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Nathalie Naim: l’attacco ai Piani di Massima Occupabilità mette a rischio la tutela del centro storico

PMO da romaurbanistica https://romaurbanistica.carto.com/viz/cd5af86a-034c-11e7-8a54-0ee66e2c9693/public_map

(27 settembre 2018 ) In questi giorni la Commissione Commercio del I Municipio sta affrontando i Piani di Massima Occupabilità per alcune strade del Centro storico. Riproponiamo un articolo inviatoci il 26 luglio dalla consigliera del I Municipio Nathalie Naim, eletta con Radicali Italiani, da sempre in prima fila per la difesa del decoro, del patrimonio culturale e del benessere dei residenti del centro storico, che lancia l’allarme per il rischio che vengano rimessi in discussione i PMO, unica garanzia per una gestione equilibrata dello spazio pubblico, sempre a rischio invasione di tavolini e dehors. Nell’articolo si ripercorrono le tappe della vicenda, e viene indicato  l’elenco delle strade interessate.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un aggiornamento dell’Avv. Jacopo Scata’ (Consiglier e PD del  I Municipio )
Proprio questa mattina (27 settembre)  il Consiglio Municipale ha approvato altre 5 schede di PMO che seguono le altre 3 schede approvate la scorsa settimana.
Ciò a dimostrazione che non esiste alcun pericolo di tornare indietro su un lavoro iniziato nel lontano 2011.
Senza nulla togliere al preziosissimo e importante lavoro giornaliero svolto dalla cons. NAIM sottolineo che gli 8 PMO sono stati approvati da tutta la maggioranza che ha eletto la Presidente Alfonsi oltre al voto del cons. Labbucci di Sinistra×Roma. Pertanto non vi sfuggirà certamente l’apporto determinante del PD che conta ben 10 consiglieri in seno al consiglio municipale e che specialmente con la capogruppo Sara Lilli ed il presidente della commissione commercio Livio Ricciardelli ha lavorato incessantemente affinché venissero approvati i nuovi PMO.
(26 luglio 2018)

L’attacco ai Piani di massima occupabilità mette a rischio la tutela del centro storico

di Nathalie Naim*

Desta preoccupazione la posizione presa dall’amministrazione cittadina in merito ai Piani di Massima Occupabilità.

Da un lato il Comune, sta procedendo, nelle vie del Centro Storico disciplinate dal Piano, per pedonalizzare, modificare marciapiedi, eliminare passaggi pedonali, soste, segnaletica, in luoghi che hanno grandi concentrazioni di locali per il consumo di cibi e bevande alcoliche.

In molti di questi ambiti tali modifiche dello stato dei luoghi, rimuovendo ogni ostacolo materiale, rischiano di dare il via libera all’ottenimento di tavolini e strutture esterne, ai tanti esercenti che la richiedono, con la conseguenza dello scardinamento degli attuali Piani di Massima Occupabilità. Questi invece sono stati predisposti a tutela dei pubblici interessi e per il ripristino della legalità, con uno spirito conservativo dei luoghi cosi come prescritto dal Piano regolatore e dal Codice dei Beni Culturali.

Tali interventi di modifica dei luoghi avvengono senza alcuna concertazione con i cittadini o in contrasto con quanto richiesto in passato da molte associazioni e comitati .

Nel Municipio I stanno avvenendo cose altrettanto inquietanti di cui ritengo che i cittadini debbano essere informati.

Oltre a essere bloccato da cinque anni il proseguo del riordino delle autorizzazioni dei tavolini, di cui molte irregolari, che avrebbe dovuto essere fatto in ulteriori 70 vie e piazze in applicazione del Piano di Massima Occupabilità, si rischia di distruggere anche l’encomiabile lavoro fatto sinora, ossia i Piani già approvati nelle precedenti consiliature fino al 2013 e tuttora vigenti.

Le associazioni di categoria e singoli esercenti interessati dal riordino, stanno esercitando forti e continue pressioni, perché vorrebbero rimettere in discussione molti spazi inibiti dai Piani e, attraverso un protocollo di intesa con il Municipio, come dichiarato pubblicamente nel corso di alcune riunioni di Commissione Municipale , vorrebbero che fossero riprogettati – magari dai ”loro ottimi tecnici” – tutti i piani approvati e vigenti, anche sulla base della modifica dello stato dei luoghi e di quella per la quale si sta adoperando il Comune.

