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Occupazioni emergenziali di tavolini e dehors su suolo pubblico senza emergenza

la Rete di Associazioni per una Città Vivibile (RACV) ha organizzato una manifestazione cittadina, alla quale parteciperanno anche delegazioni di altre città invase dai dehors, che si terrà sabato 18 novembre alle ore 11,30 a piazza Mastai a Trastevere.

OCCUPAZIONI DI SUOLO PUBBLICO EMERGENZIALI SENZA EMERGENZA: SI PROFILA UNA NUOVA DEROGA

Foto P.Gelsomini

di Paolo Gelsomini

Un po’ di storia per chi ne vuole sapere di più

Con la Delibera dell’Assemblea Capitolina n.81 del 6 luglio 2020 si inaugurava la disciplina transitoria di sostegno alle imprese in applicazione dell’art. 181 del decreto-legge n.34 del 19 maggio 2020 al fine  di  promuovere  la  ripresa  delle   attivitàturistiche e di pubblico esercizio, danneggiate dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, con l’esonero dal 1° maggio fino al  31  ottobre 2020 dal pagamento della tassa per l’occupazione  di  spazi  ed  aree pubbliche e con la possibilità, sempre nello stesso periodo temporale, di inoltrare domanda di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico o di ampliamento di quelle già concesse. 

Con la delibera AC n.4 del 22 gennaio 2021 venne modificata la delibera AC 91/2019 in merito al Regolamento in materia di occupazione suolo pubblico (OSP) e del canone (COSAP). In particolare si è consentito ai titolari di esercizi di somministrazione alimenti e bevande in via eccezionale di effettuare l’ampliamento della superficie di occupazione di suolo pubblico (OSP) già autorizzata fino ad un massimo del 50% e, laddove non fossero già in possesso di una concessione OSP, una nuova occupazione di suolo pubblico per una superficie massima del 50% della superficie commerciale dell’esercizio interno. 

La delibera n.43 del 21 giugno 2022 sospese per tutte le occupazioni di suolo pubblico emergenziali realizzate con la procedura semplificata di cui alla Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n.81/2020, fino al termine del 31 dicembre 2022,l’applicazione di precedenti regolamenti, limitazioni, piani di massima occupabilità, catalogo degli arredi, con l’obbligo di rimozione alla data del primo gennaio 2023. Si trattava di una deroga ma non automatica in quanto entro il 30 settembre 2022 l’esercente avrebbe dovuto produrre una comunicazione in cui si attestasse la volontà di mantenere l’occupazione di suolo pubblico realizzata in forma semplificata.

Inoltre le occupazioni di suolo pubblico emergenziali in essere alla data del primo aprile 2022 sarebbero state soggette al pagamento del canone patrimoniale OSP superando la gratuità di cui avevano fino allora beneficiato.

Infine, con l’ultima Legge di Bilancio relativa all’anno 2023, Legge 197/2022, all’art.1 comma 815 fu modificata la scadenza prevista dall’art. 40 del D.L.144/2022 (Decreto Aiuti ter) che regolamentava il regime di occupazione di suolo pubblico straordinario fino al 31 dicembre 2022, con la nuovascadenza del 30 giugno 2023.

Poi il decreto Milleproroghe con la conversione del decreto legge 29 dicembre 2022, n. 198, articolo 1, comma 22-quinquies ha esteso fino al 31 dicembre 2023 la durata delle semplificazioni previste per la posa in opera di dehors, tavolini, ombrelloni sul suolo pubblico da parte di bar, ristoranti ed altri locali.  

…E veniamo ad oggi

La Commissione Industria e Commercio del Senato ha approvato un emendamento al DDL Concorrenza presentato da Fratelli d’Italia con il quale si proroga fino al 31 dicembre 2024 la norma contenente aumenti di superficie delle Osp, semplificazioni procedurali, deroghe alle prescrizioni della Soprintendenza e al Catalogo degli arredi, con l’eccezione del Codice della strada che per fortuna  non può essere derogato. 

