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Sottoponte della Musica, Circolo Poste, una lunga storia (che ancora aspetta il lieto fine)

slide della presentazione della Regione Lazio del 22 12 2021

Si sono susseguite ultimamente molte riunioni con i soggetti istituzionali coinvolti sul futuro dell’area sotto e accanto al Ponte della Musica. Ma non è ancora chiaro se e a quali condizioni sarà aperta al pubblico, visto che ci sono elementi piuttosto discordanti e i documenti ufficiali non sono disponibili…

Da anni associazioni e comitati di quartiere sollecitano le istituzioni che hanno in carico l’area sul lungo Tevere nel quartiere Flaminio, affinchè si ponga fine al degrado nel sottoponte e si recuperi lo spazio con un progetto per la destinazione pubblica – un affaccio sul fiume – integrandolo con l’ampia zona verde che lo interclude, di pertinenza dell’Ex CRAL Poste, da tempo in degrado anch’esso dopo un lungo contenzioso con i precedenti gestori.

Si sono tenute ultimamente varie riunioni in loco e anche Commissioni capitoline, per dipanare le varie problematiche di un’area che, come tutte le aree lungo il fiume che appartengono al demanio regionale e che sono per lo più destinate a circoli ad uso privato, è stata nuovamente concessa a Poste, mentre per la parte sotto il Ponte è affidata a Roma Capitale fin dal 2007. Qui il progetto, nato insieme al Ponte, prevedeva uno spazio per spettacoli all’aperto, che dopo il fallimento della società che ha costruito l’infrastruttura non è mai stato completato, nè preso in carico dai servizi comunali che avrebbero dovuto provvedere alla sua gestione, illuminazione, pulizia (1). Da tempo sotto il ponte è nato spontaneamente uno skate park, punto di riferimento di tanti ragazzi, che in tempi di Covid hanno cominciato a utilizzarlo anche come palestra per esercitarsi nella break dance e similari. Il problema è che, essendo un’area facilmente accessibile, la notte è anche luogo di bivacchi, con l’ammucchiarsi di immondizia e bottiglie che solo la buona volontà di alcuni cittadini e comitati riesce di tanto in tanto a rimuovere, dato che AMA non se ne è potuta finora occupare. Infatti l’area non è inclusa nel contratto di servizio e soltretutto l’unico accesso stradale è all’interno dell’ex Circolo Poste (area demaniale/regionale).

Come detto, recentemente l’ex CRAL è stato di nuovo concesso dalla Regione Lazio a Poste, che intende destinarlo a circolo per i suoi dirigenti. In seguito alla richiesta di alcune associazioni e comitati di quartiere, grazie alla Presidente del Municipio Del Bello, alcuni cittadini nell’aprile 2019 avevano potuto vedere in anteprima il progetto di riqualificazione dello spazio verde del circolo, che allora era stato presentato come un parco fluviale aperto alla cittadinanza fino alla sera. In seguito le associazioni hanno inviato più lettere a tutti i soggetti coinvolti, l’ultima nel novembre 2020 (2), chiedendo che l’area del sottoponte fosse inclusa nel progetto e che la cittadinanza fosse informata degli sviluppi, anche con un’assemblea pubblica. Ma non è giunta alcuna risposta (3).

slide della presentazione della Regione Lazio del 22 12 2021

Così si arriva alla conferenza stampa del 22 dicembre 2020, in cui Regione Lazio e Poste presentano il progetto di riqualificazione della “Casina delle Poste” e del Parco, trasmessa in diretta streaming su Facebook. (4). Ma mentre il Direttore della Direzione regionale ‘Lavori Pubblici, Stazione unica Appalti, Risorse Idriche e Difesa del Suolo’ parla di un parco di Poste aperto alla cittadinanza, evidenziando nelle slides – che riportiamo in calce (5) – due spazi, uno di esclusiva pertinenza della casina e uno aperto al pubblico, in tutti gli interventi successivi, di vari esponenti di Poste, compreso l’AD Del Fante (ma anche il Presidente Zingaretti), non fanno alcun accenno ad aperture al pubblico, nemmeno nell’elenco dei vantaggi che la cittadinanza avrebbe ottenuto dall’intervento, che spaziano dalla rivalutazione immobiliare degli edifici circostanti a causa della riqualificazione dell’area, alla riqualificazione, appunto, di uno chalet storico e di un “parco fluviale”, all’esempio di rigenerazione urbana e di architettura sostenibile.

Come mai?

