L’intitolazione a Giorgio Marincola della stazione Metro sia anche un promemoria del feroce colonialismo italiano
Autore : Redazione
Sulle violenze in Etiopia sono stati scritti tantissimi saggi, firmati da fior di antropologi. Documenti che hanno sconfessato il mito degli «Italiani brava gente», nato già all’epoca delle prime guerre coloniali (1885). Un falso storico. Sì, in Etiopia si sono costruite strade e scuole: le prime necessarie per i trasporti e gli autocarri, le seconde riservate inizialmente solo ai bianchi.
Un colonialismo breve, estremamente violento, conclusosi con un nulla di fatto. Oggi pesa nel conto delle accise sulla benzine, destinate a ripagare quella spedizione. L’Etiopia non ha mai capito il perché di quella guerra. Non è stata una colonizzazione, bensì un’invasione crudele, sprezzante di tutti i trattati internazionali. A distanza di oltre 80 anni è ancora inspiegabilmente ricordata dalla toponomastica di alcune città italiane. Da Roma a Genova, c’è “via dell’Amba Aradam”. Una testimonianza stradale di un revisionismo persistente. Per capire il paradosso, cosa pensereste se vi ritrovaste a percorrere un’ipotetica “via Auschwitz” nel cuore di Berlino?
Simone Vazzana, La Stampa, 15 febbraio 2017 (1)
Noi non possiamo cancellare l’orrore della storia, ma abbiamo il dovere di ricordarlo, anche con una stazione della metropolitana costruita 85 anni dopo (Carteinregola 1 luglio 2020)
Come Carteinregola, insieme a Salvatore Monni, il 1 luglio avevamo proposto che “nella nuova stazione della metropolitana di Amba Aradam si trovino lo spazio e le parole per rendere onore a un Paese che gli italiani hanno saccheggiato, massacrandone la popolazione, come le diverse migliaia di uomini, donne e bambini innocenti uccisi in soli tre giorni ad Addis Abeba nel 1937 o le centinaia di monaci fatti uccidere per rappresaglia dal Generale Graziani a Debre Libanos. Una prima occasione, che speriamo inauguri una lunga serie di targhe commemorative dei tanti luoghi segnati dalla toponomastica coloniale della Capitale, per fare i conti con una storia che l’Italia non ha mai voluto conoscere“, e avevamo rilanciato l’idea del giornalista Massimiliano Coccia, affiancato dal movimento Black italians (Nibi) e Black lives matte, di intitolare la stazione al giovanissimo – 22 anni – partigiano Giorgio Marincola, nato in Somalia da padre italiano e madre somala e ucciso dai nazisti in Val di Fiemme. (vedi articolo linkato in calce).
Apprendiamo che il 31 luglio la Sindaca Raggi (2), ai microfoni del Tg3, ha annunciato di essere favorevole e che la mozione a favore dell’intitolazione è in calendario all’Assemblea Capitolina di martedì 4 agosto (3). Una presa di posizione che accoglie le richieste dei tanti romani che hanno sottoscritto l’appello lanciato da Coccia (4).
Nel manifestare soddisfazione per la scelta della Sindaca, a cui speriamo segua l’approvazione in Aula della mozione da parte della maggioranza pentastellata, facciamo presente che un’intitolazione non basta a sanare un capitolo sanguinoso e per lo più sconosciuto della nostra storia e della sciagurata impresa coloniale, infarcita di massacri di massa di vittime innocenti.
Per questo torniamo a chiedere a tutte le forze politiche capitoline di inserire nella mozione l’impegno a dedicare uno spazio all’interno della stazione dedicato al racconto di quella storia, un passaggio obbligato di ogni democrazia, che non è tale se non ha il coraggio di guardare al proprio passato. Per quanto doloroso possa essere.
Salvatore Monni e Carteinregola
vedi anche
Nota: nella prima versione dll’articolo avevamo riportato la bocciatura della mozione da parte del VII Municipio, informazione che abbiamo attualmente sospeso in attesa di ulteriori accertamenti
Stazione Metro dell’Amba Aradam ricordi anche le vittime del colonialismo italiano 1 luglio 2020
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinegola@gmail.com
vedi anche dal Blog del Fattoquotidiano.it di Anna Maria Bianchi: Il museo del fascismo non si farà, al M5s romano dico: la storia va raccontata, ma non col ‘fai da te’ 4 agosto 2020
NOTE
(1)https://www.lastampa.it/cultura/2017/02/15/news/ambaradan-quando-una-parola-nasce-da-un-genocidio-1.34654124
(2) La Giunta Raggi e la maggoranza penatsellata hanno già approvato il cambiamento di intitolazione di strade prima dedicate a firmatari del “Manifesto della razza”
(3) Roma Today 31 luglio 2020 Metro C, stazione Amba Aradam. Raggi: “Sarà intitolata Giorgio Marincola”
La stazione tra San Giovanni e Fori Imperiali verso l’intitolazione a Giorgio Marincola, italo-somalo che morì per la Liberazione: “Ha sacrificato vita per combattere fascismo”
https://www.romatoday.it/politica/stazione-amba-aradam-partigiano-nero-giorgio-marincola.html?fbclid=IwAR0lDk-NnCN7S-CBcrAtQ3cD7hP3JvlsIn8iyutehvVsxdRqwc7OymmuSgw
Al VII Municipio la mozione presentata dal PD (scarica Risoluzione Giorgio Marincola VII Municipio) non è stata approvata a causa dell’astensione della maggioranza pentastellata. I giornali in proposito hanno riportato, riguardo alle motivazioni, frasi come “non è utile cambiare nome alla fermata metro, è una questione di marketing territoriale“, “nome che non deve essere mortifero” e “Marincola non è stato l’unico partigiano nero della storia” ; tuttavia sembra che le obiezioni si riferissero al cambio di nome della strada, mentre non ci sarebbe stata contrarietà alla proposta della mozione Catini (m5S) che approderà il 4 agosto in assemblea capitolina, di affiancare la dedica di Marincola al nome della strada adiacente alla stazione Metro. Siamo in attesa della pubblicazione del video del Consiglio Municipale del VII Municipio del 23 luglio per verificare direttamente quanto detto nel dibattito
(4)> Vai alla petizione on line