Le proposte della rete civica del VII Municipio alle istituzioni
Autore : Redazione
La rete civica del VII Municipio ha elaborato un documento unitario con proposte e istanze presentato pubblicamente al Presidente Laddaga e alla Giunta del VII Municipio di Roma Capitale in occasione dell’assemblea del 7 giugno scorso, tenutasi presso i Casali del Parco pubblico di Torre del Fiscale, e successivamente inviato alle istituzioni comunali.
Il documento contiene un’analisi puntuale delle criticità del quadrante TorFiscale- AcquedottoFelice-ArcodiTravertino-CasilinaVecchia-Mandrione, che nonostante l’enorme importanza storico-archeologico-naturalistica, registra purtroppo, secondo i dati registrati da ISTAT- OPENPOLIS, uno dei più alti Indici di Vulnerabilità Sociale e Materiale di Roma.
Il documento è il risultato di sintesi di una larga e democratica partecipazione di cittadini, comitati e associazioni attivi sul territorio, con l’obiettivo di promuovere un’azione di valorizzazione e recupero urbanistico di qualità su un quadrante di grande importanza culturale. E secondo i comitati finora la Pubblica Amministrazione ha dimostrato di non saper affrontare con sufficiente capacità le necessarie soluzioni di ampia visione e vera, partecipata, rigenerazione urbana, trainante anche per la soluzione degli annosi e pesanti problemi di degrado, abusivismo e disagio sociale. Pubblichiamo il documento presentato dall’Ecomuseo della Via Latina a nome di tutti i firmatari.
DOCUMENTO UNITARIO PRESENTATO IL 7 giugno 2023 al Municipio VII: Presidente e Giunta
“7 assemblee per il VII Municipio” Casali – Parco di Torre del Fiscale
La Comunità territoriale è ricca di associazioni e comitati che dialogano e si confrontano e formulano proposte: di seguito la raccolta delle istanze-proposte e la sintesi dei contributi ricevuti dalle varie associazioni e comitati, che unitariamente hanno condiviso questo documento e ritenuto necessario sottolineare a questa Amministrazione l’importanza e la rappresentatività della rete civica territoriale che opera nel Municipio VII in particolare oggi riferita ai comitati e associazioni dell’ex IX Municipio che, dopo le risposte del Presidente e della Giunta, qualora queste non venissero considerate esaustive, potranno esporre nel merito le loro specifiche questioni.
Occorre fare delle premesse:
Questioni di Metodo
Auspichiamo che il Municipio voglia utilizzare un metodo partecipativo di reale coinvolgimento che veda questa rete territoriale costantemente coinvolta nelle varie questioni, avviando un reale processo partecipativo non episodico, ma continuativo. Ci auguriamo che quanto verrà rappresentato possa costituire quindi un riferimento costante, una opportunità dalla quale non si può prescindere se davvero si vuole realizzare un processo di reale coinvolgimento dei cittadini.
Obiettivi ed Inquadramento
Crediamo che le questioni sul nostro territorio vadano affrontate in un’ottica di relazioni e sistemi e pertanto riteniamo che occorra superare la logica di quadranti, che accettiamo solo strumentalmente, e che si ragioni considerando le numerose relazioni territoriali. Inoltre il nostro approccio intende porre particolare attenzione alle questioni ambientali: abbattimento CO2, questioni energetiche, biodiversità, inquinamenti e alle questioni culturali, identitarie e di forte senso di appartenenza che coinvolge tutti i qui presenti, cercando alternative alla proposizione di vecchie logiche superate.
Siamo in un territorio di grande interesse storico culturale in parte compreso, e in parte in frangia al Parco Archeologico e Regionale dell’Appia Antica, ma che è anche il territorio della periferia storica dell’abusivismo, delle baracche raccontate da Pasolini e tanto altro. Torre del Fiscale, Arco di Travertino, il Mandrione-Casilina vecchia. Qui l’indice ISVM condotto da ISTAT è molto alto, con problemi sociali ed economici, che determinano marginalità e diseguaglianze, dove la vita quotidiana è difficile e dove la tutela dei beni culturali e paesaggistica troppo spesso si scontra con appetiti edilizi speculativi a danno della vivibilità ambientale dei luoghi. Riteniamo che si debba superare finalmente questa condizione critica e che sia necessario porvi la giusta attenzione.
