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The Good Lobby: PNRR e periferie, una firma perché la cittadinanza attiva sia seduta al tavolo di chi decide

Pubblichiamo la petizione di The Good Lobby alla Premier Giorgia Meloni, al ministro Raffaele Fitto e a tutto l’Esecutivo

In risposta ai recenti casi di violenza accaduti in alcune zone simbolo del degrado delle periferie, come i fatti di Caivano e l’aggressione del sacerdote don Antonio Coluccia a Tor Bella Monaca, la premier Meloni e l’esecutivo hanno approvato un decreto lampo che agirà contro la criminalità, la devianza minorile, la dispersione scolastica nei territori a rischio prevedendo anche un «piano straordinario di interventi infrastrutturali». Peccato però che tale reazione tempestiva – apparentemente in risposta ai bisogni e alle richieste della cittadinanza – contraddica quanto deciso dal governo a luglio e non rispecchi la reale volontà di ascolto della società civile

A fine luglio il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ha comunicato la revisione degli investimenti e delle riforme del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dove era inclusa una specifica misura da 3 miliardi per riqualificare le periferie nell’ottica di “ridurre il divario di cittadinanza”. Ed è risultato che gran parte dei progetti nati a questo scopo sono stati messi in discussione o definanziati, mentre le tante associazioni che in questi territori operano ogni giorno – e non solo sulla scia dell’onda emotiva dei casi di cronaca – non sono state minimamente consultate a tal proposito.

È troppo: ascoltare il governo che fa proclami contro “le zone franche” e al contempo assistere al fallimento della più grande opportunità concreta di migliorare la vita dei cittadini e delle cittadine, senza che la società civile abbia voce in capitolo è inaccettabile.
Per questo chiediamo subito l’approvazione del DPCM che garantirebbe in maniera definitiva la partecipazione alla Cabina di Regia del Recovery Plan dell’Osservatorio civico PNRR, a cui aderiscono decine di realtà sociali, tra cui anche The Good Lobby.

Tra i tagli annunciati dal governo ci sono interventi di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale per 3,3 miliardi, servizi e infrastrutture sociali di comunità per 726 milioni circa e interventi per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie per 300 milioni.
Tutti fondi che confluiranno nel RepowerEU per la diversificazione energetica, che assorbirà i 13 miliardi sottratti agli enti locali. 

Quindi meno soldi ai territori emarginati e degradati, più risorse alle imprese, a Confindustria e alle partecipate di Stato, che nei processi decisionali vengono ampiamente consultati al contrario di quanto avviene per la cittadinanza e chi rappresenta gli interessi generali.

Nonostante l’Osservatorio sia l’unico soggetto non profit, insieme al Forum Terzo Settore, che risulta membro della Cabina di Regia in quanto ex membro del Tavolo di Partenariato, viene costantemente ignorato poiché da un lato la Cabina funziona “a chiamata” e non con convocazioni plenarie, e in più perché la mancata approvazione del DPCM a cui facciamo riferimento ci relega in una posizione ambigua, con un piede fuori e uno dentro.

Per esempio, nel corso degli ultimi mesi l’organo è stato convocato più volte invitando sindacati, associazioni di categoria, fino anche a ENI, ENEL, coinvolte nella discussione del progetto Repower Eu. Gli unici a non essere mai stati ascoltati siamo noi cittadini.

Già con una memoria inviata in sede di conversione del Dl 13/2023 sull’attuazione del PNRR, avevamo richiesto che la cabina di regia si riunisse almeno due volte l’anno in modalità plenaria e che le risultanze delle riunioni fossero pubbliche e messe a disposizione di tutti online. Purtroppo, la nostra richiesta è stata rispedita al mittente.

La consultazione della cittadinanza non può avvenire a discrezione di chi governa, soprattutto su temi che ci riguardano in prima persona e condizionano drammaticamente le nostre vite come quello della riqualificazione urbana, essenziale per restituire servizi e condizioni di vita dignitose per i cittadini e le cittadine.

Per questo chiediamo l’approvazione immediata del DPCM che garantirebbe in maniera definitiva la partecipazione dell’Osservatorio Civico alla Cabina di Regia.

Basta proclami, la società civile non sia lasciata ai margini.

FIRMA LA PETIZIONE

per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

24 settembre 2023

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