Stazione Termini: la Raggi esalta i nuovi spazi commerciali, ma la storia viene da lontano, e non è così esaltante…
Autore : Redazione
rendering della piastra con il parcheggio (ancora in costruzione)
Nulla da eccepire sulla riqualificazione del piazzale della Stazione, ma sulle terrazze, gallerie e piastre sulla Stazione Termini, di cui ci occupiamo da tempo, abbiamo molto da dire. E assistiamo ancora una volta all’entusiastico adeguamento allo “status quo” o allo “status ante” da parte di illustri esponenti pentastellati, nel determinante passaggio dall’opposizione al governo (o, come in Regione Lazio, all’appoggio al Governo).
“Oggi abbiamo inaugurato insieme ai vertici di Rfi, Grandi Stazioni Rail e Grandi Stazioni Retail i nuovi spazi di “Terrazza Termini”, un’area di oltre 5mila metri quadrati con negozi, bar, punti accoglienza, aree attrezzate con wi-fi e ristoranti a disposizione di cittadini e turisti.Vogliamo che l’area della stazione Termini diventi sempre più un punto d’incontro a disposizione della città...” così la Sindaca Raggi su Facebook condividendo il video del suo discorso (1)
Ma quegli spazi non sono luoghi pubblici a disposizione della città, sono spazi commerciali a pagamento, a testimonianza che la Stazione Termini, come tante altre stazioni italiane, si sta trasformando sempre di più in un gigantesco centro commerciale: infatti nei nuovi spazi, ricavati dalla costruzione della galleria e dalla riduzione dei sottostanti binari terminali, hanno trovato posto in massima parte negozi e varie attività di somministrazione. Quanto all’utilità della “piastra” sui binari, in avanzato stato di costruzione, che ospiterà un parcheggio da 1300 posti auto, che a detta della Sindaca serve a liberare le auto dal piazzale e starde limitrofe, è tutta da dimostrare. Infatti i pochi parcheggi adiacenti agli ingressi della stazione sono utilizzati dalle auto che depositano i viaggiatori e sostano per pochi minuti, auto che non andranno certo a parcheggiare nel multipiano il cui accesso è a 300 di metri di distanza e che ci risulta non avere neanche un collegamento pedonale con i binari (2).
Il progetto della galleria e della piastra parcheggio in realtà viene da lontano: era nato durante la consiliatura del Sindaco Veltroni nel 2004 e avallato e portato avanti dal Sindaco Alemanno (e poi dal Sindaco Marino), con la società Grandi Stazioni, di cui facevano parte, oltre a Ferrovie dello Stato, grandi gruppi come Benetton, Vianini Caltagirone, Pirelli e altri (3), poi divisa nel settembre 2015 dalle Ferrovie dello Stato (RFI Rete Ferroviaria Italiana) in tre società Grandi Stazioni Rail Spa del Gruppo Trentalia , Grandi Stazioni Retail (4). E in questi anni i lavori sono proseguiti, come da noi spesso documentato (vedi articoli in calce) ricavando nuovi spazi commerciali dall’arretramento della testa dei binari al piano terra e costruendo la galleria soprastante. Un intervento che potrebbe apparire per lo più inutile, ma che è invece, soprattutto per la piastra con il parcheggio, assai dannoso, in quanto attrae ancora più auto, in una delle zone più servite dai mezzi pubblici: 2 linee metro e capolinea di decine di linee di autobus. Senza contare i numerosi parcheggi – multipiano e non – già esistenti nello stesso raggio di distanza del parking in costruzione (5). Il dipartimento urbanistica aveva a suo tempo dato parere negativo alla piastra, con la motivazione che avrebbe aggravato i problemi della mobilità e che sarebbe stato poco utilizzato dai viaggiatori. Ma nessuno, nè allora nè in seguito, ne ha tenuto conto.
