Programma riforestazione PNRR a Roma: Mission Impossible
Autore : Redazione
di Giorgio Osti
Tira una brutta aria. Non lo diciamo noi, sono le tabelle europee sulla qualità dell’aria nelle nostre principali città. Ne parla la stampa in questi giorni con la stima di 80.000 morti italiani per anno causati da malattie legate alla pessima qualità dell’aria delle aree urbane(1).
Migliorare la situazione con il programma di Forestazione urbana che il PNRR (2) indirizza alle 14 Città Metropolitane nazionali sarebbe perciò un ottimo proposito, purché si piantino 6,6 mln di alberi. O, se non proprio alberi, pianticelle che nell’arco di un buon numero di anni possano garantire i molti benefici promessi e necessari. Sarà vero?
Con una forestazione ben fatta si può certamente garantire che tutti i preziosi doni ecosistemici assicurati dai nuovi impianti saranno ottenuti. Limitandoci ai progetti destinati alla Città Metropolitana di Roma, dobbiamo ammettere però molti e profondi dubbi, perché per beneficiare dei fondi del PNRR il Ministero Ambiente ha emanato 2 diversi e difficili inviti a progettare la forestazione dei territori delle Città.
Al primo bando del marzo 2022 (12,9 mln di euro) (3) Roma Capitale si è iscritta nel maggio 2022. Il progetto, che coinvolge 6 Municipi di Roma più altri comuni della Provincia, è stato messo a bando dalla Città Metropolitana nel novembre 2022 e, si spera, possa iniziare i lavori entro ottobre 2023. Prevede la messa a dimora di 208 mila piante su 208 ettari di territori (per lo più periferici, abbandonati, degradati, meritevoli di un riscatto). A Roma Capitale è riservato un finanziamento per 136 mila piante da coltivare su terreni comunali.
Con il secondo bando (2023/24), emanato dal MASE nel maggio 2023 (4), la Città Metropolitana di Roma punta ad ottenere un finanziamento di 23 mln di euro per mettere a dimora 531mila piantine, di cui 2/3 destinate al Comune di Roma. Ottenuta l’approvazione dal Ministero, verranno progettati gli impianti e sarà lanciata la gara per assegnare i lavori che, nella migliore delle previsioni, potranno iniziare solo nell’autunno del 2024. Infatti, le buone pratiche colturali, e lo stesso avviso del Ministero (5), indicano nei mesi di autunno/inverno il periodo favorevole agli attecchimenti/sopravvivenza delle piantagioni.
Tanti numeri e date si rivelano importanti per capire se la scommessa del Comune di Roma avrà successo o meno. Il progetto 2022, ammesso che si trovino le piante necessarie, avrà circa 6 mesi (120 gg.) per la loro messa a dimora, 1133 impianti al giorno. Sono tanti, ma si può fare.
Il programma 2023/24, invece, ha una missione diversa: le piante saranno 331mila (sempre ammesso che si riesca a reperirle) e i mesi a disposizione per l’impianto saranno 2 (ottobre e novembre 2024). Significano 8275 impianti ogni giorno, perché il termine (inderogabile) di consegna è fissato al 10 dicembre 2024! È chiaro, dunque, come si tratti diun piano senza speranza e come il suo fallimento sia nelle cose.
Mentre tutto ciò accade, non vengono tutelati gli alberi che ancora ci sono, come i 64 sanissimi pini di Casal Palocco il cui valore biologico equivarrà, per almeno un decennio, all’intero e irrealizzabile piano di forestazione annunciato (6).
Giorgio Osti
Coordinamento del Regolamento del verde e del paesaggio urbano
16 ottobre 2023
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
NOTE
(1) si veda tra gli altri openpolis 6 Ottobre 2023 In Italia il Pm2.5 causa più di 140 morti al giorno Inquinamento L’inquinamento atmosferico ha effetti molto gravi sulla salute umana e il particolato fine, visto il diametro ridotto delle sue particelle, è tra gli agenti più pericolosi. L’Italia è il paese Ue dove ogni anno si registrano più decessi prematuri a causa di questa sostanza.[ morti riferiti solo al PM2.5]
vedi anche Rapporto Mal’Aria di città CAMBIO DI PASSO CERCASI di Legambiente 2023 scarica Rapporto
vedi anche Consulcesi legal 14 settembre 2023Nuova direttiva UE su qualità dell’aria: inaspriti ancora i limiti degli inquinanti atmosferici. Sinkevičius: “Ridurre le morti premature” Il Parlamento Ue approva l’abbassamento dei limiti degli inquinanti atmosferici secondo quanto proposto nella nuova direttiva sulla qualità dell’aria
Il Pnrr stanzia 330 milioni di euro per rimboschire le città metropolitane con oltre 6 milioni di alberi, entro il 2026.