Fa male, dopo tanto lavoro, sentire dire da tanti nuovi rappresentanti istituzionali, ma anche da alcuni di lungo corso – che i Piani di Massima Occupabilità – che hanno richiesto un lavoro enorme e certosino da parte degli Uffici,  dei Consiglieri, dell’Università, dei Magistrati che li hanno difesi, dei cittadini che hanno presidiato, manifestato, partecipato – sono uno strumento inutile e senza valore, che occorre cambiare .

Ristabilire le regole per le concessioni rilasciate nel loro spregio, consentire di ammirare un monumento che prima era nascosto dalle strutture di plastica dei dehors, consentire a un pedone – ed in primis ad un disabile, a un passeggino – di accedere a un marciapiede, tutelare una bottega storica, un laboratorio di artigiano, consentire alle persone di potere uscire dai loro portoni, lasciare uno spazio minimo in strada affinché i pedoni possano camminare, è un lavoro prezioso e necessario. Stiamo parlando di spazi pubblici che riguardano concessioni che scadono dopo tre anni, non di proprietà privata!

La tutela dei luoghi storici che custodiscono la nostra memoria, che si sono stratificati nei secoli, non può essere sacrificata per un interesse di lucro privato. Cosi com’è successo, un esempio fra i tanti, in Largo dei Chiavari, dove uno dei due marciapiedi è stato allargato a una misura abnorme (mentre l’altro rimane minuscolo) ed è stato immediatamente occupato da stuoli di tavolini, pupazzi, cartelli e “butta dentro”. Risultato: zero spazio per i pedoni e una via, a mio avviso, inguardabile, sfregiata anche culturalmente.

Durante la consiliatura cominciata nel 2013, è stato realizzato, a mio avviso, il miglior lavoro di competenza del Municipio nell’ambito del Commercio e della tutela del Centro Storico – Sito Unesco, ossia il riordino delle concessioni dei tavolini con 148 piccoli piani regolatori relativi ad altrettante vie e piazze storiche, tutti vigenti. Finita quella consiliatura però il lavoro di riordino si è fermato. E nonostante la delibera vigente prevedesse altre 52 vie e piazze nei vari rioni, oltre a 18 altri importanti luoghi inseriti dalla Soprintendenza, in totale quindi 70 vie e piazze storiche , in 5 anni nessun piano è stato approvato dal Consiglio Municipale sebbene siano già stati licenziati dai tecnici circa 22 piani regolatori che il Consiglio municipale avrebbe dovuto approvare.

Da un altro canto, la Commissione Tecnica, con l’accordo della Giunta Municipale, si è dedicata a revisionare ogni singola OSP (Occupazione Suolo Pubblico) prevista dai piani approvati dal Consiglio, nonostante la magistratura li avesse approvati e elogiati, rigettando centinaia di ricorsi con vittoria del municipio. Non ha la Commissione  quindi prodotto le quasi 50 schede di Piano indicate dal Consiglio Municipale e dalla Soprintendenza.

 

Quello che temo è che, oltre a non terminare un lavoro essenziale, anche i piani vigenti, già licenziati dalla commissione tecnica composta dalle Soprintendenze, dagli Uffici comunali amministrativi e tecnici, dalla Polizia Locale e dal WWF e quelli dal Consiglio fino al 2013, siano rimessi in discussione e sostituiti con dei nuovi piani, magari elaborati insieme ai tecnici suggeriti da quegli stessi commercianti che intendono ottenere la concessione di suolo pubblico per allargare le loro attività.

 

Il Regolamento del Comune di Roma in materia di occupazioni di suolo pubblico (OSP) Deliberazione di Assemblea Capitolina n 39 del 2014 prevede due discipline:

1)una disciplina ordinaria per tutto il territorio;

2) una disciplina straordinaria per l’area della “Città Storica”, ossia del centro Storico e dei quartieri storici, come definita dal Piano Regolatore (vedi sotto citazione del PRG) , dove i Municipi interessati possono adottare misure più stringenti al fine della tutela attraverso un Piano di Massima Occupabilità.

Il Piano Regolatore art 24 delle N.T.A.   individua la Città Storica in questi termini al comma 1:

“ si intende l’insieme integrato costituito dall’area storica centrale interna alle mura, dalle parti urbane dell’espansione otto-novecentesca consolidata, interne ed esterne alle mura, e dai singoli siti e manufatti localizzati nell’intero territorio comunale, che presentano una identità storico-culturale definita da particolari qualità, riconoscibili e riconosciute dal punto di vista dei caratteri morfogenetici e strutturanti dell’impianto urbano e di quelli tipo-morfologici, architettonici e d’uso dei singoli tessuti, edifici e spazi aperti, anche in riferimento al senso e al significato da essi assunti nella memoria delle comunità insediate. 2. All’interno della Città storica, gli interventi edilizi e urbanistici, nonché le iniziative di promozione sociale ed economica, sono finalizzati alla conservazione e valorizzazione delle qualità esistenti, nel rispetto delle peculiarità di ciascuna delle componenti insediative “.

