Dopo alcuni interventi significativi verso una maggiore trasparenza e una maggiore interlocuzione con i cittadini, dall’amministrazione Marino ci arrivano due docce fredde. La prima è il resuscitamento del potere di ordinanza del Sindaco in nome dell’Emergenza traffico e mobilità, congelato dal Governo Monti e ora ripescato per il Giubileo Straordinario (1). La seconda è un vero balzo all’indietro rispetto alla possibilità per i cittadini di accedere alle informazioni sullo stato dell’arte degli interventi in corso: un’ incredibile e raggelante risposta del Dipartimento Mobilità – Ufficio Parcheggi alla richiesta di accesso agli atti di Cittadinanzattiva Flaminio sullo stato delle procedure di alcuni parcheggi interrati del quartiere, a nostro avviso disattende la legge sulla trasparenza, e soprattutto rischia di farci rimpiangere l’amministrazione Alemanno. Infatti quello che prima era normalmente e rapidamente possibile – prendere visione e avere copia di tutti gli atti inerenti a un intervento fino al momento dell’accesso – adesso non viene più concesso: ai cittadini si riconosce solo il diritto di vedere gli atti quando il procedimento è concluso. Cioè quando i giochi sono fatti e non si può più dire – e fare – nulla. Un segnale ulteriormente inquietante, se si somma al totale silenzio sulle nostre ripetute richieste di chiarezza giuridica sugli interventi del Piano Parcheggi (2). Mobilitiamoci e Carteinregola hanno scritto al Presidente Renzi e al Sindaco Marino chiedendo di non ritornare alle sciagurate pratiche della gestione commissariale durata dal 2006 al 2012 (3). E scriveranno a breve al Sindaco, all’Assessore alla legalità e alla Trasparenza Sabella e all’Autorità Anticorruzione, per fare chiarezza sui diritti dei cittadini rispetto l’accesso agli atti.
Avevamo salutato con un cauto ottimismo la pubblicazione sul sito del Dipartimento allo Sport dei dati sulle concessioni degli impianti sportivi comunali, un importante passo avanti che è frutto delle nostre insistenti sollecitazioni all’amministrazione(4). Altri passi avanti sono la mappa della città pubblica dell’Assessorato alla Trasformazione Urbana – su cui speriamo continui l’ulteriore messa a punto con un aggiornamento più preciso dei dati (5) – , il nuovo Sistema Informativo Territoriale e lo sportello Unico dell’Edilizia Telematico di Roma Capitale (6) e anche il servizio on line Iosegnalo, per facilitare le comunicazioni dei cittadini alla Polizia di Roma Capitale (7).
Ma tutto questo, senza una vera e sistematica trasparenza, perde molto del suo significato, virando pericolosamente verso l’effetto “foglia di fico”.
Cominciamo dai poteri commissariali per l’emergenza traffico, che sono sempre stati una vera cortina fumogena, non solo rispetto alle procedure ma anche alle cifre – pubbliche – spese. A oggi non siamo riusciti ad avere i consuntivi obbligatori – tanto che ormai ci stiamo convincendo che nessuno li abbia fatti – per conoscere il costo e i risultati del periodo 2006 – 2012, periodo in cui, a Roma, gli interventi per la mobilità (a partire dal Piano Urbano Parcheggi) erano sottoposti alle stesse deroghe consentite alla Protezione Civile ed erano di esclusiva competenza del Sindaco e dell’Ufficio Speciale Emergenza Traffico. In calce sintetizziamo la vicenda, ma vogliamo essere chiari: non permetteremo a nessuno di usare il Giubileo straordinario (o le Olimpiadi o qualunque altra cosa) per sottrarre al controllo dei cittadini quello che si sta decidendo e i soldi che si stanno spendendo. Vogliamo che venga pubblicato l’elenco delle infrastrutture necessarie in bella vista sul sito del Comune, e che vengano aggiornate in tempo reale tutte le informazioni su chi fa cosa, affidando i lavori a chi, con quali costi, con quali procedure e con quali eventuali varianti in corso d’opera. Soprattutto con quali deroghe e con quali motivazioni. Se ciò non avverrà, e non tra mesi, ma subito, ricominceremo la nostra battaglia, con la stessa correttezza e determinazione con cui abbiamo combattuto per l’interesse pubblico e per il rispetto delle regole in questi due anni e mezzo di vita di Carteinregola (8).
