Parco Colli d’oro: la controproposta del Comitato
Autore : Redazione
Nel quartiere di Labaro Prima Porta, un territorio di periferia nel XV Municipio, si trova il parco pubblico di Colli d’Oro che, per la sua ampiezza, per la quantità delle sue alberature ad alto fusto, per la biodiversità faunistica e floreale che ospita, è un patrimonio per tutta la zona. Da 12 anni però il parco si trova diviso in due metà non comunicanti separate da un rudere in cemento armato residuo di un progetto edilizio poi abortito circondato da una recinzione per motivi di sicurezza, che rende inaccessibile ai cittadini l’insieme del Parco.
Da anni il Comitato per la Salvaguardia del Parco Colli d’Oro si batte perchè il rudere sia eliminato e l’area verde restituita all’uso pubblico nella sua interezza, ma un anno fa ha appreso che il luogo era stato inserito tra i progetti del PNRR per la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport al posto del rudere, parcheggi e svariate altre strutture sportive all’interno del parco. Il Comitato ha presentato una proposta alternativa affinchè l’impianto non impatti sul verde e sull’ambiente, sulle strutture già realizzate per la fruizione del parco, sulla qualità delle vita degli abitanti.
Pubblichiamo la petizione che il Comitato ha deciso di lanciare in questi giorni e che si potrà sottoscrivere tutti i sabati di giugno dalle 10 alle 12,30 nei pressi del mercato all’aperto di via Magnago in Riviera Labaro. Informazioni anche sulla pagina Facebook
La petizione del Comitato per la Salvaguardia del Parco Colli d’Oro
Chiediamo un palazzetto aperto allo sport per tutti i residenti e il recupero ambientale del resto del parco Colli d’oro
L’obiettivo del Comitato Colli d’Oro, fin dalla sua costituzione, è stato la salvaguardia dell’integrità del parco pubblico di Colli d’Oro o, almeno, di quello che ne è rimasto dopo lo sciagurato abbattimento nel 2012 di 48 alberi ad alto fusto per costruirvi al suo interno un palazzetto dello sport mai completato.
Da allora l’area del parco pubblico è rimasta sfregiata con un rudere di cemento armato e con buona parte del parco sottratta alla libera fruizione dei cittadini.
Con i soldi del PNRR (1 miliardo e 150 milioni di € al solo Comune di Roma) ci aspettavamo che finalmente si provvedesse alla bonifica del parco con lo smantellamento dei resti del palazzetto.
Invece un nuovo progetto di costruzione di una cittadella dello sport al suo interno, ha messo definitivamente a rischio ciò che rimane del parco.
Secondo il cronoprogramma, entro il 30 giugno 2024 tale progetto diventerà esecutivo e non sarà più possibile apportare nessuna modifica.
Per cercare di limitare i danni che questo progetto porterà al parco, il Comitato Colli d’Oro ha elaborato una contro-proposta diffusa sui giornali locali, protocollata al XV Municipio e alla Commissione Speciale del PNRR del Comune di Roma, chiedendo a questi due ultimi organi istituzionali un confronto in merito.
In sintesi, quello che noi chiediamo alle istituzioni, è di ridurre il progetto edificatorio al solo nuovo palazzetto nell’ area oggi occupata dal rudere in cemento.
Ma il punto nodale dell’intero progetto (e della nostra proposta) rimane: chi potra’ utilizzare questo nuovo palazzetto dello sport?
E’ impensabile che una struttura pubblica (comunale), costruita su terreno pubblico, finanziata con i soldi del PNRR e di cui gli italiani dovranno restituire oltre il 60%, possa essere data in gestione ad uso esclusivo di società private senza nessuna contropartita che interessi la fruizione pubblica della struttura.
Aprire l’uso del palazzetto dello sport in maniera regolamentata ai comuni cittadini per le loro attività sportive dilettantesche permetterebbe:
- il risparmio del consumo di suolo e di alberature determinato dal costruire a lato del palazzetto
- due campi sportivi aperti polifunzionali;
- la possibilità per gli abitanti di Labaro-Prima Porta di svolgere quelle attività sportive di base,pallavolo, basket, calcetto (come dichiarato proprio dall’Assessore comunale allo Sport Alessandro Onorato nella Commissione Speciale del PNRR del 18 settembre 2023) con qualsiasi tempo meteorologico, d’estate come d’inverno;
- un forte risparmio per le casse comunali dei costi di manutenzione, vigilanza ed accesso di tali campi, poiché nella nostra proposta di utilizzare la struttura del palazzetto anche ai residenti permle attività sportive dilettantesche, tali costi spetterebbero alla società vincente il bando pubblico per la concessione.
