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Le linee programmatiche della Giunta Gualtieri sulla rigenerazione urbana

a cura di Paolo Gelsomini

Dal sito Roma Capitale

Questa sintetica presentazione delle linee programmatiche della Giunta Gualtieri approvate dall’Assemblea capitolina il 19 novembre 2021 ha il duplice scopo da una parte di offrire la possibilità di una prima verifica della corrispondenza tra le idee forza , gli obiettivi, i programmi, e le attuazioni delle politiche di rigenerazione urbana; dall’altra di presentare le stesse linee programmatiche sulla rigenerazione suddivise in quattro parti distinte: la prima sulle idee forza e sugli obiettivi, la seconda sui principi attuativi, la terza sulle opere e sui programmi, la quarta sulle azioni.

1. Le idee forza e gli obiettivi: Attorno a un disegno di Roma città unitaria, inclusiva, policentrica, tenuta insieme dalle reti ambientali, ecologiche, dal reticolo idrografico di superficie e dal sistema dei parchi, sarà condotto un grande piano di rigenerazione urbana, restituendo alla città una forma e un ordine coerenti con i bisogni e le vite delle romane e dei romani.

Per rigenerazione urbana s’intende sia la riqualificazione dello spazio pubblico e l’aumento della qualità del paesaggio urbano, sia la rigenerazione degli spazi urbani degradati.

2. I principi attuativi: Stop al consumo di suolo dell’Agro romano; recupero e riuso di edifici; mettere al centro la città pubblica.

3. Le opere e i programmi: Riqualificazione urbana significa anche ragionare di autorecupero come collaborazione tra pubblico e forze sociali ed economiche.

Roma città dei 15 minuti intesa come creazione di servizi essenziali di prossimità, di spazi di incontro e di socialità, di attività lavorative digitalizzate, di spazi per la cultura e per l’innovazione (hub creativi e spazi co-working).

100 centralità verdi (parchi, giardini e grandi aree verdi abbandonate). Tra le grandi aree verdi non va dimenticata la realizzazione del nuovo Parco dei Fori-Appia Antica.

La rigenerazione urbana si intreccia con l’avvio di una politica abitativa attraverso il completamento delle opere mancanti di urbanizzazione, in particolare con la dotazione di servizi e di collegamenti per i Piani di Zona; ma anche con il lancio di programmi sostenibili per nuove case all’interno degli “ambiti di rigenerazione urbana per la riqualificazione e il recupero”, previsti dalla Legge Regionale n.7/2017 sulla rigenerazione urbana,  da individuare da parte del Comune ed entro i quali procedere ad interventi di trasformazione del territorio senza consumo di nuovo suolo, tramite interventi di densificazione dei volumi edilizi con demolizioni e ricostruzioni, con aumento delle altezze dei fabbricati o con il riuso degli immobili inutilizzati o sottoutilizzati da riqualificare e da fruire.

Rigenerazione urbana vuol dire anche prevedere la riqualificazione e la riapertura di spazi pubblici chiusi e abbandonati, di edifici pubblici dismessi a fronte di un’assenza di centri di aggregazione giovanile.

Per rilanciare e venire incontro alla domanda di turismo giovanile saranno aperti nuovi ostelli con la rigenerazione di immobili pubblici abbandonati e affidando ai giovani la gestione.

4. Le azioni: I progetti di rigenerazione urbana saranno affidati ad un ufficio speciale alle dirette dipendenze del Sindaco che bandirà 100 concorsi di architettura.

Snellimento delle normative del PRG al fine di semplificare e favorire gli interventi di rigenerazione urbana e i cambi di destinazione d’uso.

Orientare gli interessi degli operatori verso il recupero di edifici inutilizzati o sottoutilizzati, il riuso del costruito, la rigenerazione urbana, la realizzazione di infrastrutture e servizi pubblici, anche attraverso la ricollocazione delle previsioni edificatorie non attuate, le cosiddette compensazioni.

Avvio di programmi di rigenerazione su aree urbane omogenee su cui far convergere vocazioni economiche e sociali, con metodi innovativi già sperimentati in altre città, come ad esempio a Milano.

Dove soprattutto?

Su aree di disagio sociale, di sconnessione urbana o di ristrutturazione urbana dedicata alla creazione di nuovi ecosistemi o al rafforzamento di ecosistemi esistenti.

Per questo occorre affermare una partnership pubblico-privata per aumentare il valore pubblico dell’investimento e favorire una maggiore presenza in città di grandi investitori privati.

Ma questo non sarà possibile senza programmare a monte una semplificazione delle procedure amministrative che attualmente paralizzano la città e la macchina amministrativa.

Paolo Gelsomini

7 luglio 2023

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

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