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Pini di corso Trieste: chiediamo trasparenza e condivisione con i cittadini

Pini di corso Trieste map(e lo chiediamo da anni)

Da giorni rimbalzano sui giornali notizie allarmanti (1) sull’intenzione del Servizio Giardini del Comune di attuare un  taglio generalizzato  dei pini che da decenni caratterizzano il viale di Corso Trieste, nel cuore del II Municipio. Che ci siano individui arborei malati e a rischio crollo è risaputo, visto che ci sono stati già vari incidenti: l’ultimo pochi giorni fa,il 13 gennaio,   quando la parte di un albero si è abbattuta su un’auto guidata da una donna. E prima, il 22 dicembre, un pino è caduto vicino alla stazione metro Annibaliano, e l’anno scorso un altro sul muro del liceo Giulio Cesare.

La notizia  che sarebbero stati abbattuti 157 pini su 169,  e  che si intendeva ridisegnare le aiuole centrali, dimezzando i filari di alberi,  ha  provocato una massiccia mobilitazione dei residenti, che hanno costituito un comitato spontaneo “Salviamo i pini di corso Trieste“e un gruppo Facebook, per  lanciare una raccolta firme cartacea e on line (in calce).

In una lettera inviata  al Comune, i promotori del  Comitato (2) ribadiscono  la loro consapevolezza rispetto alla  necessità di intervenire sugli alberi non più recuperabili, facendo però presente che ritengono  doveroso  che quelli più vecchi (con radici  alterate durante i lavori di riprogettazione delle aiuole)  siano sostituiti con la stessa essenza,  e  che siano conservati e  seguiti con attenzione tutti gli esemplari  sani e salvabili, dai più anziani ai più giovani.

Dallo staff dell’assessora capitolina al verde Laura Fiorini, da noi contattato, ci fanno sapere che al momento “è in corso una valutazione su quali alberi dovranno essere eventualmente abbattuti“. Tuttavia il punto più controverso, rivendicato anche dal Comitato Salviamo i pini di corso Trieste, e da innumerevoli lettere, dossier, appelli di Carteinregola,  è proprio la mancata trasparenza da parte del Comune sulle effettive condizioni del verde urbano capitolino.

Oltre al nostro dossier di  un anno fa  sui bandi andati a vuoto per la cura del verde urbano(3), abbiamo scritto più articoli e sollecitato più volte l’Assessorato all’ambiente, senza ottenere risposte (4),  affinchè rendesse note, pubblicandole sul sito istituzionale, le informazioni sullo stato delle alberature comunali, con tanto di schede redatte dai tecnici sulle condizioni fitosanitarie e gli interventi necessari per garantire la salvaguardia del nostro straordinario patrimonio arboreo e, nello stesso tempo,  della sicurezza dei cittadini.

L’8 gennaio 2020 sul sito comunale è apparsa la notizia (5) della firma di un protocollo d’intesa Campidoglio-Regione-Protezione Civile che stabilisce  che “spetterà all’Amministrazione Capitolina (Dipartimento Tutela Ambientale) mappare lo stato delle alberature, evidenziando le situazioni a rischio, e attuare gli interventi per la messa in sicurezza. Il Commissario Delegato, competente a mettere in campo le azioni necessarie a superare lo stato di emergenza nella regione, proporrà l’assegnazione di risorse inserendole nella pianificazione che il Dipartimento di Protezione Civile provvederà a valutare“.  Il protocollo prevede, inoltre, l’elaborazione   di “un nuovo modello operativo per la prevenzione dei rischi connessi ad eventi meteorologici estremi, con specifico riferimento agli effetti sull’inestimabile patrimonio arboreo di Roma” con la costituzione di un gruppo di lavoro “anche con l’ausilio di altri soggetti (enti, ordini professionali, articolazioni amministrative, volontari)”per valutare gli scenari di rischio emergente e per elaborare nuove strategie d’intervento“. E in quell’occasione la Sindaca dichiara: “In questi anni abbiamo avviato il monitoraggio su circa 82mila alberature lungo le strade o nelle piazze della città”.