Nel 2022 sono stati assegnati 84 milioni. Nessuna risorsa per Milano, Bologna e Firenze.
Secondo la corte dei conti, in molti casi la messa a dimora risulta “appena avviata” o ancora in fase di progettazione.
La piantumazione con la sola semina non è sufficiente e dove sono stati piantati alberi adulti, sono seccati per la siccità e non sono stati sostituiti.
La corte dei conti pone dubbi sul fatto che l’obiettivo di piantare 1,6 milioni di alberi nel 2022 possa essere considerato effettivamente raggiunto.
La Giunta Capitolina ha approvato due delibere di grande importanza per accelerare il Piano di forestazione urbana su cui Roma Capitale sta lavorando, con l’obiettivo di mettere a dimora 1 milione di nuovi alberi nei prossimi anni.
Con la prima si individua la prima serie di aree idonee agli interventi di forestazione urbana finanziati dal Pnrr.
Con la seconda, viene approvata la sottoscrizione di un Accordo di collaborazione, che è stato siglato oggi stesso, con il Consiglio per la Ricerca e l’Analisi dell’Economia Agraria (Crea) per assicurare al piano di forestazione il supporto scientifico e le risorse della produzione arborea del Crea.
Nel dettaglio,con la prima delibera vengono individuate13 aree idonee agli interventi, per l’annualità 2022, di forestazione urbana, periurbana ed extraurbana che la Città Metropolitana di Roma includerà nella presentazione, entro il 29 maggio prossimo, dei progetti finanziabili con i fondi del Pnrr Misura 2 – Componente 4 – Investimento 3.1 “Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano”. Per le annualità successive si sta già lavorando all’individuazione delle ulteriori aree idonee.
Il riparto territoriale relativo alle tre annualità prevede 2/3 delle aree negli interventi nel territorio di Roma e 1/3 nella restante Area Metropolitana. I Fondi previsti per la Città Metropolitana di Roma sono circa 35 milioni di euronel triennio 2022-2024, così suddivisi:
9 milioni per 208mila piante per 208 ettari – prima annualità
9 milioni per 208mila piante per 208 ettari – seconda annualità
17 milioni per 392mila piante per 392 ettari – terza annualità
Con questa delibera le aree individuate, per complessivi 136 ettari, per l’annualità 2022 sono le seguenti:
1. Parco delle Sabine 15,90 ettari
2. Parco della Serenissima 5,76 ettari
3. Parco Bonafede 5,94 ettari
4. Parco Alessandrino 5,08 ettari
5. Parco della Mistica 5,83 ettari
6. PRU Borghesiana 16,61 ettari
7. Parco Gastinelli 3,17 ettari
8. Acilia Malafede 3,26 ettari
9. Dragoncello 6,87 ettari
10. Parco Acque Rosse 17,99 ettari
11. Az. agricola Castel di Guido – Riserva dei Salici 2,86 ettari
12. Az. Agricola Castel di Guido – Monte Toscano 22,93 ettari
13. Az. Agricola Castel di Guido – Località Vipera 13,90 ettari
Il criterio utilizzato è stato quello di iniziare prioritariamente dalle zone in cui le isole di calore sono più elevate, a più alto inquinamento atmosferico e dove la qualità dell’aria e la qualità ambientale in generale sono più basse. Il completamento della messa a dimora dei nuovi alberi per la prima annualità è previsto entro il dicembre 2022. All’individuazione delle aree seguiranno le procedure più efficaci per la loro piantumazione.
Accordo di collaborazione tra Roma Capitale, Città Metropolitana di Roma e Crea
Su questo interviene la seconda delibera approvata dalla Giunta, relativa all’Accordo di collaborazione, siglato oggi,tra Roma Capitale, Città Metropolitana di Roma e Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) che fornirà il supporto scientifico e operativo agli interventi di riforestazione urbana.
L’accordo è stato firmato dal Sindaco Roberto Gualtieri e dal Presidente del Crea Carlo Gaudio, alla presenza, tra gli altri, dell’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, del Direttore Generale di Crea Stefano Vaccari, e del Capo di Gabinetto della Città Metropolitana di Roma Bruno Manzi.
