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Manifestazioni per la pace: usciamo dalle nostre solitudini

Carteinregola ha aderito alla manifestazione contro la guerra di sabato 26 febbraio a Piazza Santi Apostoli Roma

La notizia potevamo aspettarcela da giorni, ma l’allarme faticava a trovare spazio nelle nostre vite, così intrappolate nella quotidianità dei rimasugli della pandemia. Sembrava che le preoccupazione fosse quella delle forniture energetiche, come faremo se crescono ancora le bollette.

Forse pensavamo che tutto si sarebbe risolto in una esibizione militare muscolare, sembrava impossibile che potesse esserci di nuovo una guerra in Europa, avevamo già scordato la Iugoslavia, che era a poche centinaia di chilometri, dall’altra parte del mare.

Adesso qualcosa è cambiato. Le immagini che si affacciano dagli schermi ci fanno vedere le facce e sentire le voci di un mondo speculare al nostro, le reazioni che avremmo, se ci trovassimo in quella situazione. E i pensieri cominciano a spostarsi su di noi, sulle persone che non vorremmo mai vedere in pericolo, sui nostri quartieri di cui spesso denunciamo il degrado, ma di cui adesso ci troviamo a immaginare la distruzione.

C’è la guerra e noi siamo ancora una volta impotenti. E questi due anni di chiusura forzata ci hanno appiccicato una solitudine di cui sarà difficile liberarsi. Solitudine che ci accompagnerà ancora a lungo, come un riflesso condizionato nel fermarci prima di un abbraccio, nell’ evitare i luoghi affollati, nel non riuscire a guardare oltre la sopravvivenza che per molti ha preso il posto di un vivere dignitoso.

Saremo capaci di reagire? Di capire, di uscire, di sacrificare un po’ del nostro tempo e delle nostre energie per guardare a un mondo un po’ più grande delle nostre vite di tutti i giorni?

In Russia molte persone sono scese in piazza a protestare, consapevoli di rischiare l’arresto, la prigione. Noi non rischiamo nulla, anche se le nostre proteste non serviranno a fermare la guerra. Ma se saremo tanti a manifestare insieme la nostra solidarietà al popolo ucraino e a quel popolo russo che ha il coraggio di ribellarsi, faremo qualcosa anche per noi stessi, per sentirci di nuovo parte di una moltitudine. Una moltitudine che si estende nello spazio, oltre le nostre finestre e i nostri confini, ma anche nel tempo, riallacciandoci al sacrificio di chi ci ha preceduto e ai nostri padri e madri costituenti che ci hanno lasciato il messaggio che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Mandiamo insieme un messaggio forte, che siamo contro quella guerra e contro tutte le guerre, e contro chi da quelle guerre trae profitto.

Anna Maria Bianchi Missaglia

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

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