E non rassicura il fatto che sia sul sito di Poste (6), sia nel comunicato diffuso dalla Regione Lazio (7) non ci sia traccia di apertura al pubblico, ma solo di visite scolastiche “una tantum”.

In una  recente Commissione sport del Comune (8) un rappresentante  della Regione (che però ha precisato di non essere il responsabile del rapporto con Poste e del Progetto di riqualificazione)  ha confermato l’esistenza della suddivisione delle due aree, e che una parte dovrebbe essere aperta al pubblico.

Tuttavia chi scrive ha presentato alla Regione Lazio una richiesta di accesso generalizzato per conoscere e far conoscere quanto stipulato dalla convenzione con cui la Regione ha concesso l’area a Poste, accesso che per la seconda volta ha avuto esito negativo (9), con la motivazione che la concessione non è ancora stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Nella comunicazione, ricevuta dopo un mese dalla Conferenza stampa, è anche esplicitato che in ogni caso l’istanza dovrà “essere comunicata al controinteressato” Poste. In pratica, al momento, non è consentito ai cittadini conoscere le condizioni a cui è stata concessa  un’area demaniale a un ente pubblico (seppure in questo caso con un profilo privatistico), in particolare per quanto riguarda le condizioni per il parziale uso pubblico.

slide della presentazione della Regione Lazio del 22 12 2021

Nelle slides illustrate nel corso della conferenza stampa il perimetro dell’area sotto il ponte non è oggetto degli interventi e sembra restare recintata, e addirittura viene scavalcata con uno stretto corridoio per raggiungere una vasca per giochi acquatici che rientrerebbe sempre nell’area di pertinenza di Poste.

A questo punto appare decisamente urgente che la Regione Lazio chiarisca definitivamente, mettendo on line il progetto insieme ai termini dell’accordo Regione- Poste alla base della concessione per quanto riguarda l’uso pubblico. E soprattutto che si informino e coinvolgano i cittadini, anche per le destinazioni del sottoponte, che nelle varie riunioni sono apparse piuttosto vaghe: da una parte si è ribadita la vocazione sportiva e il possibile mantenimento di una struttura per lo skateboard, dall’altra si è parlato di funzioni di cavea musicale; dalla Regione si è appreso che Poste ha predisposto un progetto anche per quell’area, in attesa dell’approvazione comunale, mentre il Comune ha parlato di passaggi preliminari per il collaudo e l’accatastamento e il passaggio al Patrimonio capitolino, fino alla presa in carico del Dipartimento lavori pubblici. In pratica è emersa, durante tutte le riunioni pubbliche, una certa incomunicabilità tra i vari enti interessati, di colore politico diverso, mentre è più che mai necessario che si crei un tavolo Regione Comune Municipio (10). Ed è certo anche che finora i co- interessati – cittadini e comitati di quartiere – sono rimasti completamente fuori dai progetti (11).

Anna Maria Bianchi Missaglia

9 febbraio 2021

Post scriptum 10 febbraio: ha avuto conferme ufficiali quanto anticipato da Diarioromano (su segnalazione in seguito ad accesso agli atti del Comitato che voleva prendersi cura del sottoponte) sul fatto che nè il Ponte nè il sottoponte sono mai stati collaudati e accatastati (12)

NOTE

(1) Un recente articolo di Diarioromano comunica che, secondo la documentazione fornita dal Comitato che voleva prendersene cura in pianta stabile, il Ponte e l’area sottostante non sono mai stati collaudati, procedura prodromica a qualsiasi presa in carico

(2) vedi lettera 2 maggio 2019 e 22 luglio 2020 scarica

scarica lettera 23 novembre 2020 -riepilogo della  vicenda dell’area sotto il Ponte della Musica e richiesta informazione e coinvolgimento della cittadinanza su progetti area sotto il Ponte e Circolo delle Poste in seguito alla riunione indetta dal Comitato Don Minzoni il 21 novembre 2020 con alcuni esponenti della Regione Lazio e del Municipio II

(3) Una richieista di accesso agli atti generalizzato del luglio 2019 ha ottenuto un diniego (analogo diniego repsingerà analoga richiesta del gennaio 2021) con le seguenti motivazioni:

23 lug 2020, La risposta della Regione Lazio alla richiesta di accesso agli atti generalizzato:

Con riguardo alla richiesta contenuta nella nota in riferimento, con la quale si chiede l’atto di rilascio della concessione per il circolo delle Poste Italiane, che sorge su di un’area demaniale ubicata lungo il fiume Tevere, altezza Lungotevere Flaminio, n. 67, nell’area prospiciente il Ponte della Musica nel Comune di Roma, si deve segnalare che il compendio del demanio idrico in questione risulta essere interessato da una domanda in corso di istruttoria, ai fini del rilascio del relativo titolo concessorio, che è stata ritenuta ammissibile alla valutazione, a norma dell’art. 9, comma 1, – capo II del Regolamento Regionale 30 aprile 2014, n. 10, come risulta dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio – n. 93 del 15/11/2018 – Suppl. n. 1.