E con questo stesso spirito apriremo da subito anche un nuovo fronte, che riguarda l’accessibilità delle informazioni ai cittadini. Pochi giorni fa il Dipartimento Mobilità ha fatto pervenire una risposta alla richiesta di accesso agli atti su alcuni interventi su suolo pubblico nel quartiere Flaminio che lascia letteralmente basiti, perchè vi si sostiene che può accedere ai documenti solo chi “ha un interesse di merito” e che sono visionabili da parte di terzi solo i progetti definitivi, approvati con provvedimento dell’Amministrazione Capitolina. (9). Invece, seguendo i dettami del Decreto sulla trasparenza (10), noi difenderemo il diritto del cittadino – qualunque cittadino, non solo quello che può dimostrare un suo diretto interesse – ad accedere agli atti dell’amministrazione che riguardano interventi sul territorio – tutti gli atti, non solo quelli approvati, anche quelli man mano prodotti dalle conferenze dei servizi, o inoltrati dai vari soggetti coinvolti – senza che nessuno possa nascondersi dietro la locuzione “endoprocedimentale” per negare tale diritto. Nei cinque anni di Giunta Alemanno nessuno ci aveva mai risposto così. Nessuno. Abbiamo montagne di documenti “endoprocedimentali” regolarmente visionati – e consegnatici in copia dagli uffici – che possono dimostrarlo. Sarebbe paradossale che, mentre il Dipartimento Urbanistica promette la rapida attivazione del nuovo Sistema Informativo Territoriale, con cui, non solo i progettisti e gli imprenditori, ma chiunque potrà accedere alle informazioni sullo stato dell’arte degli interventi edilizi in corso anche privati (11), nel caso di interventi come i Pup, effettuati su suolo pubblico, concessi in base a un (presunto) interesse pubblico, realizzando opere che per l’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici sono a tutti gli effetti opere pubbliche (12), si mantenesse l’oscurità sui progetti, sulle modifiche in corso d’opera, sui pareri e sulle prescrizioni dei soggetti pubblici competenti.
Conosciamo le difficoltà di questa amministrazione, possiamo rinunciare ai balzi da leone e accontentarci dei passi da formica. Ma non accetteremo neanche un passo da gambero…
Post scriptum: sul sito di Roma Capitale dal 21 maggio scorso è apparso in primo piano un pulsante che permette di accedere rapidamente alle procedure di evidenza pubblica in corso. (vai alla pagina del sito del Comune)
Post scriptum 2: vogliamo sperare che la negazione dell’accesso agli atti del progetto di parcheggio interrato di Piazza Manila non sia da collegare alle nostre richieste di spiegazioni sulel modifiche all’intervento, dopo aver visionato il nuovo elaborato nell’ufficio dell’Assessore Improta ormai parecchi mesi fa (13)
NOTA SULL’EMERGENZA TRAFFICO E MOBILITA’
L’Emergenza Traffico nella Capitale era stata proclamata da Prodi nel 2006 con il conferimento all’allora Sindaco Veltroni di poteri speciali emergenziali applicati alla mobilità che permettevano di derogare a ben 36 leggi e normative. L’emergenza e i poteri erano poi stati rinnovata ogni anno, passando al Sindaco Alemanno, per concludersi il 31 dicembre 2012, grazie all’iniziativa del Governo Monti che aveva messo un limite temporale alle procedure straordinarie attivabili con le stesse modalità della Protezione Civile per le calamità. Ciò nonostante, in seguito a numerose sollecitazioni di Alemanno, per qualche settimana l’emergenza traffico per Roma rischiò di essere reintrodotta, ma alla fine non fu rinnovata, anche grazie alla nostra strenua battaglia, condotta a colpi di comunicati e lettere quotidiane al Consiglio dei Ministri. Tuttavia il risultato finale fu un compromesso: come per la Bella Addormentata, l’Emergenza non morì, ma rimase “in sonno”, pronta per essere riattivata con una delibera del Consiglio dei Ministri. In quel caso il Sindaco un’altra volta avrebbe potuto “provvedere con proprie ordinanze, anche in deroga ad ogni disposizione di legge e comunque nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico” “per