Eppure il quadrante offre grandi potenzialità di rigenerazione vera, sia sul piano culturale, per la sua antica storia , le preesistenze archeologiche e sia sul piano ecologico per le sue estese risorse di verde, per il valore dei suoi preziosi contesti e per la qualità di vita dei cittadini.
Non è stata ancora avviata la necessaria rigenerazione per dare assetto e qualità ad un tessuto nato in modo disomogeneo e confuso e con molte criticità annose.
Riteniamo sia necessario puntare ad un inquadramento complessivo, una sorta di piano condiviso che si sviluppi lungo i territori della via Latina per conseguire obiettivi improntati su aspetti culturali e paesaggistici dello spazio pubblico a partire dai servizi, dai collegamenti, dalla mobilità dolce, dalla biodiversità. Certamente la recente decisione di inserire la struttura in legno lamellare di Arco di Travertino nel Piano del PNRR, per trasformarla in un polo di servizi, costituisce un passo importante, ma che richiede coraggio e capacità di “controllare davvero il territorio”, perché intanto non si trasformi in operazioni edilizie che non portano qualità.
Un valido esempio di integrazione di proposte è riferibile proprio all’iniziativa che stiamo conducendo tutti insieme per la riscoperta della via Latina e che collega molte problematiche qui esposte Il “recupero dell’area della collina delle Tombe Latine” di proprietà pubblica e la riscoperta delle sue notevoli testimonianze archeologiche, che abbiamo proposto a costo zero per l’Amministrazione, è uno dei primi “step” che, a nostro avviso si dovranno compiere all’interno del progetto della “riscoperta dell’antica via Latina”
Noi abbiamo proposte precise su questo quadrante, riteniamo essenziale un processo condiviso anche con il PAU , e sottolineiamo che la qualità urbana non può venire dalle iniziative private, la regia deve essere pubblica, con la nostra costante partecipazione e vigilanza.
Iniziamo dal luogo dove siamo
TOR FISCALE E ACQUEDOTTO FELICE
In particolare il quartiere di Torre del fiscale è ancor oggi oggetto di edificazione privata intensa, senza però che si provveda ai necessari servizi per i cittadini individuati dal Piano Particolareggiato n.22 e dal piano Print elaborato dal Municipio IX ed approvato nel 2012, entrambi molto partecipati. Basta con ulteriore edilizia privata. L’indice di vulnerabilità sociale e materiale di questo quartiere è il più alto di Roma (ISTAT-OPENPOLIS- IVSM 118,42). In base a tale indice si sarebbero dovuti destinare i fondi del PNRR, dei quali però non abbiamo visto traccia, ad eccezione del positivo progetto di scavo della Via Latina, ad opera del MIC-Parco Archeologico dell’Appia Antica.
Rigenerazione vera, cioè servizi e spazi pubblici
Nell’ ex zona O, preda solo di mera speculazione edilizia, si chiede coinvolgimento e partecipazione dei cittadini su eventuali progetti che riguardano la trasformazione urbanistica del quartiere. Aspettiamo ancora un asilo nido, un centro polivalente per giovani ed anziani, una piazza, parcheggi, includiamo anche l’ampliamento dei parcheggi a ridosso del parco di Tor Fiscale (via e Vicolo dell’Acquedotto Felice) e aree verdi attrezzate e tematiche per la valorizzazione della Via Latina che comprendano anche l’area intorno alla Torre medievale, ancora oggi fuori dal perimetro del Parco di Torre del Fiscale unico presidio pubblico presente, un progetto voluto dai cittadini e per il quale l’Ass.ne che lo gestisce è riuscita in tutti questi anni a dare con continuità un’idea di riscatto sociale e valore ambientale che ha portato crescita culturale ed economica a tutti i residenti e alla città e che, in accordo con l’amministrazione pubblica rappresenta un modello da salvaguardare. Siamo ancora in attesa di vedere il completamento del parcheggio e area ludica “Lugari-Autocentri Balduina” e la presa in carico del parcheggio e dell’area verde “Rezza” accanto alla Parrocchia in Via Torre del Fiscale, si tratta di spazi pubblici che avrebbero dovuto già da tempo essere stati messi a servizio del quartiere. C’è poi il Progetto di riqualificazione dell’area intorno al Mausoleo di via Campo Barbarico. Il luogo è stato battezzato dalla Proloco Tor Fiscale, promotrice di questo utilizzo pubblico, come “Stazione Mausoleo”. Punto di incontro per ciclisti e punto di info culturale. Un luogo centrale del quartiere, lungo l’antica via, già terreno pubblico lasciato in cambio dell’edificazione Cucchiella, di cui si sono presi cura in tutti questi anni i cittadini, ma di cui è urgente la riqualificazione. Pensiamo che debba essere un luogo vivo, di qualità, verde e vivibile, che possa essere anche una stazione ciclabile, di grande qualità che valorizzerà l’antico tracciato della via con i suoi recenti ritrovamenti e uno spazio verde.