In proposito, è stata adottata, altresì, la Determinazione 25 febbraio 2020, n. G01906, avente ad oggetto il “Procedimento EQ-1978 – Determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi decisoria ex art. 14, co. 2, legge n. 241/1990 – Forma semplificata e modalità asincrona per il rilascio di una concessione all’uso esclusivo di bene demaniale, pertinenza idraulica del Fiume Tevere, ascritto al Demanio Idrico dello Stato e costituito da una porzione di area demaniale sul fiume Tevere, in sinistra idraulica in Comune di Roma ubicata in Lungotevere Flaminio, 67, identificato al Catasto terreni al foglio di mappa n. 534, p.lle nn. 81, 20, 25, 122 e 123”, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 27 del 17/03/2020 – Suppl. n. 1.

Al riguardo, la scrivente Direzione, essendo detto procedimento amministrativo tutt’ora in corso e tenuto anche conto che la richiesta effettuata dalla S.V. è formalmente mancante del requisito della legittimazione attiva, comunica che l’istanza è inammissibile in quanto meramente esplorativa, volta a “scoprire” di quali informazioni l’Amministrazione disponga, come chiarito dal Par. 4.2 delle “Linee guida” adottate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), con Delibera n. 1309 del 28 dicembre 2016, recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico generalizzato, di cui all’art. 5, comma 2, del succitato D.Lgs.vo n. 33/2013 e, pertanto, esprime il proprio diniego all’accesso agli atti amministrativi richiesto con la suddetta istanza.

(4) Vedi Accordo Poste-Regione LazioLa Regione Lazio insieme a Poste Italiane per la riqualificazione dell’area del lungotevere del Ponte della Musica https://www.facebook.com/RegioneLazio/videos/231524188356435

(5) Nelle slides è indicata una Superficie complessiva di 25.200 mq di cui Superficie di fruizione pubblica 10.000 mq

scarica la presentazione del progetto illustrata il 22 dicembre dal Direttore della Direzione regionale ‘Lavori Pubblici, Stazione unica Appalti, Risorse Idriche e Difesa del Suolo e pubblicata su Expartibus https://www.expartibus.it/wp-content/uploads/2020/12/presentazione-lungotevere.pdf

(6)

vedi https://www.posteitaliane.it/it/comunicati/regionelazioepost-1476530709830.html

(7) Vedi (da Expartibus 22 dicembre) https://www.expartibus.it/accordo-regione-lazio-poste-italiane-per-riqualificazione-lungotevere/

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.

Questa mattina, 22 dicembre, alle ore 12:00, presso la Sala Tevere della Regione Lazio, via Cristoforo Colombo 212 a Roma, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha illustrato i contenuti dell’accordo con Poste Italiane per la riqualificazione di spazi sul fiume Tevere.

All’evento, trasmesso in streaming sul profilo Facebook della Regione Lazio, hanno partecipato Mauro Alessandri, Assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità della Regione Lazio, Wanda D’Ercole, Direttore della Direzione regionale ‘Lavori Pubblici, Stazione unica Appalti, Risorse Idriche e Difesa del Suolo’, Matteo Del Fante, Amministratore delegato di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, Condirettore Generale di Poste Italiane.

Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, Matteo Del Fante, Amministratore Delegato di Poste Italiane e Giuseppe Lasco, Condirettore Generale di Poste Italiane, illustrano i contenuti di un progetto promosso da Poste Italiane in accordo con la Regione Lazio per la riqualificazione e il rinnovamento di un’area del fiume Tevere.

La rinnovata collaborazione fra la Regione Lazio e Poste Italiane è coerente con l’impegno comune indispensabile per assumere un ruolo attivo a sostegno del contesto sociale, economico e ambientale e volto a riconoscere l’importanza dei programmi di educazione e formazione a tutela dell’ambiente e promuovere la centralità del tema della sostenibilità.

