(prima dell’approvazione del PUMS – Piano Urbano della Mobilità sostenibile – in Assemblea Capitolina)
Tre punti inediti che a nostro avviso lasciano ampio spazio per l’approvazione in Assemblea Capitolina di una modifica condivisa che precisi le metodologie di approccio al GRAB (e del passaggio a Villa Ada)
Nella prima seduta, dopo la discussione generale si è cominciato a trattare e a votare i primi di decine di Ordini del Giorno(1), che non hanno un peso deliberativo o prescrittivo, ma sono l’ espressione di un voto politico su obiettivi, indirizzi, orientamenti rivolti al Sindaco o alla Giunta, su temi di carattere politico o amministrativo. E uno dei temi su cui si sono misurati principalmente maggioranza e opposizione (2) è stato il GRAB, Grande Raccordo Anulare delle Biciclette, sul previsto attraversamento di un tratto di circa 2 km all’interno di Villa Ada, una villa storica nel II Municipio.
Sul GRAB, e in particolaresul tratto di Villa Ada, ci siamo da tempo confrontati anche come Carteinregola, giungendo a condividere due documenti, che mettiamo in calce*.
Premesso che, come abbiamo scritto fin dal nostro primo documento, il “progetto del GRAB …è per Carteinregola una suggestiva opportunità per favorire un turismo sostenibile, ma anche per permettere a molti cittadini, soprattutto delle zone più periferiche, di vivere la bellezza dell’ambiente e dei beni culturali della nostra città, in cui sono comprese le ville storiche”, vogliamo fare brevemente alcune considerazioni.
La prima. Per Villa Ada, incredibilmente nessuno ha tirato fuori un argomento che avrebbe potuto essere dirimente, cioè il fatto che il GRAB già prevede il passaggio all’esterno della Villa: infatti, poichè i cancelli della villa si chiudono intorno al tramonto e riaprono la mattina, e il GRAB deve essere h24, nelle ore di chiusura il GRAB passa fuori. Si può vedere quindi che si tratta di una questione esclusivamente di regole diverse, visto che nessuno vuole vietare le biciclette a Villa Ada: le regole del GRAB per chi usa la ciclovia per attraversamento – usando la bici per andare al lavoro o a scuola – e le regole dei giardini e dei parchi (non solo Ville storiche) previste dal Regolamento del Verde e del Paesaggio urbano (4), per i percorsi interni alla Villa, per chi va per visitarla o per passarci del tempo libero. Poi nessuno impedisce a chi percorre il GRAB di entrare nella Villa: ma indicare il percorso esterno per l’infrastruttura “ciclovia” vuol diresalvaguadare il parco/i parchi da chi la percorre per sport o per spostamento, sottolineando che all’interno sono vigenti regole diverse . Chiediamo quindi ancora una volta che l’Assemblea si esprima per il passaggio del GRAB all’esterno della Villa, sia di giorno che di notte, inserendo agli ingressi e all’interno della Villa indicazioni precise sulle regole che i ciclisti devono seguire (che speriamo vengano presto adottate e diffuse indipendentemente dal GRAB in tutte le aree verdi).
La seconda. Nel PUMS al voto in Assemblea Capitolina del GRAB c’è ben poco: nei due volumi (3) approvati con la Delibera di adozione della Giunta Raggi, il GRAB si trova nel secondo, con una sigla “C1 – 18” nella “Tabella 5-28 Lista degli interventi inseriti nello Scenario di Riferimento – Ciclabilità” e, a pag. 160, con una sommaria descrizione dell’iniziativa (vedi immagine a lato), inserito in una mappa in mezzo a tutti gli altri percorsi ciclabili previsti, da cui, così come nell’elaborato PUMS – Tav. 5-4-1 (vedi sotto un ingrandimento della parte centrale il GRAB è il n.18) è difficilmente immediatamente distinguibile.
La questione “Passaggio del GRAB dentro Villa Ada” nel dibattito ha invaso tutta la scena, mentre sono finiti in secondo piano altri tratti che toccano altre aree sensibili, dal centro storico/Fori a Appia/ Caffarella, forse perchè poco evidenziati da cittadini e realtà civiche. Ma anche il passaggio del GRAB nella zona centrale, in Via dei Fori Imperiali – a proposito, si toglie il tram per il Progetto Fori e si lascia la ciclovia? – e nel Parco dell’Appia/Caffarella presenta analoghe criticità. Noi abbiamo proposto che il percorso principale passi all’esterno, con diramazioni per raggiungere le aree monumentali, senza per questo naturalmente pensare di limitare l’accesso alle biciclette. Ma, come detto prima, sono necessarie delle regole che rendano chiara la differenza tra una ciclovia e un’area in cui possono normalmente transitare le biciclette. Regole anche e soprattutto per i monopattini elettrici e le biciclette a pedalata assistita in modalità elettrica (e non solo sul GRAB) che a oggi sono assimilate alle bici.
