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Spiaggia Tiberis, l’altra narrazione

tiberis da agenda tevere 3 agosto 2019 1Pubblichiamo alcune foto e un esaustivo dossier di Agenda Tevere sull’allestimento della spiaggia  sul Tevere all’altezza di Ponte Marconi  inaugurata ieri, 3 agosto, alla presenza della Sindaca Raggi. Certamente l’apertura  assai tardiva evidenzia un’Amministrazione ancora in affanno nella rincorsa, non solo delle emergenze, ma anche di eventi programmati da un anno all’altro. Ma  quello che ci interessa raccontare è che questa volta l’operazione è stata portata avanti in collaborazione con Agenda Tevere, una onlus nata nel marzo 2017 che ha messo insieme cittadini e associazioni (tra le  quali Cittadinanzattiva Lazio, che partecipa con Cittadinanzattiva Flaminio) uniti dalla sfida di ricostruire l’immagine, la  fiducia e l’anima della città partendo dal suo Fiume Tevere.

Ed  è una sfida anche quella di avviare un confronto con le istituzioni di tutti i livelli – Municipi, Comune, Regione, enti vari – per provare a rimettere in sesto e restiruire alla città, tratto dopo tratto, un elemento fondamentale  della vita della Capitale.

Dice Claudio Gatti, giornalista e appassionato promotore di AT: “Per Agenda Tevere  il progetto Tiberis 2019 è molto più di un esempio di riqualificazione di uno spazio verde urbano secondo criteri e crismi di qualità da capitale europea. E’ un modello di rinascita urbana e, ancor più di creazione di “capitale sociale”, la più straordinaria risorsa di una grande comunità urbana che però ultimamente a Roma fa fatica a emergere.”
Chiunque – in qualunque veste – abbia tentato di realizzare un intervento di forte impatto sociale  su uno spazio di verde pubblico romano, sa che riuscire a studiare e realizzare un piano di riqualificazione come quello del Tiberis 2019 in meno di due mesi ha del miracoloso. E la cosa ancor più straordinaria – oltre che bella – è che il “miracolo” non è riuscito per la volontà o la fermezza di un singolo soggetto. E’ riuscito perché il progetto, frutto di un processo di condivisione e collaborazione tra Comune e rappresentanti della cittadinanza attiva, è stato poi sostenuto da tutti gli altri soggetti istituzionali competenti e infine supportato finanziariamente da soggetti privati. E in una società divisa, polemica e troppo spesso disfattista quale quella romana, questo è un piccolo miracolo nel miracolo”.

Invitiamo a leggere le righe sottostanti che, con una meritevole “operazione trasparenza” , Agenda Tevere  ha pubblicato sul suo sito, prima  di liquidare l’esperimento con la solita battuta del cittadino disilluso.

Per cambiare Roma, è giusto criticare, ma bisogna anche saper proporre – quando si riesce a farsi ascoltare, ma anche questo è un merito –  ed essere disposti a mettersi in gioco.

(in calce un po’ di foto)

(AMBM)

4 agosto 2019

Per osservazioni e precisazioni: laboratoricarteinregola@gmail.com

Post scriptum: a quelli che “i soldi potevano essere spesi per qualcos’altro”, “Roma ha il suo mare perchè fare la spiaggia a Ponte Marconi”, ” A Parigi l’hanno realizzata sulla Senna  in pieno centro”, chi scrive (ma è un’opinione personale) risponde: sono d’accordo a fare una spiaggia in una zona decentrata che soffoca nel cemento, in un’area degradata da recuperare e  per questo penso che l’amministrazione abbia fatto bene a investirci dei soldi, anche se  mi auguro che questa volta  l’organizzazione sia  migliore anche in seguito e  quell’area resti  fruibile a lungo, senza sprofondare  di nuovo nel degrado fino al prossimo agosto (speriamo prima).

