“Un vero e proprio polmone verde per l’intera città di Roma, in stretta connessione al sistema del trasporto pubblico e a vocazione principalmente pedonale e ciclabile” Studio di fattibilità dell’A.S.Roma [1].
Il punto per noi più importante, e anche quello che a nostro avviso richiede maggiori precisazioni da parte del proponente e preliminare valutazione da parte degli uffici preposti, è la dotazione di verde pubblico. Infatti nel Piano Particolareggiato di Pietralata, per il quale non va dimenticato che il Comune ha operato l’esproprio per fini di pubblica utilità, era previsto un ampio parco urbano, in un quadrante densamente popolato e assai povero di verde. Per inciso, quando parliamo di verde pubblico non intendiamo solo uno spazio dove gli abitanti possono passare del tempo libero, ma anche una compensazione ambientale per l’inquinamento atmosferico, l’impermeabilizzazione del suolo, la mitigazione delle temperature ecc.
Nonostante il frequente richiamo al “verde” nella Relazione tecnico illustrativa del Piano di fattibilità del 3 ottobre 2022 e negli aggiornamenti del 22 novembre 2022, di verde ce n’è ben poco, a partire dalla mancanza di descrizioni dettagliate che consentano di comprendere il progetto di sistemazione delle “2 grandi aree verdi: il Parco dello Stadio, un’area di 110.000 mq all’interno della quale sorgerà l’impianto sportivo, e una zona più piccola di 42.000 mq, il Parco Centrale” [2]. Infatti nonostante i numerosi rendering che illustrano i vari ambienti dei due “parchi” e i ripetuti generici proponimenti [3], nella Relazione tecnico illustrativa le informazioni sulla distribuzione delle superfici effettivamente a verde sono assai scarse, anche rispetto alla quantità e alla tipologia delle alberature previste, a parte il rimando all’articolo del Piano Regolatore Generale “Servizi pubblici di livello urbano”[4] e ai relativi “parametri e grandezze urbanistico- ecologiche” dove si prescrive la “Piantumazione di almeno 20 alberi e 40 arbusti per ettaro”, e ad alcuni specchietti con tipologie arboree.
Nell’elaborato Prefattibilità ambientale si prevede “la messa a dimora di alberature di nuovo impianto e particolarmente vocate per l’assorbimento degli inquinanti gassosi“[4 bis], nel Piano economico finanziario il tema “verde” è rinviato al capitolo FOCUS SOSTENIBILITÀ[5] , dove si parla di “inserimento di zone umide all’interno del Parco Centrale e anche di “piantumazione di alberi e arbusti” ma in questo caso solo in relazione al punto “Comfort acustico”, in quanto “in grado di schermare le emissioni acustiche provenienti dallo Stadio”, così come a proposito della “Creazione di una zona verde di distanziamento verso i complessi residenziali e ospedalieri esistenti”[6].
Nessuna indicazione specifica sui costi, dato che nel Piano economico finanziario, dove è peraltro precisato che “Tutti i valori riportati sono da intendersi come preliminari e soggetti a modifiche nella fase di Progetto Definitivo a seguito del consolidamento del Computo Metrico Estimativo”, la voce “aree verdi” è inserita insieme a tutte le “opere pubbliche (i.e. ponti di collegamento, aree verdi, playground e aree entertainment, pista ciclabile, modifica rete viaria)” che “comporteranno un costo complessivo pari a 16,7 € Mln”[7].
Ma da quello che si evince dalla lettura degli elaborati, c’è poco verde anche nelle previsioni degli interventi nell’area. Intanto perché viene ridotta la superficie complessiva rispetto alle previsioni del Piano Particolareggiato: secondo la Relazione tecnica del proponente – che ritiene la riduzione compatibile con gli standard prescritti dal DM 1444/68 – di solo “circa 6.800 mq “[8] (nel computo ottenuto dalla ridefinizione delle destinazioni delle aree, vengono compresi i 6500 mq dell’area di mitigazione ambientale prospiciente l’Ospedale Pertini), mentre il Dipartimento urbanistica,nel parere della Conferenza dei servizi preliminare, rileva che: “… in merito alla dotazione di verde pubblico urbano (V4) pari a 77.000 mq di P.P.[Piano Particolareggiato],la proposta prevede una quota di riduzione di superficie del verde urbano pari a circa 29.000 m quadri, 54.000 m quadri restanti…”[9] (ed è da segnalare anche il ridimensionamento della componente secondaria della rete ecologica per una quota di circa 20.000 m² a fronte di una superficie totale di circa 77.000 m² [10])
Una riduzione quindi ben più consistente, che è ulteriormente peggiorata dallo spezzettamento delle aree verdi, sia nel “Parco dello Stadio” sia nel “Parco centrale”, e anche dalle destinazioni previste nel “Parco centrale”, nella cui superficie “ a verde” sono ricavate superfici destinate acampi sportivi, un “anfiteatro all’aperto” e una “piazza per eventi” per circa 12000 mq[11], con la conseguente diminuzione della qualità della fruizione e dei benefici dal punto di vista ecologico. Ed è questo un aspetto che ci appare inspiegabilmente trascurato, sia in sede di conferenza dei servizi, sia in sede di predisposizione della Proposta di deliberazione.
