Parcheggio Largo Capponi, domande a cui chiediamo al Sindaco Commissario di rispondere
Autore : Redazione
Abbiamo approfondito la storia del progetto di parcheggio interrato di largo Capponi che presenta molte incongruenze che chiediamo al Sindaco di chiarire.
Tra gli interventi privati riproposti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 giugno scorso, con le integrazioni del Piano delle azioni per il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025(1), oltre al Porto Turistico Crocieristico di Fiumicino (2) e al parcheggio interrato di Lungotevere Castello (3), su cui abbiamo già riferito, c’è un secondo parcheggio privato, quello di Largo Capponi – Via Porcari, scheda n.128.
Un altro intervento che ci lascia allibiti per molti motivi, a partire da quella che riteniamo una anomalia nella definizione/classificazione normativa, inspiegabilmente ripetuta per ben due volte nei Dpcm dell’8 giugno 2023 (4) e dell’11 giugno 2024 (1), che continua a indicare come soggetto finanziatore dell’opera, nel primo caso un “titolare di covenzione PUP [Piano Urbano Parcheggi]”, nel secondo “Concessionario Piano Urbano Parcheggi“, quando ci risulta che nessun soggetto privato abbia stipulato alcuna Convenzione, e quindi non goda di alcuna concessione, per l’intervento in oggetto.
Ripartiamo dall’inizio: nel DPCM del 2023, su proposta del Sindaco Gualtieri Commissario straordinario per il Giubileo 2025, erano stati inseriti tra gli “interventi essenziali” – cioè “interventi…completati in tempo utile per lo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo o, in subordine, … dei quali, entro il medesimo termine, è assicurata la fruizione anche per stralci funzionali” alcuni parcheggi interrati realizzati da privati e destinati a essere venduti a prezzi di mercato ad altri privati per 90 anni (in alcuni di questi era prevista una parte minore per la sosta a pagamento). Tra questi un parcheggio a largo Capponi/Via Porcari, un triangolo verde in mezzo a Borgo Pio, con alte alberature di gran pregio.
A conferma dell’intervento – altri parcheggi privati sono stati stralciati perchè presentavano“un orizzonte temporale non compatibile con i tempi giubilari”(5), nel Dpcm 2024 è stato modificato il cronoprogramma, che nel 2023 prevedeva il collaudo del parcheggio nel I trimestre 2026 – a Giubileo terminato -mentre nel 2024 il collaudo è anticipato al IV trimestre 2025, con la sistemazione superficiale conclusa nel IV trimestre del 2024. I lavori continuerebbero però, anche in questo caso, per quasi tutta la durata del Giubileo, con la tecnica del “top down” che prevede la preventiva realizzazione del solaio superficiale e lo scavo vero e proprio successivamente. Ora, non sappiamo se i tempi dell’attuale cronoprogramma siano stati rispettati, con il rilascio del permesso di costruire entro giugno, ma troviamo molto sconsigliabile che si lasci aperto un cantiere a pochi passi dal cuore del Giubileo, perchè per esperienza diretta sappiamo che la tecnica “top down” non garantisce di liberare lo spazio soprastante i lavori, anzi, oltre a mantenere recintata l’area di cantiere per questioni di sicurezza, mantiene occupato un considerevole spazio tutto intorno per le macchine, le attrezzature, i materiali e i servizi necessari, a cui si unisce il via vai di camion che trasportano il terreno asportato. Ci chiediamo come tale situazione possa essere stata approvata dal Comitato per il Giubileo.
Quanto al merito della scelta di realizzare un parcheggio interrato in quell’area, non conosciamo il progetto nè i pareri rilasciati dalla conferenza dei servizi in corso – ci risulta in fase di chiusura – ma sappiamo che è stato modificato il numero degli stalli per le auto, che nel DPCM 2024 sono indicati in “140 stalli pertinenziali“, il doppio di quelli previsti nel 2023, che erano 70 posti auto.
Ci chiediamo come potranno essere superate le prescrizioni del Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano (vigente dal maggio 2021), che al comma 10 dell’art.27 Dotazione di verde per aree parcheggio(6) prescrive che “I nuovi parcheggi interrati non possono essere realizzati sotto parchi, giardini e aree naturali di pregio e al di sotto degli alberi monumentali o di notevole interesse pubblico o di pregio“.
Ma soprattutto chiediamo trasparenza e chiarezza sulle procedure attraverso le quali si intende attribuire a una ditta privata la realizzazione di un’opera pubblica: come ribadito più volte dall’ANAC (7), i parcheggi su suolo pubblico destinati a tornare alla disponibilità pubblica al termine della concessione, sono opere pubbliche a tutti gli effetti, sottoposte al Codice dei contratti. In questo caso, a nostro avviso sarebbe stato necessario avvalersi di strumenti quali project financing o gare d’appalto, visto che l’intervento non faceva neanche parte del Piano Urbano Parcheggi commissariale.
