Nel documento regionale con cui si indice una nuova conferenza dei servizi sul nuovo progetto dello Stadio della Roma senza fargli ricominciare l’iter, il “burocratese” utilizzato non esplicita quali siano le “pezze d’appoggio” normative, nè tanto meno a chi sia ascrivibile la responsabilità della decisione presa. Ma in realtà, “leggendo tra le righe” qualcosa si capisce…
La principale domanda rivolta dalle associazioni ai responsabili regionali dell’iter del progetto dello Stadio della Roma il 15 settembre scorso (1) riguarda la procedura utilizzata per indire una nuova conferenza dei servizi decisoria su un progetto assai diverso – perchè modificato per volontà politica dell’attuale Giunta capitolina – rispetto a quello su cui si era avviato il procedimento nel novembre 2016, senza chiuderlo e aprirne uno nuovo.
Domanda rivolta in primis ai responsabili del procedimento, perchè, come abbiamo spesso evidenziato (2), la Conferenza dei Servizi dovrebbe essere competenza dei “tecnici”, ma in realtà rivolta anche al Presidente Zingaretti e al suo Assessore Civita, visto che è spesso l’assessore all’urbanistica e alla mobilità regionale a rilasciare dichiarazioni in merito alle scelte riguardanti gli sviluppi amministrativi del progetto (3).
E, a maggior ragione, dopo la lettura dei nuovi documenti pubblicati sul sito dedicato alla trasparenza dello stadio il 15 settembre, chiediamo approfondimenti sulla scelta di riaprire una conferenza dei servizi all’interno dello stesso procedimento, in quanto non siamo riusciti a trovare spiegazioni circostanziate su come sia stato risolto un nodo così cruciale, e, anzi, ancora una volta abbiamo avuto l’impressione che, da questo punto di vista, l”amministrazione procedente”, cioè la Regione Lazio, non abbia essa stessa certezze sul percorso da seguire.
Perchè, a leggere le risposte dei rappresentanti unici alla domanda sulle modalità di “prosieguo dell’iter” – la Direzione regionale chiedeva “se la diversa formulazione proposta [del progetto Raggi/Montuori] consenta la prosecuzione nell’ambito del medesimo procedimento ex L.147/2013″ (4) ci si trova di fronte a un coro quasi unanime di “valutazioni” che, sul punto, rispediscono al mittente la responsabilità della decisione: a parte il il MIBACT, che scrive che “…ritiene che la nuova soluzione progettuale possa essere sottoposta all’esame di una nuova seduta conferenza di servizi…” (ma non abbiamo trovato il parere, in proposito, di tutti gli altri enti riassunti dal Responsabile unico dello stato), la stessa Direzione Regionale Territorio Urbanistica Mobilità della Regione Lazio, per bocca del Responsabile Unico Regionale (da non confondersi con il Direttore e il responsabile del Procedimento) “rimanda alla Presidenza della Conferenza di Servizi” “le determinazioni da assumere in merito all’accoglimento o meno delle osservazioni …presentate dalla soc. Eurnova” e “le decisioni in merito alla prosecuzione nell’ambito del medesimo procedimento; la stessa cosa il Responsabile unico di Roma Capitale che “pur non ravvisando …sostanziali motivi ostativi alla prosecuzione del suddetto procedimento …demanda a codesta Amministrazione competente all’approvazione dell’intervento de quo, la valutazione finale“. Ancora più esplicito il Responsabile unico di Roma Città Metropolitana: “Non si rilevano…competenze della scrivente Amministrazione nel merito della questione circa le condizioni di legittimità o meno della prosecuzione al procedimento…atteso che l’ambito delle espressioni e osservazioni da rilasciare…è delineato…con riferimento alle correlate proprie attribuzioni e funzioni in materie incidenti con la progettazione presentata in Conferenza e non riferimento ai compiti dell’Autorità che indice e gestisce la Conferenza di Servizi”.(5)