l’attuazione degli interventi da effettuare sul territorio di Roma Capitale per rimuovere le situazioni di emergenza connesse al traffico, alla mobilita’ ed all’inquinamento atmosferico o acustico” con un unico, striminzito, paletto: tutto ciò sarebbe dovuto avvenire “ in esecuzione di un piano autorizzato dalla delibera del Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, nonche’ nei limiti e secondo i criteri indicati nella stessa delibera, con oneri a carico di Roma Capitale»(14). Ora purtroppo quel momento è arrivato: in queste ore il Governo decide i poteri da attribuire al Sindaco per una serie di interventi necessari alla mobilità del Giubileo, che noi speriamo non siano l’apripista per una nuova serie di parcheggi privati e quant’altro.
(3) La lettera, firmata da Mobilitiamoci e Carteinregola, è stata inviata il 21 maggio al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro dei Lavori pubblici Graziano Del Rio, al Sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino e per conoscenza a: Claudio De Vincenti, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Alfonso Sabella, Assessore alla Legalità, Guido Improta, Assessore alla Mobilità, Maurizio Pucci, Assessore ai lavori Pubblici di Roma Capitale, ai Consiglieri e ai Presidenti dei Municipi di Roma
Oggetto: attribuzione poteri emergenziali in tema di traffico e mobilità alla città di Roma per il Giubileo straordinario
Si fa seguito a notizie di stampa relative alla possibile concessione alla città di Roma di poteri emergenziali, previsti dall’art 10, comma 1 bis Dlgs 26 aprile 2013 n.51 “in esecuzione di un piano autorizzato con delibera del Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, nonché nei limiti e secondo i criteri indicati nella stessa delibera” per segnalare alla Sua considerazione che l’esperienza dello stato d’ emergenza traffico e mobilità, attribuito con OPCM 3543/2006, alla città di Roma dal 2006 a 2012 ha comportato:
– la costituzione di una complessa struttura organizzativa, con un costo di 2 milioni di € l’anno per il solo Ufficio Emergenza, articolata in soggetti attuatori (con la possibilità di ricevere un aumento del 30% trattamento economico in godimento, per il Comitato di coordinamento, gli esperti esterni, i dirigenti a contratto, l’ Ufficio Emergenza Traffico, i dirigenti e gli impiegati comunali, straordinari);
– una generale assenza di informazioni riguardanti le retribuzioni degli incarichi attribuiti. Quasi tutte le ordinanze relative all’affidamento di incarichi retribuiti non erano leggibili sul sito comunale;
– una larvale partecipazione dei cittadini e dei Municipi alle scelte a causa delle limitazioni previste dallo stato emergenziale (riduzione della metà dei tempi di esproprio, iter rapido di assenso ai progetti sui parcheggi con pareri dei municipi entro 15 giorni, snellimento delle procedure V.I.A. dei passaggi approvativi su beni sottoposti a tutele (iter al massimo di 30 giorni, dopo i quali il parere è attribuito alla “conferenza dei servizi” da concludersi entro 15 giorni), che hanno condotto a moltissime fondate contestazioni (parcheggi, metropolitane B1 e C..);
– una riduzione della possibilità di concorrere da parte delle imprese, in quanto in nome della emergenza si sono derogati i termini di legge per la ricezione delle offerte di appalti sopra soglia e sotto soglia comunitaria riducendoli prima a 10 e 20 giorni dalla data di pubblicazione del bando e poi a 7 e 14 giorni;
– la definizione di due Piani di interventi per le infrastrutture viarie e per i parcheggi, la cui realizzazione, sulla base degli UNICI dati pubblici resi disponibili da una procedura di accesso agli atti durata 140 giorni , risultava al 31 marzo 2012 pari a nemmeno il 10% degli interventi (approvati nel 2006): 29 su 389
