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PUP: a distanza di altri 2 anni ancora nessuna delibera in vista con le espunzioni

I lavori per il PUP di Piazza delle Muse (rep. da Google maps)

Si è tenuta il 6 novembre la Commissione capitolina mobilità che aveva all’ODG “Aggiornamento in merito al Piano Urbano Parcheggi e in particolare riguardo gli interventi di -Piazzale della Radio -Arnaldo Da Brescia -Via Como -Via Giulia -San Giuseppe Artigiano” (il video in calce), che cade a due anni – era il 15 novembre 2018 – dalla richiesta di Carteinregola e Coordinamento dei Comitati NO PUP delle dimissioni dell’allora Assessora a Roma in movimento Meleo. Il motivo era il mancato seguito alla promessa di un anno prima, di approvare entro il 2018 una Delibera di chiusura del vecchio Piano Urbano Parcheggi, con le espunzioni di tutti gli interventi non più di pubblica utilità – in alcuni casi addirittura con pareri contrari degli uffici – e di approvare un nuovo Piano (1).

E invece, due anni dopo, 4 anni e mezzo dall’insediamento della Giunta Raggi, nei quali si sono avvicendati due assessori alla mobilità e tre direttori/responsabili dell’Ufficio parcheggi, la Delibera è ancora in alto mare. Va detto che i responsabili dell’ufficio parcheggi, sia nelle interlocuzioni che abbiamo avuto in varie occasioni, sia nelle Commissioni sul PUP, hanno sempre riconosciuto la fondatezza delle nostre ragioni, e sicuramente si sono impegnati per quanto di loro competenza.

Ma evidentemente non è bastato, visto che ci risulta che varie bozze di Delibere si siano sempre bloccate al Segretariato:  a questo punto, a pochi mesi dalle elezioni, ci sembra  evidente che questa Amministrazione non abbia nessuna intenzione di farsi carico di una “patata bollente” che da 10 anni chiediamo inutilmente di affrontare alle giunte e alle maggioranze capitoline che si sono succedute.

Ricostruiamo ancora una volta la vicenda, che ci sembra sempre più grave, come sempre più incomprensibile ci appare il disinteresse della Giunta Raggi per questo tema.

Il PUP, Piano Urbano Parcheggi, nasce dalla legge 122 del 1989 – “Legge Tognoli” – che tra varie misure prevede che i Comuni possano cedere in concessione ai privati suolo pubblico per realizzare box auto interrati di pertinenza di quei condomìni che non ne sono dotati. 

L’attuale PUP di Roma è  il frutto di una rimodulazione del Piano precedente, operata  dalla Giunta Veltroni nel 2006/2007, all’indomani dei poteri commissariali conferiti al Sindaco per fronteggiare l’emergenza traffico della Capitale, poi in parte modificato dalla stessa Giunta Veltroni nel febbraio 2008, e poi ancora nel novembre 2008 della Giunta Alemanno, che cancella molti interventi inserendone  una manciata di nuovi..

Nel  2005, e poi di nuovo nel 2012,  l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, oggi ANAC, in due Deliberazioni sancisce la non adeguatezza del PUP alle normative vigenti, e, nel 2012, sollecita il Comune di Roma a procedere “ad una ricognizione complessiva degli interventi strettamente riconducibili al citato avviso pubblico [gli avvisi pubblicati dal Comune nel 1990 e nel 1991 NDR] ancora da realizzare e al completamento degli stessi in tempi limitati, al fine di poter procedere, nel caso di nuovi ulteriori interventi, con modalità coerenti all’attuale quadro normativo [con procedure di evidenza pubblica NDR] (2)

Un ulteriore sollecito, con scambio di corrispondenza tra ANAC e Comune, avviene nell’aprile -maggio 2015, tanto che l’allora assessore Improta predispone una delibera che prevede di scrivere ai proponenti degli interventi solo “programmati”- cioè che non hanno raggiunto né la convenzione né l’ordinanza commissariale – dando un termine di tre mesi per manifestare l’intenzione di portare avanti gli interventi e inviare materiali per il prosieguo dell’iter, oltre il quale gli interventi saranno espunti (3). La delibera non viene approvata per le dimissioni di Improta prima e la caduta della Giunta Marino poi; passa il periodo del commissario Tronca, che lascia nel cassetto la proposta di delibera, fino all’attuale Amministrazione.