Questa intesa permette quindi a Roma Capitale e alla Città Metropolitana di poter contare sulla capacità produttiva del vivaio del Crea, che ha una capacità di circa 250 mila piante forestali per anno, e che potrà funzionare come una vera e propria “fabbrica degli alberi” per realizzare gli obiettivi di forestazione del Piano.
L’accordo non comporta oneri finanziari a carico di Roma Capitale, dal momento che l’attuazione del progetto rientra nelle dotazioni finanziarie messe a disposizione dal Pnrr.
Le due delibere approvate oggi rappresentano passi in avanti fondamentali verso la realizzazione del grande Piano di forestazione urbana. Un Piano che porterà a mettere a dimora un milione di alberi e a essere sempre più in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea sulla neutralità climatica e con quelli sulla riduzione dei gas serra dell’Agenda Onu 2030. L’accordo di collaborazione tra Roma Capitale, Città Metropolitana e Crea consentirà di avere il supporto scientifico e operativo per realizzare al meglio gli interventi e cogliere le opportunità del Pnrr.
(4) vedi dal sito di Roma Capitale Pnrr, ok della Giunta a progetti di forestazione urbana 2023-24
a Giunta capitolina ha approvato due delibere, proposte dall’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, che consentono a Roma Capitale di partecipare al bando PNRR del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per progetti di forestazione urbana, presentati attraverso la Città Metropolitana, relativi alle annualità 2023-24.
Con la prima delibera è stato approvato il piano delle 16 aree individuate nel territorio comunale per un’estensione complessiva di 331,3 ettari così suddivisi:
1. Cinecittà Est- Villa Flaviana – via Oberto ha 11,14
2. Acqua Acetosa Ostiense ex pvq ha 8,81
3. Parco Castellaccio ha 6,76
4. Fontana Candida- piazzale Van Gogh ha 2,13
5. Via Borghesiana ha 23,97
6. San Basilio PRU art.11 ha 15,11
7. Torraccia ex pvq ha 12,64
8. Torrevecchia pdz ha 10,05
9. Via delle Georgiche ha 9,35
10. Spinaceto nord ex pvq ha 9,39
11. Acqua Acetosa Ostiense pdz ha 12,55
12. Casal Boccone – Parco delle Volpi ha 3,70
13. Casal dei Pazzi – via Gennari ha 1,18
14. Casale Caletto – Tor Cervara ha 8,99
15. Trullo ha 11,50
16. Az. Agr. Castel di Guido – Monte Carnevale ha 184,06.
La seconda delibera consente di formalizzare un accordo tra Roma Capitale e la Città Metropolitana con cui si regolamentano le modalità operative di partecipazione al bando del MASE e la progettazione, la gestione amministrativa e la realizzazione degli interventi. In particolare, verranno stabilite le priorità delle proposte progettuali, tenendo conto anche delle caratteristiche ecosistemiche delle aree, e saranno istituiti appositi tavoli tecnici con l’apporto scientifico delle Università.
“L’approvazione di queste delibere consente di proseguire il lavoro avviato con la partecipazione di Roma alla prima annualità del bando PNRR di forestazione urbana 2022, per la quale sono state individuate, nel quadrante est della città, 13 aree per complessivi 136 ettari, dove è prevista la messa a dimora di 136mila piante. Come amministrazione abbiamo voluto cogliere le opportunità offerte dalle risorse del PNRR per dare un forte impulso ai progetti di forestazione urbana, fattore determinante nel contrasto ai cambiamenti climatici, al fenomeno delle isole di calore e al miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo e dell’ambiente della nostra città. Piantare nuovi alberi contribuisce alla tutela della biodiversità, alla sicurezza idrogeologica del territorio e costituisce un asset fondamentale della transizione ecologica. Investire sulla forestazione urbana è una delle azioni previste dal piano clima di Roma con l’obiettivo di centrare gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dal Green Deal Europeo per il 2030” dichiara l’Assessora Alfonsi.
NOTA Sulla vicenda di Casal Palocco, la ri-pavimentazione delle strade di Casal Palocco e il richiesto abbattimento dei pini che ne provocano la deformazione, il Coordinamento del regolamento del Verde si è attivato, si sono svolte commissioni capitoline sul tema ed è in corso un’interlocuzione con l’assessorato di cui daremo conto in altro articolo