Agenzia Controllo Qualità dei Servizi di Roma Capitale, un ente da tutelare
Autore : Redazione
AGGIORNAMENTO: il 4 ottobre, con l’approvazione di alcuni emendamenti tra i quali un emendamento di Fratelli d’Italia appoggiato anche dalla maggioranza che ne aveva proposto uno simile, è stata modificata la durata del mandato del Consiglio di direzione: inizialmente la Proposta di Delibera prevedeva di portarla da 5 anni a un anno senza possibilità di rinnovo e ricandidatura, mentre con l’emendamento si stabiliscono due anni con il rinnovo automatico delle cariche, dato che rimane in sospeso la questione del compenso che attualmente, come da legge nazionale, sarebbe di 30€ a seduta giornaliera. Hanno quindi avuto un esito positivo le osservazioni di Carteinregola riportate in calce (> vai alla registrazione della seduta del 29 settembre – inizio a circa 2h) (> vai alla continuazione del dibattito e al voto del 4 ottobre)
il 29 settembre va in Aula una Delibera che modifica l’atto istitutivo dell’Agenzia che controlla la qualità dei servizi pubblici di Roma Capitale, Carteinregola chiede di mantenere almeno la durata del mandato di Presidente e Consiglio a 5 anni, che la Delibera intende ridurre a un anno.
Chi segue Carteinregola dovrebbe conoscere l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma (1), perchè spesso abbiamo pubblicato e rilanciato le sue accurate e indipendenti analisi sullo stato dei servizi comunali, talmente indipendenti che l’attuale Presidente Sgandurra è stato in passato anche oggetto di critiche da parte della maggioranza capitolina pentastellata (2) che pure l’aveva nominato, per le risultanze di alcune indagini dell’Agenzia. Invece ACOS ha continuato il suo lavoro pubblicando notizie, report e relazioni (3) che hanno fornito ai consiglieri comunali e ai cittadini fotografie della situazione dei servizi della Capitale spesso impietose, ma realistiche e soprattuto necessarie.
Ora troviamo nei meandri del sito comunale una Proposta di delibera a firma dei Consiglieri Celli, Baglio e Alemanni (4) che andrà domani 29 settembre al voto dell’Assemblea Capitolina, che introduce ulteriori modifiche all’atto istitutivo dell’Agenzia, tra le quali alcune che a nostro avviso rischiano di comprimere l’indipendenza e la stessa qualità del servizio fornito dall’Agenzia, il cui Consiglio è scaduto lo scorso 4 settembre.
Infatti se da un lato si inserisce nell’atto istitutivo, giustamente, che i candidati a Presidente e consiglieri da sottoporre al voto dell’Assemblea devono essere individuati tramite avviso pubblico – ma tale procedura ci risulta che fosse comunque già stata adottata in occasione della nomina del’attuale Presidente – si fanno altre modifiche, a partire dal riportare l’organo “monocratico”, cioè guidato da un Presidente, introdotto dall’Assemblea nel giugno 2017 “in analogia a quanto per le società partecipate di Roma Capitale” (5), a organo collegiale – un “consiglio di direzione” costituito da un presidente e due consiglieri – allargando prerogative e incompatibilità oggi riservate al solo Presidente ai due consiglieri.
Scelta legittima, ma piuttosto ingenerosa per la giustificazione addotta, visto l’ottimo livello del lavoro dell’Agenzia in questi anni, nella notazione sul “rinnovato aspetto organizzativo” (il precedente passaggio a una guida monocratica) come “soluzione non idonea a far fronte ai molteplici impegni per cui l’Agenzia è chiamata“. Desta inoltre preoccupazione l’adeguamento dei compensi, in applicazione a un decreto legge del 2010 (6) che prevede che “la partecipazione agli organi collegiali, anche di amministrazione, degli enti, che comunque ricevono contributi a carico delle finanze pubbliche, nonche’ la titolarita’ di organi dei predetti enti e’ onorifica; essa puo’ dar luogo esclusivamente al rimborso delle spese sostenute ove previsto dalla normativa vigente; qualora siano gia’ previsti i gettoni di presenza non possono superare l’importo di 30 euro a seduta giornaliera“: una cifra risibile, che certamente non è proporzionata alle responsabilità e alla professionalità richiesta dal delicato compito di un controllo che, trattandosi della Capitale d’Italia, non rende l’Agenzia così distante dalle altre Autorità, i cui Presidenti e consiglieri percepiscono ben altri compensi (7) (e vogliamo ricordare che Carteinregola ha sostenuto convintamente l’aumento dei compensi dei consiglieri capitolini (8)
Ma soprattutto non riusciamo a comprendere le ragioni della riduzione del mandato da 5 a 1 anno, un arco di tempo che non ci sembra compatibile con l’adeguato svolgimento del compito, tanto più che i consiglieri non possono essere ricandidati. Una misura inspiegabile che si vuole introdurre definitivamente, visto che nel testo non c’è alcuna indicazione di un suo eventuale carattere transitorio.