Vi sono infine degli immobili di proprietà comunale in via e vicolo dell’Acquedotto Felice che possono anch’essi produrre risorse socio-culturali e per i quali desideriamo conoscere e condividere le scelte del Municipio.
Più in generale dunque, forte e chiara è la nostra richiesta di partecipazione ai progetti che riguardano la trasformazione urbanistica e sociale del quartiere.
Occorre un tavolo di lavoro permanente con Municipio ed il Dipartimento PAU. Non accetteremo iniziative private che ci portino speculazione, chiediamo una regia pubblica e partecipata.
Acquisizione pubblica e presa in carico di tutte le strade del quartiere + messa in sicurezza+ servizi AMA
L’acquisizione e la presa incarico delle nostre strade, tutte aperte al transito è una procedura già avviata da 2 precedenti amministrazioni che però è bloccata al Dipartimento Patrimonio e per la quale questo Municipio si era impegnato. Intanto registriamo assenza di servizi per la manutenzione e la salute pubblica: caditoie otturate, nessun servizio di spazzatura né diserbo dei marciapiedi impercorribili oppure inesistenti, e qui si pone un tema di sicurezza davvero urgente. Anche per quanto riguarda la gestione dei rifiuti abbiamo proposto la raccolta porta a porta, o comunque un modello alternativo ai cassonetti e ai giganteschi camion che percorrono le nostre piccole strade. Abbiamo segnalato le numerose discariche di rifiuti ingombranti in diversi siti del quartiere: V. Torre Branca, Via Anicio Paolino, Via di Torre del Fiscale, Vicolo di Torre del Fiscale e quella che maggiormente grida vendetta, Via dell’Acquedotto Felice proprio sotto i fornici dell’acquedotto.
Il quartiere è caratterizzato dalla presenza di strade strette, assenza di marciapiedi e di una disciplina di circolazione che nelle ore di punta genera momenti di forte congestione e di insicurezza stradale soprattutto sul vicolo dell’Acquedotto Felice. Per evitare che l’apertura della nuova strada di collegamento (via Demetriade- via Torre Branca), in assenza di uno studio accurato che realizzi una sua integrazione armonica con il progetto GRAB (Grande raccordo anulare delle biciclette -Stralcio 02 tipologia di intervento D – via Acquedotto Felice – Vicolo Acquedotto Felice – Via del Quadraretto), possa aumentare i già notevoli problemi di sicurezza, chiediamo uno studio sulla viabilità e un accurato provvedimento di sensi unici che scoraggi per quanto possibile l’attraversamento diametrale del quartiere. Chiediamo Zona 30K/h, isola ambientale, ZTPP E/o ZTL, e attraversamenti pedonali rialzati, concordati con i cittadini con un tavolo specifico.
Discarica rifiuti pericolosi sottosuolo
Vogliamo aggiornamenti sul processo di bonifica dello sversamento di oli esausti individuato nelle gallerie sotterranee proprio sotto al centro del quartiere. Sono passati 16 mesi dall’impegno a coinvolgere ENI per la caratterizzazione. È stata eseguita? Chi farà’ l’opera di bonifica? Abbiamo notizie che il livello del lago di idrocarburi sta scendendo con forte rischio di inquinamento della falda acquifera. Tali informazioni sono importanti in primis la sicurezza e la salute dei cittadini.
Comunità Energetica
La Regione Lazio ha pubblicato l’elenco delle domande ammesse al finanziamento degli studi di fattibilità tecnico-economica delle CER dando 90 giorni per la sua realizzazione. Sono state ammesse al finanziamento 15 CER all’interno del Comune di Roma, tra cui la Comunità Energetica di Tor Fiscale. Si rinnova la richiesta, più volte sollecitata, che il Municipio indichi una superficie pubblica dove collocare l’impianto fotovoltaico della comunità.