Questa disposizione, che chiediamo sia inserita nel bando pubblico, è una soluzione vantaggiosa sia per i cittadini che per il Comune, tranne che per le società private che dovranno rispettarne le indicazioni, pena la decadenza della concessione.
Come sappiamo le uniche due condizioni che determinano l’erogazione dei fondi del PNRR sono la costruzione di un palazzetto dello sport di almeno 1001 posti a sedere e la reperibilità, nelle vicinanze della struttura, di non meno di 350 posti auto.
Per questi motivi chiediamo la soppressione dei 60 posti auto e 4 posti pullman previsti all’interno del parco che chiediamo siano sostituiti da 6 posti auto per disabili e 2 Posti pullman costruiti in terra stabilizzata al limitare del parco contigui a largo Povoletto. Il Comune ed il Municipio sono già impegnati per la reperibilità della rimanenza dei posti auto.
La nostra proposta comprende la completa riqualificazione a verde pubblico della parte centrale del Parco Colli d’Oro chiusa e lasciata in degrado da 12 anni, con massicce piantumazioni di alberi per ridare dignità al nostro parco ingiustamente ferito da speculazioni sbagliate e da anni di abbandono.
Inoltre la nostra proposta, che prevede l’utilizzo del palazzetto dello sport per le libere attività sportive dilettantesche dei residenti, rende inutile il consumo di suolo del parco pubblico per impiantarvi i campetti sportivi.
Il luogo dove il progetto prevede uno skate-park di circa 100 metri di lunghezza è attraversato da un fosso di raccolta delle acque di risulta delle alture circostanti. La sua tombatura per una simile distanza crea un potenziale pericolo idrogeologico per la zona urbanizzata sottostante di via Dalmine, già soggetta aperiodici allagamenti per l’insufficienza del sistema fognario e delle idrovore della marrana di viaGiustiniana. Inoltre l’elevato inquinamento acustico e luminoso prodotto da tale attività a pochi metri dalle abitazioni civili, costringerà i residenti ad esposti all’ARPA per il blocco dell’impianto.
Per tutti questi motivi ne abbiamo chiesto lo stralcio dal progetto comunale.
Nella parte settentrionale del parco, a nord di Largo Foppolo, c’è una area di verde pubblico adiacente alla scuola materna ed all’asilo nido che pochi anni fa è stata completamente riqualificata con arrediurbani, panchine e staccionate. Lì il progetto comunale prevede la costruzione di due percorsi di mountain-bike, a ridosso del muro di cinta del giardino ed a pochi metri dalle aule della scuola materna e dell’asilo nido, che causeranno inevitabilmente inquinamento acustico in una zona che richiede invece tranquillità e protezione. Inoltre la costruzione di questi due percorsi (uno semplice ed uno avanzato) prevederà sbancamenti che stravolgeranno l’orografia di quella parte di parco pubblico, mettendo a repentaglio l’incolumità dei frequentatori del giardino.
Per tutti questi motivi ne abbiamo chiesto lo stralcio dal progetto comunale.
Abbiamo chiesto inoltre di mettere in sicurezza il costone roccioso sotto le scuole sopra citate di Largo Foppolo, tagliato e sbancato nel 2012 al tempo della costruzione del vecchio palazzetto e ricostituire un sentiero pedonale sicuro verso l’uscita di via Dalmine.
Una ulteriore richiesta riguarda le soluzioni atte a risolvere, durante gli eventi sportivi nazionali, il problema del traffico e della mobilità nella zona adiacente il palazzetto e per tutto il quartiere di Labaro/Prima Porta, intervenendo sulla viabilità per contenere il disagio dei residenti.
Questa è la nostra controproposta (a sinistra)
chiediamo a tutti i cittadini di Labaro-Prima Porta di aderire con una firma.
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
28 maggio 2024