Ci auguriamo che nel dibattito in Aula vengano introdotti dei correttivi, quantomeno su quest’ultimo aspetto.
Anna Maria Bianchi Missaglia
28 SETTEMBRE 2022
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinegola@gmail.com
NOTE
(1) l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma è stata istituita con Deliberazione n. 39 del 14 marzo 2002 del Consiglio Comunale poi modificata con successiva Deliberazione n. 212, del 22 ottobre 2007e ancora con la Deliberazione n. 34 del 27 giugno 2017, prevedendo all’art. 2 che “L’Agenzia è retta dal Presidente, nominato dall’Assemblea Capitolina, tra persone dotate di riconosciuta professionalità e competenza nella materia dei servizi pubblici. Al Presidente, quale organo monocratico, sono attribuiti i poteri di rappresentanza e le funzioni gestorie dell’Agenzia“. Con la successiva Deliberazione n. 48 del 4 settembre 2017 l’Assemblea ha nominato Presidente dell’Agenzia per il mandato 2017 – 2022, ora in scadenza
(3) L’Agenzia presenta all’Assemblea Capitolina una Relazione Annuale sullo stato dei servizi pubblici locali e sull’attività svolta. La Relazione Annuale è il principale strumento di ricognizione e analisi delle condizioni di svolgimento dei servizi. Inoltre, rappresenta il mezzo con cui l’Agenzia rende conto all’Assemblea Capitolina dell’attività svolta.
(4) 97a Proposta (di iniziativa consiliare) (a firma dei Consiglieri Celli, Baglio e Alemanni). Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali i Roma Capitale. Modifiche ed integrazioni dell’atto istitutivo approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 39 del 14/03/2002. scarica proposta delibera 97 (dal sito di Roma Capitale, sezione atti e regolamenti> ODG e Proposte)
(5) Delibera 34/2017
(6) DECRETO-LEGGE 31 maggio 2010, n. 78 Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita’ economica. (10G0101)note:Entrata in vigore del decreto: 31/5/2010.
Art. 6 comma 2
2. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto la partecipazione agli organi collegiali, anche di amministrazione, degli enti, che comunque ricevono contributi a carico delle finanze pubbliche, nonche’ la titolarita’ di organi dei predetti enti e’ onorifica; essa puo’ dar luogo esclusivamente al rimborso delle spese sostenute ove previsto dalla normativa vigente;qualora siano gia’ previsti i gettoni di presenza non possono superare l’importo di 30 euro a seduta giornaliera. La violazione di quanto previsto dal presente comma determina responsabilita’ erariale e gli atti adottati dagli organi degli enti e degli organismi pubblici interessati sono nulli. Gli enti privati che non si adeguano a quanto disposto dal presente comma non possono ricevere, neanche indirettamente, contributi o utilita’ a carico delle pubbliche finanze, salva l’eventuale devoluzione, in base alla vigente normativa, del 5 per mille del gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. La disposizione del presente comma non si applica agli enti previsti nominativamente dal decreto legislativo n. 300 del 1999 e dal decreto legislativo n. 165 del 2001, e comunque alle universita’ , enti e fondazioni di ricerca e organismi equiparati, alle camere di commercio, agli enti del servizio sanitario nazionale, agli enti indicati nella tabella C della legge finanziaria ed agli enti previdenziali ed assistenziali nazionali, alle ONLUS, alle associazioni di promozione sociale, agli enti pubblici economici individuati con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze su proposta del Ministero vigilante, nonche’ alle societa’. (25)
(7) E’ tuttavia evidente che una Delibera capitolina non possa che adeguarsi alla normativa statale sovraordinata