Peccato che le risultanze di tale monitoraggio continuino a essere precluse alla conoscenza dei cittadini, così come i testi dei protocolli, e una accessibile descrizione della  situazione dei bandi per il verde pubblico.

Un anno fa – 17 gennaio 2019 –  la Giunta ha approvato la Proposta di delibera per il Regolamento del Verde e del Paesaggio urbano (6), regolamento messo  a punto con il  Coordinamento per il Regolamento del Verde ,  a cui Carteinregola partecipa attivamente. La proposta di delibera ha concluso il suo iter istituzionale da un pezzo e ci auguriamo che il confronto che si è aperto con la nuova assessora  Fiorini porti al più presto alla sua defintiiva approvazione in Assemblea capitolina.

Sono 7 anni che ci battiamo per il Regolamento e  per la difesa del nostro patrimonio verde, obiettivi che dovrebbero essere in cima all’agenda di questa Amministrazione e che invece continuano a occupare i titoli dei giornali solo come roboanti annunci o come emergenze.

Sono passati tre anni e mezzo dall’insediamento della Giunta Raggi, e  tra poco più di un anno terminerà  questa consiliatura. Cominciano a chiudersi i bilanci: anche mettendo in conto le difficoltà di gestione di  un patrimonio di 330mila alberi, non ci sembra sia più  rimandabile, nè giustificabile, oltre all’approvazione del Regolamento, soprattutto la mancanza di trasparenza, e di informazione ai cittadini.

Anna Maria Bianchi Missaglia

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

logo salviamo i pini di corso TriesteSalviamo i pini di Corso Trieste

Vogliamo chiarezza sullo stato dei pini dichiarati tutti e 157 malati da abbattere. La nostra salute dipende dal verde e dalla sua cura . Cosi si distrugge un quartiere la sua bellezza e la nostra salute. Inquinamento si può combattere solo attraverso il polmone verde . Argomento caldo e trattato ora in tutto il mondo . Noi cosa facciamo abbattiamo tutti gli alberi di Roma ?  Si parla solo di Alberi e della loro importanza , non possiamo ignorare un simile patrimonio oramai da anni completamente sottovalutato a Roma.

UNIAMOCI E SALVIAMO IL NOSTRO VERDE

Chiederemo la massima chiarezza e accesso agli atti affinchè tutta Roma venga salvata!

> Vai alla petizione on line

NOTE

(1) La segnalazione è partita da Il Messaggero il 16 gennaio, Corso Trieste, via tutti i pini: «Malati e a rischio crollo»https://www.ilmessaggero.it/AMP/roma/corso_trieste_via_tutti_i_pini_malati_e_a_rischio_crollo-4985668.html?fbclid=IwAR1sIpxivLotQXGev9Tj_Jtrf5_JSrTwzKonjxbiGBI6cKIOVPzAt0cxC3g

 Dossier a cura di Stefania Boscaini e Anna Maria Bianchi  sulla gestione del verde della Capitale negli ultimi anni

4 febbraio 2019 Labirinto verde – i bandi comunali del verde urbano

di  Stefania Boscaini e Anna Maria Bianchi Missaglia Come nei labirinti di siepi dell’epoca barocca, anche reperire le informazioni sui bandi per la cura del verde urbano si è rivelata un’impresa tutt’altro che facile…Continua#

Firmato un protocollo d’intesa tra Roma Capitale, Dipartimento della Protezione Civile e Commissario Delegato (nella figura del direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile del Lazio). Il documento definisce ruoli e modalità di un lavoro sinergico per impostare un nuovo modello operativo, in grado di mitigare gli effetti e prevenire i rischi causati da cambiamenti climatici ed eventi metereologici eccezionali. Fenomeni sempre più frequenti, che impongono l’adozione di un piano straordinario per mettere in sicurezza il patrimonio arboreo cittadino colpito da 30 eventi atmosferici estremi negli ultimi sette anni.