Conseguentemente l’art Art 4 bis del Regolamento comunale in materia di occupazione suolo pubblico deliberazione AC n 39/2014, e dai precedenti regolamenti prevede :

Nell’ambito della Città Storica, i Municipi possono subordinare il rilascio di concessioni di suolo pubblico alle prescrizioni di appositi piani che individuino la massima occupabilità delle aree di rispettiva competenza. Tali Piani sono approvati dal Consiglio del Municipio, acquisito il parere obbligatorio della Polizia Municipale, dell’Ufficio per la Città Storica, e delle Sovrintendenze ai Beni Culturali del Comune di Roma, tenendo conto degli interessi pubblici relativi alla circolazione, sicurezza, estetica, igiene, ambiente e tutela del patrimonio culturale. “

Il comma precedente, n. 3, che riguarda il rilascio in generale delle concessioni, precisa come secondo la legge, Dlgs n 42 del 2004, e legge 240 1991, per i luoghi sottoposti a vincolo ministeriale, va acquisito il parere della Soprintendenza Statale. E e in aree verdi il parere del Servizio Giardini, ma anche, per le vie classificate come principali, per quelle interessate dalla sosta tariffata o per le strade percorse dal trasporto pubblico di linea, quello del Dipartimento politiche per la mobilità.

Il Municipio I, ex Centro Storico, vista la particolarità assoluta del Sito Unesco dal punto di vista storico, artistico, architettonico e monumentale, essendo pressato dalla continua richiesta di concessione di suolo pubblico, con tutte le conseguenti problematiche, tra le quali la congestione del territorio e il rilascio di molte concessioni irregolari, ha deciso anni fa di adottare questo strumento previsto dal Regolamento comunale.

Nel 2006 è stato quindi avviato un percorso di studio e partecipazione con l’ausilio e la direzione dell’ Università Roma 3 all’interno della Casa della Città del Municipio, al quale hanno partecipato numerosi cittadini, per elaborare le linee guida sulla base di un’analisi degli spazi pubblici e di un ragionamento sui pubblici interessi che in tali spazi occorre salvaguardare, tenendo in conto, per quanto possibile, anche delle esigenze delle attività commerciali presenti, al fine di trovare un equilibrio con un occhio particolare verso la tutela delle attività artigianali e piccole botteghe peculiari del territorio.

Su questo processo di studio partecipato è stato pubblicato un libro realizzato dall’Università Roma Tre.

Il Municipio I ex Centro Storico ha quindi approvato nel 2008, (consiliatura Lobefaro), una prima Delibera che riguardava 30 vie e piazze; dal 2009, (consiliatura Corsetti)un’ altra Deliberazione Consiliare ha integrato con ulteriori luoghi in ogni rione, arrivando a comprendere oltre 200 fra vie e piazze, ed è stato avviato l’iter per l’approvazione dei piani di entrambe le Delibere, poi concluso con i necessari atti amministrativi per la loro applicazione nell’ambito della consiliatura stessa.

L’ urgenza di questo riordino si è resa ancor più necessaria quando nel 2009 l’allora presidente Corsetti ha avvisato il Consiglio del Municipio I che l’ 80 % circa delle concessioni rilasciate in passato erano in contrasto con le norme vigenti e quindi illegittime.

Si è trattato quindi di un riordino più che necessario, anzi, indispensabile. Si è messa al lavoro la Commissione Tecnica, formata da Soprintendenze, Uffici Tecnici e del Commercio, dal Dipartimento Mobilità, dalla Polizia Locale, Vigili del Fuoco, che, dopo una minuziosa ricognizione dei luoghi – centimetro alla mano – in base a criteri basati per lo più sulle norme vigenti e sul rispetto delle peculiarità dei luoghi , come previsto dal regolamento OSP, prescrizioni uguali per tutti, approvati dal Consiglio. E’ stata quindi predisposta una scheda per ogni via e piazza, dove si individuavano gli spazi idonei per le occupazioni di suolo pubblico: per quelle già rilasciate si è cercato di mantenerle – quando possibile, magari ridimensionate – altre si è dovuto revocarle, ma si è previsto anche di rilasciarne diverse nuove