Ed è interessante approfondire la spiegazione burocratica inserita nella scheda del Dpcm 2023, poi omessa nel copia incolla della analoga scheda del Dpcm 2024
Nel DPCM 2023 infatti era stata inserita una disamina dell’iter del Pup di Largo Capponi (8), a partire da una Delibera della Giunta Alemanno del maggio 2013 (9)- pochi giorni prima di lasciare il Campidoglio – che prevedeva una serie di rilocalizzazioni di interventi del Piano parcheggi“non realizzabili”. In calce proponiamo un’appendice con un approfondimento sugli aspetti procedurali dell’intervento, che non chiarisce a nostro avviso in base a quali atti e normative si consideri largo Capponi luogo di “atterraggio” di interventi che non avevano raggunto alcun atto di approvazione ed erano anzi stati bocciati in conferenza dei servizi.
Ma abbiamo qualche dubbio sulla validità di una delibera di Giunta che introduce nuovi interventi del Piano Parcheggi non confermati dal votodell’Assemblea Capitolina, che si è espressa sulle modifiche operate dopo la fine del regime commissariale (10). Nè ci sembra pertinente la citazione di un parere favorevole della Direzione Tecnica del Municipio del 2020, visto che, come prevedeva la delibera Alemanno (e come riportato nella scheda), doveva “essere acquisito il parere del Municipio competente, prima dell’esame istruttorio della proposta“. Parere preliminare che a nostro avviso, come per gli altri interventi del PUP, era da intendersi come spettante alla parte politica, Giunta e Consiglio, e non alla direzione tecnica. E vogliamo ricordare che il I Municipio, nell’aprile 2023, si è espresso con una Memoria di Giunta (11) anche sull’intervento di Largo Capponi, con parere sfavorevole.
Chiediamo quindi al Sindaco Commissario Gualtieri e all’Assessore alla Mobilità Patanè di fare chiarezza sui seguenti punti:
In base a quali normative e a quali atti è stato attribuito l’intervento a una ditta (due ditte?) privata senza ricorrere a procedure di evidenza pubblica?
Come mai si considera inserito nel Piano Parcheggi – la cui ultima versione vigente è del novembre 2008 (12) – un intervento approvato nel maggio 2013 dalla Giunta capitolina vincolato al parere del I Municipio, espresso poi nell’aprile 2023, con esito negativo?
Il progetto interferisce con le alberature presenti? Si sono tenute nella obbligatoria considerazione le prescrizioni del Regolamento del Verde Urbano?
Quale area sarà delimitata dal cantiere per la realizzazione del parcheggio durante il Giubileo? Quali saranno le modalità di gestione dei lavori – orari, movimenti dei mezzi, ecc- per limitare gli impatti su una zona al centro dell’evento giubilare?
Anche se siamo abituati a non ricevere risposte alle nostre circostanziate disamine, riteniamo che un Sindaco rispettoso delle regole e dell’impegno di cittadinidovrebbe garantire la massima chiarezza e trasparenza, specialmente se ricorre a poteri speciali che derogano a norme poste a tutela dell’interesse pubblico.
Anna Maria Bianchi Missaglia
19 luglio 2024
per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
APPENDICE: NOTA SUI PRESUNTI “DIRITTI ACQUISITI” PER L’INTERVENTO DEL PARCHEGGIO DI LARGO CAPPONI
Fino alla citata Deliberazione n. 291 del 22/05/2013 della Giunta Alemanno, nessun parcheggio era previsto in Largo Capponi, nè tantomeno l’intervento era inserito nel Piano parcheggi commissariale.
La Delibera di Giunta 291 introduce nuove localizzazioni adducendo la motivazione della “necessità di porre in essere ogni iniziativa finalizzata ad incrementare la dotazione di parcamento cittadina in aderenza alle finalità istituzionali di superamento delle criticità nel settore della mobilità” specificando di ritenere “opportuno individuare localizzazioni alternative a quelle rivelatesinon fattibili“, “nell’intento di mantenere il livello di offerta di posti auto complessivo compatibile con quello programmato”. Aggiunge un elenco di “proposte di rilocalizzazione di interventi ex art. 9, comma 4° della legge n. 122/1989″ “che sono state acquisite al protocollo del Dipartimento Mobilità e Trasporti” e specifica che “dovrà essere acquisito il parere dei Municipi competenti“.
