Publichiamo un commento di Good Lobby Italia sul DISEGNO DI LEGGE Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del per- sonale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziariopresentato dal Ministro dell’interno (Piantedosi) dal Ministro della Giustizia (Nordio) e dal Ministro della Difesa (Crosetto) il 22 gennaio 2024. In pratica i cittadini non potranno più utilizzare molte forme di protesta non violenta, che diventano reati puniti duramente. In calce i documenti pubblicati dalla Camera.
Il 27 giugno scorso le commissioni Affari costituzionali e Giustizia hanno dato il via libera ai primi 11 emendamenti del ddl sicurezza, tra cui la cosiddetta “norma anti-Gandhi” che prevede fino a 1 mese di carcere o multa fino a 300 euro per chi blocca una strada con il proprio corpo, e dai 6 mesi fino addirittura a 2 anni se il reato viene commesso da più persone. Come se non bastasse, presto dovrebbe essere approvato anche l’emendamento proposto dal deputato leghista Igor Iezzi, che innalza le pene fino a 20 anni di carcere per chi protesta in modo “minaccioso o violento” contro le grandi opere, come la Tav Torino-Lione o il ponte sullo Stretto. Queste misure vanno ad aggiungersi al già discusso decreto “eco-vandali”, che introduce sanzioni severissime per chi imbratti o deturpi monumenti e opere d’arte.
Si può essere più o meno d’accordo sulle metodologie adottate da attivisti e attiviste per protestare contro le cause in cui credono, ma l’obiettivo dei nostri rappresentanti politici è chiaro: delegittimare la società civile criminalizzando le azioni di disobbedienza non-violenta.
Senza aspettare un singolo istante, dobbiamo opporci a questa deriva. Aiutaci a reagire con una donazione, Nofirstname! Ci permetterà di raggiungere la cifra necessaria per avviare una grande campagna di sensibilizzazione e pressione.
L’insieme di questi provvedimenti rappresenta un preoccupante mosaico di leggi repressive e illiberali, che mettono in pericolo i nostri diritti di protestare ed esprimere il dissenso. Lo spazio civico, all’interno del quale dovrebbero essere garantite le libertà di espressione, associazione e protesta, va difeso con ogni mezzo. È in questo territorio, infatti, che la società civile può e deve battersi per le battaglie in cui crede e per difendere e supportare chi le rappresenta.
Lo dimostra la vicenda di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, la cui recente liberazione ricorda quanto sia importante vigilare sui poteri, chiedere trasparenza, proteggere tutti quelli che nel proprio lavoro (giornalisti, whistleblower) fanno da cane da guardia alle azioni dei potenti. Allo stesso tempo ci manda un chiaro segnale: quando i diritti vengono compromessi, il ruolo degli attivisti e della società civile è fondamentale. La condizione di Julian Assange, infatti, è rimasta sotto i riflettori nell’ultimo decennio grazie all’azione di un movimento globale, eterogeneo ma compatto, senza il quale la vicenda sarebbe probabilmente finita in un altro modo.
The Good lobby invita a dare un contributo per avviare una grande campagna di sensibilizzazione e pressione.
(dal sito della Camera) “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario” (1660)
C. 1660 Disegno di legge presentato in data 22 gennaio 2024
PDF 29 maggio 2024 Osservatorio legislativo e parlamentare Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario Elementi di valutazione sulla qualità del testo
PDF 26 febbraio 2024 Dipartimento Giustizia Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario Schede di lettura
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com