La terza. Quale percorso del GRAB si sta approvando nel PUMS? Infatti negli elaborati sopra citati, nel PUMS adottato nel 2019, il GRAB presenta il tratto da Castel Sant’Angelo ai Fori piuttosto diverso da quello a oggi presente sul sito di Velolove,l’associazione che ha ideato e promosso il GRAB e che è stata incaricata dall’amministrazione dell’informazione e della partecipazione dei cittadini. Infatti nel PUMS il percorso in quel tratto si svolge sulla riva sinistra del Tevere, su Via Giulia, inerpicandosi sul Campidoglio prima di raggiungere i Fori, mentre nelle mappe di Velolove (vedi figure sottostanti) la “tappa Castel Sant’Angelo – Trastevere” n.21, passa invece sulla destra, per poi attraversare il Tevere all’altezza dell’Isola Tiberina (22), passando successivamente per Piazza Venezia (23).
Ci sembra quindi che i percorsi del GRAB siano ancora provvisori, e che ci siano ampi margini per indicazioni politiche, a prescindere da quanto emergerà dalle conferenze dei servizi, che, come ci è stato comunicato, erano state convocate ma poi annullate e rinviate a data da destinarsi (5). Chiare indicazioni politiche sul progetto GRAB potevano, infatti, essere inserite nelle Linee di Indirizzo che sono state allegate al PUMS in approvazione in Aula e potrebbero essere ancora agevolmente inserite in un emendamento di maggioranza che tenga conto delle criticità sollevate dalle Associazioni, dai cittadini e dai Municipi.
L’ultima. Il dibattito sul GRAB – su Villa Ada – è diventato un punto di scontro tra la maggioranza e le opposizioni, con un Municipio, il secondo, a guida centrosinistra, che si è schierato con più atti, anche recenti, contro il passaggio del GRAB dentro Villa Ada, e l’Assessore capitolino alla Mobilità Patanè che in Commissione, così come nelle interviste, ha dichiarato che sarà la Conferenza dei Servizi a decidere.
In attesa di conoscere l’esito della votazione sul PUMS prevista martedì 22, e la posizione che prenderà sul tema la maggioranza di centro sinistra e in particolare il PD Capitolino, ci auguriamo che si accantonino posizioni aprioristiche e che si preveda di riprendere in mano i progetti dei tratti più controversi per trovare soluzioni ragionevoli, senza nascondersi dietro la burocrazia delle Conferenze dei servizi.
Associazione Carteinregola
Post scriptum di Paolo Gelsomini: Il Grab è inteso come un tracciato dello scenario di riferimento parzialmente progettato e finanziato dal MIT, da inserire nei suoi segmenti nella rete delle piste ciclabili del PUMS. È inteso anche come strumento di riqualificazione dei luoghi e di occasione di trasformazione ciclopedonale di strade oggi attraversate da traffico automobilistico. Il Pums accoglie i finanziamenti ottenibili dal Grab che viene così reso funzionale al disegno a rete del PUMS che il Grab da solo non possiede. Così come non appare funzionalmente autonomo ad assolvere il ruolo di vettore trasportistico essendo la sua vocazione principalmente e dichiaratamente turistica. Il PUMS al contrario, come dice l’acronimo, è un piano urbano per la mobilità sostenibile funzionale agli spostamenti casa-lavoro-scuola-servizi-tempo libero. Più per gli abitanti che per i turisti. Riusciranno a convivere i due sistemi?
Come sempre, indichiamo la nostra email a cui indirizzare osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
(2) Ordini del Giorno presentati in particolare da Fratelli d’Italia e da Lista Calenda, sostenuti dalle altre opposizioni, bocciati dalla maggioranza.
(4) vedi Il Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano approvato nel marzo 2021e vigente dal 15 maggio 2021
Art. 56 – Giochi e attività sportive
1. Le attività ludiche, sportive o amatoriali, sono consentite purché non arrechino disturbo o pericolo per sé o per gli altri ovvero causino danni alla vegetazione, agli animali, alle infrastrutture, agli immobili e agli elementi storico-monumentali inseriti all’interno delle aree verdi.
2. Nei parchi e nei giardini è consentito l’accesso alle biciclette, condotte a velocità moderata, come da segnaletica, esclusivamente su viali, strade e percorsi ciclabili con l’obbligo di dare precedenza ai pedoni, escludendo il transito sulle aree a verde. In caso di particolare affollamento le biciclette vanno condotte a mano. (…)
(5) In data 11 febbraio 2022 il Dipartimento Mobilità e Trasporti, Direzione Programmazione e Attuazione dei Piani di Mobilità, Ufficio Ciclabilità ci ha comunicato che:” L’amministrazione capitolina, tramite i progettisti incaricati, ha avviato l’aggiornamento delle tavole e delle relazioni. Sarà nostra cura comunicare le riaperture dei termini e invitare tutte le associazioni che hanno fatto richiesta di partecipazione nei mesi passati alle riunioni future.”