Sorprende quindi la conclusione tratta dalla Direzione Regionale per motivare l’indizione di una nuova conferenza all’interno dello stesso procedimento, a cui si giunge nel citato documento:”…tenuto conto che diverse Amministrazioni partecipanti hanno ritenuto, ovvero non hanno escluso nelle rispettive considerazioni la possibilità di valutare nel merito la nuova configurazione progettuale in sede di conferenza dei servizi…il soggetto proponente è stato invitato ad apportare al progetto tutti gli adeguamenti,integrazioni e modifiche…“. Perchè “ritenere” è ben diverso da “non escludere“, e visto il tenore delle risposte, a nostro avviso, una formulazione più coerente avrebbe potuto essere: “tenuto conto che diverse Amministrazioni partecipanti hanno demandato all’Amministrazione procedente la possibilità di valutare nel merito la nuova configurazione progettuale in sede di conferenza dei servizi… la scrivente Amministrazione ha deciso di invitare il soggetto proponente ad apportare al progetto tutti gli adeguamenti, integrazioni e modifiche…”
Senza contare il fatto che continua a lasciarci perplessi il fatto di attribuire alle amministrazioni partecipanti a una Conferenza dei Servizi decisoria il titolo per esprimersi su una tale scelta procedimentale, che dovrebbe essere regolata dalle relative norme e non a discrezione dei partecipanti alla conferenza. Soprattutto di questi tempi, che si impugnano decisioni amministrative ogni 2 per 3.
In ogni caso, noi preferiremmo di gran lunga un’Amministrazione che anzichè ammantarsi di locuzioni sibilline, parlasse chiaro. Come prescrive l’evangelico “il vostro parlare sia sì sì, no no”. Il “di più” non viene forse dal maligno, ma sicuramente da una concezione dell’Amministrazione che non rispetta la trasparenza dovuta ai cittadini.
Anna Maria Bianchi Missaglia
Per osservazioni e precisazioni laboratoriocarteinregola@gmail.com
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verdi anche : Sito trasparenza stadio della Roma: ancora troppa opacità (17 settembre 2017)
Riepilogo delle risposte alla richiesta di valutazione sulla prosecuzione nell’ambito del medesimo Procedimento Ex Legge 247/2013 della Regione Lazio Direzione Territorio, Urbanistica e Mobilità del 22 giugno 2017 (punto 2)
(a cura dell’Arch. Luciano Belli Laura)
(…) Sulla base di quanto disposto al punto 7. della determinazione n. G04342 del 5/04/2017, con la presente si trasmettono le osservazioni presentate dal soggetto proponente alle amministrazioni coinvolte nella Conferenza di servizi competenti per materia, affinché:
1° : …;
2° : Valutino altresì la coerenza delle modifiche progettuali, rese necessarie per il superamento dei dissensi espressi e per l’adeguamento a prescrizioni e condizioni, con la soluzione progettuale già sottoposta all’esame della Conferenza di servizi decisoria, al fine di verificare, con specifico riferimento alle opere pubbliche e di interesse generale e alla loro contestuale esecuzione con quelle private, se la diversa formulazione proposta consenta la prosecuzione nell’ambito del medesimo procedimento ex l. 147/2013;
3° :…
RAPPRESENTANTI UNICI delle AMMINISTRAZIONI partecipanti alla Conferenza di servizi – risposte:
– da Presidenza Consiglio dei Ministri – il rappresentante unico delle amministrazioni statali:
FORNISCE le valutazioni di competenza della amministrazione dello Stato, con le condizioni richieste dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con nota n. 9062 del 2 agosto 2017, nonché alla luce delle richieste di cui alla lettera n. 24292 del 4 agosto 2017 del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo:
MiBACT Soprintendenza Speciale del Comune di Roma – il Soprintendente Arch. Francesco Prosperetti – 4 agosto 2017
(prot. n. 0021426):
Vista la lettera n. 24292 del 4 agosto, con la quale il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo ha, tra l’altro, “ritiene che la nuova soluzione progettuale possa essere sottoposta all’esame di una nuova seduta conferenza di servizi, richiedendo fin d’ora, con spirito di leale interlocuzione con la parte privata, una modifica progettuale che operi verso una soluzione architettonica che coniughi la conservazione della testimonianza delle tribune dell’ippodromo e la maggiore permanenza dei caratteri distintivi dei sistemi naturali, delle sponde del Tevere”;
Ritenuto, pertanto, di poter fornire alla richiedente Regione Lazio “l’espressione delle valutazioni di competenza” della amministrazione dello Stato “anche indicando le modifiche progettuali eventualmente necessarie ai fini dell’assenso alla luce della istruttoria svolta”.