ARCO DI TRAVERTINO
Collina, limitrofa Parco delle Tombe Latine“Liberiamo la via Latina, iniziando dal III miglio”
Si tratta di intervenire sulla Collina di 5 ha, in gran parte già pubblica, proprietà della Città metropolitana, per recuperarla dal degrado e dall’ abbandono attuale restituendo uno spazio pubblico con ampie visuali e di interesse archeologico e di recuperare le aree pubbliche, limitrofe al Parco delle Tombe utilizzate oggi come campi sportivi, per completare gli scavi di importanti preesistenze archeologiche della Villa Demetriade, Basilica di S, Stefano, Villa Amici, e valorizzare quindi l‘area dell’antico tracciato della via Latina. Il Comitato per il Parco della Caffarella nel 2012 avanzò una proposta che venne ampliata e fatta propria dalla società Provincia Attiva. La riqualificazione e riscoperta archeologica dell’area, secondo questa proposta, sarebbe a costo zero per l’Amministrazione:
1) riqualificazione dell’area dei 5 ettari di proprietà della Città Metropolitana e scavo archeologico della villa di Demetriade e della villa Amici nell’area attualmente occupata dal centro sportivo; riconnessione con Parco delle Tombe Latine.
2) Utilizzo degli impianti sportivi scolastici in via Grottaferrata, n 76, in orario scolastico dagli alunni ed extra scolastico dalla società sportiva, che attualmente fruisce dei campi realizzati sopra l’importante complesso archeologico.
3) Riqualificazione e recupero dal degrado e dall’abbandono della collina per essere in parte coltivata per un uso pubblico, adeguato sia sul piano paesaggistico che nel contesto archeologico.
4) Abbattimento degli immobili abusivi sul tracciato dell’antica via Latina per ristabilirne la continuità del tracciato che prosegue nel quartiere di Tor Fiscale: l’abbattimento urgente cioè dei capannoni abusivi sequestrati Scavolini ed altri, lungo via Demetriade.
5) Continuare l’eliminazione dei manufatti all’incrocio con via Appia Nuova ed intervenire sull’impianto di benzina e lavaggio; si tratta del collegamento della via Latina fra la Caffarella e il Parco delle Tombe Latine, un luogo importante oggi su un arteria come la via Appia Nuova, in totale degrado e senza decoro ( l ‘area è demaniale).
Chiediamo quindi l’impegno del Municipio a fare proprie tali proposte, già inviate, per la costruzione insieme a Città Metropolitana di un tavolo e per l’ incontro con le commissioni consiliari capitoline Cultura e Ambiente.
Le iniziative molto partecipate, promosse il 27 novembre ’22 “Nuovi passi sulla via Latina” e il 28 maggio 2023 “Liberiamo la Via Latina III miglio”, hanno sottolineato l’importanza avvertita dalla comunità di valorizzare i suoi beni archeologici e paesaggistici, ma anche di recuperare spazi e continuità per la via ed i quartieri da essa attraversati, evidenziando l’urgenza di intervenire e risolvere i problemi enunciati.
Mercato dei Colli Albani
La situazione del mercato di Colli Albani va via via peggiorando. Scarse condizioni igieniche, cavi elettrici volanti, lo scenario è quello di un completo abbandono al degrado. Un Centro di attività commerciale e sociale storica che muore…
Ci è stato detto dal Municipio che esistevano due criticità principali: – la problematica legata al tetto, in quanto il progetto della precedente giunta prevedeva una struttura d’acciaio (troppo pesante e troppo costosa) – la problematica legata ai permessi che devono arrivare da Roma metropolitane, perché sotto il mercato passa la metro A. l’amministrazione si dichiarava interessata a mantenere l’idea di un luogo che potesse diventare una sorta di piazza, con un’area centrale dedicata alla somministrazione e due spazi verdi, all’inizio ed alla fine del mercato, ripensando la copertura, alleggerendola, per far scendere i costi e per permettere di ottenere i permessi richiesti a Roma Metropolitane.
A distanza di otto mesi, abbiamo ricevuto la risposta del Municipio che ci informa che non un passo avanti è stato compiuto: “grava una problematica molto seria legata alla presenza della linea A della Metropolitana che passa sottostante la sede del mercato.Pertanto abbiamo richiesto di effettuare delle indagini strutturali e geologiche sull’area interessata.Siamo inoltre in attesa del parere di Roma Metropolitane sulla fattibilità della realizzazione del progetto”
Viene paventata l’ipotesi di abbandonare il progetto per altra area da definire.
