di un disonorevole sfiduciamento del Sindaco Marino da parte del partito di maggioranza, il PD.
Una cacciata avvenuta dopo uno snervante braccio di ferro, in cui i progetti messi a punto dal Comune per il Giubileo (fin dall’aprile 2015) sono stati via via rimandati, fino all’ultimo clamoroso rinvio – dai primi di agosto alla fine del mese, a tre mesi dall’apertura della Porta Santa – e in cui il Governo ha dimostrato una ingiustificabile avarizia, pretendendo che un’evento imprevisto di tale portata fosse affrontato con poche decine di milioni di euro, per di più prelevati dalle tasche dei romani, con mutui accesi a rivalersi sulla tassazione cittadina. Con il risultato – grazie alla compressione dei tempi e delle risorse disponibili – di uccidere nella culla i tanti progetti virtuosi che la Giunta Marino aveva cercato in tutti i modi di attivare, affinchè la kermesse religiosa non fosse solo un’occasione per migliorare la città per i pellegrini e per i quartieri più centrali, ma, come nello spirito del Giubileo “della misericordia”, allungasse lo sguardo e le risorse alle tante periferie da troppo tempo dimenticate (4).
E l’improvviso materializzarsi dei soldi spasmodicamente sollecitati dalla Giunta e mai concessi dal Governo – 500 milioni, 10 volte tanto quello che si voleva concedere a una città che sta per accogliere milioni di pellegrini (5) – adesso che il Sindaco toglie il disturbo e che nella stanza dei bottoni arrivano uomini di nomina governativa che potranno gestirli con modalità eccezionali (nella normale vita democratica le decisioni di Giunta e Sindaco sono sottoposte alla vigilanza dell’Assemblea e dell’opposizione), la dice lunga su quanto al Presidente/segretario stiano a cuore le sorti di una città che, con questo scherzetto di rinviare decisioni ed erogazioni economiche, si ritroverà alla canna del gas. Anche se nel “dream team” assoldassero Superman, Ethan Hunt (“Mission Impossible”) e Mastro Lindo.
Allora chi scrive avanza una proposta a Ignazio Marino: Sindaco, ritiri le dimissioni. Lasci che sia l’Assemblea Capitolina a sfiduciarla, non solo l’opposizione, ma i consiglieri di maggioranza di quello che era il suo partito, il PD, e gli ex alleati ancora un po’ alleati di SEL. Faccia in modo che ognuno di loro ci metta la sua faccia, la stessa faccia che tra qualche mese si affaccerà ancora una volta dai manifesti elettorali spalmati in tutta la città.
Consegni questo ultimo regalo agli elettori: poter sapere chi, tra quelli che chiederanno il loro voto, ha preferito venir meno all’impegno preso con i cittadini per seguire i dictat del Presidente/Segretario. (AMBM)
(si possono publbicare commenti utilizzando gli strumenti a piè di pagina: per testi più lunghi scrivere a: laboratoriocarteinregola@gmail.com)
Da “Abitarearoma.net” giornale on line dei Municipi romani
L’arcangelo Gabrielli.
di Aldo Pirone* – 15 ottobre 2015
Il prefetto Gabrielli è sicuramente un uomo a cui non manca il fiuto politico. Oggi in un’intervista su “la Repubblica” ricorda, per non scontentare nessuno, il padre socialista e la madre cattolica. Tra un affondo e l’altro verso le mancanze del dimissionario Marino, racconta pure le sue umili origini. La sua giovanile militanza democristiano-demitiana certamente lo aiuta a districarsi “in questa città – dice lui – così complicata e piena di veleni”; veleni politici ovviamente. Aggiunge che il prefetto in simile bolgia “deve essere la garanzia per tutti” perché, fieramente proclama, “io sono innanzitutto un poliziotto”. E “… da poliziotto, sono anche un decisionista. Dunque la sicurezza è la mia prima preoccupazione”.
Ora non sappiamo con quale velocità il prefetto Gabrielli attui le sue decisioni, sappiamo soltanto che su un fatto specifico e di non poca importanza visti i soggetti coinvolti, qui in VII Municipio, si stanno ancora aspettando i suoi “rai fulminei”.