L’iter adottato prevedeva che tali proposte venissero visionate dalla Commissione consigliare del Municipio, che doveva raccogliere le osservazioni delle associazioni di residenti e di categoria dei commercianti, che avevano potuto visionare le schede presso il Consiglio per circa 10 giorni. Le osservazioni ,comprese quelle dei consiglieri, venivano poi inviate alla Commissione Tecnica per le valutazioni, che poteva accoglierle o le respingerle motivando. Il tutto veniva riportato a verbale. A questo punto le schede venivano approvate dal Consiglio Municipale. Poi gli uffici del commercio municipali hanno inviato le revoche delle vecchie concessioni per l’adeguamento al Piano . Per circa 200 vie e piazze tale iter è stato completato nel 2013.

Nel contempo il Comune ha approvato sin dal 2006 il Piano di Massima Occupabilità delle piazze storiche con particolare vincolo, come ad esempio piazza Navona, dove tutte le OSP sono state concesse solo sui marciapiedi mentre prima occupavano anche la carreggiata, così per il Pantheon, Campo dei Fiori e altre. A nessuno sfugge che tali piazze di competenza comunale siano un continuum di tavolini, del resto il costo di occupazione è molto basso, solo 70 centesimi al metro quadro al giorno che è la tariffa massima del comune mentre il ricavo economico dei privati è molto alto.

Ogni scheda e ogni singola concessione, salvo le nuove, che sono state subito acquisite da chi ovviamente non ha motivo di lamentarsi , è stata oggetto di contenziosi infiniti, sino ad oggi pressoché tutti persi dai ricorrenti, con sentenze del Tar confermate dal Consiglio di Stato, a conferma della bontà del lavoro del Municipio e dei criteri adottati. Su centinaia, solo due sono i ricorsi vinti da singoli imprenditori (per motivi tecnici).

 

La posizione politica dei vari partiti nei confronti di un certo tipo di commercio – e della relativa visione della città – è però cambiata dopo l’accorpamento dei due Municipi Centro e Prati, avvenuta con le elezioni del 2013: l’iter delle vie e piazze ancora da riordinare e il PMO sono infatti bloccati da allora. Né il Consiglio municipale ha approvato una sola scheda fra quelle preparate dalla commissione tecnica, né la Giunta ha indirizzato la commissione tecnica a elaborare le numerose schede di vie e piazze rimanenti ( vedi sotto gli elenchi).

Un gruppo di esercenti,  fra cui la Consulta del Commercio del Municipio, appena formatasi e che si riunisce ogni martedì (mentre non è prevista una consulta dei residenti/elettori del Municipio)  , ha rimesso in discussione il lavoro fatto, con l’ appoggio anche di numeroso eletti al municipio, chiedendo che venga predisposto subito un atto, un’intesa con il Municipio da portare al voto del Consiglio, per sospendere i piani approvati e per sostituirli con le modalità descritte sopra.

A sostegno ci sarebbe, a loro avviso, un’ordinanza del Consiglio di Stato che accoglie la richiesta di sospensiva – provvedimento meramente cautelare e non di merito – presentata da un esercente di Trastevere di san Francesco a Ripa, contro il diniego del Municipio alla sua richiesta di occupare gli stalli di sosta tariffata. Gli esercenti sostengono quindi che ora occorra rivedere tuti i piani approvati e, a maggior ragione, adottare piani predisposti insieme agli esercenti stessi.

 

Per il caso specifico rispondo con le seguenti osservazioni, sperando che il municipio predisponga un piano identico ma dovutamente motivato:

1) La citata sospensiva accordata dal Consiglio di Stato è un’ ordinanza non di una sentenza , è solo una sospensione in attesa della decisione di merito);

2) I piani, secondo l’ art 4 del Regolamento (vedi sopra) adottano prescrizioni (criteri) diverse dalle concessioni ordinarie per tutelare interessi pubblici, di cui il primo è la circolazione stradale, in cui rientra la sosta a dei residenti (e sotto questo aspetto Trastevere è uno dei problemi notoriamente più gravi) i criteri prevedono che non posano essere rilasciate concessioni sulla sosta tariffata.

3)La sosta tariffata è frutto di un contratto di servizi fra il Comune e Atac, pertanto gli stalli blu sono già stati assegnati ad Atac, che ne deve raccogliere i proventi, e non possono esser assegnati ad un soggetto terzo.