In realtà ci risulta che nel 2016 il nuovo responsabile dell’Ufficio Parcheggi abbia inviato ai proponenti degli interventi in sospeso le lettere con l’invito a  produrre la documentazione necessaria  in vista della chiusura del vecchio Piano. La Giunta Raggi però porta poi in Aula una Delibera, nel novembre 2017 (4), che cancella solo una piccola parte degli interventi, per lo più su suolo privato, i cui proponenti non avevano più interesse a realizzare i parcheggi, mentre lascia fuori la maggior parte degli interventi “solo programmati”. Dal  gruppo di parcheggi da espungere –  già  oggetto di parere sfavorevole degli uffici, già osservati dai proponenti e già controdedotti dagli uffici  con la conferma del parere negativo –  restano  fuori, inspiegabilmente, 8 interventi, , tra i quali un parcheggio  di 800 posti da scavare sotto il Quirinale, uno di 600 sotto il lungotevere Castello accanto a Castel sant’Angelo, uno in Via Crispi in corrispondenza di una villa romana, uno nella  Tenuta della Chiavichetta, 960 posti auto in un’area protetta che non si trova neanche in città ma lungo l’autostrada Roma- Fiumicino, nessuno di questi oggetto di Convenzione (5)

Alle proteste di Carteinregola e del Coordinamento dei Comitati NO PUP, un comunicato dell’Assessora Meleo annuncia che “Al momento i nostri uffici sono a lavoro su tutto l’impianto e a oggi si sta facendo una mappatura dei parcheggi della Capitale per analizzare tutte le situazioni in essere. Il nuovo piano urbano parcheggi è allo studio ed è obiettivo del Documento Unico di Programmazione del 2018. Il DUP prevedrà proprio il riordino e la definizione del nuovo piano. Quando sarà pronta la bozza sarà nostra premura condividerla con la cittadinanza e come sempre saremo aperti a suggerimenti e integrazioni”.

Ma non succede nulla. Nell’ottobre 2018 il Dipartimento comunale invia ai Municipi una “Relazione tecnica per la redazione del Nuovo Piano Parcheggi che secondo la Premessa intende fornire “indicazioni e considerazioni utili alla elaborazione delle Linee guida per il nuovo Piano parcheggi(6) e corredata dai soliti elenchi degli interventi PUP, Municipio per Municipio, sui quali, ancora una volta – per l’ennesima volta – il Comune chiede di esprimere un parere.

Da allora sono passati altri due anni: è stata approvata una Delibera per cancellare interventi di società nel frattempo fallite (7), è stata virtuosamente effettuata la cancellazione del progetto del Pup nel Parco Nemorense (8), ma le decine di interventi senza Convenzione sono sempre lì. Non sono neanche stati espunti quei 4 progetti nel cuore delle aree storiche di Roma o in mezzo alla campagna, non è stato varato un nuovo Piano Urbano Parcheggi.

Anche nella riunione della Commissione mobilità che si è tenuta il 6 novembre 2020, ancora una volta abbiamo sentito parlare della necessità di avviare i procedimenti amministrativi di revoca o di decadenza, perchè anche quelli “che hanno semplicemente uno scarabocchio su un foglio” “rivendicano un diritto” per cui quegli interventi “non si possono semplicemente archiviare, ma si deve fare attenzione a non incorrere nella “responsabilità precontrattuale”, e per non rischiare risarcimenti si deve procedere a una verifica caso per caso prima di portare la Delibera in Giunta e in Assemblea. Un lavoro che però avrebbe dovuto essere avviato – e così ci risultava – e concluso da anni. E tutto questo, apprendiamo, con un Ufficio parcheggi che è passato da decine di impiegati e un direttore dedicato a 5 persone che devono rispondere anche a centinaia di richieste dei cittadini per i passaggi di proprietà dei box pertinenziali e un direttore che si occupa anche di mobilità e di metropolitane.