Vedi anche Roma Today  3 agosto 2019 Tiberis, sabato 3 agosto riapre la spiaggia sul Tevere: ecco cosa troveranno i romani
Sotto ponte Marconi è stata allestita una nuova versione di Tiberis. Non c’è la piscina ma, rispetto alla passata edizione, ci sono importanti novità. Gatti (Agenda Tevere): “Quest’anno qualità e confort adeguati ad una Capitale: https://arvalia.romatoday.it/marconi/tiberis-apertura-sabato-3-agosto-.html

tiberis da agenda tevere 3 agosto 2019 4

Agenda Tevere e il Comune di Roma. (dal sito di Agenda Tevere)

Dal momento della sua costituzione, Agenda Tevere si è impegnata attivamente sia con il Comune sia con la Regione per favorire il superamento della FRAMMENTAZIONE DI COMPETENZE all’origine di gran parte degli ostacoli che finora hanno impedito la riqualificazione delle banchine del Tevere.

Accogliendo lo sforzo di sensibilizzazione condotto da Agenda Tevere, il Comune di Roma ha deciso di costituire l’Ufficio Speciale Tevere, organo con compiti di coordinamento e pianificazione dotandolo di un Comitato di indirizzo strategico, e aprire così la macchina istituzionale alla cittadinanza attiva e al mondo accademico.

Con un avviso di pubblica manifestazione d’interesse, l’UST ha invitato esponenti del mondo associativo e di quello accademico con competenza sul Tevere a candidarsi per tale Comitato (ruolo che non comporta alcun compenso, neppure in termini di gettone di presenza). Agenda Tevere si è candidata ed è stata selezionata.

Agenda Tevere e il Tiberis 2019

Con il Progetto Tiberis 2019 Agenda Tevere Onlus ha supportato l’Ufficio Speciale Tevere dell’Amministrazione di Roma Capitale in uno sforzo inteso ad andare oltre la realizzazione di uno spazio verde fruibile dai cittadini, creando piuttosto un “luogo di novità e innovazione civica” volto a un cambiamento nelle dinamiche dei rapporti tra diversi soggetti protagonisti della vita cittadina. E con il supporto di Agenda Tevere, il nuovo Ufficio Speciale Tevere dell’Amministrazione di Roma Capitale ha completato un progetto di riqualificazione di un tratto di sponda del Tevere con standard di fruibilità, funzionalità e qualità adeguati allo stile di una Capitale europea.

Agenda Tevere ritiene che quella del Progetto Tiberis 2019 debba essere ritenuta a tutti gli effetti la prima manifestazione concreta di quella “collaborazione ecosistemica” tra istituzioni e soggetti rappresentativi della cittadinanza attiva e del mondo imprenditoriale privato disposti ad assumersi compiti e responsabilità nella riqualificazione e/o valorizzazione di beni pubblici. Uno degli obiettivi primari dell’Associazione è infatti quello di rompere il circolo tanto vizioso quanto sterile dato dalle lamentele (o proteste) della cittadinanza seguite dalle giustificazioni (o scuse) delle istituzioni che da decenni alimenta la frustrazione e lo scetticismo dei romani.

Non c’è dubbio che a Roma, e in Italia in generale, si possa essere spinti al fatalismo. Anche perché il sistema sembra fatto apposta per favorire l’inerzia. Come ha scritto qualche giorno fa Sergio Rizzo su Repubblica, il nostro è il “Paese delle complicazioni”, E, aggiungiamo noi, il Paese che rigetta chi è disposto a mettersi in gioco per il bene della collettività. Ma Tiberis 2019 vuole dimostrare che non deve essere sempre così, e che i cittadini determinati oltre che volenterosi possono portare le istituzioni a fare cose mai fatte prima con tempistiche mai viste prima.

Il Tiberis 2018

Per poter veramente capire e apprezzare l’investimento di sforzi e risorse che ha prodotto il Progetto Tiberis 2019, occorre innanzitutto conoscerne la storia e il percorso fatto.

