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Regione Lazio, misure slot machine: nessun mercanteggiamento sulla pelle dei più vulnerabili

Martedì 27 luglio approderà al Consiglio Regionale del Lazio  la proposta di legge regionale n. 294 del 19 maggio 2021, adottata dalla Giunta regionale con deliberazione n. 254 del 14 maggio 2021, concernente: “Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2021 e modifiche di leggi regionali”.
Chiediamo ancora una volta ai consiglieri regionali di non approvare l’art. 7  con  la proroga  di un anno dei termini  per i quali dal prossimo primo settembre sarebbero scattati i provvedimenti per lo spostamento delle slot-machine e video lottery  di bar e tabacchi  posti a una distanza inferiore ai 500 metri da luoghi sensibili come scuole e universita’, luoghi di culto, ospedali e  case di cura,  residenze anziani, luoghi di aggregazione sociale  (legge 5/ 2013 e successive modifiche  del febbraio 2020). E di non fare alcuna mediazione sulla durata del rinvio. Qualche giorno fa Fratelli d’Italia ha presentato una proposta di emendamento, primo firmatario il consigliere Pirozzi, per far slittare il termine ultimo addirittura di 24 mesi. Nessun mercanteggiamento: quali interessi dovrebbe preservare una maggioranza di centrosinistra insieme al Movimento 5 Stelle? Quelli del profitto – addizionale – degli esercizi con le slot machine o quelli dei ragazzi, degli anziani, dei più deboli che rischiano di rovinarsi la vita e quella dei propri cari?

In cace il Comunicato di Caritas del Lazio, con le Fondazioni antiusura del Lazio e l’Associazione Alea, e, più sotto, il post di Anna Maria Bianchi sul blog del fatto Quotidiano del 22 luglio 2021

AGGIORNAMENTO 3 AGOSTO 2021: il rinvio di un anno è stato approvato dal Consiglio regionale. Non è possibile al momento sapere i favorevoli e i contrari in quanto il sito regionale è off line dopo il cyber attacco (a parte il Consigliere Ciani di DemoS che ha diffuso il video del suo intervento per il NO al rinvio) 5 agosto 2021

SULL’AZZARDO NON C’È TEMPO DA PERDERE: APPELLO DELLE CARITAS DEL LAZIO PER L’IMMEDIATA ATTUAZIONE NELLA REGIONE LAZIO DELLE INDICAZIONI DEL MINISTERO DELLA SALUTE

