Quegli strani ragionamenti della candidata Lombardi sui migranti
Autore : Redazione
Per la candidata pentastellata alla Presidenza della Regione Lazio, il turismo rilancia l’economia locale, mentre i migranti le sono di peso. Un’affermazione non “dal sen fuggita” in qualche intervista estemporanea. Si tratta di parole studiate e confezionate dal suo staff di comunicazione, impaginate con la sua foto e il simbolo M5S e affisse nelle bacheche dei social come una volta si attaccavano i manifesti elettorali. E su questo ci sono parecchie riflessioni da fare.
COSA PENSA LA LOMBARDI DEI MIGRANTI
Le critiche piovute sulla candidata riguardano quel considerare un “peso” i migranti. E colpisce innanzitutto che una donna già parlamentare da 5 anni, che ambisce a diventare presidente di una regione come il Lazio, non sia a conoscenza dei tanti e seri studi che dimostrano come i migranti non solo non siano un peso, ma siano anzi un’ancora di salvezza anche economica per un Paese con una bassissima natalità che a breve sarà popolato da una maggioranza di pensionati. E sono sempre di più gli esempi virtuosi di borghi abbandonati ripopolati con migranti in cerca di una nuova vita. Ma soprattuto colpisce che la Lombardi non si renda conto di quanto possa essere pericoloso quel “sono un peso” parlando di poveri che sfuggono alle guerre e alla fame – basterebbero le terribili immagini che ci giungono dalla Siria in queste ore – contrapposto all’accoglienza dei turisti, che non sono un peso perchè ci portano denaro. Per quanto illogico, è proprio questo il messaggio: accogliere più stranieri ricchi e meno stranieri poveri, come se ci fosse una scelta tra gli uni e gli altri. E con un corollario piuttosto inquietante, che appare evidente se estendiamo, per assurdo, il ragionamento ad altre categorie di persone che hanno bisogno di protezione e che non offrono contropartite adeguate: i disabili, gli anziani, i malati. Anche loro dovremmo considerare un peso? E poi: accogliere i rifugiati è un dovere previsto dalle leggi del nostro Paese, ma dovrebbe essere anche una scelta di solidarietà stimolata e favorita da chi ha responsabilità istituzionali. E non è vero che non è questione di destra e sinistra. Due parole convenzionali, che però indicano due diversi modi di vedere il mondo che sono sempre attuali, comunque li si etichetti. Da un lato, la legge del più forte, quella che trova naturale l’ingiustizia e la povertà, come un destino inevitabile che riguarda i deboli e gli sfortunati. Dall’altro la legge della nostra Costituzione, che propone a tutti noi l’impegno di costruire una società più giusta, dove le disuguaglianze siano sempre più ridotte e dove gli svantaggiati siano accolti e protetti: “vedo in te quello che io potrei essere, e voglio costruire un mondo dove tutti possano vivere bene, perchè non posso essere felice se sono circondato dall’infelicità “. Certo, è un discorso lungo che non si risolve solo con appelli ai buoni sentimenti. Ma non c’è nessun buon senso nell’additare i migranti come la causa dei nostri problemi, quando – ormai è banale ripeterlo – la distribuzione della ricchezza è sempre più sbilanciata a favore di ristrette minoranze, le sciagure che si abbattono sui paesi poveri provengono anche dallo sfruttamento dei paesi ricchi, e ci sono praterie di ben altri “pesi” che gravano sulle spalle dei cittadini italiani, a partire dall’evasione fiscale, dalla corruzione, dalla mafie.
MA COSA PENSA LA LOMBARDI DEI MIGRANTI?
Nel successivo post su Facebook, dal sibillino titolo “C’è chi etichetta le cose e chi pensa alla realtà” Roberta Lombardi sembrerebbe rispondere alle critiche, ma di fatto non risponde, e si limita a difendersi e attaccare utilizzando argomenti che non c’entrano niente con il nocciolo della questione (1)
Ma va detto che nel suo programma per la Regione Lazio (2) significativamente intitolato #Diritti #LaNostraRegioneDiVita, la aspirante Presidente scrive sui migranti cose piuttosto diverse da quelle diffuse su Facebook, a partire dal titolo del capitolo: Immigrazione: accoglienza e integrazione, che al punto 2 propone: “Facilitare l’integrazione. Disincentivando le grandi concentrazioni, sarà facilitato il ripopolamento delle zone rurali.” Affermazioni che sembrano poco affini alla locandina spalmata sui social, e tra l’altro non così diverse da quelle dell’analogo punto del programma del rivale Zingaretti (3)
A questo punto c’è da chiedersi chi scriva e con quali obiettivi i programmi e i testi della Lombardi. Se il programma, come è stato pubblicizzato, è stato elaborato insieme agli attivisti M5S, la locandina da chi è stata scritta? E soprattutto, perchè lanciare un simile e provocatorio messaggio in questi ultimi giorni di campagna elettorale?
