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Nuovo Regolamento condono edilizio: zero notizie sui giornali, zero notizie sul sito del Comune.

pagina fb Pietro Calabrese Schermata 2019-05-20 alle 12.39.25(E i cittadini non sono mai informati delle decisioni in corso)

Il Consigliere Calabrese si lamenta dei giornali che non riportano la notizia del nuovo regolamento sul condono edilizio, ma la notizia è “non pervenuta” anche sul sito del Comune…
Scrive il  Consigliere capitolino Pietro Calabrese  (M5S) sulla sua pagina Facebook: “Ma vi pare possibile che dopo oltre 180mila pratiche rimaste inevase in trentaquattro anni di attesa, con tutta la grande libertà di stampa a condannare lo stallo amministrativo, arrivano delle semplici regole rivoluzionarie per sbloccare lo stallo, e la notizia dopo 4 giorni dalla votazione in Assemblea Capitolina non riesce a trovare nemmeno un trafiletto in ultima pagina?”* con l’aggiunta di una grafica che recita “STOP ABUSI – ZERO NOTIZIA SUI GIORNALI  NON SI DEVE SAPERE…”
Al Consigliere Calabrese rispondiamo chiedendogli  se gli   pare possibile che tale  notizia non sia stata pubblicata neanche dal sito del Comune di Roma, direttamente gestito dall’ Amministrazione pentastellata. Infatti la notizia non è  sulla  home page del sito istituzionale, ma neanche nella pagina “aggiornamenti dal Campidoglio” del 18 maggio, dove si parla persino di premi al roseto comunale…
Nè i cittadini, come al solito, hanno avuto la possibilità di seguire la messa a punto del Regolamento,  quanto meno nelle Commissioni consiliari pubbliche, visto che per conoscere  gli ODG delle commissioni in  calendario bisognerebbe addentrarsi ogni giorno e più volte al giorno nelle scatole cinesi del  nuovo sito di Roma Capitale, passando interi quarti d’ora ad aprire tutti i Pdf anonimi che vi sono incastonati.  Noi di carteinregola che svolgevamo in passato questo servizio con il vecchio sito, lamentandoci per il disagio, abbiamo rinunciato da tempo (dall’8 febbraio 2018), poichè tale attività richiede un ultriore impegno, decisamente  impraticabile.
E tutto ciò ci sembra assai lontano dallo spirito della “democrazia diretta” tanto caro al M5S, così come la perpetuata consuetudine, comune a tutte le amministrazioni,  di  mandare i comunicati  – e spesso i testi delle delibere approvate o in itinere – solo ai giornalisti, per poi lamentarsi che i giornali non pubblicano le notizie o le pubblicano distorte.
Non ci stancheremo di dire che se il MoVimento vuole essere credibile e promuovere una vera trasparenza e partecipazione della cittadinanza dovrebbe, intanto pubblicare – in modo facilmente accessibile – tutte le proposte di delibera che approdano nelle commissioni e i calendari delle relative sedute  (a proposito, che fine ha fatto il Regolamento di Accesso agli atti con l’emendamento Sturni che prevedeva la pubblicazione almeno dei Regolamenti comunali prima del voto,  quando approdavano all’ODG dell’Assemblea?), quindi  pubblicare sul sito istituzionale  tutte le puntuali informazioni   per i cittadini, anzichè limitarsi a comunicarle solo alle agenzie e ai giornali…
Quanto al regolamento sul condono edilizio  in questione, ci riserviamo di commentarlo non appena verrà pubblicato nell’apposita sezione del sito insieme alle Delibere definitivamente approvate. A oggi, 20 maggio, la pubblicazione delle delibere approvate si ferma al 7 maggio 2019.  (AMBM)
20 maggio 2019 ore 14.30

Regolamento per lo snellimento e la semplificazione delle procedure per la definizione delle istanze di CONDONO EDILIZIO – ma vi pare possibile che dopo oltre 180mila pratiche rimaste inevase in trentaquattro anni di attesa, con tutta la grande libertà di stampa a condannare lo stallo amministrativo, arrivano delle semplici regole rivoluzionarie per sbloccare lo stallo, e la notizia dopo 4 giorni dalla votazione in Assemblea Capitolina non riesce a trovare nemmeno un trafiletto in ultima pagina?

Parliamo di potenziali decine di milioni di euro per le casse comunali. Ma parliamo anche di 180mila potenziali abusi edilizi rimasti senza alcun controllo amministrativo ed eventuale demolizione, grazie alla semplice presentazione della domanda di condono, così come stabilito nelle 3 Leggi del 1985, 1994 e 2003. La semplificazione introdotta con le nuove regole non riguarda nuovi abusi o domande già respinte, non supera vincoli e perimetri esistenti, e non modifica i limiti di accettazione delle domande.

Obiettivo smaltire le 180mila istanze in tempi rapidi, quindi far emergere i trentennali stati di abuso edilizio.

Prima la pratica era istruita da funzionari comunali coi soliti tempi infiniti, e i rischi di ‘errori’, alcuni dei quali finiti in tribunale. Ora col nuovo regolamento tutto il lavoro e la responsabilità sugli atti sarà esclusivamente a carico del professionista incaricato dal privato che richiede il condono. La procedura sarà interamente digitalizzata, quindi al massimo della trasparenza possibile, e l’amministrazione effettuerà comunque dei controlli a campione sulle pratiche tramite un algoritmo, per cui con la garanzia che nessun funzionario pubblico potrà ‘sbagliare’.

E’ chiaro che così, nei casi di accertamento di false dichiarazioni, il tecnico incaricato dal privato ne risponderà direttamente alle Autorità Giudiziarie in base alle denunce dell’Amministrazione al suo Ordine Professionale. Ma non basta. Prima, in caso di accoglimento dell’istanza, se il privato non pagava poteva comunque continuare a godere dei diritti concessi alla presentazione della domanda, e l’amministrazione aveva lavorato a vuoto. Ora il privato dovrà pagare entro 30 giorni altrimenti l’istanza verrà rigettata come se non fosse stata accolta. In più, ovviamente, dovrà procedere alla demolizione. A sue spese.

sito Roma  Capitale  20 maggio 2019

sito Roma Capitale 20 maggio 2019

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