Le scorse settimane due importanti misure di politica sanitaria hanno riguardato il tema del gioco d’azzardo patologico e le persone che ne sono vittime: le Raccomandazioni del Direttore generale della Prevenzione sanitaria e le Linee operative per la prevenzione delle patologie dell’azzardo e per l’assistenza alle persone con questa dipendenza e alle rispettive famiglie. Le Caritas del Lazio, unitamente alle Fondazioni antiusura del Lazio e all’Associazione Alea, chiedono dunque alla Regione Lazio tre cose: il recepimento immediato di queste due misure, l’annullamento della decisione di prorogare di un anno l’entrata in vigore del distanziamento minimo delle sale scommesse e slot-machine dai luoghi di pubblico interesse e un Tavolo di confronto per la programmazione.Il 23 giugno l’Osservatorio sull’azzardo presso il ministero della Salute ha indicato tre possibili pericoli derivanti dalla riapertura dei locali dove si gioca d’azzardo: per i pazienti in cura che rischiano una ricaduta o un peggioramento clinico dopo lo stop imposto dal lockdown; per le fasce deboli della popolazione ancora più segnate dalle difficoltà economiche; per la prevenzione del contagio da coronavirus proprio nelle sedi dove si punta denaro, avendo il CTS presso la Protezione Civile valutato come medio-alto il rischio “per la connotazione intrinseca dell’organizzazione delle attività di gioco” in relazione “alle attività statico-dinamiche dei lavoratori e dei clienti senza la possibilità di previsione dell’utilizzo della mascherina da parte di tutti i presenti negli ambienti, anche in relazione al consumo di alimenti e bevande e del fumo di tabacco che avviene nei locali da gioco» (verbale n. 161, del 27 febbraio 2021) Agli elementi sopra citati sono seguite le Raccomandazioni alle Regioni emanate dal Direttore Generale della Prevenzione sanitaria, Giovanni Rezza, lo scorso 12 luglio. Riprendendo le indicazioni dell’Osservatorio sull’azzardo, il Direttore ha chiesto che le Asl di tutta Italia attuino le procedure emanate per «prevenire i gravi rischi correlati alla riapertura», in particolare: ispezioni preventive dei locali adibiti al gioco con riferimento a spazi, illuminazione, aerazione, rispetto delle distanze e degli obblighi di mascherina; gradualità nella rimessa in funzione dei sistemi con verifiche preventive da parte delle Asl; sospensione delle somministrazioni di bevande alcoliche e dell’uso di tabacco.L’ultimo atto normativo è stato del 17 luglio quando il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato dopo quattro anni (il documento era stato licenziato dall’osservatorio nel 2017) il decreto che fissa le Linee operative per la prevenzione delle patologie dell’azzardo e per l’assistenza alle persone con questa dipendenza e alle rispettive famiglie. Anche tale documento impegna le Regioni e riconosce fondati argomenti anche ai Comuni per la prevenzione “strutturale”, cioè per la regolamentazione sul territorio dei giochi affinché sia contenuto il rischio.Alla luce delle nuove e recenti disposizioni, le Caritas del Lazio unitamente alle Fondazioni antiusura del Lazio e all’Associazione Alea, chiedono alla Regione Lazio i seguenti tre interventi che rientrano tra le proprie specifiche competenze e possibilità:1. Attuare quanto prima le Raccomandazioni del Direttore Generale della Prevenzione emanando le conseguenti direttive alle ASL. Vengano programmate le verifiche preventive, le ispezioni nelle sale e si coinvolgano i Comuni;2. Riconsiderare la decisione di sospendere l’entrata in vigore della norma sul distanziamento delle postazioni di gioco dai luoghi sensibili. Si chiede di tornare integralmente a quanto previsto dalla Legge Regionale del Lazio 5 agosto 2013, n. 5, come modificata il 27 febbraio 2020. Una decisione della Giunta regionale dello scorso 12 maggio ne ha invece rimandato di un anno l’entrata in vigore. Una decisione che, come dimostrano gli ultimi provvedimenti in materia di tutela della salute, si è dimostrata pericolosa e scriteriata.A tale riguardo, proprio grazie alle Linee operative emanate dal ministro Speranza, qualora non vi siano provvedimenti della Regione, chiediamo ai sindaci di emanare Ordinanze per motivi contingibili e urgenti che inibiscono il funzionamento dei punti di gioco fino alla conclusione delle verifiche.3. Istituire un tavolo istituzionale a cui partecipino il Terzo settore e il mondo del volontariato per un confronto su una nuova e più evoluta programmazione in materia sanitaria nell’ambito del gioco d’azzardo patologico, attuando le indicazioni delle Raccomandazioni del Direttore Generale delle Prevenzione e delle Linee operative firmate dal Ministro della Salute. (dalla pagina FB di Caritas)

Gioco d’azzardo, la proroga della Regione Lazio sulle slot machine interrompe un percorso virtuoso

“Contrasto al gioco d’azzardo patologico […] determinare i parametri di distanze minime di sicurezza […] che devono necessariamente intercorrere tra le aree sensibili e le installazioni dei nuovi apparecchi per il gioco d’azzardo e di quelli già in uso”: così un intero paragrafo nel programma elettorale della candidata Presidente del Movimento 5 Stelle, Roberta Lombardi, alle elezioni regionali del 2018 invocava misure più stringenti per escludere le slot machine e altri apparecchi dalla vicinanza di scuole, ospedali, centri anziani.

Ma anche nel programma del ricandidato Presidente Nicola Zingaretti del Partito democratico si prometteva un “Testo unico contro le mafie, per la promozione della legalità” che “disciplinerà nuove modalità di prevenzione e contrasto a partire dalle tre leggi regionali esistenti su sicurezza, usura e gioco d’azzardo”. Nel 2020 sono state poi effettivamente approvate delle misure più restrittive, tra le quali appunto il divieto di slot, videolottery e similari da bar, tabaccherie e locali compresi nel raggio di 500 metri da luoghi sensibili, che dovrebbe scattare il 1 settembre 2021. Un provvedimento sacrosanto, raccomandato dagli esperti, la cui efficacia si è potuta constatare durante il lockdown, quando molte persone affette da Gap (Gioco d’Azzardo Patologico) si sono forzatamente disintossicate, come dimostrano studi e analisi.