La tabella finale con le localizzazioni approvate dalla Delibera propone un doppio elenco: sulla sinistra 22 interventi “attribuiti” a 10 ditte, per un totale di 2388 posti auto, sulla destra 15 diversi luoghi oggetto delle Proposte di rilocalizzazione dei proponenti, sempre per un totale di 2388 posti auto. E’ da notare che non c’è nessuna correlazione rispetto ai Municipi di partenza/atterraggio, ma che l’unico criterio esplicito è quello di uno scrupoloso conteggio dei posti auto indicati nel PUP per ciascun “proponente”: Plauto srl (460/ 460) – la ditta poi fallirà e tutti gli interventi ancora non realizzati saranno espunti -, Cosiach srl (410/410), Oslavia srl (294/294), Consorzio Ascogen Parcheggi (282/282), Progepar srl (205/205),Consorzio Parcauto (200/200), Sistema Parcheggi Integrati(188/188),Parcoop RM srl/Di.cos spa (153/153), Vf Green srl (136/136), Greenbox Architecture srl (60/60). E’ evidente che né il numero dei posti auto assegnati, né tanto meno la localizzazione dei parcheggi, sono stati valutati in base alla fattibilità o all’utilità trasportistica, ma solo con il criterio della conservazione del numero dei box che si voleva attribuire ai proponenti.
Non si tratta quindi di una vera e propria rilocalizzazione di interventi ma di una ridistribuzione di posti auto in luoghi richiesti da proponenti che ritengono di avere un “credito” di posti auto, tra i quali quelli rilocalizzati a Largo Capponi, per i quali vengono indicate Cosiach srl (70 posti come quota parte di un totale di 410 per interventi non realizzati o ridimensionati) e VF Green srl (70 posti come quota parte dei 136 dell’intervento di Parco Taverna).
In ogni caso appare evidente che nessun “diritto acquisito” è citato, nè a monte della delibera – si tratta di interventi dichiaratamente “irrealizzabili” – nè a valle, dato che subordina l’esito della rilocalizzazione al parere dei Municipi competenti.
La delibera, mai approvata dall’Assemblea Capitolina, viene in parte ripresa dal Presidente della Commissione Speciale Metro C Policastro, che nel 2013- 2015 avvia una ricognizione della situazione degli interventi del PUP, stilando una lista di interventi di cui è difficile individuare i criteri, dato che mescola alcuni progetti in avanzato stato procedurale con altri di cui non è ancora stata aperta la conferenza dei servizi, lista in cui inserisce tre localizzazioni della delibera Alemanno: Via Garibaldi, Piazzale Clodio, Largo Capponi, tutti nel I Municipio. Tuttavia ci risulta che le procedure non siano poi state portate avanti, tanto che nelle ricognizioni successive operate dal Dipartimento Mobilità (a partire da quella del giugno 2015 pubblicata da Roma Capitale) che fissavano lo stato di fatto di tutti gli interventi del PUP – realizzati, in corso, oggetto di convenzione o di OC, in istruttoria – non sono citati Garibaldi e Capponi, mentre Clodio sarà poi espunto per problemi tecnici.
Nel DPCM dell’8 giugno 2023 riappare il Pup di largo Capponi, e nella relativa scheda è spiegato che con “Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 79 del 16/11/2017è stata disposta l’espunzione, tra gli altri, dei parcheggi Via Paisiello/Via De Cavalieri (cod. B 1.1-065), Via Jacometti (cod. B1.4-050) e P.zza dei 4 Venti (cod. B 1.1-127), che sono stati oggetto di accorpamento e rilocalizzazione con la suddetta Deliberazione di Giunta Capitolina n. 291/2013”. Tre interventi che si riferiscono alla sola Cosiach srl, ma che, come abbiamo visto, derivano da un gruppo di 410 posti auto che la delibera intendeva ridistribuire in varie localizzazioni.
