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Slot machine, approvata una mozione capitolina che chiede controlli stringenti

foto ambm

Il 10 novembre l’Assemblea capitolina ha approvato una mozione  che impegna il Sindaco e la Giunta a promuovere l’attuazione e la verifica delle misure previste  dalla legge regionale (1) rispetto alle apparecchiature per il gioco d’azzardo che si trovano in bar, tabaccherie, sale gioco. In realtà la  legge del Lazio  aveva introdotto misure molto stringenti anche sulle distanze degli apparecchi da luoghi sensibili come scuole e centri anziani, ma  in seguito  – 27 luglio 2022 – la stessa maggioranza che le aveva varate le aveva modificate, riducendone la portata.  Carteinregola si era impegnata fino all’ultimo per evitare che ciò avvenisse, organizzando anche un webinar a cui aveva partecipato la consigliera Tiziana Biolghini,  del gruppo Roma Futura, che si era impegnata a portare una mozione in Aula Giulio Cesare. Ora la mozione, sottoscritta da vari gruppi della maggioranza,  è stata approvata e, anche se non può modificare le norme sovraordinate regionali, chiede l’impegno della Giunta perchè vengano applicati almeno quegli obblighi introdotti dal Consiglio regionale dopo la cancellazione del cosidetto “distanziometro” per gli esercizi con slot machine e video lottery già esistenti (e la riduzione delle distanza per le nuove installazioni).

Nella mozione si chiede infatti la promozione della campagna d’informazione No Slot,  con il coinvolgimento  delle associazioni di volontariato e dei cittadini, ma soprattutto una puntuale  verifica delle licenze e delle procedure autorizzative, del rispetto degli orari di apertura e dell’esposizione degli avvisi per il pubblico,  della  conformità dei locali destinati alle apparecchiature, del divieto di ingresso ai minori, del rispetto della distanza dai luoghi sensibili per le nuove aperture. Inoltre si chiede l’istituzione di  un Osservatorio permanente  che collabori con l’Osservatorio Regionale, per svolgere l’attività di monitoraggio sulla presenza del gioco d’azzardo, nella città di Roma. Sul tema era stata approvata dal I Municipio qualche giorno prima una mozione sempre promossa da Roma Futura . Carteinregola nel suo dossier “La città delle persone- le nostre richieste alla politica” ha inserito nei punti per i candidati alle prossime elezioni regionali il ripristino del distanziamento (AMBM)

Mozione n. 172 del 10 novembre 2022

(ex art. 109 del Regolamento del Consiglio Comunale)

PREMESSO CHE

nel nostro Paese sono 15 milioni i giocatori abituali, di cui 2 milioni a rischio patologico e circa 800.000 i giocatori già malati;

ogni anno sono necessari 5-6 miliardi di euro per curare i dipendenti dal gioco patologico, mentre dalle tasse sul gioco ne vengono incassati 8;

i dati confermano una grande diffusione del gioco anche tra gli adolescenti e le persone più interessate al gioco sono le fasce più deboli e fragili della nostra società, chi ha una minore scolarizzazione, chi ha un lavoro più precario, chi è in difficoltà nel trovare una propria identità;

nel Lazio si stimano circa 350.000 persone dedite al gioco e 120.000 affette da ludopatia;

sempre nel Lazio gli sportelli dell’azzardo sono ben 10.142, con oltre 50mila canali di gioco. Si tratta di 19.441 slot in 6.187 pubblici esercizi, 26 sale Bingo, 502 sale VLT con 4.729 apparecchi, 1.702 centri scommesse;

nelle 5 province della Regione Lazio il volume di “gioco fisico” (quelle forme che prevedono una distribuzione sul territorio regolamentate dalla legge in oggetto) nel complesso ha registrato nel 2019 il “picco” di consumo e di spesa, rispettivamente pari a 11 miliardi e 371 milioni e 1 miliardo e 998 milioni di euro. Un consumo per l’azzardo di 2.024 euro annui per ogni abitante, compresi i neonati;

per quanto attiene alla tipologia di “giocatori d’azzardo” si tratta di cittadini con redditi quasi sempre molto bassi, a volte che sfiorano la soglia di povertà e che si indebitano gravemente, mettendo a rischio anche la stabilità familiare, per poter continuare a mettere denaro nelle videolottery o a scommettere nelle sale;