Certo, la Sindaca Raggi l’ha ereditato e non avrebbe potuto, in ogni caso, arrestare un’opera ormai in dirittura d’arrivo (il progetto è stato anche finanziato dal CIPE) , ma forse non era il caso di fargli un peana: in fondo, all’inaugurazione della Nuvola all’Eur aveva giustamente ricordato la vicenda precedente (6), assai dolente per l’interesse pubblico. Invece in quetso caso si è lanciata in un “Bisogna avere il coraggio di essere generosi con le generazioni future…“: anche nelle tecniche comunicative il Modello Raggi assomiglia sempre di più al Modello Roma di Veltroni e successori. Usare parole toccanti per esaltare iniziative che, andando a vedere le carte, hanno ben poco di interesse pubblico. Con un tocco paradossale: nel suo intervento la Sindaca conclude ” sappiamo che alcune delle cose che cominciamo oggi a costruire probabilmente non vedranno la conclusione a breve, non ce ne approprieremo noi dei meriti, chi se ne importa, l’importante è avere una visione e saperla attuare in maniera corale per la città di Roma“. Paradossale se si pensa che sta parlando di un’iniziativa di Veltroni, che rispecchia la visione di ere precedenti l’avvento dei cinquestelle. “Buon nuovo spazio” conclude la Sindaca. Ma è sempre e solo il buon vecchio spazio privato.
Anna Maria Bianchi Missaglia
Post scriptum: noi continuiamo ad avere il timore che la piastra parcheggio, dopo un po’ di anni dell’annunciato passivo per il mancato utilizzo da parte dei viaggiatori e dei cittadini, come già il Terminal Ostiense diventato un centro commerciale alimentare, venga messa a profitto come cubature commerciali. Speriamo di sbagliarci.
Post scriptum 2: ma qualcuno ha valutato l’impatto sulle altre attività commerciali e di somminsitrazione del centro, dell’inserimento di un tale polo nel cuore della città? La stazione non è un areoporto che si trova lontano dall’abitato e senza servizi…
Post scriptum 3: per dovere di cronaca: abbiamo mosso analoghe osservazioni pure nel 2016, quando la parziale inaugurazione della Galleria era stata condotta dla Ministro Graziano Delrio (e la Sindaca Raggi aveva disertato)
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinegola@gmail.com
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(1)guarda il video
https://www.facebook.com/virginia.raggi.m5sroma/videos/1035507959964986/?hc_ref=ARRkRepJ4CLeh1gsXFzQk_Bfn9EPG4XhaNXHJs4mVNF30sDJssDf32ymlomeCXpS_ew&fref=nf
Oggi abbiamo inaugurato insieme ai vertici di Rfi, Grandi Stazioni Rail e Grandi Stazioni Retail i nuovi spazi di “Terrazza Termini”, un’area di oltre 5mila met
ri quadrati con negozi, bar, punti accoglienza, aree attrezzate con wi-fi e ristoranti a disposizione di cittadini e turisti.
Vogliamo che l’area della stazione Termini diventi sempre più un punto d’incontro a disposizione della città. Per questo motivo stiamo lavorando ad un grande progetto di riqualificazione di piazza dei Cinquecento, con nuovi spazi pedonali e un collegamento diretto con le terme di Diocleziano e Palazzo Massimo.
Sappiamo bene che le stazioni sono un biglietto da visita della nostra città e Termini con la sua nuova terrazza diventa un luogo d’incontro ancora più funzionale e ospitale per le migliaia di viaggiatori, pendolari, lavoratori e studenti.
(2) i dati in nosto possesso rigaurdano il progetto del 2012, non sappiamo se in seguito modificato
(3) > vai alla pagina di Grandi Stazioni
(4) da wikipedia Grandi Stazioni
Grandi Stazioni S.p.A. è un’
azienda nata nel
1998 con lo scopo di riqualificare e gestire, anche commercialmente, le 14 maggiori
stazioni italiane. Divisa nel settembre 2015 dalle
Ferrovie dello Stato in tre società (Gs Retail, Gs Rail, Gs Immobiliare),
[1] dal giugno 2016 la Retail è controllata al 100% dalla cordata italo-francese Antin-Borletti-Icamap. La concessione durerà sino al 2040.
[2] La Rail e l’Immobiliare restano sotto il controllo delle Fs.
(5) vedi il circostanziato articolo di Filippo Crostella del 26 gennaio 2016 su Cittadini re di Roma La mobilità romana non passa da Termini.
(6) roma Today 30 ottobre 2016
Nuvola di Fuksas, Raggi fischiata al taglio del nastro: “Non scordiamo gli sprechi per l’opera”:
https://www.romatoday.it/politica/raggi-inaugurazione-nuvola-fischi.html