La citata delibera del 2017, inserisce i Pup di via Paisiello e Largo Giacometti in una tabella che comprende interventi per i quali “è stato comunicato ai rispettivi proponenti, ai sensi dell’art. 10-bis della Legge 241/90 e s. m. e i., che le proposte di realizzazione dei parcheggi che hanno ricevuto parere negativo, vincolante e obbligatorio, sotto il profilo dei vincoli ambientali e storico-archeologici, acquisito in fase istruttoria e/o in sede di conferenza di servizi, sono state dichiarate improcedibili, e che, pertanto, si sarebbe proceduto, con successivo provvedimento, alla espunzione degli interventi dal Piano Parcheggi“. In particolare i progetti dei due interventi hanno ricevuto parere negativo nell’ambito della conferenza dei servizi dal MIBACT Soprintendenza Archeologica: Via Paisiello con nota del 4-3-2009, Largo Jacometti con nota del 10-12-2008. La Delibera riporta che il proponente dei due parcheggi aveva inviato osservazioni, “segnalando un probabile errore per intervenuta rilocalizzazionecon deliberazione della Giunta Capitolina n. 291/2013“, cioè la delibera della Giunta Alemanno, che tuttavia, come abbiamo visto, non aveva, a maggior ragione nel 2017, completato l’iter della rilocalizzazione, visto che restava in sospeso quanto meno il parere del I Municipio. La delibera del 2017 segnala comunque che le osservazioni sono “pervenute fuori termine“, e espunge i due interventi.
Quanto all’intervento “P.zza dei 4 Venti (cod. B 1.1-127) nel Prospetto parcheggi (P.U.P. Legge 122/89 e Piano parcheggi emergenza traffico e mobilità) del Dipartimento Mobilità del giugno 2015 , l’intervento risulta non avere raggiunto nessuna Ordinanza commissariale, tantomeno convenzione stipulata. Anche l’intervento di Parco Taverna, da cui sarebbero stati traslati i posti auto della VF Green srl, nel citato prospetto risulta non avere raggiunto nessuna Ordinanza nè convenzione, mentre nella oc 129 era inserita nell’allegato C, (interventi con procedure avviate o in corso di realizzazione).
Sempre la scheda del DPCM 2023, informa che “In base alla Deliberazione di Giunta Capitolina n. 291 del 22/05/2013 dovrà essere acquisito il parere del Municipio competente, prima dell’esame istruttorio della proposta, a tal riguardo si fa presente che risulta agli atti il parere favorevole con considerazioni della Direzione Tecnica del Municipio I prot. CA 12986/2018, acquisita al protocollo del Dipartimento Mobilità e Trasporti al n. QG 25632/2020”.
Un parere, quello della Direzione Tecnica del Municipio del 2020, che non appare pertinente, sia per le date indicate, entrambe dopo l’espunzione dal P.U.P. degli interventi che si sarebbero dovuti rilocalizzare a largo Capponi, sia soprattutto per il soggetto che rilascia il parere: come indicato anche dalla delibera Alemanno, si doveva acquisire “il parere del Municipio competente”“prima dell’esame istruttorio della proposta“, quindi un parere preliminare, come per gli altri interventi del PUP, che spetta alla parte politica, Giunta e Consiglio, e non alla direzione tecnica.
Giunta del I Municipio che nell’aprile 2023 ha espresso con una Memoria il parere sfavorevole ai parcheggi di Lungotevere Castello e di Largo Capponi. Ciò nonostante il Sindaco Gualtieri ha confermato entrambi gli interventi, e il parcheggio di Largo Capponi è stato inserito nel DPCM 2024 con una modifica del cronoprogramma: nel DPCM 2023 si prevedeva il collaudo nel I trimestre 2026 – a Giubileo terminato – mentre nel DPCM 2024 il collaudo è anticipato al IV trimestre 2025, con la sistemazione superficiale conclusa nel IV trimestre del 2024.
I lavori continuerebbero però, anche in questo caso, per quasi tutta la durata del Giubileo, con la tecnica del “top down”, cioè con la preventiva realizzazione del solaio superficiale e lo scavo vero e proprio successivamente. Così, a pochi passi dal cuore del Giubileo, resterà aperto un cantiere che, possiamo realisticamente immaginare, richiederà comunque la recinzione dell’area per motivi di sicurezza, e l’occupazione di un considerevole spazio intorno per le macchine, le attrezzature, i materiali e i servizi necessari, a cui si unisce il via vai di camion che trasportano il terreno asportato.
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
Post scriptum: in data 20 luglio 2024 abbiamo inoltrato richiesta di accesso civico generalizzato al Dipartimento Mobilità, sarà nostra cura aggiornare l’articolo con le informazioni reperite e correggere eventuali imprecisioni. In data 22 luglio 2024 abbiamo inviato tramite PEC una lettera che ripropone i temi di questo articolo e la nota sulle procedure di Largo Capponi a: Sindaco Commissario Gultieri, Assessore alla Mobilità Patanè, Presidente Comm. capitolina Mobilità Zannola, Presidente Copmm. Giubileo Nanni, Presidente Comm. Trasparenza Rocca, Consigliere e consiglieri capitolini, Presidente I Municipio Bonaccorsi, Assessore Mobilità Labbucci, Giunta e Consiglio del I Municipio.