IL MOVIMENTO 5 STELLE E’ COME TUTTI GLI ALTRI?
Siamo all’apice di una campagna senza eclusione di colpi, con un elettorato bombardato dagli slogan di partiti senza scrupoli che usano i migranti come un’arma di distrazione di massa e un parafulmine per nascondere le ingiustizie sociali e raccogliere voti un tanto al chilo sfruttando la paura della gente. IL M5S, che sembrava destinato a “vincere facile”, viene messo quotidiamente alla gogna per una vicenda di bonifici – che riguarda alcuni candidati che hanno tradito la fiducia dei loro colleghi e degli elettori – mentre nessuno mette alle strette i partiti che hanno candidato decine di impresentabili per fatti ben più gravi.
La sensazione è che il MoVimento, da sempre ambiguo Giano bifronte che guarda a destra e sinistra, abbia deciso di lanciare un segnale a quella parte del suo elettorato (almeno regionale) che si sente rassicurato dallo slogan “meno migranti” e di sacrificare i suoi elettori che provengono dalla sinistra. Una scelta legittima, forse motivata dai numeri di qualche sondaggio, ma che se fosse confermata, al di là del giudizio politico, attesterebbe, questo sì, che chi si diceva diverso è come tutti gli altri. Non rispetto all’onestà/disonestà – prima di raggiungere il livello negativo degli altri partiti passerà ancora qualche consiliatura – ma per opportunismo. Il peccato originale che da sempre segna la mutazione genetica di tutti i nuovi movimenti che nascono con l’intenzione di cambiare le cose e finiscono con il farsi cambiare. Si comincia con “il fine giustifica i mezzi”, portando avanti le battaglie di chi porta voti e non di chi ha diritti, sostenendo le regole su misura per qualcuno anzichè quelle uguali per tutti. E di esempi, in questo senso, purtroppo cominciamo a vederne anche nel M5S (4).
Anna Maria Bianchi Missaglia
Post scriptum: apprendiamo che sia Alessandro Di Battista che Roberto Fico hanno preso le distanze dalle parole della Lombardi. Sarebbe utile che il MoVimento dicesse con chiarezza una volta per tutte la sua posizione e le sue proposte, così che gli elettori sappiano qual’è la linea del M5S.
Per osservazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
(*) (dal profilo Fb di Roberta Lombardi 22 febbraio 2018) C’È CHI ETICHETTA LE COSE E CHI PESA LA REALTÀ con commento
Si è fatto un gran parlare di un post pubblicato sulla mia pagina Fb dove, a chi mi chiede dell’accoglienza, dico che bisogna pensare ad accogliere più turismo e meno migranti, perché le economie dei nostri borghi stanno soffrendo. È un concetto che avevo già ribadito in una intervista con Giovanni Minoli e che come spesso facciamo ora è stato riproposto sui social. E leggo i soliti giornali del Pd parlare di “virata a destra”. Sono ridicoli!“
Che sia un concetto non nuovo non cambia nulla della sostanza nè assolve dalle spiegazioni
Avevano fatto lo stesso quando il nostro Luigi Di Maio era stato ingiustamente attaccato per aver acceso un faro sull’operato di alcune Ong. Poi i fatti gli hanno dato ragione.
Il caso Di Maio è ben diverso e comunque, ammesso e non concesso che i fatti gli abbiano dato ragione, che c’entra con quello che ha scritto lei?
E perché gli stessi giornali non hanno parlato di “virata a sinistra” allora, quando, nel mezzo di questa stessa campagna elettorale, a dicembre avevo pubblicato un post ringraziando dei dipendenti di una pizzeria che avevano lavorato duramente in occasione di una nostra cena di autofinanziamento (lo vedete qui https://www.facebook.com/RobertaLombardiPortavoce/photos/a.429562177152248.1073741829.350507821724351/1522731597835295/?type=3&theater). Ebbene, molti erano migranti regolari e anche in quel frangente ricevetti alcune critiche di natura pero’ totalmente opposta. Mi si accusò senza motivo di voler aprire le porte a tutti.
A parte che vorrei vedere che qualche giornalista sano di mente si sognasse di parlare di “virata a sinistra” per una foto ricordo in una pizzeria- o anche che si occupasse di un episodio così insignificante – ma di cosa scrivano i giornali o dica la gente di presunte “virate a sinistra” a una parlamentare M5S dovrebbe importare assai poco. E se questa foto ricordo è quanto di meglio è riuscita a trovare a dimostrazione del suo buon rapporto con “migranti” (e di quanto si sia esposta alla critiche di quei simpatizzanti M5S che hanno trovato disdicevole persino un foto con dei lavoratori stranieri) è davvero pochino…E comunque continua a non dire nulla sulle sue affermazioni sui migranti…
Dal profilo facebook di Roberta Lombardi(link al post del 22 febbraio 2018
E sapete perché viene a instaurarsi questo meccanismo? Perché la verità è che in questo Paese ci sono temi intoccabili, che non ammettono riflessioni di alcun genere ma solo prese di posizione ideologiche.
