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Ma i cittadini possono mobilitarsi contro l’iperturismo

L’iperturismo attacca Roma e le associazioni dei cittadini si difendono

di Paolo Gelsomini

La lettera della signora Carla* dipinge efficacemente un quadro nel quale c’è tutto e al quale c’è poco da aggiungere. Per completare potremmo però inserire nel cahier de doléances i bus turistici parcheggiati al limite dell’area storica centrale; gli open bus a due piani che scorrazzano turisti tra il Colosseo, via dei Fori Imperiali, il Palatino, il Circo Massimo e il Vaticano; le centinaia di monopattini e biciclette buttate a caso sugli stretti marciapiedi tali da ostacolare il passaggio dei poveri pedoni e soprattutto dei malcapitati portatori di handicap motorio.

Lo spazio pubblico è un bene ad esaurimento, come l’energia non rinnovabile e come l’acqua, e come tale va preservato e regolato.

Questo elementare principio fisico non viene seguito dalla politica che evidentemente, al di là delle parole roboanti e retoriche, non riesce a trovare un punto di equilibrio tra le varie funzioni proprie di una città come Roma e specialmente del suo centro storico.  

Tutto ruota intorno ad una narrazione che rischia di diventare pensiero unico: “Il turismo è il petrolio di Roma”. Tutto soggiace alle pressioni di lobby del commercio, dei pullman, delle piattaforme che gestiscono gli affitti brevi.

A nessuno viene in mente di mettere in campo politiche utili per garantire una sostenibilità degli effetti dell’iperturismo, una compatibilità con l’ambiente urbano, una convivenza civile tra turisti, residenti, pedoni, pullman, automobilisti, ciclisti, attività commerciali di massa, attività sociali e culturali, negozi di vicinato, scuole, monumenti, verde.

La Costituzione all’art.41(1) sancisce il principio secondo il quale la libera iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

Tutto quanto ha descritto puntualmente la lettera di questa cittadina giustamente indignata ha certamente una parte di utilità sociale per la funzione che svolge (ristorazione, trasporto, ospitalità), ma in maniera così massiccia e pervasiva da contrastare con il benessere pubblico, minacciare la sicurezza psico-fisica di altre componenti sociali, e da attentare alla stessa dignità umana, costringendo ad esempio i pedoni e soprattutto le persone disabili a rocambolesche peripezie tra strade e marciapiedi invasi dai tavolini e dalle pedane.

Mentre la politica perde la sua etica, la città perde la sua anima inclusiva, solidale, plurale per diventare un “non luogo” con poche tipologie commerciali, tutte al servizio dell’iperturismo, per vendere il suo spazio pubblico al migliore offerente, al migliore elettore, al più forte portatore di interessi privati.

In questi ultimi giorni il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha proclamato nel bel mezzo di un incontro con una categoria  dei pubblici esercizi, che il Governo sta lavorando per varare un provvedimento da inserire nel disegno di legge sulla concorrenza che renda strutturali e definitivi i dehors dopo l’ennesima scadenza della proroga fissata al 31 dicembre 2024(2).

E’ stata sicuramente una uscita elettorale come in questi giorni sta facendo il Governo un po’ in ogni campo, ma tutti sappiamo che le occupazioni di suolo pubblico sono competenze degli enti locali su cui Parlamento e governo nazionale possono entrare solo in minima parte.

Infatti l’assessora capitolina alle Attività Produttive  Monica Lucarelli si è subito risentita, ricordando al Ministro questa elementare norma(3), e nello stesso tempo continua a lavorare su un regolamento comunale che dovrebbe tra l’altro disciplinare finalmente l’annosa questione dei dehors.

I Municipi e le associazioni dei cittadini si sono espressi sul primo testo partorito a novembre e mai andato in Aula (4), sperando in un accoglimento di pareri ed emendamenti.

Certamente, ammesso e non concesso che finalmente un regolamento comunale sul commercio veda la luce, poi ci sarà il problema dei controlli e delle sanzioni.

Anche l’assessore comunale  alla Mobilità Eugenio Patanè sta lavorando per un regolamento sulla circolazione e sosta dei bus turistici che sempre di più, specialmente con l’avvicinarsi del Giubileo, stanno invadendo Roma, dalle Mura Aureliane, al Vaticano, all’ampia fascia che circonda il nucleo storico-archeologico della città.