Un’opportunità che troverebbe un virtuoso prosieguo con l’applicazione della legge regionale, se non fosse che dopo la manifestazione dei rappresentanti degli operatori del settore e le pressanti richieste di Italia Viva e Centrodestra, la Giunta Zingaretti, in cui sono entrate qualche mese fa anche la stessa Lombardi e la pentastellata Valentina Corrado, ha introdotto nel collegato al bilancio un articolo che prevede il rinvio dell’eliminazione delle slot di un altro anno.

Ma i voltafaccia non sono solo sulle promesse elettorali: dopo le proteste di tante associazioni impegnate nel sociale, durante una conferenza stampa indetta dalla Caritas di Roma, l’Assessora regionale alle Politiche sociali Alessandra Troncarelli ha assicurato che non ci sarebbe stato alcun rinvio, salvo poi approvare insieme alla Giunta, qualche giorno dopo, il collegato tal quale, con l’articolo del rinvio. La motivazione è il solito ritornello dei posti di lavoro, con l’aggiunta della crisi degli esercizi commerciali durante il Covid.

Ora che il collegato sta per approdare al voto del Consiglio regionale del Lazio (il 27 luglio), alcune riflessioni vanno fatte. Gli studi e le statistiche confermano che i soggetti più esposti al Gap appartengono agli strati della popolazione più fragili, che con il Covid sono ulteriormente aumentati e quindi ancora più a rischio. Gli esercizi commerciali che dovrebbero rinunciare agli introiti delle slot machine – principalmente bar e tabaccherie – sono solo quelli che rientrano nel “distanziometro”, il raggio di 500 metri dalle citate aree sensibili.

L’indotto riguarda le ditte di noleggio e manutenzione degli apparecchi, con una flessione della domanda solo nelle aree del distanziometro, tenendo presente che bar e tabaccherie hanno un’altra attività principale e che in ogni caso si possono sostenere con dei ristori, come tutte le altre categorie. Nel periodo del rinvio molti esercizi potrebbero decidere di investire per rinnovare l’offerta di gioco con nuove apparecchiature più sofisticate e con giochi più attrattivi e “fidelizzanti” del passato, le cosiddette “gaming hall”. Investimenti che renderebbero ancora più difficile mettere in pratica il “distanziometro”.

Il gioco d’azzardo ha costi sociali altissimi, per le sventurate famiglie dei giocatori d’azzardo, ma anche per tutti i cittadini, per i costi dell’assistenza sociale. La situazione deve essere anche vista nel panorama nazionale: il Piemonte ha già dato il via libera a slot e videolottery cancellando un provvedimento più restrittivo del 2013 e, se cede anche il Lazio, si rischia di interrompere quel percorso virtuoso per cui si stanno battendo tante associazioni in tutta Italia.

Infine, e soprattutto, tante persone – molti giovani – ricadranno nel tunnel della dipendenza e si riapriranno le porte dell’incubo per tante famiglie. Quali interessi dovrebbe preservare una maggioranza di centrosinistra insieme al Movimento 5 Stelle? (Nota: a Roma in questi ultimi anni l’Assemblea Capitolina ha approvato alcuni regolamenti che limitano il gioco d’azzardo, introducendo un distanziometro differenziato per l’interno e l’esterno dell’anello ferroviario, e, con un’ordinanza della Sindaca Raggi, una riduzione giornaliera a otto ore per il funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro, ovunque collocati.) Quelli del profitto – addizionale – degli esercizi con le slot machine o quelli dei ragazzi, degli anziani, dei più deboli che rischiano di rovinarsi la vita e quella dei propri cari?

Questa vicenda getta una luce inquietante, seppure illuminante, sulla distanza che corre tra la propaganda buonista di tante Amministrazioni e le scelte effettive, guidate da una realpolitik che spesso accomuna esponenti della vecchia come della nuova classe politica. Il problema è che la stragrande maggioranza dei cittadini dimentica i programmi elettorali e soprattutto ignora le decisioni dei vertici istituzionali, accontentandosi ogni volta delle parole, dei comunicati e degli slogan.

24 luglio 2021

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

Vedi anche il comunicato dell’8 luglio scorso firmato da Carteinregola, Mettiamoci in gioco ,Rete Esquilino Sociale, Slot Mob https://www.carteinregola.it/index.php/la-regione-lazio-non-approvi-il-rinvio-delle-misure-per-leliminazione-delle-slot-machine-dalle-aree-sensibili/

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