Il 9 giugno scorso in una pubblica assemblea convocata in Municipio e, meritoriamente, voluta da lui per ascoltare i cittadini proprio sui problemi di legalità e sicurezza, alcuni dei suddetti cittadini gli fecero presente che a Tor di Mezzavia, zona Romanina, in via Jacobbi, alcune persone del clan Casamonica avevano occupato, recintandola, un’area di verde pubblico prospiciente un asilo nido per allocarci dei cavalli. La cosa andava avanti da tanto tempo. L’area era stata liberata una prima volta già nel 2009 dall’amministrazione comunale, ma ben presto rioccupata. Malgrado le insistite segnalazioni da parte dei cittadini per far rispettare legge e legalità, nessuno delle autorità civili e militari si era mai fatto vivo.
Poi è scoppiato il caso del funerale famigerato del 17 agosto a Don Bosco. Le dichiarazioni di voler far rispettare la legge, di riprendersi il territorio sottraendolo al controllo mafioso dei clan, di estirpare malaffare e delinquenza ecc. del prefetto e di tutti gli altri amministratori politici si sono sprecate. Per questo nobile obiettivo il PD orfineo si è fatto pure una manifestazione addosso a Piazza Don Bosco il 4 settembre 2015. Ma i cavalli hanno continuato tranquillamente a brucare l’erba vicino all’asilo nido.
Il 16 settembre, l’arcangelo Gabrielli è tornato, come aveva promesso, in VII Municipio per verificare con i cittadini gli interventi fatti in tema di sicurezza che erano stati promessi. La questione dei quadrupedi gli è stata ricordata. E chi gliel’ha ricordata ha detto, visto lo schieramento di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Vigili urbani presente in sala a corona del Prefetto, che si aspettava che l’indomani mattina il “dream team” delle forze dell’ordine gabriellano liberasse il territorio occupato.
Gabrielli prese nota e rispose che sarebbe intervenuto, magari non proprio l’indomani, ma sicuramente nei giorni seguenti.
Oggi è il 15 ottobre e a via Jacobbi i cavalli pascolano tranquilli in attesa del “poliziotto decisionista”.
*Aldo Pirone, ha lavorato come poligrafico all’ANSA, membro storico della Comunità Territoriale del VII Municipio (prima X) scrive su AbitareaRoma
(1) @unitaonline 13 ottobre 2015 Renzi: “A Roma voto in primavera, ora un dream team per il Giubileo”
(2) vedi il nostro post del 12 ottobre 2015 Scontri, scontrini e sconti
(3) Repubblica 15 ottobre 2015 Gabrielli: “Roma può cambiare solo con un dream team e Marino non ce l’aveva” d Francesco Merlo
(4) vedi l‘intervento dell’Assessore CaudoPeripherein, al convegno “Gli angeli non abitano più qui La Sapienza , 7 Maggio 2015, e le slides della presentazione della delibera n.274 l degli interventi per il Giubileo in Campidoglio il 6 agosto 2015, (scarica la Delibera Giunta interventi Giubileo 6 ago 2015) , interventi poi drasticamente decimati nelle parti che riguardano le periferie
(5) Corriere della sera 16 ottobre 2015 Giubileo, l’annuncio di Renzi: in arrivo 500 milioni per Roma La decisione di Palazzo Chigi. L’allarme di Cantone: all’Atac il 90% degli appalti con procedura negoziata di Ernesto Menicucci
NOTA: il vicesindaco uscente di Roma Marco Causi (Pd) il 19 ottobre, a margine di una conferenza in Camera di Commercio, ha dichiarato che i 500 milioni dal Governo per il Giubileo a Roma «sono una bufala. Chi ha messo in giro questa notizia ha messo in giro una bufala».http://www.corrierediroma-news.it/2015/10/19/giubileo-causi-i-500-milioni-bufala-in-giunta-piano-ztl/ (in calce l’articolo)
>> vai al programma del Giubileo http://vaticaninsider.lastampa.it/fileadmin/user_upload/File_Versione_originale/CALENDARIO_UFFICIALE_DEL_GIUBILEO_DELLA_MISERICORDIA.pdf
Il nuovo Corriere di Roma 19 ottobre 2015
redazione il 19 ottobre 2015.