4)La norma e la giurisprudenza hanno chiarito che va mantenuta una precisa proporzione fra stalli blu e bianchi. Rilasciando le O.S.P. su tutti gli stalli blu tale proporzione sparirebbe e sparirebbero i guadagni del Comune. La tariffa dei tavolini , massimo 70 cent al mq al giorno, è molto più bassa di quella della sosta tariffata.

5) A fronte di questa ordinanza cautelare, di cui attendiamo il merito, sono state emesse centinaia di sentenze dal Consiglio di Stato che hanno respinto tutti i ricorsi riconoscendo l’assoluta bontà del provvedimento e dei criteri adottati per la tutela dei pubblici interessi.

Conclusioni: questa ordinanza appare del tutto ininfluente. Auspico che il Municipio riproponga il Piano con tutte le motivazioni necessarie.

Pur condividendo l’operato della maggioranza di cui faccio parte, su questo tema che conosco e seguo sin dagli inizi, dissento totalmente dall’orientamento preso da molti nel Municipio I , e auspico che si comprenda l’importanza e la bontà di un lavoro “egregio” realizzato per i cittadini e per il territorio, che deve essere portato a termine il prima possibile e applicato con una reale volontà dell’Amministrazione di contrasto all’abusivismo, finora ancora troppo timida quando non assente. Se si azzerasse o compromettesse l’ottimo lavoro fatto i risultati sarebbero disastrosi. Vogliamo veramente che l’immagine di Roma sia quella di una lupa spolpata?

* Consigliera di maggioranza del Municipio 1 Centro Storico.

Per osservazioni e  precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

Aggiornamento 29 luglio 2018, dalla newsletter del consigliere Livio Ricciarelli:Lunedì 16 Luglio in Commissione Commercio abbiamo fatto il punto su come proseguire in merito ai Piani di Massima Occupabilità. Un percorso lungo ma che ultimamente ha visto un ruolo attivo da parte di residenti ed operatori. Approveremo in consiglio un atto di indirizzo, con l’indicazione di elaborare nuovi criteri per normare le occupazioni di suolo pubblico una volta approvate tutte le schede di dettaglio di PMO che sono rimaste ancora pendenti e che sto facendo di tutto per ratificare il prima possibile”

vedi anche: Tavolini e spazi urbani: conflitto o armonia? di Paolo Gelsomini 25 luglio 2018

Resoconto dello stato attuale del Piano di Massima Occupabilità delle occupazioni dei pubblici esercizi del Municipio I .

Legenda:

-in verde le schede di piano trasmesse alla commissione consiliare del municipio I affinché proseguano l’iter per l’approvazione in Consiglio, ma dal 2013 tale iter è bloccato dalla mancata volontà politica.

-in giallo le schede di piano che debbono ancora essere elaborate dalla Commissione Tecnica su input della Giunta municipale e del direttore, sia perché deliberato dal Consiglio dal 2009 sia perché richiesto da due anni dalla Soprintendenza.

-in bianco le schede di piano approvate e vigenti prima i “piani zero OSP” e poi le schede del PMO fra cui ci sono altri “piani zero OSP” in quanto mancano le condizioni dei luoghi per le concessioni. Ho riportato accanto a molti dei PMO approvati se sono “zero OSP” o se prevedono OSP e quante, ed il numero civico.

 

Per capire concretamente di che si tratta ecco di seguito le schede di piano:

  • Schede che la commissione tecnica, nonostante la delibera che li impegna a farlo sia vigente, non ha predisposto in quasi 10 anni. Ha però trovato il tempo di rivedere meticolosamente scheda per scheda su richiesta degli esercenti nonostante avessero perso in tribunale.
  • Schede licenziate dalla commissione tecnica ma bloccate dal Consiglio
  • Schede approvate e vigenti ma che si intende inficiare prevedendo al loro posto dei piani realizzati dagli esercenti secondo le loro necessità con criteri e modalità diverse.