“La creazione del Nuovo Stadio avrà forti esternalità positive anche sulla comunità locale andando ad agire su due principali leve: Sviluppo di aree verdi all’interno del Parco dello Stadio e nel Parco Centrale, volte a valorizzare la flora e la fauna del territorio, in piena sinergia con il Parco dell’Aniene, localizzato nei pressi del nuovo impianto; (…)[12]
Per quanto riguarda il “Parco dello Stadio”, si tratta di superfici di risulta intorno all’impianto sportivo, a partire dall’Area di Massima sicurezza, che oltre ad essere delimitata da chiusure e non accessibile durante gli eventi calcistici – ma in realtà di tutti gli eventi a pagamento che come abbiamo visto saranno molto più frequenti delle semplici partite – non è neanche certo che sarà accessibile nel tempo restante, visto che, come fa notare il parere del PAU nelle Indicazioni per il perfezionamento della proposta: “Il soggetto proponente, prevede che l’”area di massima sicurezza” di cui all’articolo 8 bis del Dm 18.3.1996, sia da recintare secondo i criteri tecnici dettati dall’apposita normativa e quindi che debba restare libera da ostacoli ingombri, ma al contempo che potrà essere sistemata come spazio verde liberamente usata come componente del Parco Sportivo, nei giorni in cui non si terranno eventi sportivi. In fase di progettazione definitiva, l’”area di massima sicurezza” potrà essere esclusa dalla superficie fondiaria del Comparto Stadio e inclusa nel dimensionamento del Parco Sportivo, soltanto se venga garantita la fruibilità di detti spazi durante i giorni in cui non ci sono eventi”[13].
E sembrerebbe poco compatibile con un’area per cui le vigenti normative dettano precisi standard di sicurezza – “l’area di massima sicurezza e di servizio annessa all’impianto è costituita da spazi scoperti delimitati in modo da risultare liberi da ostacoli al deflusso”[14]– la previsione di allestimenti con abbondante vegetazione, che rischiano di diventare in seguito semplici aiuole.
Ma anche il “Parco centrale” ci sembra poco rispondente alle caratteristiche di un esteso parco verde, come sarebbe stato auspicabile per un quadrante molto denso e cementificato come quello del quartiere limitrofo.
Infatti buona parte dell’area del Parco centrale sarebbe occupata da un “polo sportivo” con “un parco giochi attrezzato di 180 mq, un centro sportivo all’aperto con 5 campi da tennis di 1565 mq, 5 campi da padel di 1200 mq, 3 campetti da basket di 1512 mq e campi da calcetto a 5 di 2772, un nuovo anfiteatro all’aperto di 3500 mq in corrispondenza dell’accesso principale da nord e una nuova piazza per eventi all’aperto a sud di 2000 mq”[15].
Senza dimenticare che “…tale parco centrale è stato ideato come spazio pedonale di espansione dello stadio destinato all’intrattenimento all’attesa degli spettatori pre e post partita, attrezzato per la sosta, lo sport e il tempo libero degli abitanti del quartiere nonché degli addetti del vicino centro direzionale [16]” (… )
Nei rendering del Parco centrale presenti nella Relazione tecnico illustrativa dello Studio di fattibilità ci sono simulazioni delle aree verdi, del parco giochi per bambini e anche di attrezzature sportive aperte come uno skate park e campi pallacanestro. Ma non ci sono immagini né descrizioni dei campi sportivi per padel, tennis e calcetto né dell’anfiteatro, né del loro inserimento in un contesto “verde”.