Questa ennesima ulteriore proroga che quasi certamente passerà alla Camera, non è in realtà spiegabile vista l’assenza di emergenza, e proprio per questo appare lesiva dell’autonomia dei Comuni in materia di organizzazione dei propri territori.

Che cosa può fare il Sindaco di fronte ad una prossima più che probabile normativa sovraordinata di questo genere? Innanzitutto esporre la sua posizione in merito all’emendamento al DDL cheprodurrà l’ennesima proroga di una delibera emergenziale in una situazione dove fortunatamente non c’è più nessuna emergenza Covid. In secondo luogo rivendicare l’autonomia del Comune ad organizzare il proprio territorio senza imposizioni centralistiche quando non giustificate da situazioni straordinarie. 

La conseguenza sulla vita quotidiana sarà quella di perpetuare l’ineguale e privatistico uso dello spazio pubblico da parte dei dehors di bar e ristoranti a discapito degli altri cittadini e soprattutto a discapito dei portatori di handicap motori ai quali è letteralmente impedito di spostarsi in carrozzina attraverso strade strette e marciapiedi invasi da sedie, pedane e tavolini.

il disagio che vivono quotidianamente i cittadini, residenti o pedoni occasionali che siano, si manifesta non solo per la sproporzionata sottrazione di suolo pubblico da parte dei dehors con le loro frequenti estensioni di abusivismo, ma anche per il maggiore afflusso di avventori che specialmente nelle ore serali e notturne affollano le vie, le piazze ed i vicoli sotto le abitazioni producendo inevitabili schiamazzi e turbativa della quiete pubblica.

Sul piano economico e della concorrenza l’accresciuta monocultura dell’attività commerciale in chiave di ristorazione produce una ingiustificata e dannosa disparità di trattamento fra tale attività e quelle di altre tipologie commerciali o di artigianato che a buon diritto potrebbero ambire ad un allargamento esterno della propria superficie di vendita con dehors e arredi vari per i clienti.

In tale contesto, l’ormai quasi sicura proroga del regime emergenziale per le OSP aumenta enormemente l’importanza del nuovo Regolamento sulle OSP che sta predisponendo l’Amministrazione capitolina e che sembra sia stato già concluso e protocollato. 

Infatti, se l’Amministrazione non potrà fare molto per disciplinare la questione delle Osp dal punto di vista della pianificazione degli spazi pubblici, vista la più che probabile imminente norma sovraordinata, diviene decisivo affrontare finalmente il tema dell’abusivismo dilagante che esaspera l’impatto delle OSP in deroga. Occorre finalmente far rispettare con decisione le regole del Codice della Strada (mai sospeso) e, pertanto, rafforzare decisamente i controlli da parte della Polizia Locale. Un contributo importante al controllo dell’abusivismo potrebbe derivare inoltre da un nuovo più penalizzante regime sanzionatorio nell’ambito del nuovo Regolamento. 

Speriamo quindi che tale Regolamento vada quindi rivisto in questa ottica, approvato e introdotto rapidamente. Le norme di carattere sanzionatorio, applicabili immediatamente, consentirebbero di riportare un po’ di legalità laddove manca da troppo tempo. Le nuove norme di carattere ordinario e pianificatorio previste dal nuovo Regolamento sarebbero pronte invece per essere rapidamente applicate una volta finita la normativa emergenziale.

Quindi, la nuova normativa comunale può e deve essere, anche in presenza della proroga governativa, l’occasione per l’Amministrazione di riprendere il controllo del territorio, per governare l’utilizzo del suolo in funzione di un equilibrato sviluppo della Città, contro ogni degrado ambientale, ogni prevalenza di interessi di alcune categorie economiche a discapito di altre, per la tutela dei diritti dei residenti e dei pedoni. 

La manifestazione del 18 novembre

Su questi temi la Rete di Associazioni per una Città Vivibile (RACV) ha organizzato una manifestazione cittadina, alla quale parteciperanno anche delegazioni di altre città invase dai dehors, che si terrà sabato 18 novembre alle ore 11,30 a piazza Mastai a Trastevere.

Paolo Gelsomini

3 novembre 2023

per osservazioni e precisazioni laboratoriocarteinregola@gmail.com

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