La nostra proposta è che la riqualificazione del mercato si possa ancora fare così come abbiamo più volte suggerito: l’area interessata dal tunnel della Metro A coinvolge gli ultimi 30 metri del mercato. Il precedente progetto prevedeva qui un’area verde e un’altra al lato opposto. Unificando le due aree verdi in un’unica area nella parte che confina con via Rocca di Papa e ampliando la stessa ben oltre il tunnel della metro A si avrebbe ampio spazio per collocare una ventina di box su entrambi i lati del mercato.
Ora è fondamentale che le realtà territoriali vengano coinvolte per definire il futuro del mercato, che i 3,5 milioni di euro stanziati non vengano destinati ad altri progetti, poiché la riqualificazione della piazza ha carattere di urgenza. Vanno individuate soluzioni flessibili, di grande qualità, per restituirla ai cittadini. La preoccupazione è che l’eventuale abbandono di tale progetto possa trasformare la sede del mercato in un enorme indiscriminato parcheggio, un altro luogo destinato all’incuria e al degrado, caratterizzato da fenomeni di criminalità.
Piazza coperta con struttura lamellare in V.le Arco di Travertino
Quali saranno i prossimi sviluppi dell’utilizzo del manufatto al parcheggio di scambio di Arco di Travertino? la sua destinazione culturale / sanitaria per ora è ancora sulla carta,
Molte volte abbiamo fatto notare ai rappresentanti municipali che la ASL Roma 2 in questa parte di territorio ha soppresso quasi tutti i presidi sanitari (ne sono attivi solo 2 su 6 ) pertanto, per svolgere pratiche necessarie ad anziani/disabili i residenti dell’intero territorio devono recarsi in via Cartagine o in via Rizzieri, con conseguente comprensibile disagio.
Sulla Piazza Coperta in legno lamellare, le ultime informazioni le abbiamo ricevute durante l’incontro pubblico che il Municipio ha organizzato per presentare il progetto alla presenza di Gotor e D’Amato. Non abbiamo più saputo nulla, né siamo mai stati invitati a partecipare ad incontri o commissioni, come invece riteniamo urgente e necessario. Di qui la nostra preoccupazione, vista la data per la consegna prevista per il 2026. Questo progetto è importante, non solo per il quartiere di Arco di Travertino, ma per l’intero quadrante municipale; ha una valenza strategica e può davvero rappresentare soluzioni innovative. Ci troviamo di fronte alla possibilità di avere in un luogo centrale rispetto al municipio, servito dal terminal bus, e dalla fermata della metro, un vero nodo di scambio per Roma Sud. Qui dovrebbe nascere, come annunciato, un polo culturale (biblioteca, auditorium, sala teatro) con spazi fruibili dai cittadini e dalle associazioni presenti sul territorio, luoghi di incontro, dibattito, scambio e servizi tra cui quello fondamentale che dovrebbe vedere reintegrato anche un polo Asl. Continuiamo quindi a chiedere trasparenza, condivisione.
Punto Verde qualità Via Genzano-via Rocca di Papa
L’area del P.V.Q. delimitata da Via Rocca di Papa è da anni oggetto di intervento delle procedure di esproprio da parte della competente U.O. Espropri del Dipartimento P.A.U. Siamo inoltre in attesa di una sentenza che ponga fine alla causa tra Comune e affidatario. il Parco del Punto Verde qualità di Arco di Travertino è chiuso ormai dal 2014 e si è trasformato nel frattempo in un ricettacolo di sporcizia e abbandono; una ferita aperta per gli abitanti della zona! Negli anni, il CdQ Arco di Travertino ha chiesto ripetutamente, senza ottenere risposte positive, una soluzione che portasse alla fruibilità almeno dell’area verde con l’individuazione di eventuali soluzioni alternative per una gestione temporanea da parte del Municipio; Il Comitato si è anche proposto per la manutenzione e la gestione del parco. Finora la risposta è stata che dobbiamo attendere la fine dell’iter giudiziario e che nel frattempo nulla è fattibile. Sono passati più di 10 anni in questa assurda condizione che penalizza fortemente i residenti!
