Carteinregola si rivolge di nuovo all’Assessore al Patrimonio Tobia Zevi per chiedere totale trasparenza e informazione alla cittadinanza sullo stato di indebitamento dei concessionari e sui criteri e modalità di regolarizzazione dei Punti Verde Qualità che l’Amministrazione intende adottare.
Nel corso della riunione della Commissione Patrimonio del 1 aprile 2022 (1) che aveva all’ordine del giorno i “Punti Verde Qualità”, avevamo avuto conferma dell’esposizione debitoria del Comune, dello stato di abbandono di varie strutture, di concessioni revocate, di collaudi mai eseguiti sulle opere realizzate, di irregolarità urbanistiche.
Ci eravamo quindi rivolti all’Assessore al Patrimonio, all’Assessora all’Ambiente nonchè ai Presidenti delle Commissioni Comunali Patrimonio, Ambiente e Trasparenza in data 26 aprile 2022 (2) per chiedere alla nuova Amministrazione Gualtieri un cambio di passo e un’operazione di trasparenza e informazione totali.
In assenza di riscontri alla nostra nota di aprile, e avendo appreso da una recente dichiarazione alla stampa dell’Assessore Zevi (Repubblica Roma del 20 novembre 2022) che nelle prossime settimane sarà presentata una proposta di delibera inerente la gestione dei Punti Verde Qualità, abbiamo nuovamente trasmesso le nostre richieste per chiedere che sul tema sia fatta totale chiarezza da parte dell’Amministrazione Capitolina.
Carteinregola segue da anni le vicende legate ai Punti Verde Qualità e ha sempre segnalato alle Giunte che si sono succedute negli anni le problematiche che mano a mano emergevano e, soprattutto, la totale assenza di trasparenza e informazione sulle modalità gestionali di tali attività nonché sulla grave situazione debitoria contratta dai concessionari e, di conseguenza, da Roma Capitale.
Numerose sono le nostre richieste rimaste finora senza risposta, a partire dalla pubblicazione sul sito istituzionale (Sezione Amministrazione Trasparente/Patrimonio) di un prospetto completo dei Punti Verde Qualità attivi, revocati, abbandonati, in regola con i pagamenti e non, ecc. suddivisi per Municipio con relative informazioni (durata concessione, attività svolte, servizi a disposizione dei cittadini, estensione territoriale ecc).
Inoltre chiediamo che i cittadini siano messi nella condizione di conoscere le reali esposizioni debitorie del Comune determinate dall’ insolvenza dei concessionari riguardo a tutti i Punti Verde: l’Assemblea Capitolina, con la delibera 93/2021 (3), aveva ratificato un accordo transattivo con la Banca di Credito Cooperativo di Roma relativo alle fidejussioni rilasciate da Roma Capitale a garanzia dei mutui privati sottoscritti con la stessa Banca per la realizzazione delle opere previste nel programma Punti Verde Qualità, dei Punti Verde Polifunzionali e degli impianti sportivi di proprietà comunale; tuttavia questa transazione – come abbiamo appurato – riguarda solo una parte dei casi, e non copre, pertanto, un’altra fetta di debiti contratti dal Comune con l’Istituto per il Credito Sportivo(4).
Ricordiamo, con l’occasione, che sulla situazione debitoria del Comune si era espressa nel 2015 anche l’Autorità Nazionale anticorruzione (ANAC)(5) che oltre alla grave esposizione finanziaria ravvisava “che le violazioni e le plurime illegittimità rappresentate non esauriscono la materia della contrattualistica pubblica, ma si estendono all’edilizia e all’urbanistica, coinvolgendo così altre competenze di altre istanze amministrative: in alcuni casi le opere sono state costruite con il mancato rispetto di standard e parametri urbanistici; su aree vincolate in mancanza dell’autorizzazione della Soprintendenza; che sono state costruite strutture su terreni di privati non assoggettati all’esproprio; che, nel complesso, le aree cd profit superano di gran lunga le aree verdi gratuitamente accessibili, anche a dispetto delle previsioni progettuali; che in alcuni PVQ si ravvisano soltanto attività commerciali; che la maggior parte dei PVQ, anche già aperti alla pubblica fruizione, risulta non essere mai stata collaudata”.
Un altro tema sul quale da sempre abbiamo chiesto l’impegno dell’Amministrazione riguarda le violazioni edilizie ed urbanistiche, che non possono essere sanate tout-court: occorre individuare quali opere possano raggiungere la conformità urbanistica e quali invece debbano essere abbattute in quanto abusive.
Infine segnaliamo il rischio di privatizzazione dello spazio pubblico dato in concessione, con conseguente scomparsa di servizi per la cittadinanza: la storia dei PVQ e dei Punti Verde Infanzia dimostra che non basta fissare le regole, è indispensabile individuare strumenti di controllo e vigilanza adeguati.
Chiediamo che la proposta di delibera di Giunta sia resa pubblica prima dell’approvazione, come recentemente introdotto sul sito istituzionale in seguito alle nostre richieste (6), anche in considerazione della gravità dei problemi emersi negli anni, accertati in varie Commissioni e ben noti.
(4) Consulta il nostro articolo di ottobre 2021 sull’argomento:
(5) Istanza prot. n. 114694 del 11 settembre 2015 – Roma Capitale – Punti Verde Qualità – Esposizioni debitorie per ca € 550.000.000,00 – Contrattualistica pubblica, edilizia, urbanistica – Richiesta di sanatoria – Principio di conservazione degli atti amministrativi – Inammissibile – Violazioni e illegittimità plurime