In questo scenario, anche se nel citato parere del PAU è richiamata la generica necessità di interventi di “forestazione urbana” sia per il Parco dello Stadio sia per l’Area Verde di mitigazione[17],nei “pareri, prescrizioni e raccomandazioni degli enti, aziende e gestori pubblici servizi, pervenuti nell’ambito della conferenza dei servizi” allegati alla Proposta di Deliberazione non abbiamo trovato nessun accenno alla sistemazione del verde urbano.
E sorprende che nel Parere del Dipartimento Tutela Ambientale del Comune di Roma, in cui si richiama in più passaggi il Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio urbano di Roma Capitale, si illustrino i criteri da rispettare per la progettazione del verde pubblico, in particolare rispetto ai parcheggi interrati e fuori terra, senza però dare alcuna valutazione delle proposte contenute nel Piano di fattibilità, né chiedere approfondimenti prima del rilascio del parere, ma soltanto prescrizioni che si rifanno in generale alla rispondenza del progetto alle norme vigenti in ambito di verde urbano,. In un passaggio (pag.12) è esplicitamente dichiarato che “OBIETTIVO del presente PARERE è quello di elaborare riflessioni e formulare proposte [maiuscolo e sottolineato nell’originale NDR] potenzialmente utili ad una visione più organica e a una lettura più integrata del tema del parcheggio”[18]. Davvero poco, se si considera che i due “Parchi” rischiano di presentare aree frammentate, con molte superfici impermeabilizzate, e una scarsa definizione del numero delle alberature rispetto alla tipologia di prima e seconda grandezza. Su questo, e sulla rete ecologica, effettueremo ulteriori approfondimenti.
“Creazione di un nuovo polo di attrazione per i residenti e, più in generale, per tutti gli abitanti di Roma e provincia, accessibile 365 giorni l’anno e capace di fungere da luogo ricreativo e per la socialità trans- generazionale (…) la creazione di aree ricreative e sportive all’aperto quali il playground e le aree entertainment hanno l’obiettivo di donare alla Città un nuovo spazio di aggregazione con libero accesso per i cittadini di tutte le età, dagli anziani ai più giovani, senza barriere e totalmente gratuito”[19]
Anche se più volte negli elaborati del proponente viene ribadita la finalità pubblica del Parco centrale, non viene sufficientemente definita la destinazione pubblica delle strutture sportive previste: se da un lato si afferma che si tratta di strutture gratuite – interventi per “UN NUOVO SPAZIO PUBBLICO PER LA CITTÀ DI ROMA[20] (vedi illustrazione sovrastante) -, è intuitivo che tale possibilità sia riservata solo alle strutture come playground, percorsi ginnici e campi da basket, mentre i campi sportivi che comportano costi di manutenzione e gestione saranno molto probabilmente a pagamento. E anche se, come riferito nella riunione delle Commissioni sport e urbanistica del 15 marzo 2023 [21], i campi saranno affidati dal Comune di Roma in base al Regolamento degli impianti sportivi, che per garantire “l’inclusione e l’inserimento sociale delle categorie svantaggiate” prevede di “applicare le esenzioni e le quote agevolate per gli utenti che l’Amministrazione Comunale indicherà”, le corrispondenti superfici di circa 5000 mq non saranno verdi e pubbliche per tutti i cittadini, né la loro destinazione decisa con processi partecipati dagli abitanti del quartiere.
Riteniamo quindi che nelle condizioni della Proposta di deliberazione che conferisce l’interesse pubblico al progetto dello Stadio dovrebbero essere inseriti i seguenti punti:
Il verde pubblico deve avere la stessa ampiezza prevista dal Piano particolareggiato, con una superficie compatta e continua – non ritagliata ai bordi dello Stadio o ricavata da una sommatoria di spazi frammentati – e con una qualità assicurata dalla messa a dimora di un congruo numero alberature di prima e seconda grandezza. Se, come rilevabile dal masterplan, è impossibile ricavare nel compendio un’unica e continua superficie equivalente al verde pubblico previsto in precedenza, dovrebbe essere quantomeno individuata un’altra area del quadrante interessato che possa permettere il raggiungimento della quota, con i costi e le sistemazioni a carico del proponente.