Nell’estate del 2018, dopo aver trasformato un tratto di banchina da decenni abbandonato al degrado ambientale e sociale, l’Amministrazione di Roma Capitale ha aperto la Spiaggia Tiberis in zona Marconi, realizzando un progetto elaborato da sue risorse interne che ha suscitato un’ondata di critiche dei media e nei social (molto meno negativa la reazione della popolazione locale che da anni viveva a contatto con un’area golenale abbandonata a se stessa e ridotta a scarico abusivo e con la realizzazione della Spiaggia Tiberis ha finalmente avuto uno spazio pubblico fruibile). Oltre al ritardo nell’apertura dell’allestimento temporaneo, sono stati oggetto di dibattito o critica i costi del progetto e la qualità del progetto paesaggistico e degli allestimenti.

il Tiberis 2018 è stato poi disallestito alla fine di ottobre del 2018, non essendo consentito. PER LEGGE, alcun intervento sulle aree golenali del Tevere se non di natura temporanea.

 

Il ritardo nell’apertura del 2019

Purtroppo anche Tiberis 2019 sarà aperto solo ad agosto, e non a fine giugno, come sarebbe stato preferibile per tutti. Agenda Tevere è perfettamente consapevole di questa manchevolezza. Che però è dipesa da lungaggini burocratiche purtroppo tipiche degli iter burocratici romani e comunque  fuori dal nostro controllo. Soltanto agli inizi di giugno 2019 siamo infatti stati messi nelle condizioni di accettare formalmente l’invito a rappresentare il mondo associativo con competenza sul Tevere nel Comitato d’Indirizzo Strategico dell’UST.

A quel punto, il Comitato d’Indirizzo Strategico si è trovato davanti a una scelta: aprire il prima possibile lo spazio Tiberis utilizzando lo stesso schema architettonico-paesaggistico e gli stessi allestimenti del 2018, oppure innalzare l’asticella della qualità studiando un progetto nuovo e innovativo spostando in avanti la stagione del Tiberis 2019.

SI è optato per questo secondo percorso, molto più complesso e sfidante, ma con maggiore potenziale di cambiamento in positivo per la città e i suoi abitanti.

Anziché inaugurare lo spazio gli inizi di luglio con un intervento “già visto” che si sarebbe dovuto chiudere a fine settembre, si è dunque deciso di procedere con lo studio e la realizzazione di un progetto “mai visto” aprendo Tiberis 2019 ai primi di agosto e mantenendolo aperto fino alla fine di ottobre.

 

La sfida del Tiberis 2019

Per Agenda Tevere la scelta di impegnarsi nel Tiberis 2019 ha significato accettare una grande – e difficile – sfida. Cosa che abbiamo fatto nella piena consapevolezza che la strada sarebbe stata in salita, e che nulla sarebbe stato facile.  Perché si trattava di dimostrare  che, attraverso l’assunzione di responsabilità e di impegni concreti da parte di cittadini volontari e la “collaborazione ecosistemica” tra istituzioni pubbliche, cittadini attivi e realtà private si sarebbe potuto far fare un grande – e visibile –  salto di qualità rispetto alla versione della Spiaggia Tiberis dell’estate 2018.

Alcuni dei nostri stessi associati si sono domandati se avesse senso per Agenda Tevere impegnarsi nella realizzazione di un intervento su uno spazio che la nostra associazione non ha in concessione, quindi non è di sua competenza o responsabilità. La risposta è semplice: lo abbiamo fatto perché sapevamo che, con le competenze dei nostri associati, realizzare un progetto su cui si ha il controllo e la responsabilità diretta sarebbe stato relativamente facile. Molto più difficile invece supportare un’istituzione pubblica in un processo di elaborazione, realizzazione e gestione che garantisse risultati “da capitale europea” in uno spazio di responsabilità istituzionale. Ma se si fosse riusciti in questo, si sarebbero provate in modo concreto e definitivo l’efficacia e la replicabilità del nostro modello.

tiberis da agenda tevere 3 agosto 2019 5I costi

L’anno scorso tra le varie critiche rivolte al progetto della Spiaggia Tiberis c’è stata anche quella di un utilizzo eccessivo – o addirittura di spreco – di denaro pubblico (critica che non sempre ha tenuto conto di quell’importante lavoro di bonifica strutturale fatto che ha permesso quest’anno di realizzare un nuovo allestimento senza incorrere negli stessi costi).

