Sabella, carte false e carte scoperte

Autore : Redazione

Dice l’Assessore alla Legalità intervistato il 6 giugno da Giovanna Vitale su Repubblica (1): “Amareggia vedere che alcuni consiglieri della Capitale si sono venduti per mille euro al mese. Non ha idea di quante carte false, truccate, ho trovato, e non solo della giunta Alemanno“. Noi cittadini,  che più che amareggiati siamo davvero indignati, di  carte non in regola in questi anni ne abbiamo trovate tante,  nei fascicoli che abbiamo consultato negli accessi agli atti, e alcune  di queste erano precedenti all’amministrazione Alemanno. Grazie a quegli accessi agli atti,  non abbiamo trovato prove di reato,  ma di qualche falso sì (ad esempio due pareri negativi di Ardis e dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere diventati positivi con prescrizioni in una determina dirigenziale) e soprattutto tantissimi elementi che,  portati alla luce del sole, hanno costretto l’amministrazione a fare una rapida marcia indietro, soprattutto su interventi privati su suolo pubblico (assicurazioni non congrue,  fideiussioni farlocche, prescrizioni non rispettate, inadempienze varie). Adesso il Dipartimento Mobilità dell’Assessore Improta vorrebbe toglierci questo diritto. Chiediamo che – a maggior ragione a fronte del terrificante quadro  che sta emergendo in questi giorni – siano di nuovo   immediatamente messi a disposizione dei cittadini che ne fanno richiesta gli  atti degli interventi in corso. E’ impensabile combattere mafie e corruzione senza garantire subito la totale trasparenza. Vogliamo un’amministrazione che dimostra di avere le carte in regola   giocando a carte scoperte.

(1) Repubblica 6 giugno 2015 Sabella: “I dirigenti corrotti ancora in Comune, il Parlamento ci dia i poteri per cacciarli” di GIOVANNA VITALE