Spiega il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti:

La riqualificazione dell’area limitrofa al Ponte della Musica è un’ottima notizia per Roma perché si tratta di un’opera in un quadrante storico della capitale che da troppo tempo era sprofondato nel declino.

L’intervento di Poste rimetterà al servizio della città una zona straordinaria che unisce il polo sportivo del Coni e dello Stadio Olimpico con quello culturale del MAXXI e l’Auditorium.

Un bellissimo segnale di speranza anche in vista del prossimo Giubileo del 2025. Come Regione continueremo a dare una mano a questo progetto.

L’Amministratore Delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante ha dichiarato:

La sostenibilità è ormai un fattore di successo imprescindibile per le imprese di ogni settore, in primis per la Nostra. Poste Italiane ha deciso con entusiasmo di investire nel progetto di riqualificazione ambientale per un’area verde a ridosso del fiume Tevere.

È senza dubbio un esempio concreto del nostro impegno in tema di sostenibilità ma è anche un simbolo di rinascita e di speranza, soprattutto per le nuove generazioni. Un messaggio che è molto importante lanciare in questo momento così difficile.

Il Condirettore Generale di Poste Italiane Giuseppe Lasco ha aggiunto:

Poste Italiane ha da tempo inserito in maniera strutturale i principi ESG nelle sue strategie e nei suoi piani industriali.

Il progetto presentato oggi e le altre importanti iniziative in tema di sensibilizzazione sui temi ambientali, previste dal protocollo di intesa siglato con la Regione Lazio, si inseriscono in un percorso di collaborazione con le istituzioni che ha visto Poste Italiane impegnata, ad esempio, in un ampio programma di interventi nei piccoli comuni di tutta Italia, per ampliare l’offerta di servizi e semplificare la vita dei cittadini.

Dove si trova l’area cuore del progetto

Attualmente in uno stato di quasi abbandono, l’area in questione ha una consistenza di circa 24.000 mq, ed è inquadrata nel cosiddetto ‘Asse della Musica’, che dall’Auditorium di Renzo Piano attraversa il Palazzetto di Nervi, il MAXXI di Zaha Hadid e il Teatro Olimpico per poi oltrepassare il fiume Tevere sullo sfondo della collina di Monte Mario, in una delle più importanti zone dell’intera area demaniale fluviale.

In cosa consiste il progetto di qualificazione di Poste Italiane

Nel 2018 Poste Italiane S.p.A. ha avviato un’istruttoria per la richiesta di una nuova concessione dell’area, di fatto gestista da Poste sin dagli anni 30 con attività ricreazionali, sportive e ludiche nelle zone adiacenti alla cosiddetta ‘Casina di Lungotevere Flaminio’, per anni punto di riferimento del Dopolavoro di Poste. Una ‘gestione’ durata fino al 2011, anno in cui sono cessate le attività con conseguente decadimento dell’area ubicata nei pressi dell’attuale ‘Ponte della Musica’.

Due anni fa dunque Poste, di concerto con la Regione Lazio, decide di presentare un progetto di riqualificazione ambientale e paesaggistica di questa area del fiume Tevere in un’ottica di rilancio del fiume e dei suoi spazi limitrofi, successivamente esaminato e approvato in Conferenza dei Servizi.

Questi i principali interventi previsti:

  • realizzazione del nuovo ‘parco fluviale’ con la creazione di un arboreto fluviale, di ripascimento delle sponde, compatibile con le caratteristiche e vocazioni floristiche del luogo;
  • installazione di un tappeto-  Playground: spazio pavimentato destinato a giochi, circa 2.230 mq;
  • ripristino del disegno originario delle aiuole del giardino storico esistente e integrazione della vegetazione;
  • allestimento di una rete di percorsi pedonali che connettono gli spazi destinati alle diverse attività ricreative e ludiche previste;
  • allestimento di una rete di percorsi naturalistici nell’arboreto fluviale e predisposizione di un’area dedicata alla passeggiata a ridosso del fiume;
  • recupero e/o ripristino dei manufatti esistenti e parti integranti del disegno originario, tra cui la lunga e continua balaustra parallela al fiume, le tribune sul terrapieno dell’argine, le fontane, le panchine, i vasi, i gruppi scultorei e gli altri elementi decorativi;
  • recupero dell’area destinata alla Piazza d’Acqua disponibile ad accogliere giochi d’acqua;
  • soluzioni per l’efficientamento energetico e a tecniche di risparmio idrico per il sistema di irrigazione
  • miglioramento sismico strutturale e restauro conservativo dell’involucro esterno della ‘Casina Sportiva’ che interesserà le facciate, gli intonaci, gli stucchi, i rivestimenti e le coperture con ristrutturazione degli interni dell’edificio.

