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ll destino del Palazzetto dello Sport

palazzetto sport arch portalePubblichiamo una cronaca con commento  di Emilia La Nave della commissione capitolina  Sport  dedicata alle “problematiche inerenti all’affidamento Palazzetto dello Sport” di Nervi al falminio, che si è svolta il 31 agosto. E ci uniamo nella richiesta che siano prese decisioni rapide per evitare che un’ altra pregiatissima opera architettonica finisca nel degrado a causa di una poco incisiva azione amministrativa (AMBM)

Cronache dalle commissioni: ll destino del Palazzetto dello Sport
E.L.N. 31 agosto 2016

Torno a casa leggermente sconsolata dopo aver assistito alla commissione sport del Comune di Roma dedicata alle “problematiche inerenti all’affidamento Palazzetto dello Sport”. L’impressione è di avere assistito a una commissione un po’ improvvisata, dove si è giunti senza la giusta preparazione e quindi, incapace di prendere posizione. Certo, è fine Agosto, e questo sarebbe stato anche accettabile in caso di una commissione con scopi interlocutori. Purtroppo invece ci si trova di fronte alla tipica urgenza dove l’assenza di una decisione rapida potrebbe comportare un danno per la città. In questo caso la probabile chiusura del Palazzetto dello Sport per circa un anno, che rischia di aprire la strada all’inevitabile decadimento della struttura di cui l’adiacente Stadio Flaminio è già vittima.

Tornando a casa cerco qualche informazione in più, e rimango meravigliata nel leggere un articolo di Roma Today del luglio 2016: “Impianti sportivi nel mirino dei Cinque Stelle: si inizia dal Palazzetto al Flaminio. In cima alla lista c’è proprio il Palazzetto che sorge a pochi passi dall’Auditorium e dall’ormai abbandonato Stadio Flaminio. “. “Luglio?”, mi chiedo. E perché allora oggi, 30 Agosto, ho assistito ad una commissione dove ben pochi sembrano conoscere il problema nel dettaglio e proprio per questo non ha potuto esprimere un parere? Cosa è successo in questo lasso di tempo?

Oramai son tre anni che frequento l’amministrazione locale, e continuo ogni volta a sorprendermi di come si continui a far politica senza apparentemente sentire la responsabilità del proprio mandato. Quando si amministra una città complessa come Roma non ci si può permettere il lusso di imparare “sul campo”, bisognerebbe studiare e prepararsi, perché Roma e I suoi cittadini non possono permettersi di attendere. Ma poi mi ricordo che i “marziani” sono sempre un po’ più secchioni degli altri, e quindi imparo a convivere con questo sentimento di stupore.

Il problema affrontato dalla commissione era il seguente: finita la concessione alla società di pallacanestro Virtus Roma, che ha gestito l’impianto negli ultimi anni, l’intenzione (lodevole) è di affidare l’impianto tramite un bando pubblico. L’avviso pubblico però dovrebbe essere scritto secondo un nuovo regolamento non ancora pronto. La procedura è lunga, forse ci vorrà un anno, e nel frattempo si rischia di lasciare lo stadio inutilizzato.

Alcune societa’ sportive come ad esempio la Virtus Roma e l’Eurobasket Roma, partecipanti alla Serie A2 del prossimo campionato nazionale di basket, e della “Club Italia”, partecipante alla serie A2 del prossimo campionato nazionale di pallavolo, hanno chiesto al Comune di Roma di poter utilizzare l’impianto in forma temporanea concordando tra loro l’utilizzo condiviso della struttura, in attesa della definizione del bando. Naturalmente, necessitano di conoscere la decisione del Comune prima dell’inizio delle attività sportive previste per Ottobre.

Il direttore del dipartimento Sport, il Dott. Febbraro, presente in commissione, ha suggerito una possibile soluzione: un affidamento diretto “ponte” della durata di un anno che permetta di finalizzare le modalità per il bando, possibilmente con un’indicazione ricevuta da enti superpartes come le federazioni e con la certezza di un accordo tra tutte le possibili parti interessate. Per proseguire su questa strada, il Direttore, oltre a subordinare la decisione alle opportune verifiche preventive della piena legittimità dell’atto, ha pero’ chiesto a suo sostegno un’espressione favorevole del Consiglio Comunale.

Quindi la conclusione dell’odierna commissione sport sembra essere questa. Vi sono tre opzioni:

1) il Palazzetto dello Sport, l’importante struttura storica progettata da Nervi nel 1956 e l’unico impianto romano, oltre alla Palalottomatica, adatto alle esigenze di squadre di Basket di alta categoria, viene chiuso fino al nuovo affidamento tramite bando e le societa’ che ne hanno chiesto l’utilizzo dovranno cercare nel frattempo sedi alternative, probabilmente fuori Roma, o rinunciare alla loro attività;

2) il Comune gestisce direttamente l’impianto (strada ottimale, ma che il Direttore del dipartimento Sport ha detto non realisticamente fattibile) e ne regola l’utilizzo di tutti coloro che lo richiedano;

3) si segue la via di valutare la fattibilità di un affidamento temporaneo scegliendo tra coloro che sono interessati, e che comunque tuteli il Comune.

Si tratta quindi di prendere una decisione politica, e serve farlo urgentemente, non solo per evitare di mettere a rischio l’incolumita’ del Palazzetto dello Sport, ma anche per non danneggiare le attività sportive in sospeso (che non dimentichiamo significano anche posti di lavoro) e privare i cittadini della possibilità di vivere emozioni di sport diversi dall’egemonico calcio.

La commissione non è stata in grado di esprimere un parere. Ha chiesto tempo per documentarsi e valutare la situazione. I tempi sono stretti e speriamo decida rapidamente.

Per amministrare Roma serve una maggioranza che abbia il coraggio e la sicurezza di prendere decisioni e assumersi responsabilità politiche chiare, documentate, e rapide. In questi mesi iniziali questo coraggio non è acora emerso. Speriamo fiduciosi che arrivi presto, per il bene della nostra Citta’ .

Emilia La Nave, ex assessore del II Municipio e presidente dell’Associazione Parte Civile

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