CONSIDERATO CHE

la dipendenza dal gioco è una vera e propria malattia che compromette lo stato di salute fisica e psichica del giocatore, il quale non riuscirà a uscirne da solo. Il malato di gioco (GAP – Gioco d’Azzardo Patologico) è cronicamente e progressivamente incapace di resistere all’impulso di giocare e spesso si trova nella condizione di dover chiedere prestiti a usurai o a fonti illegali, oppure di venire arrestato per falsificazione, frode, appropriazione indebita o evasione fiscale mirate a ottenere danaro per giocare; a volte giunge alla perdita del lavoro per assenteismo. Tutto questo produce sofferenza, difficoltà di relazione anche all’interno della famiglia, litigi e vulnerabilità, fino al suicidio;

nella maggior parte dei casi la patologia di GAP, oggi riconosciuta a livello nazionale nei LEA, non è suffragata da finanziamenti per interventi del servizio sanitario, così che nel nostro Paese si è prodotta una situazione a macchia di leopardo, con aree completamente prive di assistenza specifica e aree dove la sensibilità di alcune Amministrazioni o operatori del privato sociale ha saputo creare servizi ed interventi efficaci;

la dipendenza da gioco si configura come una questione socio-sanitaria, che coinvolge il Sistema Sanitario nazionale, le ASL, le Amministrazioni locali e le comunità nel loro insieme;

la Regione Lazio ha approvato la Legge 5/2013 “Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP)”, successivamente modificata con Legge Regionale del 22 ottobre 2018, n. 7 e con la Legge Regionale del 27 febbraio 2020, n. 1, diventando un provvedimento che contiene misure decisive per contrastare l’impatto devastante sulla vita delle persone, delle famiglie, e sulla stessa società prodotto dalla dipendenza dal gioco d’azzardo;

tra le più rilevanti e incisive quelle dell’art. 11 bis (8) (Disposizioni transitorie): “1. Le limitazioni di cui all’articolo 4 si applicano anche agli esercizi pubblici e commerciali nonché alle sale da gioco già esistenti alla data di entrata in vigore della presente disposizione. 2. gli esercenti che, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, gestiscono apparecchi per il gioco d’azzardo collocati all’interno di esercizi pubblici commerciali o di sale da gioco si adeguano, entro i trenta mesi successivi a tale data, a quanto previsto all’articolo 4, anche attraverso la rimozione degli apparecchi stessi, in coerenza con quanto stabilito nell’Intesa sancita dalla Conferenza unificata del 7 settembre 2017 concernente le caratteristiche dei punti di raccolta del gioco pubblico”;

il termine era il 31 agosto 2021 ma, pochi mesi prima della scadenza, dopo una manifestazione di protesta degli operatori del settore, prima la Giunta poi il Consiglio Regionale hanno rinviato l’applicazione delle misure all’ 1 settembre 2022;

il 27 luglio 2022, con un sub-emendamento alla Legge di Assestamento delle previsioni di bilancio 2022-2024 proposto dalla Giunta e sottoscritto da un fronte “multipartisan” di Consiglieri Regionali, è stato cancellato il provvedimento che la Regione Lazio aveva approvato all’unanimità poco più di due anni prima;

il sub-emendamento elimina di fatto il distanziamento: lo riduce a 250 metri dai luoghi sensibili per l’apertura di nuove sale gioco (comprese quindi nuove postazioni nei bar e nelle tabaccherie) e lo elimina per tutti “gli esercizi pubblici commerciali nonché le sale da gioco già esistenti”, quindi anche quelli davanti a un centro anziani o a una scuola;