Una volta terminati i lavori, l’area sarà messa a disposizione delle scuole primarie e secondarie. Le visite potranno essere su prenotazione secondo calendario da stabilire, durante l’anno scolastico e saranno accompagnate da guide, oltre ad essere completamente gratuite.

Sarà un viaggio, in totale sicurezza, sospeso tra la storia e l’ambiente nel cuore di una delle aree più belle della città e a pochi metri dalle sponde del fiume Tevere.

Le scolaresche in visita potranno anche usufruire del playground del Parco, che si estende su una superficie complessiva di 2160 mq: ispirato ai criteri più avanzati di progettazione delle aree ludiche, consente attività all’aperto in grado di sviluppare la creatività degli studenti e la loro socialità.

Alle visite saranno inoltre associati percorsi culturali e didattici incentrati sulla storia delle comunicazioni e, in particolare, del sistema postale.

I progetti della Regione Lazio per il fiume Tevere

Nel corso della presentazione di questo progetto che la Regione Lazio ha condiviso con Poste Italiane, il Presidente Zingaretti ha illustrato il piano a lungo termine promosso in questi anni dalla Giunta per la rinascita del fiume Tevere. Un percorso programmato per il recupero del fiume che attraversa la Capitale: dalla pulizia delle banchine alla riqualificazione delle aree maggiormente frequentate, anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni.

L’obiettivo è quello di rendere il Tevere protagonista della vita della città, con spazi comuni, occasioni di sviluppo di parti del tessuto urbano, attraverso investimenti mirati.

Sono circa 2,5 mln di euro le risorse che saranno investite nei cosiddetti Parchi d’affaccio, progetto ambizioso e innovativo dal punto di vista ambientale al quale la Regione Lazio sta lavorando da tempo attraverso una serie di azioni con l’obiettivo di creare un sistema di parchi affacciati sul Tevere, fruibili 365 giorni l’anno, valorizzati e mantenuti anche grazie alla collaborazione con cittadini e associazioni.

Due milioni di euro sono stati messi in un protocollo con il Comune di Roma per la riqualificazione e la valorizzazione delle aree demaniali fluviali sul fiume Tevere e sul fiume Aniene site nel territorio comunale di Roma Capitale. Ulteriori due milioni di euro stanziati in un bando regionale che prevede un piano triennale di azioni, a favore di questo progetto sono previste nuove risorse per 1,6 milioni di euro.

Molto interessante anche l’esperimento della barriera contro la plastica, da ottobre ad aprile dello scorso anno sono stati raccolti nel Tevere 2,3 tonnellate di rifiuti attraverso una barriera ad hoc. L’equivalente di 15 mila bottigliette di plastica.

(8) Mercoledì 20 gennaio si è tenuta la commissione capitolina sport Guarda la diretta https://webtvromacapitale.it/portal/watch/commission/4a8def82-0aba-44fa-802e-518d8293b7d4

Sul tema di un parco di affaccio nell’area golenale sottostante il Ponte della Musica, il 29 gennaio 2021 si è svolto un incontro pubblico organizzato da Agenda Tevere nell’ambito delle attività del Contratto di Fiume Tevere da Castel Giubileo alla Foce”

vedi anche https://romah24.com/flaminio-parioli/news/ponte-della-musica-imminente-loperazione-recupero-il-comune-detta-i-tempi-2/

(9)

(10)la necessità di un tavolo dedicato è stata sostenuta anche dal Contratto di Fiume Tevere promosso da Agenda Tevere in occasione del citato incontro”

(11) anche se tutti gli enti coinvolti, nelle riunioni e commissioni hanno manifestato disponibilità all’ascolto, che speriamo si traduca presto in atti concreti

(12) vedi Corriere della Sera 10 febbraio 2021 Il Ponte della Musica? Non è mai stato collaudato né accatastato Le lacune sono emerse dopo che i comitati di quartiere hanno chiesto che l’area sottostante, diventata punto di ritrovo di una comunità di skater e vissuta dai residenti, venisse riqualificata. Il Comune: «Soluzione tre-quattro mesi» di Maria Egizia Fiaschetti https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/21_febbraio_10/ponte-musica-non-mai-stato-collaudato-ne-accatastato-13b01f80-6b12-11eb-8b10-8eef7b7ae281.shtml

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