MANDRIONE-CASILINA VECCHIA
Com’ è noto si tratta di una strada di servizio dei sei acquedotti romani (Claudia Tepula Julia Marcia, Anio Novus, Anio Vetus , Acquedotto del 500 Felice), oggetto di tanti racconti Pasoliniani che occorre recuperare con qualità e rendere vivibile per i cittadini che vi abitano.
Particolare attenzione va poi rivolta alla destinazione di questa via dettata dal NPRG – Appendice – Tipologia B – B9: MANDRIONE dove si legge:
L’ambito compreso tra i due tratti del tracciato ferroviario Roma-Napoli, è fortemente caratterizzato dalla presenza dei resti monumentali dell’acquedotto romano in stretta vicinanza al nucleo residenziale e artigianale del Mandrione.
Il tessuto, chiuso tra i salti di quota delle percorrenze ferro-viarie, è costituito da edifici ad uno o due piani con piccole pertinenze a verde e vialetti di distribuzione con accesso da via Casilina vecchia, asse centrale dell’intero ambito, che segue l’andamento dell’acquedotto.
Obiettivi
a) Recupero del tessuto esistente, solo ed esclusivamente lad-dove sia compatibile con le esigenze di tutela dei monumenti antichi.
b) Ridefinizione dei percorsi limitando l’attraversamento di via del Mandrione ai residenti incentivandone l’uso pedonale e ciclabile, e ricucendo con progetto mirato la via del Mandrione al percorso monumentale degli acquedotti, fino al Quadraro e a Porta Maggiore.
c) Interventi di valorizzazione e recupero delle preesistenze archeologiche e dei tracciati storici attraverso la demolizione delle aggiunte e delle superfetazioni che si addossano all’Acquedotto e l’attrezzamento degli spazi aperti per una fruibilità pedonale.
d) Riqualificazione dei margini della sede ferroviaria a contatto con il costruito.
Si chiedono interventi di primaria importanza
1. Sollecito per completamento rete fognaria già deliberata da Acea Ato2 Occorre vedere con i cittadini il relativo progetto esecutivo
2. Definizione viabilità via del Mandrione secondo progetto condiviso con precedente Amm.ne
3. Verranno utilizzati o che fine faranno i 75.000 euro inseriti in bilancio corrente per l’esecuzione del Progetto Definitivo di Riqualificazione e sicurezza pedoni del Mandrione e/Casilina Vecchia che ha già avuto esito positivo in conferenza dei servizi?
4. Snodo Mandrione: il proliferare di numerose associazioni pseudo culturali con rivendita di alcoolici e traffico con parcheggi selvaggi sta creando pesanti disagi ai residenti con problematiche legate anche alla salute e alla sicurezza. Vogliamo sapere se ci sono stati appropriati controlli sulla regolarità di tali attività.
Chiudiamo con un tema che abbraccia non solo il quadrante oggi in esame: il quadruplicamento proposto/ipotizzato/pianificato? Da RFI. Per questo tema rimandiamo agli specifici documenti prodotti dalla Comunità Territoriale del Municipio VII e alle sue controindicazioni formali presentate al PUMS. Chiediamo la formalizzazione delle recenti assicurazioni che l’Assessore Patanè ha fatto in diversi incontri, anche municipali.
IL Documento approvato da tutti i Comitati e le Associazioni: l’ ASS LA TORRE DEL FISCALE ODV. PROLOCO TOR FISCALE, COMITATO PROACQUEDOTTO FELICE APS, COMITATO ARCO DI TRAVERTINO, COMITATO CASILINA VECCHIA MANDRIONE hanno coinvolto per comunanza di temi e criticità anche altre realtà associazionistiche territoriali quali: COMITATO PER IL PARCO DELLA CAFFARELLA ODV, ASS. HUMUS , ASS. MELES MELES ASD APS, COMITATO APPIA ALBERONE, ANTICA VIA LATINA APS, COMITATO MURA LATINE, RETAKE ROMA – PARCO ACQUEDOTTI e l’istituto riconosciuto dall’’Organizzazione Museale Regionale: ECOMUSEO DELLA VIA LATINA soggetto pubblico territoriale, che include in se le realtà territoriali ed è il museo del territorio, dei beni materiali ed immateriali del patrimonio culturale e sociale, che si sviluppa intorno all’asse della Via Latina.
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com