Anche nei confronti di questo tema Carteinregola ha detto la sua, organizzando ben due conferenze stampa insieme ad altre associazioni, per una diversa dislocazione degli stalli di sosta prendendo a modello quanto fatto nel corso dell’Anno Santo del 2000 con i bus turistici fermi negli anelli dal GRA alle stazioni ferroviarie e metro e con il potenziamento del trasporto pubblico anche con l’ausilio di mezzi gestiti da privati a costo zero per il Comune (ricordate le navette J utilizzabili da turisti e da cittadini fin dalle periferie?). (5) Le associazioni stanno aspettando un nuovo confronto con l’assessore Patanè.

Ed infine il grave problema della proliferazione senza controllo delle case vacanze ed affini anche a causa della discesa in campo di potenti piattaforme multinazionali che gestiscono interi stabili compresi piccoli condomini. Le conseguenti distruzioni del tessuto sociale, culturale, economico di vicinato negli antichi rioni del centro storico di Roma sono evidenti. Ma se ci spostiamo appena fuori dal centro, per esempio nei quartieri vicini alle Università, ci accorgiamo che sono spariti insieme ai residenti anche le case in affitto penalizzando soprattutto l’utenza degli studenti che non riescono più a sostenere il costo economico di questa vera e propria razzìa di alloggi.

Anche qui le associazioni sono all’attacco e cercano di ottenere delle regolazioni del fenomeno per una gestione riequilibratrice delle destinazioni d’uso degli alloggi e per rimettere al primo posto il diritto all’abitare, a vivere il proprio palazzo, il proprio quartiere o rione.

Non è solo la Città ad aver perso l’anima, ma anche i quartieri, i vecchi rioni, i singoli condomini dove non si conosce più nessuno e dove l’insicurezza aumenta.

Paolo Gelsomini

(*) vedi La lettera: la vita dei romani vittime dell’iperturismo di Carla Bi

(*) Vedi anche Per non morire di bus turistici: l’intervento di Paolo Gelsomini -13 Aprile 2024 Continua#

22 maggio 2024

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

NOTE

(1) COST. ITALIANA Articolo 41

L’iniziativa economica privata è libera.

Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali [cfr. art. 43].

(2) vedi Sole24ore 16 maggio 2024 Ddl Concorrenza, Urso: «Norma per rendere strutturali dehors dei ristoranti» Il ministro delle Imprese e del Made in Italy: «Su questo siamo al lavoro con l’Anci e le soprintendenze, affinché la norma possa essere frutto di una condivisione con tutte le parti coinvolte»

«Nel Ddl Concorrenza pensiamo a una norma che vada nella direzione di rendere strutturale la normativa sui dehors, i tavolini all’aperto, così da coniugare la fruizione degli spazi commerciali con quelli culturali e residenziali». Lo scrive sul social network X il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. «Su questo – scrive il ministro – siamo al lavoro con l’Anci e le soprintendenze, affinché la norma possa essere frutto di una condivisione con tutte le parti coinvolte».

Allo stato attuale proroga a dicembre 2024

La legge sulla concorrenza approvata alla fine dello scorso anno ha prorogato il regime semplificato per dehors e tavolini all’aperto fino a dicembre 2024. Dalla sua introduzione subito dopo la fine del lockdown per favorire la ripresa della piena attività di bar e ristoranti, la norma è stata più volte reiterata anche dopo la fine dell’emergenza Covid.

(3) ANSA 16 maggio 2024 Campidoglio, ‘da Urso inaccettabile arroganza sui dehors’ Assessore Roma, ‘governo decide al posto degli enti locali’

(4) vedi Proposta della Giunta per il Regolamento per la disciplina delle occupazioni di suolo pubblico delle attività di somministrazione di alimenti e bevande-17 Novembre 2023Continua#

(5) vedi Lettera appello al Sindaco per la circolazione e la sosta dei Bus turistici 3 Aprile 2024Continua#

Per non morire di bus turistici – il video e il podcast della conferenza stampa

Per non morire di bus turistici – il video e il podcast della conferenza stampa 28 Marzo 2024

L’Appello al Sindaco: per il Giubileo serve un nuovo regolamento per la circolazione e la sosta dei bus turistici -6 Maggio 2023Continua#

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