nella città di Roma, due ragazzi su tre (66,3%) di età compresa dai 13 ai 17 anni, gioca d’azzardo almeno una volta all’anno; il 36,3% ha dichiarato di essere giocatore abituale almeno una volta al mese attraverso scommesse sportive, gratta e vinci, slot machine, concorsi a premio;

negli ultimi cinque anni le attività di “gambling” (Bingo, Gratta e Vinci, slot-machine, videopoker, scommesse online), ma anche le attività di compravendita dei metalli preziosi usati si sono moltiplicate notevolmente, tanto da far pensare che i due fenomeni siano collegati;

a Roma dal 2012 al 2022 il “consumo” pro capite del gioco d’azzardo è aumentato del 65,2%, passando da 839 a 1.386 euro;

RITENUTO OPPORTUNO

promuovere l’attuazione della campagna d’informazione “NO SLOT”, di cui all’art. 5 della Legge 5/2013 con il coinvolgimento e il sostegno delle Associazioni del Volontariato e dei cittadini;

verificare le licenze e le relative procedure autorizzative, nonché la conformità dei locali dei destinati alle apparecchiature da parte degli Uffici competenti ed il rispetto della distanza dai luoghi sensibili quali scuole di ogni ordine e grado;

vigilare sugli orari di apertura e chiusura delle attività di gioco e sulla messa a conoscenza del pubblico delle relative disposizioni, da porre all’ingresso delle sale gioco e degli esercizi con slot machine e videolottery con riguardo in particolar modo ai minori;

verificare la corretta esposizione negli esercizi commerciali e nelle sale gioco di un’adeguata informativa sui pericoli della dipendenza dal gioco e dei relativi servizi di assistenza, nonché del divieto d’accesso al gioco da parte dei minori;

istituire un Osservatorio permanente presso l’Assessorato competente, che collabori con l’Osservatorio Regionale in materia, per svolgere l’attività di monitoraggio sulla presenza del gioco d’azzardo nella città di Roma;

tutto ciò premesso e considerato;

L’ASSEMBLEA CAPITOLINA
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA CAPITOLINA A

1)  promuovere l’attuazione della Campagna d’informazione “NO SLOT”, cui all’art. 5 della Legge 5/2013, con il coinvolgimento e il sostegno delle Associazioni del Volontariato e dei cittadini;

2)  verificare le licenze e le relative procedure autorizzative, nonché la conformità dei locali destinati alle apparecchiature da parte degli Uffici competenti ed il rispetto per le nuove aperture della distanza dai luoghi sensibili quali scuole di ogni ordine e grado;

3)  vigilare sugli orari di apertura e chiusura delle attività di gioco e sulla messa a conoscenza del pubblico delle relative disposizioni, da porre all’ingresso delle sale gioco e degli esercizi con slot machine e videolottery, con riguardo in particolar modo ai minori;

4)  verificare la corretta esposizione negli esercizi commerciali e nelle sale gioco di un’adeguata informativa sui pericoli della dipendenza dal gioco e dei relativi servizi di assistenza, nonché del divieto d’accesso al gioco da parte dei minori;

5)  costituire un Osservatorio permanente istituito con deliberazione di iniziativa consiliare presso l’Assessorato competente, composto anche da esperti, Organismi del Terzo settore, associazioni e rappresentanti dei pubblici esercizi, che collabori con l’Osservatorio regionale in materia, per svolgere l’attività di monitoraggio sulla presenza del gioco d’azzardo nella città di Roma e promuova iniziative formative e campagne di sensibilizzazione.

F.to: Biolghini, Caudo, Cicculli, Corbucci, Luparelli, Trombetti, Converti e Battaglia. _____________________________________________________________________ ______ La suestesa mozione è stata approvata dall’Assemblea Capitolina con 28 voti favorevoli e 1 contrario, nella seduta del 10 novembre 2022.

19 novembre 2022

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

NOTE

(1) vedi all’art. 5 della L.R. 05 Agosto 2013, n. 5 Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP)

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