 

-Piani di Massima Occupabilità che la Commissione Tecnica non ha ancora predisposto (indirizzo della giunta). totALE 49 ( 30 previsti da delibera e 19 chiesti da soprintendenza)

 

(Previsti dalle Deliberazioni Municipali)

  1. Largo della Polveriera
  2. Piazza Testaccio
  3. Via Bocca di Leone
  4. Via del Babuino
  5. Via del Corso
  6. Via della Croce
  7. Via della Vite
  8. Via delle Carrozze
  9. Via delle Muratte
  10. Via Frattina
  11. Via Margutta
  12. Via Mario de’ Fiori
  13. Via Merulana
  14. Via Metastasio
  15. Via Palermo
  16. Viale Aventino
  17. Via della Scala
  18. Via del Politeama
  19. Via Benedetta
  20. Via di Ponte Sisto
  21. Largo Tassoni
  22. Via Clementina
  23. Via dei Ciancaleoni
  24. Via degli Zingari
  25. Via Cimarra
  26. Via del Cardello
  27. Largo Gaetana Agnesi
  28. Via della Polveriera
  29. Via dei Ciancaleoni
  30. Via degli Zingari

 

(PIANI RICHIESTI FORMALMENTE AL MUNICIPIO DALLA SOPRINTENDENZA)

  1. Borgo Pio
  2. Borgo Vittorio
  3. Piazza Pasquino
  4. Piazza Cavour
  5. Piazza Risorgimento
  6. Piazza dei Mercanti
  7. Piazza San Cosimato
  8. Piazzai Arquati
  9. Piazza della Consolazione
  10. Via del Mascherino
  11. Via di Porta Angelica
  12. Via Claudia
  13. Via Belsiana
  14. Via Borgognona
  15. Via Gregoriana
  16. Via Sistina
  17. Via dei Fienili
  18. Via Veneto
  19. Viale Trastevere

 

-SCHEDE DI PIANO APPROVATE DALLE COMMISSIONI TECNICHE DAL 2011-2012-2013 CHE ASPETTANO DI ESSERE APPROVATE DAL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO. TOTALE 22:

1 Via delle Terme di Tito

2.Piazza Poli

3.Via Cavour

4.Via dei Baullari

5.Via dei Pastini

6.Via del Buon Consiglio

7.Via del Pellegrino

8.Via del Portico di Ottavia

9.Via della Pace

10.Via della Scrofa

11.Via di San Giovanni in Laterano

12.Via Luca della Robbia

13.Via Natale del Grande

14.Via S. Francesco a Ripa

15.Via S. Maria del Pianto

16.Via Salvi

17.Via Vittoria

18.Largo Visconti Venosta

19.Piazza del Teatro di Pompeo

20.Piazza Firenze

21.Piazza della Pollarola

22.Largo Gatana Agnesi (secondo la sentenza del tribunale civile in quel locale non può essere svolta attività di somministrazione )

 

-Schede di Piano Approvati dal Consiglio del Municipio prima del 2013 (2 consiliature Corsetti) che gli operatori chiedono di sospendere e di modificare con piani fatti dai loro tecnici in base a criteri diversi e con modifica dello stato dei luoghi tot 100

1.Corso Vittorio Emanuele 13 OSP

2.Largo dei Librari

3.Largo di Fontanella Borghese 1 OSP civ 86,86a,87 mt 6,90×1

4.Piazza Benedetto Cairoli

5.Piazza de’ Renzi   1 OSP civ 14 mq 10

6.Piazza del Biscione   3 OSP civ 82 mq 5,6; 84 mq 8; 92-93-94 mq 10,28

7.Piazza del Colosseo   3 OSP civ 1- 2 mt 7,20 x 0,80 ;civ 2° mt 3×080;civ 3a,3b mt 10×0,80

8.Piazza del Fico ZERO OSP (hanno vinto ricorso ma non è stata cambiata delibera con PMO)

9.Piazza dell’Accademia di S. Luca       ZERO OSP

10.Piazza della Cancelleria 2 OSP(nella parte a vicolo) civ 74-75 mq 10; 80-81 mq 5

