Referendum AD: siamo a 500.000 firme on line, ma arriviamo a 1 milione e più!
Autore : Redazione
(la raccolta prosegue on line fino al 30 settembre, ai banchetti fino al 15 settembre)
Pubblichiamo il Comunicato stampa del gurppo promotore del Referendum sull’Autonomia differenziata, dopo lo staordinario successo della raccolta firme on line che ha permesso di raggiungere il quorum in sole tre settimane in pieno agosto, a cui si sommano quelle reccolte dai banchetti in tutta Italia. Ma il risultato non deve interrompere la raccolta: serve una valanga di firme – un milione, due milioni – per mandare un messaggio forte e chiaro a chi vorrebbe dividere l’Italia e moltiplicare le disuguaglianze. (AMBM)
In sole tre settimane abbiamo raggiunto mezzo milione di firme digitali, il numero previsto dalla Costituzione per promuovere il referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata. Un risultato davvero straordinario, e per certi versi inaspettato per la sua rapidità, peraltro conseguito in pieno agosto, un mese per nulla favorevole a questo genere di iniziative.
Contrariamente a quanto sostiene qualche mal informato esponente del Governo, che ci ricorda la difficoltà nel chiedere e validare tutti i certificati elettorali dei firmatari, per le sottoscrizioni on line la procedura è automatica, grazie al collegamento della piattaforma con l’anagrafe nazionale (ANPR).
A queste vanno aggiunte le centinaia di migliaia di firme raccolte nei banchetti che abbiamo organizzato capillarmente in tutte le Regioni, queste sì da certificare una per una, cosa che ovviamente faremo con il massimo rigore.
Consideriamo quello appena compiuto solo il primo passo. Abbiamo ancora un mese a disposizione e intendiamo utilizzarlo per intero. Proseguirà quindi il nostro impegno nell’invitare le persone a firmare sia sul web che nelle piazze, nelle feste di partito, nei luoghi di lavoro. Contemporaneamente, moltiplicheremo le iniziative per spiegare le ragioni della nostra mobilitazione e i pericoli che corriamo a causa di una legge profondamente sbagliata, che aumenterà inevitabilmente i divari territoriali e le diseguaglianze sociali, minerà alle fondamenta il nostro welfare universalistico, danneggerà allo stesso tempo lavoratori e imprese.
Siamo convinti che, se adeguatamente informati, gli elettori respingeranno il tentativo di dividere e indebolire irrimediabilmente il Paese, compromettendone la coesione sociale e le prospettive di sviluppo. Decisioni di questa portata non possono essere assunte in una logica di scambio tra forze politiche e al riparo da una discussione e un confronto pubblici, che invece devono coinvolgere il numero più ampio possibile di cittadine e cittadini, nelle cui mani va restituito il futuro dell’Italia.
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com