(5) (da relazione tecnica dpcm 2024) Cancellati gli interventi che “presentano tutti un orizzonte temporale non compatibile con i tempi giubilari”: 125 Parcheggio interrato Lungotevere Flaminio – 126 Parcheggio interrato via della Renella– 127 Parcheggio interrato Via Guido Reni– 129 Parcheggio interrato piazza Prati degli Strozzi. L’intervento di Piazza Risorgimento (122) è stato trasformato in Riqualificazione di Piazza Risorgimento da realizzarsi con risorse del Giubileo, senza più parcheggio – per ora – interrato finanziato da privati
(6) Regolamento del verde e del Paesaggio urbano di Roma Capitale art.27 Dotazione di verde per aree parcheggio comma 10 I nuovi parcheggi interrati non possono essere realizzati sotto parchi, giardini e aree naturali di pregio e al di sotto degli alberi monumentali o di notevole interesse pubblico o di pregio. La progettazione della superficie esterna dei parcheggi interrati deve prevedere: a. la realizzazione di aree verdi, qualora il contesto storico-architettonico lo consenta; b. che il profilo del suolo, allestito in base alle buone pratiche di progettazione di aree verdi pensili, sia di profondità adeguata alla struttura delle specie vegetali previste: per piccoli arbusti non meno di 50 cm di terreno, per piccoli alberi non meno di un metro, per alberi di seconda e prima grandezza non meno di 2 m nel rispetto di quanto previsto dalla norma UNI11235/2015; c. per i suoli di altezza minima pari ad un metro, la presenza di almeno 30% di specie arboree sul totale delle specie impiantate.
(8) (dalla scheda del dpcm 2023) Con la Deliberazione di Giunta Capitolina n. 291 del 22/05/2013 si approva la proposta di rilocalizzazione, con accorpamento di n. 2 (due) interventi, per complessivi n. 140 posti auto in Largo Capponi – Via Porcari. Con successiva Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 79 del 16/11/2017 è stata disposta l’espunzione, tra gli altri, dei parcheggi Via Paisiello/Via De Cavalieri (cod. B 1.1-065), Via Jacometti (cod. B1.4-050) e P.zza dei 4 Venti (cod. B 1.1-127), che sono stati oggetto di accorpamento e rilocalizzazione con la suddetta Deliberazione di Giunta Capitolina n. 291/2013).
In base alla Deliberazione di Giunta Capitolina n. 291 del 22/05/2013 dovrà essere acquisito il parere del Municipio competente, prima dell’esame istruttorio della proposta, a tal riguardo si fa presente che risulta agli atti il parere favorevole con considerazioni della Direzione Tecnica del Municipio I prot. CA 12986/2018, acquisita al protocollo del Dipartimento Mobilità e Trasporti al n. QG 25632/2020.
(*)Analizzando il tipo di interventi di cui si propone la ricollocazione (colonna sinistra), si osserva che sono, tranne che per Piazza Quattro Venti nell’ex XVI Municipio, che non abbiamo trovato, tutti interventi inseriti nell’OC n. 129 del 27 novembre 2008 (scarica Ord_Comm_OC_129_27_11_08), di cui 11 espunti dall’ordinanza per motivi tecnici o pareri negativi dei Municipi, e 5 addirittura “resti” di posti auto che evidentemente non si sono potuti realizzare in altri parcheggi già attribuiti alle ditteUn gruppo di 5 interventi espunti per problematiche tecniche (ALL: E oc n.129/2008) : Piazza Albania, Via Panaro, Via Panama, Via Meda, Via Mazzini 2,Un gruppo di 6 interventi espunti per parere negativo del Municipio competente (ALL: E oc n.129/2008) : Via Val Maggia, Via San Silverio, Largo Maccagno, Piazza Mazzaresi, Mercato Belsito, Campo Romulea Un gruppo di 4 interventi inseriti nell’all. B e C dell’ OC n.129/2008 e non si sa perché ricollocati: via Paisiello (allegato c ) Via Jacometti (allegato c) Piazza Euclide (allegato c ) Parco Taverna (all c) ,Un gruppo di 5 interventi inseriti nell’all. B e C che hanno subito una riduzione dei posti auto e quindi un presunto “credito” del proponente: Via Rovigno d’Istria (“avanzo” 60 Posti auto) via Tovaglieri (“avanzo”13 Posti auto), Piazza dei Castelli romani (“avanzo” 100 Posti auto) Largo Falvaterra (“avanzo” 179 Posti auto) Mercato Prati (“avanzo” 65 Posti auto)Un intervento inseriti nell’ALL. D dell’OC 129/2008 (interventi su suolo privato art. 6) : via Galantara
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