Deve essere esplicitato fin da ora se alcune delle strutture sportive previste dallo Studio di fattibilità del proponente per il Parco centrale pubblico saranno a pagamento e a quali condizioni, e in ogni caso le strutture – campi sportivi chiusi, anfiteatro e piazza per eventi all’aperto – devono essere inserite nel progetto solo dopo la consultazione della cittadinanza del quartiere e del Municipio, che potrebbe optare per una maggiore estensione del parco verde per passeggiate e picnic
Fermo restando il punto precedente, deve essere garantito il massimo uso pubblico e gratuito del parco centrale.
Su questo tema Carteinregola in data 14 marzo 2023 ha inviato la richiesta di audizione al Presidente della Commissione Ambiente
Nota: il presente dossier è stato elaborato attraverso la disamina dei documenti e degli elaborati citati nelle note. Siamo a disposizione per integrazioni,correzioni e precisazioni che dovessero pervenirci: laboratoriocarteinregola@gmail.com
21 marzo 2023
(*) Il dossier è stato redatto a cura di di Anna Maria Bianchi, Maria Ioannilli, Cristina Lattanzi, Paola Loche, Giancarlo Storto, Rita Paris, Thaya Passarelli, Maurizio Russo, Vezio De Lucia
FONTI
Proposta di Deliberazione che si sottopone all’approvazione Dell’Assemblea Capitolina Dichiarazione di pubblico interesse – con condizioni, prescrizioni e raccomandazioni- della proposta pervenuta agli atti del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, prot. QI 162711/162731 del 3.10.2022, da parte dell’A.S. Roma S.p.A., ex art. 1 co. 304 della legge n. 147/2013 e art. 62 del DL 50/2017 convertito con modificazioni dalla legge 96/2017 – attualmente disciplinata dal D.Lgs. 38/2021. scarica la delibera
[3]Integrazione paesaggistica e ambientale – Il progetto del nuovo Stadio prevederà la costruzione di infrastrutture sostenibili che siano in piena in armonia con l’ambiente e con il paesaggio urbano circostante. In particolare, i principali punti di attenzione sono: Rispetto della rete verde ecologica, miglioramento della biodiversità locale e connessione con il parco dell’Aniene, localizzato in prossimità dell’area di interesse, per la creazione di un corridoio ecologico, che funga anche da transito per la fauna locale; (…) Piano economico integrazioni 25 novembre 2022 FAT-G-G-104-1-A4- Piano Economico Finanziario Pag. 22
[4] Art.84 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG – “Servizi pubblici di livello urbano”, relativamente alle “Attrezzature sportive e per il tempo libero” (Impianti e attrezzature per lo sport e gli spettacoli sportivi), comma 2) prescrive i seguenti parametri e grandezze urbanistico- ecologiche: (…) Piantumazione di almeno 20 alberi e 40 arbusti per ettaro (…) scarica NTA PRG
[4 bis] Prefattibilità Ambientale pag. 36 FAT-G-G-102-0-A4 Prefattibilitè Ambientale (f.to Pdf – Mb 32) “(…) Infine si evidenzia che il progetto prevede la messa a dimora di alberature di nuovo impianto e particolarmente vocate per l’assorbimento degli inquinanti gassosi; queste, oltre a garantire una migliore permeabilità dei suoli, consentiranno anche un maggiore assorbimento di CO2, con capacità migliorative per ciò che concerne l’assorbimento ed abbattimento delle polveri atmosferiche“.
[7] Piano economico finanziario integrazioni 25 novembre 2022 03-00-piano-economico (pag.32) 3.2 Il Quadro Economico La realizzazione dell’infrastruttura prevede un costo per Cap Ex pari a 440,3 € Mln al netto di IVA, comprensivo di oneri accessori (528,4 € Mln la cifra totale attesa comprensiva di IVA); in particolare, il costo di costruzione dell’infrastruttura Stadio, comprensivo di impianto sportivo (e.g. campo da gioco, aree hospitality & mice, ricettive e benessere & intrattenimento, servizi per gli utenti) e aree parcheggio è pari a complessivi 336,0 € Mln al netto di IVA, mentre le opere pubbliche (i.e. ponti di collegamento, aree verdi, playground e aree entertainment, pista ciclabile, modifica rete viaria) comporteranno un costo complessivo pari a 16,7 € Mln. scarica
[8] Integrazioni alla relazione tecnico illustrativa del 25 novembre 2022 FAT-G-G-500-00-A3 Integrazioni alla Relazione Tecnico Illustrativa (f.to Pdf – Mb 121) (pag. 46) 03-01-FAT-G-G-500-00-A3.pdf 6.5 Manovra della variante proposta
(…) la contestuale ridestinazione a “Verde Pubblico Urbano” (Parco Centrale) dell’area liberata dall’edificazione Direzionale, al centro del Comprensorio per una superficie di circa 38.000 mq. e di un’area di circa mq. 6.500 (oggi destinata a Servizi locali) in via Monti Tiburtini, da utilizzare per obiettivi di mitigazione ambientale nei confronti dell’Ospedale Pertini, per una superficie totale di 44.500 mq.”