– da Regione Lazio Direzione Regionale Territorio Urbanistica Mobilità – il Responsabile Unico Regionale – 28 luglio 2017 – (prot. n. 0392452):
(…)Si evidenzia che quanto sopra descritto rappresenta parzialmente le valutazioni di competenza delle strutture regionali coinvolte nel procedimento; di conseguenza non risulta possibile formulare una conclusione complessivamente rappresentativa della posizione regionale.
Pertanto si rimanda alla Presidenza della Conferenza di Servizi:
1°) le determinazioni da assumere in merito all’accoglimento o meno delle osservazioni alla Determinazione n. G04342 del 5/04/2017 presentate dalla soc. Eurnova ai sensi dell’art. 10bis della L. 241/90 e s.m.i.,
2°) le decisioni in merito alla prosecuzione nell’ambito del medesimo procedimento ex L. 147/2013.
– da Roma Città Metropolitana – il Rappresentante Unico – 4 agosto 2017 (prot. CMRC 2017 – 0109406):
Non si rilevano, invece, competenze della scrivente Amministrazione nel merito della questione circa le condizioni di legittimità o meno della prosecuzione al procedimento ex legge n. 147/2013 atteso che l’ambito delle espressioni e osservazioni da rilasciare, da parte dell’Ente partecipante alla Conferenza di Servizi, è delineato dalla legge n.241/90 con riferimento alle correlate proprie attribuzioni e funzioni in materie incidenti con la progettazione presentata in Conferenza e non riferimento ai compiti dell’Autorità che indice e gestisce la Conferenza di Servizi.
– da Roma Capitale – il Rappresentante Unico di Roma Capitale – 3 agosto 2017 (prot. n. 135429):
punto 2): per quanto riguarda la richiesta avanzata alle Amministrazioni partecipanti alla CDS, di valutare se la diversa formulazione proposta, con specifico riferimento alle opere pubbliche e di interesse generale e la loro contestuale esecuzione con quelle private, consenta la prosecuzione o meno del medesimo procedimento ex lege 147/2013, pur non ravvisando questa Amministrazione sostanziali motivi ostativi alla prosecuzione del suddetto procedimento ex lege 147/2013 – eventualmente anche attraverso un’ulteriore fase istruttoria conseguente al recepimento delle modifiche/integrazioni di cui sopra – demanda a codesta Amministrazione competente all’approvazione dell’intervento de quo, la valutazione finale, sia in relazione alle tempistiche residue, sia alla luce delle diverse considerazioni che perverranno dalle altre Amministrazioni coinvolte nella CDS.
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(1) VEDI Stadio della Roma: la Regione convoca una nuova conferenza dei servizi, le associazioni chiedono trasparenza sulle procedure (15 settembre 2017)
(2) VEDI Stadio della Roma, che confusione tra scelte politiche e pareri tecnici!-4 marzo 2017 Continua
(3) Alcuni comunicati/ dichiarazioni dell’Assessore Civita:
25 febbraio 2017 Un comunicato dell’Assessore regionale Civita ribadisce che ” l’attuale conferenza dei servizi è incardinata, come prevede la legge, sulla delibera approvata dal consiglio comunale che ha riconosciuto il pubblico interesse al progetto presentato nel 2014. Quindi, se il progetto cambia, bisognerà richiedere una nuova valutazione tecnica e un nuovo pronunciamento da parte del Consiglio comunale di Roma sul pubblico interesse“.