Dopo 4 anni e mezzo,  ci sentiamo autorizzati a dire che, al di là dell’impegno dell’Ufficio parcheggi, il punto è evidentemente politico, poichè, in tutto questo tempo, qualunque ostacolo giuridico e amministrativo avrebbe potuto e dovuto essere ampiamente superato.

Anzi, abbiamo appreso nel corso di una recente Commissione del II Municipio che alcuni proponenti privati hanno chiesto la “riattivazione della procedura” per interventi che non hanno mai raggiunto la Convenzione con il Comune (9).

Ancora una volta, come nel film “Ricomincio da capo”, ci presenteremo ai partiti e ai candidati delle elezioni del 2021 con le stesse richieste (10) : chiudere il vecchio Piano, vararne uno nuovo che metta al centro l’interesse pubblico e il rispetto di quanto prescritto dall’ANAC sull’applicazione del Codice degli appalti, adottare le Linee guida per i parcheggi sotterranei a Roma scritte dall’Ordine dei geologi del Lazio insieme al Comune stesso ormai 8 anni fa e mai adottate (11), modificare lo schema di Convenzione per tutelare maggiormente i residenti degli edifici limitrofi ai cantieri dei parcheggi, garantire delle assicurazioni vere per gli eventuali danni.

Richieste banali, che dovrebbero essere il “minimo sindacale” di qualunque Amministrazione, eppure nessun Sindaco e nessuna maggioranza finora hanno avuto il coraggio di metterle in pratica. Neppure i “portavoce dei cittadini”.

Qui il video della commissione che si è svolta il 6 novembre del 2020 (a 56’50” a 1h 44′ intervento Anna Maria Bianchi a 1h 6′ la risposta del responsabile dell’Ufficio parcheggi) https://webtvromacapitale.it/portal/watch/commission/55bed92d-3eff-4cc9-9b30-a17f674d74a

Anna Maria Bianchi Missaglia

6 novembre 2020

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

vedi anche:

Vedi anche l’articolo di Fabio Grilli di Roma Today del 6 novembre Marconi, al via i lavori per il PUP di piazzale della Radio: partono per l’inizio del 2021

NOTE

(1) VEDI Carteinregola e NO PUP hanno chiesto le dimissioni dell’Assessora Meleo 15 novembre 2018

(2) > Vai a Deliberazione del 30 maggio 2012 dell’Autorità Vigilanza sui Contratti Pubblici

I PARCHEGGI PRIVATI SU SUOLO PUBBLICO SONO OPERE PUBBLICHE … “i parcheggi in questione in quanto opere di interesse generale, realizzate su aree pubbliche destinate a tornare in regime di “piena proprietà” nel patrimonio dell’ente interessato allo scadere del termine di durata del diritto superficiario, rientrano nella nozione di “opere pubbliche”, e quindi sono soggette all’applicazione della normativa sugli appalti pubblici