Uno di questi, verificatosi il 29 e 30 ottobre 2018, ha comportato per la Regione Lazio la dichiarazione dello stato di emergenza – ancora perdurante – da parte del Consiglio dei Ministri e l’impegno di Roma Capitale, approvato dall’Assemblea Capitolina, ad attuare azioni concrete ed efficaci per contrastare gli effetti devastanti dell’innalzamento delle temperature.

Ecco cosa prevede il protocollo d’Intesa: spetterà all’Amministrazione Capitolina (Dipartimento Tutela Ambientale) mappare lo stato delle alberature, evidenziando le situazioni a rischio, e attuare gli interventi per la messa in sicurezza. Il Commissario Delegato, competente a mettere in campo le azioni necessarie a superare lo stato di emergenza nella regione, proporrà l’assegnazione di risorse inserendole nella pianificazione che il Dipartimento di Protezione Civile provvederà a valutare.

Il protocollo prevede, inoltre, un’ulteriore sinergia tra i firmatari: obiettivo, elaborare un nuovo modello operativo per la prevenzione dei rischi connessi ad eventi meteorologici estremi, con specifico riferimento agli effetti sull’inestimabile patrimonio arboreo di Roma. A questo scopo, e anche con l’ausilio di altri soggetti (enti, ordini professionali, articolazioni amministrative, volontari), verrà costituito un gruppo di lavoro per valutare gli scenari di rischio emergente e per elaborare nuove strategie d’intervento. Del resto la Capitale rappresenta, con i suoi 330mila alberi, un terreno ideale per sperimentare nuovi modelli di prevenzione.

“In questi anni abbiamo avviato il monitoraggio su circa 82mila alberature lungo le strade o nelle piazze della città”, dichiara la sindaca Virginia Raggi. “Abbiamo già abbattuto molte centinaia di esemplari pericolanti e ne abbiamo individuati altri da abbattere o mettere in sicurezza urgentemente. Ora, con la Protezione Civile, mettiamo in atto questa azione straordinaria che ci consentirà anche di sviluppare nuovi modelli di prevenzione”.

Leggi anche le dichiarazioni del capo Dipartimento Protezione Civile e del direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile del Lazio.

Tutti i soggetti coinvolti procederanno, nell’ambito di un tavolo tecnico convocato da Roma Capitale (Dipartimento Tutela Ambientale), a stabilire e programmare le modalità operative d’intervento con cadenza periodica. Il tavolo provvederà contestualmente al monitoraggio delle attività svolte.

(6)“Un risultato storico per Roma. Abbiamo approvato in Giunta il primo Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale, frutto di un intenso lavoro partecipato e condiviso con associazioni e addetti ai lavori, che ringrazio per l’impegno e la passione. 67 articoli suddivisi in 5 capitoli per definire principi, criteri e norme per la cura, lo sviluppo e la manutenzione dell’immenso patrimonio verde della città, pubblico e privato. Un’ampia parte del testo è dedicata agli strumenti di partecipazione del cittadino alla cura del verde: adozioni, donazioni, sponsorizzazioni e patti di collaborazione. Siamo convinti che i risultati si ottengono insieme, per questo la collaborazione e il dialogo tra cittadini e Amministrazione deve continuare ad essere centrale. Ora proseguiamo spediti con l’iter autorizzativo fino all’approvazione definitiva in Assemblea Capitolina”, annunciava la sindaca Virginia Raggi il 17 gennaio 2019.

Da quasi un anno, ma in realtà da 7 anni e da 4 amministrazioni, Carteinregola insieme alle associazioni e ai comitati del Coordinamento per il Regolamento del Verde, aspettano che le regole a tutela di un patrimonio di tutti, che determina la bellezza del paesaggio della Capitale e il benessere dei romani, trovino finalmente applicazione.

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