5 aprile 2017 Si chiudela conferenza decisoria (ma si sospende il procedimento) L’Assessore regionale Michele Civita diffonde una nota sull’esito finale della conferenza che dichiara che la conferenza chiusa con esito negativo annunciando però che il proponente “avrà tempo fino al 15/06/2017, data ultima per l’eventuale apposizione del vincolo da parte del Mibact, per presentare le controdeduzioni, anche mediante una diversa formulazione che, mantenendo le opere pubbliche e di interesse generale e garantendone la contestuale esecuzione con quelle private, potrà determinare l’avvio di una nuova conferenza dei servizi”.
9 agosto 2017 l’ANSA riporta che l’assessore Michele Civita ha annunciato per “settembre” una “nuova conferenza” dei servizi che “dovrà esprimersi in via definitiva sull’intero progetto, integrato dalle modifiche già recepite ed adeguato in base alle osservazioni delle varie amministrazioni”.
12 settembre 2017 Il sito Forza Roma segnala che “ l’assessore Michele Civita, intervenuto ai microfoni dei cronisti a margine un evento a Ladispoli ha confermato che “I proponenti hanno presentato il progetto definitivo nel pomeriggio di venerdì [9 settembre] e adesso gli uffici stanno esaminando la grande mole di materiale, visto che il progetto definitivo sono migliaia e migliaia di pagine. A breve, nei prossimi giorni, come abbiamo già comunicato, trasmetteremo questo questo materiale alle istituzioni competenti per l’indizione della Conferenza dei servizi.
(4) nell’Atto di indizione della nuova Conferenza pubblicato il 15 settembre sul sito regionale, dove si ripercorrono le tappe dell’iter del progetto dello Stadio dall’indizione della prima CdS il 3 novembre 2016 a oggi, si trova la citazione della nota inviata dalla Regione il 22 giugno scorso*, in cui si comunica che “… ha trasmesso le osservazioni del soggetto proponente, unitamente alla nuova soluzione progettuale presentata, alle Amministrazioni coinvolte nella Conferenza dei servizi” con la richiesta: al punto 2, di valutare “la coerenza delle modifiche progettuali, rese necessarie per il superamento dei dissensi espressi e per l’adeguamento a prescrizioni e condizioni, con la soluzione progettuale già sottoposta alla conferenza dei servizi decisoria, al fine di verificare, con specifico riferimento alle opere pubbliche e di interesse generale e alla loro contestuale esecuzione con quelle private, se la diversa formulazione proposta [del progetto Raggi/Montuori] consenta la prosecuzione nell’ambito del medesimo procedimento ex L.147/2013″ e al punto 3 di valutare “le ulteriori e diverse modifiche progettuali, con riferimento alla DAC 132/2014 di dichiarazione dell’interesse pubblico determinate dalla revisione della DAC 132/2014, tenendo conto anche delle modifiche progettuali determinate della revisione revisione della DAC 132/2014,operate con al DAC 132/2017 (…)”
Atto di indizione della Conferenza dei Servizi del 15 settembre 2017, della Direzione regionale Territorio Urbanistica e Mobilità della Regione Lazio scaricaREGLAZIO.REGISTRO UFFICIALE.2017.0461572
*Nota inviata il 22 giugno 2017 dalla Direzione Territorio urbanistica e mobilità della regione Lazio a tutti i soggetti unici che hanno partecipato alla conferenza dei serivizi decisoria con le osservazioni del Proponente alla Determinazione del 5-4-2017 REGLAZIO.REGISTRO UFFICIALE.2017.0319478
(5) Nell’atto di indizione della Conferenza citato, si riassumono le relative valutazioni giunte dalle aministrazioni – “con riferimento agli specifici quesiti posti con la nota del 22 giugno le Amministrazioni hanno ritenuto quanto segue” (vedi riepilogo in calce al post)