11.Piazza della Maddalena

12.Piazza della Malva     2 OSP 2 -2a; 14

13.Piazza della Quercia   ZERO OSP

14.Piazza di S. Eustachio

15.Piazza di S. Rufina   2 OSP civ 21 mq 9,60 civ 24 mq 4,56

16.Piazza di San Salvatore in Lauro   1 osp di 25 mq civ 177-178-179

17.Piazza in Campo Marzio

18.Piazza Mastai

19.Via del Pantheon   1 OSP civ 53-54 mt 10×1,55

20.Piazza Costaguti                   ZERO OSP

21.Piazza dei Caprettari   2 OSP : civ 56-57-58-59-60; civ 63-64-66

22.Piazza San Paolo alla Regola     1OSP civ 40   mq 22,20

  1. Piazza San Silvestro 1 OSP 22-23-24 mq 21

24.Vicolo del Bologna   1 OSP civ 45-46 mq 8,2

25.Vicolo del Cinque   6 OSP

26.Vicolo del Fico       ZERO OSP

27.Vicolo del Giglio     ZERO OSP

28.Vicolo del Leopardo ZERO OSP

29.Vicolo della Cancelleria

30.Vicolo delle Grotte             ZERO OSP

31.Vicolo di Montevecchio     ZERO OSP

32.Vicolo Savelli     1 OSP civ 14-15-16 mq 17,82

33.Vicolo Scanderbeg       ZERO OSP

  1. Via Celimontana

35.Via dei Banchi Nuovi         ZERO OSP

36.Via dei Banchi Vecchi       ZERO OSP

37.Via dei Cappellari     2 OSP civ 64 mq 1,90 e civ 66 mq 1,00

38.Via dei Cestari         Zero OSP

39.Via dei Chiavari         ZERO OSP

40.Via dei Crociferi

41.Via dei Giubbonari         ZERO OSP

42.Via dei Salumi           ZERO OSP (rivisto per 1 osp ma non riapprovato)

43.Via dei Serpenti         ZERO OSP

44.Via dei Soldati             ZERO OSP

45.Via dei SS. Quattro       5 OSP 24-24a;30;48-49;62-63;66-65

46.Via dei Vascellari   4 OSP:   civ 29; 35;37;39

47.Via del Banco di S. Spirito   1 OSP civ 19 mq 4,32

48.Via del Biscione 2 OSP civ 73-74 mq 4,10; civ 79 mq 5,15

49.Via del Boschetto   3 OSP   41 mq 9,80; civ 73-74 mq 16; civ 132 mq 8.7

50.Via del Corallo     1 OSP   civ 2 mq 3,77

  1. Via del Governo Vecchio   2 OSP civ 79 mt 3,80 ; civ 123-123 mq 3,80

52.Via del Lavatore   3 OSP   civ 24-25 mq 22,20;81-82 mq 12; 84 mq 5,2

53.Via del Mattonato     ZERO OSP

54.Via del Moro     2 OSP:   civ 53-54 mq 5.1×1.5; civ 59 mt 1×1,50

55.Via del Nazareno     1 OSP 7b,7c,8, 8a,9 mq 15,00

56.Via del Teatro Pace   3 OSP civ 32 1 mq   ; 34-35 mq 2,09; 42a,43 mq 2,38.