LE ATTUALI PROCEDURE DEL COMUNE DI ROMA NON SONO COERENTI CON LE NORME VIGENTI  [l’Autorità] “… pur riscontrando che il quadro normativo allora vigente [all’epoca dell’inserimento nel piano dell’intervento di via Albalonga] possa far ritenere che gli avvisi pubblicati nel 1990 e nel 1991 per aggiornamento del P.U.P. abbiano soddisfatto i requisiti di pubblicità della procedura che si stava avviando e che le proposte dei privati siano state legittimamente inserite nel piano medesimo, non può non rilevarsi il tempo eccessivamente lungo impiegato per l’attuazione dei parcheggi, che protrae nel tempo procedure non più coerenti con l’attuale quadro normativo. A distanza di oltre venti anni continuano, infatti, a realizzarsi parcheggi, da ritenersi rientranti nella nozione di “opera pubblica”, sulla base della proposta di un privato presentata in risposta ad un semplice avviso, senza tener conto della profonda evoluzione della normativa sugli appalti di lavori pubblici intervenuta nel medesimo periodo .Inoltre il P.U.P. 89-91 è stato, negli anni 2006-2008, ampiamente rimodulato, con accorpamento e sostituzione dei parcheggi all’epoca proposti, con unico vincolo il numero complessivo dei posti auto a suo tempo ritenuto ammissibile, con la destinazione a rotazione di parcheggi fino al 40% del totale e, in alcuni casi, con eliminazione del vincolo della pertinenzialità.

GLI INTERVENTI STRETTAMENTE RICONDUCIBILI ALL’AVVISO PUBBLICO DEL 1990 E IL PUNTO DI NON RITORNO DELLA CONVENZIONE [l’Autorità]“ rileva, tuttavia, come il Comune di Roma continui a realizzare parcheggi, da ritenersi rientranti nella nozione di opera pubblica, sulla base delle semplici proposte presentate dai privati oltre venti anni fa, protraendo fino all’attualità l’effetto di procedure ormai non più coerenti con l’attuale quadro normativo;

ritiene, pertanto, opportuno che il Comune di Roma proceda ad una ricognizione complessiva degli interventi strettamente riconducibili al citato avviso pubblico ancora da realizzare e al completamento degli stessi in tempi limitati, al fine di poter procedere, nel caso di nuovi ulteriori interventi, con modalità coerenti all’attuale quadro normativo

“ Con riferimento allo stato attuale dell’intervento [il parcheggio interrato in via Albalonga ], si ritiene opportuno evidenziare che, qualora il Commissario delegato dia seguito alla proposta di decadenza della convenzione sottoscritta con la società Edilizia …. s.r.l., la concessione del diritto di superficie per la realizzazione di parcheggi a un nuovo soggetto non potrà che avvenire nel rispetto delle procedure di evidenza pubblica previste dalle norme vigenti, in ragione di quanto già espresso dall’Autorità con la citata Determinazione n. 8/2005.

(3) scarica la bozza di Delibera Improta (inviata a Carteinregola dall’allora Assessore Improta)

(4) scarica  Deliberazione Assemblea Capitolina n. 79-17 (Assessora Meleo) ,

(5) vedi Ecco i quattro interventi del PUP che la Delibera non taglia -15 Novembre 2017Continua#

(6) Relazione tecnica per la redazione del Nuovo Piano Parcheggi Prot. QG/ 26571 del 30 luglio 2018 Aggiornata al 16 – ottobre 2018

(7)12 marzo 2019 viene approvata dall’Assemblea capitolina la Delibera 25/2019 Piano Parcheggi. Fallimenti società Plauto S.r.l. e Sile S.r.l.. Interventi da completare ed espunzione degli interventi improcedibili.(Protocollo N. 39995 del 21/12/2018)Deliberazione Assemblea Capitolina espunzione pUP falliti n. 25-2019

(8) vedi Il Pup di Parco Nemorense sarà stralciato dal Piano Urbano Parcheggi? 11 luglio 2020

(9) vedi Piano Urbano Parcheggi: siamo sempre allo stesso punto…1 ottobre 2020

(10) Vedi Quello che vogliamo pr Roma – le richieste di Carteinregola ai candidati Sindaco 2016

(11)Scarica Linee guida e metodologie di lavoro per le attività geologiche connesse alla progettazionee alla realizzazione di parcheggi nel comune di Roma (2012)

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