Visto che il Tevere è l’UNICO fiume di una metropoli europea che non ha un parco lungo le sue banchine (le uniche aree di qualità sono quelle dei circoli privati), è evidente che volendo dare un segnale di svolta e di rinascita urbana, la scelta del Tevere – che della città rappresenta la storia oltre che l’anima, ed è il bene anche geograficamente più condiviso –  ha un fortissimo valore simbolico. Detto ciò, neppure la storica assenza di interventi di riqualificazione delle aree verdi lungo Tevere potrebbe giustificare interventi con costi eccessivi (od, ovviamente, spreco di fondi pubblici). Con questa consapevolezza, Agenda Tevere e l’UST hanno lavorato perché il Tiberis 2019 avesse costi molto contenuti per l’amministrazione comunale, facendo sì che a fornire i fondi a garanzia della qualità del progetto fossero cittadini-mecenati o aziende private interessate a sposare un progetto nato con dinamiche innovative. Ovviamente Agenda Tevere è stata la prima a impegnarsi in questo sforzo.

 

Non sarebbe stato possibile senza i nostri partner

Agenda Tevere ha coinvolto in questa iniziativa aziende private interessate a dare un contributo a quello che si può considerare  un esperimento civico prima ancora che un intervento di riqualificazione paesaggistica.

Tra le aziende che hanno sposato il concetto proposto da Agenda Tevere c’è Italgas, che ha dato un sostegno all’iniziativa fornendo alla nostra Onlus diversi arredi, quali le “vele”, gli ombrelloni, le sdraio, i tavolini e le sedie che andranno ad allestire gli spazi di Tiberis 2019.

E’ stata nostro partner anche Acea, che sarà fornitrice dei corpi illuminanti con i quali sarà realizzato un sistema di illuminazione.

A dare un contributo all’iniziativa, attraverso sconti particolari sulle forniture, sono state inoltre alcune delle ditte fornitrici, quali il Gruppo Sogimi, la Polidro H20 e la Ethimo.

 

L’obiettivo del Tiberis 2019

L’obiettivo è stato quello di creare e rendere fruibile gratuitamente uno spazio pubblico di ricreazione, sport e tranquillità agli abitanti di Roma Sud. A questi cittadini si è voluto offrire uno spazio verde aperto a tutti che presentasse confort, funzionalità e arredi all’altezza di una Capitale europea, e di cui i cittadini della zona – e i romani  tutti – potessero essere fieri.

tiberis da agenda tevere 3 agosto 2019 2

 

La descrizione

Il Progetto Tiberis 2019 sarà un allestimento temporaneo studiato per essere inserito nel sistema connettivo urbano, funzionale ed ecologico fluviale in grado di evidenziare i diversi elementi caratterizzanti e identitari del sito e documentare le sue stratificazioni storiche (antiche e moderne).

Pur assecondando la morfologia e le caratteristiche golenali fluviali, l’allestimento temporaneo include tutte le attrezzature necessarie per un uso “ricreativo” estivo dell’area con una sequenza di “vele” e di controllo microclimatico che permette di creare una successione di spazi d’ombra.

 

Gli elementi-chiave del Progetto Tiberis 2019

➢       Spazi in ombra

➢       Sedute comode ed esteticamente piacevoli

➢       Spazi per attività sportive (due campi di beach volley)

➢       Spazi per giochi dei bambini

➢       Acqua

 

La questione piscina

Chiunque abbia il privilegio di frequentare un circolo sportivo sa che, in estate, il suo valore aggiunto principale è dato da una piscina. Con questa consapevolezza, si è presa in considerazione l’ipotesi di realizzare una piscina anche in questo spazio.