57.Via del Teatro Valle   ZERO OSP

58.Via dell’Archetto         ZERO OSP

59.Via della Corda   1 OSP civ 3-4-5 mt 8.70x 1

60.Via della Cuccagna   1 OSP civ 14 mt 5×2

61.Via della Fossa         ZERO OSP

62.Via della Luce

63.Via della Lungara     1 OSP civ 16a mq 12

64.Via della Via della Lungaretta

65.Via della Lupa                   1 OSP   civ 6 mt 1×1

66.Via della Maddalena   2 OSP civ 18 mt 4×1; civ 46-47-48-49 mt 9×1

67.Via della Madonna dei Monti 1 OSP civ 53-56   mq 13

68.Via della Panetteria 1 OSP   civ 37 mq 19,74

69.Via della Pelliccia                       ZERO OSP

70.Via della Rotonda         ZERO OSP

71.Via della Seggiola     1 OSP civ 12 mt 8,50×1

72.Via delle Botteghe Oscure ZERO OSP

73.Via delle Scuderie del Quirinale 2 OSP : civ 1 mq 11,36 ; civ 1 a mq 6,36

74.Via di Monte Giordano   1 OSP civ 35   mq 19,50

75.Via di Panico   1 OSP   civ 42-43   mq 13

76.Via di Parione       2 OSP : civ 34-35 mq 13,8   civ 41-42-43 mq 3,20

77.Via di S. Anna           ZERO OSP

78.Via di S. Dorotea 2 OSP civ 8-9; 21

79.Via di S. Maria in Monticelli     1 OSP civ 2-3   mt   4.5×1.6

80.Via di San Paolo alla Regola. 1 OSP   civ 29-30   mq 10

81.Via di Tor Millina   2 OSP:   civ 27-29-30   mq 15; civ 32 mq 6,45

  1. Via Frangipane   2 OSP 13a   mq 10 ;27a mq 11,66

83.Via Franklin B.   1OSP mt 1,00×80 civ 15-17-19

84.Via Galvani   3 OSP

85.Via Gessi R.     ZERO OSP

86.Via Ghiberti L.   ZERO OSP

87.Via Giulia       1 OSP civ 84 mq 1,50

88.Via in Arcione         ZERO OSP

89.Via Leonina 4 OSP civ 17;civ 30-31;33; civ 44-90 –Salita dei Borgia ZERO OSP

90.Via Manuzio

91.Via Monterone   1 OSP civ 15-16   mq 4,72

92.Via Monti della Farina   1 OSP civ 28-29   mt 3,50×3,00

93.Via Ostilia          2 OSP mq 7,2   civ 23   civ 25 mq 7,2

94.Via Panisperna     ZERO OSP

95.Via Sant’ Eustacchio   1 OSP civ 5 mq 12

96.Via Santa Maria dell’Anima 3 OSP: 8-8a-9 mq 24; civ 12 mq 20; civ 14-15 mq 17,80

97.Via Sora   1 OSP   civ 24a-24b mq 9,00

98.Via Urbana 5 OSP civ 29-30; civ 47 mq 10,26; civ 67-68-69 mq 16; civ 71-70 mq 3,6; 137 mq 6,37

99.Piazza delle Coppelle     7 OSP civ 8; civ 11; civ 45; civ 47;civ 51;civ 53; civ 56

  1. Via della Rosetta 1OSP   civ 8-9-10 mq 7,2

 

-N 48 Schede di Piano ZERO tAVOLINI-   approvati prima del 2013 e vigenti. Si TRATTADI VIE CHE NON AVEVANO PRESENZA DI OSP E CHE NEL LAVORO PROPEDEUTICO FATTO CON L’UNIVERSITA’ ROMA 3, SI è INDIVIDUATO COME LUOGHI DA LASCIARE INTATTI, vISTO L’INGOLFAMENTO DEL CENTRO STORICO, AFFINCHE’ QUESTE VIE SIANO UNA TESTIMONIANZA DI QUESTI LUOGHI STORICI e aFFINCHE’ vI SIA UN BILANCIAMENTO FRA VUOTI E PIENI.

come sopra GLI ESERCENTI INTERESSATI AD OTTENERE QUESTI SPAZI PUBBLICI chiedONO di sospenderLI e DI modificarLI inserendo LE OSP RICHIESTE.

TOTALE 48 VIE E PIAZZE

 

1.Via Sant’Agata dei Goti

2.Via Baccina

3.Largo de’ Calcarari

4.Via di Campo Marzio

5.Via della Cancelleria

6.Via dei Capocci

7.Via delle Carine

8.Vicolo del Cedro

9.Piazza delle Cinque lune

  1. Via del Cipresso

11.Piazza S. Chiara

12.Via del Colosseo

13.Via dei Coronari

14.Piazza dell’Enciclopedia

15.Via Galileo Ferraris

16.Via dei Fienaroli

17.Via di San Francesco di Sales

18.Via dei Fori Imperiali

19Via dei Genovesi

20.Piazza Lovatelli

21.Piazza S. Macuto

22.Piazza Mattei

23.Piazza del Monte di Pietà

24.Via del Monte Oppio

25.Largo della Moretta

26.Vicolo Moroni

27.Piazza San Nicola de’ Cesarini

28.Piazza Paganica

29.Via dei Panieri

30.Vicolo dei Panieri

31Piazza S. Pantaleo

32.Via della Penitenza

33.Vicolo della Penitenza

34.Via dei Pettinari

35.Via della Pietà

36.Via dei Pompieri

37.Vicolo de’ Renzi

38.Via Ripetta

39.Vicolo di S. Rufina

40.Piazza San Salvatore in Campo

41.Via di Torre Argentina

42Via Vanvitelli

43.Piazza degli Zingari

44.Via In Selci

45.Via dei 4 Cantoni

46.San Pietro in Vincoli

47.Via di S. Martino ai Monti

48.Via Sforza

 

vedi anche

TAR Lazio (RM), Sez. II-Ter, n. 6928, del 11 luglio 2013
Beni culturali.Piani di massima occupabilità delle vie e piazze del centro storico

I piani di massima occupabilità delle vie e piazze del centro storico trovano la loro giustificazione nell’esigenza dell’amministrazione comunale di individuare forme omogenee di fruizione di spazi pubblici da parte di operatori commerciali in luoghi di notevole interesse pubblico, nell’obiettivo di garantire una rigorosa tutela del patrimonio storico, culturale, artistico ed ambientale e per garantire un equilibrio tra l’espansione delle attività commerciali, la regolamentazione del traffico urbano e la tutela della residenzialità nonché, anche, per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini. (Segnalazione e massima a cura di F. Albanese)LEGGI LA SENTENZA

 

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