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Legge di stabilità 2016: di nuovo un emendamento per monetizzare le opere urbanistiche

map paesaggio toscano

E’ stata approvata la Legge di Stabilità, che per l’ennesima volta contiene   un emendamento – infilato in commissione –  che continua l’infausta tradizione della “monetizzazione” degli “oneri di urbanizzazione” (1), cioè la possibilità per i Comuni di incassare e destinare ad altre voci di bilancio i fondi che chi costruisce nuovi edifici e quartieri deve versare per quelle opere pubbliche  (strade, parcheggi, fognature,  rete elettrica e del gas,  illuminazione pubblica, verde attrezzato etc) necessarie a garantire una vita dignitosa ai nuovi abitanti. E di nuovo è lo stesso deputato del Partito Democratico, Maino Marchi (2), che, secondo l’allarme lanciato da un  comunicato dei  deputati del Movimento Cinque Stelle (3), ha proposto in Commissione bilancio –  insieme a colleghi “bipartisan” –  lo stesso emendamento che aveva già portato  un anno fa, che aveva provocato  la protesta  di molte associazioni (4) e una ferma presa di posizione dell’ ex Ministro Catania   (Scelta Civica),  primo firmatario  di un progetto di  legge sul consumo di suolo che da tempo  giace  snaturato e abbandonato in parlamento. Catania  all’epoca dichiarò (5): «Un gravissimo errore continuare su una strada sbagliata come quella di consentire ai comuni di usare gli oneri di urbanizzazione per le spese correnti: il Parlamento corregga immediatamente questa posizione approvando la legge sul consumo del suolo che vieta ai comuni questa soluzione». L’emendamento fu invece  approvato “alla chetichella”  e fu così prorogata per il 2015  la possibilità  di mettere i proventi  degli oneri di urbanizzazione nel calderone del bilancio comunale, con il risultato, come paventato da Mario Catania,  di “ incentivare nuova cementificazione, esponendo il Paese ad un maggior rischio idrogeologico” , oltre a “permettere  ai Comuni di “fare cassa sottraendo risorse preziose alla comunità per la realizzazione di opere di costruzione. Gli oneri in questione devono essere utilizzati per ciò per cui sono stati incassati».

L’onorevole Marchi è quindi tornato  ancora una volta alla carica, e,  con buona pace di chi si batte per la tutela dell’ambiente e della qualità della vita  delle persone, il Partito cosiddetto democratico ha votato  ancora una volta una norma contro i diritti e il benessere dei cittadini (5)

Anna Maria Bianchi Missaglia

SCARICA LA SINTESI DELLA CAMERA CON GLI EMENDAMENTI APPROVATI IN COMMISSIONE BILANCIO

(1) dal sito di Pippo Civati che propone e commenta il testo riportato: Gli oneri di urbanizzazione sono un contributo che i costruttori devono corrispondere al Comune a titolo di partecipazione alle spese che l’ente affronta per fornire servizi alla collettività. Nel 1977 la Legge Bucalossi introdusse l’obbligo per i comuni di destinare i proventi derivanti da tali oneri alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.Questo principio fu messo in discussione e poi eliminato dal Testo Unico per l’edilizia (D.P.R. 380/2001, art. 136 c.2, lettera c), a firma dell’allora Ministro dell’Istruzione Pubblica Franco Bassanini e approvato dall’allora governo Amato. Da allora, di anno in anno, nell’assalto alla diligenza alla Finanziaria, spunta un emendamento che proroga anche per l’anno a venire tale facoltà. I soldi che i comuni potrebbero usare per il risanamento del territorio vengono invece impiegati per altre finalità.

(2) on. Maino Marchi  (Camera dei deputati) > vai sulla pagina di Open Polis politici

(3) (dal gruppo M5S della camera riceviamo il testo dell’emendamento in questione e mettiamo in calce il comunicato):

Dopo il comma 429, aggiungere il seguente: 429-bis. Per l’anno 2016, i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto dei Presidente della Repubblica  6 giugno 2001, n. 380, possono essere utilizzati per una quota non superiore al 50 per cento per il finanziamento di spese correnti e per una quota non superiore ad un ulteriore 25 per cento esclusivamente per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale.
EMENDAMENTO 35.140.  Sottoscritto da  : Causin (AREA POPOLARE (NCD-UDC)), Prataviera (M-ALT), Murer (PARTITO DEMOCRATICO), Brunetta (FI-PDL), Marcon (PARTITO DEMOCRATICO), Zoggia (PARTITO DEMOCRATICO), Martella (PARTITO DEMOCRATICO), Pastorelli MISTO – PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) – LIBERALI PER L’ITALIA (PLI) , Mognato PARTITO DEMOCRATICO), Moretto PARTITO DEMOCRATICO)

Stabilità, M5S: “No alla monetizzazione del consumo di suolo”

Roma, 16 dicembre 2015 – « Questo governo e questa maggioranza, spesso con il sostegno di buona parte dell’opposizione, hanno un atteggiamento schizofrenico sul consumo di suolo. Da una parte promuovono un disegno di legge che – almeno in linea di principio – dovrebbe essere finalizzato a fermare la cementificazione del territorio, dall’altra continuano spingere i comuni a prevedere nuove espansioni urbanistiche con l’obiettivo di “fare cassa”», dicono i deputati della Commissione Ambiente del M5S .

Ancora una volta, infatti, con l’approvazione in commissione bilancio dell’emendamento Marchi (PD) alla legge di stabilità, si permetterà di utilizzare gli oneri di urbanizzazione – che la legge destina alla realizzazione di opere necessarie al corretto sviluppo urbanistico delle aree di nuova edificazione (strade residenziali, spazi di sosta o di parcheggio, fognature, rete idrica, rete di distribuzione dell’energia elettrica e del gas, pubblica illuminazione, spazi di verde attrezzato) – per altre finalità.

«In sostanza questo allentamento del vincolo di destinazione , unito a qualche sapiente artificio di bilancio, sarà l’ennesimo invito ai sindaci a trasformare i terreni agricoli in un nuovo bancomat per dare un po’ di ossigeno ai loro traballanti bilanci. Questo comporterà due conseguenze devastanti: la prima è che si stimolerà ulteriore, irreversibile, consumo di suolo; la seconda è la realizzazione di nuove periferie prive delle necessarie infrastrutture urbanistiche, visto che si consentirà di stornare le risorse ad esse destinate su altre tipologie di interventi, a discrezione degli amministratori locali, che non sempre brillano per la bontà della pianificazione territoriale. E poi vanno in giro a parlare di consumo di suolo».

(4) FAI, Lipu BirdLife – Italia, Legambiente, il forum Salviamo il Paesaggio e il Touring Club Italia

(5) carteinregola ha purtroppo segnalato più volte emendamenti PD che rigaurdano beni collettivi, come quello sulle casette mobili, i cambiamenti di sagoma e le distanze tra gli edifici e  i frequenti tentativi di cedere a privati beni demaniali come le spiagge

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