Verifica della dotazione di Verde Pubblico Urbano
Grazie a tale manovra, si produce solo un modesto ulteriore consumo di suolo e una lieve riduzione di Standard di Verde Urbano. Infatti per il Centro Direzionale all’interno dell’APU A+B, questa riduzione verrebbe compensata per intero dalla superficie del Verde urbano aggiunto. Invece, la quota parte di riduzione di superficie del verde Urbano extra APU «VU4» non compensata, pari a circa 6.800 mq (52.000 mq – 45.200 mq) può essere ritenuta accettabile, in quanto la dotazione complessiva di Verde Urbano di P.P. passerebbe da 237.700 mq. a 230.900 mq., e il relativo standard da 17,4 mq/ab. a 16,90 mq. /ab, che resta comunque largamente superiore ai 15 mq/ab prescritti dal DM 1444/68. La relazione al P.P. vigente 2012 evidenzia infatti che il Verde Urbano ha un’eccedenza di circa 14 ettari in aggiunta ai circa 23 ha di Verde Urbano di Uso pubblico.
Si propone di destinare la fascia lineare a Verde Urbano prospettante su Via dei Monti Tiburtini a Parcheggio alberato per bici e moto, rilocalizzando altrove i tre piccoli insediamenti destinati ad attività terziarie, previsti dal PP vigente. [RIFERIMENTI ELABORATI GRAFICI TAV. D7/D9]
[9] Parere Dipartimento Urbanistica 10 gennaio 2023 pag. 20 21-Determinazioni PAU (f.to Pdf – Mb 18,1)
[10] Studio fattibilità Relazione tecnico illustrativa 3 ottobre 2022 3.5 Compatibilita’ ambientale pag. 50
(…) “In riferimento allo Schema di Assetto Generale “Anello Verde”, che definisce il sito come “Area da salvaguardare ai fini della continuità della rete ambientale mediante funzionalizzazione ambientalmente compatibile”, al fine di garantire la compatibilità del progetto con tali prescrizioni e indirizzi, nel contesto della Variante che prevederà il ridimensionamento della “componente secondaria” della rete ecologica,e nella definizione del progetto dell’impianto sportivo e delle relative aree “scoperte” si dovrà tener conto delle specificità e qualità del sito garantendo, anche se in misura ridotta, la continuità della rete ecologica (nella progettazione degli attacchi a terra, nella scelta dei materiali, nelle sistemazioni verdi, ecc…). Si specifica che il ridimensionamento della componente secondaria per una quota di circa 20.000 m² a fronte di una superficie totale di circa 77.000 m² appare possibile alla luce delle analisi di dettaglio relative agli aspetti vegetazionali (si veda al paragrafo precedente) che non hanno evidenziato preesistenze di pregio, ed una compagine vegetale prevalentemente arbustiva sparsa e frammentata di evoluzione spontanea “disturbata” dalle ripetute successive fasi attuative di insediamenti e infrastrutture. Si ricorda che il progetto non interessa ambiti di pregio paesaggistico oggetto di vincolo specifico individuati dal PTPR, ad eccezione di un lacerto di “Paesaggio agrario di continuità” per quanto allo stato attuale tale carattere appaia compromesso, l’individuazione di tale “paesaggio” richiede per l’utilizzazione proposta una procedura di valutazione di compatibilità ambientale in sede di esame di variante urbanistica e la previsione di misure e opere di miglioramento della qualità paesaggistica del contesto rurale. Rispetto a un quadro effettivo della situazione attuale, sulla base di quanto descritto, il progetto dovrà prevedere, in sede di progettazione definitiva, adeguata sistemazione del verde esistente nuovi impianti arboreo- vegetazionali tali da costituire un sensibile miglioramento dell’assetto vegetazionale esistente nell’area, ed un corretto inserimento paesaggistico (…)”.