Dire che i migranti sono un peso, e che è meglio aumentare i turisti e dimunire i migranti sembra più una posizione ideologica che una riflessione…Quanto al tema “intoccabile” la maggior parte delle forze politiche sta facendo la campagna elettorale sulla pelle dei migranti, mediamente dipinti come la causa di tutti i mali italiani..
Insomma, c’è a chi piace etichettare le cose, senza preoccuparsi dei fatti, e c’è chi invece preferisce pesare le cose, guardare i numeri e parlare di realtà. Io ho sempre provato a prendere la seconda strada.
Nella sua locandina elettorale non ci sono numeri nè fatti, e anche nella precisazione perde l’occasione di spiegare, numeri e dati alla mano, perchè i migranti sarebbero un peso
Capisco che qualcuno è ancora fortemente interessato a preservare lo status quo, quindi interessato a mantenere una gestione emergenziale dell’accoglienza da cui sono sempre i soliti partiti a trarne profitto, ma per me la via è un’altra.
E arriva anche la classica miglior difesa che è sempre l’attacco, insinuando che tutti quelli che la criticano sono interessati a mantenere la gestione emeregenziale dell’accoglienza, da cui i soliti partiti traggono profitto (evocando le cooperative di Buzzi e Mafia Capitale). Ma se a criticare sono normali cittadini che non sono di nessun partito e tantomeno traggono vantaggio dall’accoglienza, cosa risponde?
Serve un freno in questo momento, incluso un miglioramento delle strutture esistenti soprattutto a tutela di chi già è accolto nella nostra regione, e maggiore attenzione verso il rilancio del comparto turistico nel Lazio.
Due concetti che non c’entrano nulla uno con l’altro: dice che serve un freno (sottinteso ai migranti) ma non spiega perchè e come, maggiore tutela a chi è già accolto va da sè, ma ancora non si capisce cosa picchio c’entri il rilancio del turismo con quanto detto sui migranti. Forse c’è una legge italiana impone drasticamente ai Presidenti di Regione di scegliere se investire sull’accoglienza ai migranti o sul turismo?
Da presidente darò impulso a una linea politica in questa direzione, avviando sgravi fiscali per chi vuole far nascere una start up, per chi assume neo-mamme, per chi assume giovani ed erogando un reddito di cittadinanza regionale di 780 euro al mese nette che miri ad aiutare chi oggi vive sotto la soglia di povertà, abbandonato dallo Stato e dalle istituzioni.
E vai con il cambiamento di discorso: tutto quello che come Presidente intende fare per le mamme, i giovani, i poveri: tutte cose giuste per carità, ma che, dati i discorsi precedenti, potrebbero essere interpretati come “per gli italiani”…ma forse ci sbagliamo
Sono una persona concreta e guardo le cose con concretezza, se per qualcuno è un problema si può rifugiare negli slogan di D’Alema e Zingaretti, che mentre parlavano di accoglienza si facevano finanziare le campagne elettorali del loro partito, il Pd, da quelli che sostenevano che “i migranti rendono più della droga”.
E arriva la stoccata finale agli avversari politici, che anche in questo caso nulla dice rispetto al tema a cui Lombardi dovrebbe rispondere. In pratica molto fumo e nessuna risposta a chi, indifferente a cosa fanno o dicono gli altri partiti o i suoi attivisti, avrebbe voluto avere una spiegazione semplice e lineare delle sue precedenti affermazioni._____________________________________________________
(2) (dal programa di Roberta Lombardi- scaricaprogramma Lombardi
Immigrazione: accoglienza e integrazione
Il Ministero dell’interno stabilisce le quote di migranti e richiedenti asilo da allocare sui territori. Il Ministero finanzia gli enti locali per la realizzazione dell’accoglienza. Parallelamente, la Regione dà le linee guida sia per l’accoglienza che per l’integrazione, realizzando bandi appositi con Finanziamento del FSE, tramite il Ministero dell’Interno, con declinazioni che attualmente sono il Prils (Formazione e inserimento lavorativo) e il PRIRS (per la realizzazione di un sistema di accoglienza), all’interno delle linee di finanziamento FEI e FER. Le varie istanze vengono comunque contemperate nei Consigli Territoriali per l’immigrazione, dove insistono i rappresentanti istituzionali. In tale ambito, la Regione può operare richieste e chiedere deleghe.