Alla fine si è però deciso di scartare questa ipotesi per i seguenti motivi:

Ø  Per via delle enormi difficoltà date dalle procedure autorizzative, che tendono a limitare l’impatto ambientale di qualsiasi intervento (e per una piscina anche solo gli interventi di natura idraulica sarebbero stati impattanti);

Ø  Poiché non sarebbe stato possibile realizzare un’opera interrata, la piscina sarebbe necessariamente dovuta essere di dimensioni ridotte;

Ø  La piscina avrebbe comportato non solo un grande impegno gestionale, ma anche grandi difficoltà. Per la sicurezza degli utenti e per la manutenzione (per le piscine pubbliche un certo numero di ricambi d’acqua clorata sono obbligatori e regolati da normativa, con ogni singolo scarico che dev’essere autorizzato dagli enti competenti, e lo spazio in questione non ha oggi gli sfoghi fognari adeguati)

Insomma, il rischio che, di fronte alle numerose criticità, nel corso della stagione si sarebbe dovuto chiudere la piscina sarebbe stato alto. In quel caso gli utenti avrebbero avuto una piscina sotto gli occhi senza poterla usare.

Per i suddetti motivi si è deciso di puntare su soluzioni alternative, sempre legate all’acqua ma più pragmatiche e che dessero maggiori garanzie di essere performanti. E’ stata dunque disegnata una pedana con un sistema di schizzi e nebulizzazione, soluzione che, oltre a essere rinfrescante, permette di realizzare giochi scenografici con un effetto-nebbia di grande attrazione per i bambini. Al sistema di nebulizzazione si sono aggiunte alcune docce installate nei pressi dei campi di beach volley e/o della zona delle sdraio.

 

Il volontari di Agenda Tevere perché il “luogo di novità” diventi anche “luogo di innovazione civica”

Agenda Tevere prevede di coordinare le attività di un team di volontari locali che saranno presenti nell’area con compiti di supervisione, di supporto e di raccolta di input e consigli dei cittadini-utenti al fine non solo di garantire il “controllo della qualità” dell’allestimento, ma anche di stimolare la cittadinanza a partecipare al suo continuo miglioramento. Per Agenda Tevere è infatti FONDAMENTALE che lo spazio del Tiberis venga adottato da membri della cittadinanza locale che ne usufruisce e quindi sia da essi vissuto come proprio, protetto e costantemente migliorato. Solo così si potrà garantire la sostenibilità e la durata dell’iniziativa (indipendentemente anche da qualsiasi cambiamento politico).

 

Un impegno di risorse senza precedenti

Agenda Tevere ha adottato la formula innovativa della fornitura dei beni di arredo in comodato d’uso che non solo permette di “valorizzare” l’investimento fatto, ma garantisce la cura degli arredi (grazie anche alla presenza in loco dei volontari di Agenda Tevere), prolunga la loro durata e fa sì che siano utilizzati solo se in un ambito e in condizioni che Agenda Tevere ritiene adeguati.

Al valore dei beni messi a disposizione dell’iniziativa grazie anche al supporto delle aziende partner, si deve poi aggiungere il valore del mix di servizi e risorse professionali messo a disposizione gratuitamente dalla nostra associazione, senza precedenti nella storia dell’associazionismo romano. Riteniamo sia infatti bene ricordare Agenda Tevere NON è una fondazione, bensì un’associazione di volontari che INSIEME, come associazione e non come singoli individui, si mettono in gioco e si rimboccano le maniche per il bene della propria città. In cambio di cosa? Semplicemente del piacere e della soddisfazione data dai risultati ottenuti.

 

Appello ai media (e, attraverso di loro, ai romani)

Avendo impegnato CENTINAIA di ore-donna e ore-uomo e investito decine di migliaia di euro in fondi generosamente donati dai suoi associati o dai suoi partner, Agenda Tevere chiede ai media romani di valutare il Progetto Tiberis 2019 tenendo conto della qualità del risultato ottenuto NONOSTANTE tutte le su menzionate criticità.