[11] Studio fattibilità Relazione tecnico illustrativa 3 10 22 01-03-FAT-G-G-100-00-A3 pag. 55 A est dello stadio e del Parco dello Stadio sorgerà il “Parco Centrale” che si porrà in relazione con il quartiere di Pietralata e con gli sviluppi previsti dal PP (in particolare il nuovo Centro Civico, i nuovi spazi dedicati dell’Università La Sapienza, la nuova sede Istat e il terziario direzionale), offrendo aree verdi attrezzate (tra le quali un parco giochi attrezzato di 180 mq, un centro sportivo all’aperto con 5 campi da tennis di 1565 mq, 5 campi da padel di 1200 mq, 3 campetti da basket di 1512 mq e campi da calcetto a 5 di 2772 mq), un nuovo anfiteatro all’aperto di 3500 mq in corrispondenza dell’accesso principale da nord e una nuova piazza per eventi all’aperto a sud di 2000 mq.
[13] Determinazioni Pau pag. 9 – Proposta di delibera 7. 2 Indicazioni per il perfezionamento della proposta punto d) d.Superficie fondiaria idonea definizione delle aree di servizio del nuovo Stadio
[14] Pag. 15 Relazione Tecnico Economica Studio di fattibilità 5.3.5 Ubicazione (pag. 155) (…) L’impianto disporrà di un’area di massima sicurezza e di servizio annessa all’impianto costituita da spazi scoperti delimitati in modo da risultare liberi da ostacoli al deflusso. Tali spazi risultano in piano o con pendenza non superiore al 12% in corrispondenza delle uscite dall’impianto e di superficie tale da poter garantire una densità di affollamento di 2 persone a metro quadrato integrata dagli spazi necessari a definire l’area di massima sicurezza così come poi schematicamente riportata nei successivi schemi presenti nella presente relazione.
[16] PAU (pag. 9) Il fulcro verde del nuovo modello di assetto proposto è rappresentato dal parco centrale comprensivo di playground e aree entertainment a disposizione della comunità di circa 4,7 ha di forma quasi rettangolare. Nello studio di fattibilità tale area è stata prevista impropriamente dal punto di vista urbanistico come parco pubblico urbano e territoriale infatti ai fini della prevista variante urbanistica e delle verifiche della sostenibilità degli interventi proposti considerato che tale parco centrale è stato ideato come spazio pedonale di espansione dello stadio destinato all’intrattenimento all’attesa degli spettatori pre e post partita, attrezzato per la sosta, lo sport e il tempo libero degli abitanti del quartiere nonché degli addetti del vicino centro direzionale, la configurazione più propria di quest’area pubblica è quella di un’area destinata a verde di interesse locale (… )
[17]Parere PAU 7. 2 Indicazioni per il perfezionamento della proposta pag. 29 (…)
e. Parco dello stadio (PS)
1) Nel progetto definitivo del Parco dello Stadio si dovrà conservare il più possibile l’attuale andamento altimetrico e morfologico naturale del terreno interessato, si dovranno prevedere possibili interventi di “forestazione urbana” per mitigare gli impatti in particolare verso i vicini centri abitati verso via dei Monti Tiburtini (…)
g. Area Verde di mitigazione verso Ospedale S. Pertini
(1) L’Area Verde di mitigazione potrebbe essere interessata da interventi di “forestazione urbana” con esatta configurazione della tipologia di standard urbanistico a cui ricondurre tale area pubblica anche ai fini della prevista Variante urbanistica e delle opportune verifiche di sostenibilità degli interventi proposti
[18] Scarica Parere del Dipartimento Ambiente di Roma Capitale del 10 gennaio 2023 22-Dip. Ambiente (f.to Pdf – Mb 8,10)
[19] piano economico integrazioni 25 novembre 2022 elaborato 03-00-piano-economico Pag. 21
[20] Vedi studio fattibilità relazione tecnico economica 3 10 22 01-03-FAT-G-G-100-00-A3 pag. 78 grafica destinazioni parco dello stadio 4.4.3 Programma funzionale pag.78
[21]15 marzo 2023 alle 10 Commissioni congiunte Sport e Urbanistica su Proposta deliberazioneStadio Pietralata con ODG: audizione dei Comitati di Quartiere e Associazioni di cittadini sulla proposta di Deliberazione prot. n. RC/ 3591/2023 recante: ” Nuovo Stadio di calco in Roma, località Pietralata – studio di fattibilità. Dichiarazione di pubblico interesse (…) (> vai al sito con le commissioni in diretta)