A tal proposito, di seguito le principali azioni previste:
1. Definizione accordo quadro complessivo.
Sull’esempio di altre Regioni, ad oggi inesistente o frammentato, tale accordo proporrà e definirà deleghe alla Regione e agli enti locali, al fine di gestire in modo più prossimo al territorio il fenomeno migratorio;
2. Facilitare l’integrazione.
Disincentivando le grandi concentrazioni, sarà facilitato il ripopolamento delle zone rurali. Attenzione particolare sarà data al reperimento di risorse europee.
3. Superamento dei campi Rom.
Tra le Competenze della Regione, vi è anche il compito di indicare le linee guida e vigilare sull’applicazione e attuazione della strategia nazionale per il superamento dei campi Rom. A oggi esiste un quadro di riferimento ma l’azione di vigilanza e monitoraggio è inesistente. Il M5S darà priorità a tale azione.
4. Regolamento Moschee.
Modifica e/o introduzione di principi innovativi per quanto concerne la legislazione in materia di luoghi di culto musulmani, nella fattispecie, prevedendo l’istituzione di un Regolamento delle Moschee volto a disciplinare sia gli aspetti edilizi e urbanistici delle moschee che quelli religiosi delle comunità musulmane presenti nella Regione Lazio, con attenzione particolare a:
- – evitare la nascita delle moschee garage;
- – prevenire il conflitto inter e intra-etnico e forme di xenofobia;
- – avviare processi di inclusione sociale delle minoranze etnico-religiose
Dal programma di Nicola Zingaretti pag. 48 scaricaProgramma_Zingaretti
A fianco dei Comuni per l’accoglienza ai rifugiati
In materia di rifugiati e richiedenti asilo la Regione ha competenze solo residuali: i due circuiti di accoglienza previsti dall’ordinamento sono, infatti, programmati dal Ministero degli interni o attraverso la gestione diretta dei centri di accoglienza (Cara) o con il coinvolgimento dei Comuni, attraverso il circuito SPRAR. In questi anni abbiamo comunque deciso di sostenere quest’ultimo con nostre risorse, intervenendo a favore dei Comuni che si sono impegnati su questa strada.
Lo abbiamo fatto perché crediamo che il modello di un’integrazione diffusa, che si svolga in piccoli gruppi e su tutto il territorio sia quello più adatto a radicare la cultura dell’integrazione, quello che meglio contribuisce a diminuire diffidenza, intolleranza e rigetto che sono i maggiori rischi nei processi di accoglienza dei rifugiati. Siamo convinti di questa scelta e nei prossimi anni rafforzeremo il sostegno e l’accompagnamento del circuito SPRAR:
- ǰ incentivando una sempre maggiore adesione dei Comuni del Lazio nei prossimi cinque anni;
- ǰ rinforzando i servizi accessori per l’inclusione sociale – quali l’insegnamento della lingua, la formazione professionale, l’inclusione lavorativa, i diritti di cittadinanza, l’integrazione sociale e ricreativa – per contribuire ad un clima sempre più favorevole ad un’effettiva accoglienza;
- ǰ attraverso il sostegno a campagne di comunicazione sul tema, che aiutino la cittadinanza ad una migliore conoscenza della realtà dell’immigrazione e l’affermarsi di una cultura della tolleranza e dell’accoglienza.
(4) Ci riferiamo in particolare alla linea del M5S sulla Bolkestein e alla Proposta di legge per il commercio ambulante di Ivan Della Valle, che secondo alcuni Roberta Lombardi aveva pensato, in caso di elezione a Presidente del Lazio, di nominare assessore al commercio. Possibilità sfumata, dato che Della Valle è nell’elenco dei parlamentari che non avrebbero corrisposto i bonifici previsti dal Movimento. Ma ricordiamo che la sua proposta di legge voleva apportare modifiche al decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 (quello che recepisce la Bolkestein) per il commercio su area pubblica perchè la Bolkestein introduce “un più rigido sistema autorizzatorio e, in particolare, il comma 4 non riconosce la proroga automatica dei titoli autorizzatori scaduti, creando delle oggettive difficoltà operative agli oltre 160.000 operatori ambulanti e microimprese del settore”. (vedi http://www.carteinregola.it/index.php/rispondiamo-a-di-maio-sulle-regole-per-lassegnazione-dello-spazio-pubblico/ ) E anche alle dichiarazioni di Luigi Di Maio sull'”abusivismo di necessità” durante la campagna elettorale per le regionali siciliane.(vedi http://www.repubblica.it/politica/2017/08/13/news/di_maio_se_l_abusivismo_e_colpa_della_politica_la_casa_resta_un_diritto_-172937256/