«I 500 milioni» dal Governo per il Giubileo a Roma «sono una bufala. Chi ha messo in giro questa notizia ha messo in giro una bufala». Lo ha detto il vicesindaco uscente di Roma Marco Causi (Pd) a margine di una conferenza in Camera di Commercio. «Esistono tre cose – ha affermato -. Prima: c’è un nuovo spazio di patto di stabilità di 30 milioni che non so bene se e come si potrà attivare, perchè dipende se potranno essere spesi nel 2016. Seconda: se è vero che il Governo sta pensando ad un decreto anche con norme su Roma io credo che la cosa più urgente sia mettere in campo un programma almeno biennale di manutenzione straordinaria sul trasporto pubblico locale (Tpl) – su cui c’è una vera emergenza – finanziata con risorse fresche del Governo. Una primissima stima direbbe tra 70 e 100 milioni asseconda di quanti interventi ci mettiamo. Terzo: il tema del fondo sviluppo e coesione. Una volta si preallocavano i soldi Regione per Regione, ora non si preallocano più. In base alla vecchia logica della preallocazione al Lazio spetterebbero 700-800 milioni. Ma adesso il ministro Delrio ha opportunamente cambiato questa logica legando i fondi ai progetti presentati. Se il Lazio è bravo avrà anche di più, se non è bravo – ha concluso – avrà di meno». Sul fronte del trasporto pubblico locale, Causi ha spiegato: «Dobbiamo fare la revisione generale di tutti i treni Caf, se ne rompe uno al giorno ed è una follia visto che sono abbastanza recenti, dobbiamo fare una valutazione su tram e filobus: rimettendoli tutti su strada potremmo riutilizzare forse anche un centinaio di autobus ricollocandoli in altre parti della città dove sono mancanti. E ovviamente dobbiamo sistemare gli autobus. Non esito a chiamare il fabbisogno manutentivo emergenziale, nei cui confronti penso sia coerente che il Governo dia i poteri che si danno nelle emergenza. Ma l’emergenza non è il Giubileo – ha sottolineato Causi -, sono le esigenze della città. Anche perchè questi interventi vanno ben oltre il Giubileo: non si fanno in due mesi, l’ipotesi che io coltivo è che siano interventi coerenti con il Giubileo e che si facciano in due anni». La stima dei fondi necessari è «da settanta a cento» milioni a seconda che ci mettiamo anche il completamento di piccoli pezzi infrastrutturali«. »In questi 75 giorni« al governo di Roma »ho parlato di un piano a medio termine. Questo piano contiene i progetti che Roma e Lazio dovrebbero programmare insieme al governo nei prossimi anni. Un disegno pluriennale di completamento della rete di trasporto eco-sostenibile: prolungamento Rebibbia-Casal Monastero, della linea A verso Tor Vergata anche in funzione delle Olimpiadi del 2024, Roma-Viterbo, Roma-Lido, 2 o 3 tram, affrontare la questione del prolungamento della linea C non chiudendola adesso ma tra uno o due anni – ha spiegato ancora il vicesindaco -. Io spero questa programmazione non si interrompa nemmeno per un giorno a causa della crisi politica del Comune e sto lavorando per questo: per lasciare al commissario un dossier già avviato. Perchè il rischio che abbiamo è che per un anno gli altri territori si prendono i soldi e quando arriviamo noi i soldi non ci sono più«. «Approveremo in settimana in Giunta il piano di perimetrazione della zona a traffico limitato per i pullman, non la regolamentazione degli accessi che richiede un provvedimento a parte, e anche la delibera che prevede l’automatizzazione di cinque parcheggi pullman, il più grande è quello di Santa Maria della Pietà poi c’è Aurelia, Martin Luther King, Olimpico-Farnesina, Olimpico-Tor di quinto, Micara». Così il vicesindaco di Roma, Marco Causi, a margine di una conferenza Cna nella sede della Camera di Commercio di Roma.
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