Questi elementi, contrari alle normali regole di buona amministrazione, alla trasparenza ed alla partecipazione dei cittadini, si sono protratti fino ad oggi, cioè a quasi MILLE giorni dalla fine dell’ Emergenza (31 dicembre 2012), in quanto la Relazione di trasferimento delle attività emergenziali alla gestione ordinaria, prevista dall’art 5, comma 4 ter della legge 24 febbraio 1992 n.225, e dall’art.42 comma 1 sub c del D.Lgs. 14-3-2013 n. 33 relativo agli “obblighi di pubblicazione concernenti gli interventi straordinari e di emergenza” prevedenti tra l’altro la pubblicazione del “costo previsto degli interventi e il costo effettivo sostenuto dall’amministrazione”, non è stata resa pubblica, nonostante le ripetute richieste di accesso civico avanzate dagli scriventi al Dipartimento della protezione Civile ed al Comune di Roma.
In considerazione di quanto sopra, oltre a richiedere il suo autorevole intervento, in qualità di responsabile gerarchico del Dipartimento della Protezione Civile, per l’acquisizione delle predette relazioni (vedi anche nostra lettera del 21 maggio 2014 allegata), Le richiediamo, nella eventualità di concessione di poteri straordinari, che sia assicurata la piena trasparenza e pubblicità di tutti i provvedimenti, a cominciare dal Piano previsto dal suindicato articolo 10 del dlgs n.51/13, con l’indicazione dei tempi di attuazione, le modalità di affidamento degli incarichi, i costi, i responsabili dei procedimenti, gli impatti previsti per ogni intervento, con l’inserimento di dati e documenti sul sito comunale.
Documenti che dovranno tutti esser preceduti di una sintesi che spieghi in linguaggio comprensibile da TUTTI i cittadini, le motivazioni, gli obiettivi, i benefici attesi, i costi, i tempi e i responsabili.
Siamo certi che vorrà dare seguito alle nostre richieste, in quanto rispondono a quella diffusa esigenza di trasparenza necessaria a superare le infinite incrostazioni tecnico-burocratiche e porre le basi per una effettiva partecipazione e collaborazione dei cittadini alla gestione di un bene comune, ancora più necessaria nell’attuale difficile situazione economica e sociale.
21 marzo 2015 “Le concessioni dei circoli sportivi comunali devono essere on-line entro il mese di aprile 2015 nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito di Roma Capitale, in conformità con le Linee Guida… –
(8)Anche l’Acer, l’Associazione Costruttori Edili Romani, ha diramato il 13 maggio scorso un comunicato in cui il Presidente Edoardo Bianchi dichiara “ferma contrarietà a procedure d’urgenza e a proroghe di affidamenti già in atto” per gli stessi motivi da noi evidenziati, assicurando che l’Acer presterà “la massima attenzione affinchè, con la motivazione dell’urgenza, non venga tradita la legittima aspettativa delle imprese [e noi aggiungiamo, dei cittadini] alla trasparenza e alal regolarità degli appalti”
A breve pubblicheremo un più circostanziato approfondimento, a partire dalle norme che regolano l’accesso agli atti. Intanto segnaliamo che sul sito del Governo è riportatto che nel Consiglio dei Ministri n. 66 del 22/01/2013 http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/testo_int.asp?d=70320 – il Consiglio ha approvato, su proposta del Ministro della pubblica amministrazione e semplificazione, due decreti legislativi che attuano la legge 190 del 2012 (“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”). Il primo provvedimento riordina tutte le norme che riguardano gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle PA e introduce alcune sanzioni per il mancato rispetto di questi vincoli. Di seguito, in sintesi, i punti principali del provvedimento:
(…)
2. viene data una definizione del principio generale di trasparenza: accessibilità totale delle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività delle PA, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Il provvedimento ha infatti lo scopo di consentire ai cittadini un controllo democratico sull’attività delle amministrazioni e sul rispetto, tra gli altri, dei principi costituzionali di eguaglianza, imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza dell’azione pubblica.