E se riterrete che, nelle sue dinamiche e, ancor più, nei suoi risultati il Progetto Tiberis 2019 sia effettivamente un intervento di una qualità, una funzionalità e un’efficienza all’altezza di una grande metropoli europea, vi chiediamo di farlo conoscere in tutti i suoi elementi ai cittadini romani, sottolineando il fatto che è il frutto di uno sforzo tanto innovativo quanto (finora) unico in cui un’associazione di cittadini-volontari – Agenda Tevere – ha affiancato l’istituzione romana responsabile di uno spazio pubblico – l’Ufficio Speciale Tevere di Roma Capitale – proponendosi come forza ausiliaria e di supporto in grado di complementare le risorse pubbliche non solo con l’energia e la passione tipiche di chi s’impegna per una “causa” e non un lavoro, ma con la professionalità e  la capacità di coinvolgere soggetti privati quali Italgas, Acea, Gruppo Sogimi, Polidro ed Ethimo attratti dall’idea di contribuire e partecipare a un esperimento civico che si contraddistingue tanto per la sua efficacia quanto per la sua innovazione.

La dinamica tra UST e Agenda Tevere non è stata infatti quella convenzionale data dal rapporto tra committente/mandante pubblico e appaltatore/mandatario privato o associativo. Agenda Tevere non ha ricevuto né un incarico né un compenso. Agenda Tevere ha affiancato l’UST fornendo le proprie risorse (professionali e finanziarie) al fine di garantire un risultato di qualità senza precedenti in un’area golenale urbana del Tevere.

In un clima di demoralizzazione diffusa e di mancanza di speranza di cambiamenti di dinamiche in positivo, Tiberis 2019 è la prova che, anche a Roma, quei cambiamenti  possono avvenire. Purché ci si creda e ci si impegni tutti, anziché limitarsi a chiederli agli altri.

Sta adesso ai media (e, attraverso di loro, ai cittadini) ad aiutarci a far sì che il cambiamento offerto dal Tiberis 2019 non rimanga puramente occasionale. E quindi  a partecipare a quel grande sforzo collettivo necessario per rendere il Tiberis il primo passo di un progetto sistemico.

Per Agenda Tevere questo intende infatti essere il primo test sul campo di un modello che intendiamo replicare, migliorandolo laddove possibile, con ogni altro interlocutore istituzionale interessato a lavorare con noi affinché l’area golenale Tevere diventi quel “luogo di novità e innovazione civica” che i cittadini romani hanno a nostro parere il diritto/dovere di costruire insieme alle loro istituzioni.

 

Agenda Tevere e le istituzioni romane

Per Agenda Tevere il Tiberis 2019 è il primo test sul campo di un modello di “riappropriazione attraverso la responsabilizzazione” che intende traghettare i cittadini romani dal degrado del “Non Luogo” alla partecipazione e condivisione del “Luogo Tevere”, cioè di un’area ecologica, d’incontro di idee e di persone vissuta come “bene comune” in cui condividere e veicolare i bisogni materiali e immateriali del vivere civico.

In questo caso Agenda Tevere ha trovato nei funzionari dell’Ufficio Speciale Tevere, nel delegato della Sindaca Raggi al Tevere Ing. Silvano Simoni e nel direttore generale del Comune Dott. Franco Giampaoletti dei partner non solo ingaggiati, ma anche reattivi e ricettivi ai contributi offerti. Ed è soprattutto per via di questa reattività e ricettività che il Tiberis 2019 è potuto arrivare a essere quello che oggi è sotto gli occhi di tutti i romani.

Ma la vera, grande forza del modello di Agenda Tevere sta nel fatto che è applicabile a qualsiasi interlocutore istituzionale che si dimostri ingaggiato, reattivo e ricettivo.

La nostra è un’associazione non-partisan, che da oltre due anni si sta mettendo a disposizione di TUTTE le istituzioni romane con competenza sul Tevere, a livello municipale, regionale, distrettuale e nazionale. Come abbiamo detto, il nostro obiettivo – anzi, la nostra mission – è la “collaborazione ecosistemica”, quindi la solidarietà civica non quella politica. Alle istituzioni non chiediamo altro che la condivisione di un progetto e un piano d’azione. Le risorse, sia professionali sia finanziarie, intendiamo continuare a procurarcele in totale autonomia dal settore pubblico.

foto Agenda Tevere onlus

foto Agenda Tevere onlus

 

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