(…)
6. viene introdotto un nuovo istituto: il diritto di accesso civico. Questa nuova forma di accesso mira ad alimentare il rapporto di fiducia tra cittadini e PA e a promuovere il principio di legalità (e prevenzione della corruzione). In sostanza, tutti i cittadini hanno diritto di chiedere e ottenere che le PA pubblichino atti, documenti e informazioni che detengono e che, per qualsiasi motivo, non hanno ancora divulgato.
Nel decreto in particolare l’Art. 39 recita:
Art. 39 Trasparenza dell’attività di pianificazione e governo del territorio
1. Le pubbliche amministrazioni pubblicano:
a) gli atti di governo del territorio, quali, tra gli altri, piani territoriali, piani di coordinamento, pianipaesistici, strumenti urbanistici, generali e di attuazione, nonché le loro varianti;
b) per ciascuno degli atti di cui alla lettera a) sono pubblicati, tempestivamente, gli schemi di provvedimento prima che siano portati all’approvazione; le delibere di adozione o approvazione; i relativi allegati tecnici.
2. La documentazione relativa a ciascun procedimento di presentazione e approvazione delle proposte di trasformazione urbanistica d’iniziativa privata o pubblica in variante allo strumento urbanistico generale comunque denominato vigente nonché delle proposte di trasformazione
urbanistica d’iniziativa privata o pubblica in attuazione dello strumento urbanistico generale vigente che comportino premialità edificatorie a fronte dell’impegno dei privati alla realizzazione di opere di urbanizzazione extra oneri o della cessione di aree o volumetrie per finalità di pubblico interesse è pubblicata in una sezione apposita nel sito del comune interessato, continuamente aggiornata.
3. La pubblicità degli atti di cui al comma 1, lettera a), è condizione per l’acquisizione dell’efficacia degli atti stessi.
Pubblicato il27 gennaio 2015dicomitatinopup Per esporre le nostre obiezioni al parcheggio interrato al Flaminio, usiamo le parole messe nero su bianco dalla stessa amministrazione, in una nota del settembre 2013, che non sappiamo quanto sia poi stata tenuta in considerazione…
(14) G.U. n.112 Art. 1 Comma 4. All’articolo 10 del decreto legislativo n. 61 del 2012 e’ aggiunto infine il seguente comma: «1-bis. Per l’attuazione degli interventi da effettuare sul territorio di Roma Capitale per rimuovere le situazioni di emergenza connesse al traffico, alla mobilita’ ed all’inquinamento atmosferico o acustico, il Sindaco provvede con proprie ordinanze, anche in deroga ad ogni disposizione di legge e comunque nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, in esecuzione di un piano autorizzato con delibera del Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, nonche’ nei limiti e secondo i criteri indicati nella stessa delibera, con oneri a carico di Roma Capitale.»
Dal sito di Roma Capitale ACCESSO AGLI ATTI : I cittadini – singoli o associati – possono accedere ai documenti e alle informazioni in possesso dell’Amministrazione rivolgendosi ad uno degli Uffici relazioni con il pubblico (URP) presenti nelle strutture di Roma Capitale.
Si può prendere visione dei documenti o chiederne copia – in tal caso è previsto il pagamento dei costi di riproduzione e dei diritti di ricerca – ottenendo risposta entro un termine stabilito.
Esistono alcuni limiti e restrizioni al diritto di accesso ai documenti e alle informazioni che sono legate, ad esempio, alla necessità di tutelare il diritto alla riservatezza di soggetti terzi.