TVA: un Tram che si chiama desiderio
Autore : Redazione
Immagini da foto Fb Romaunderground https://www.facebook.com/romandergra/posts/la-tva-il-tram-termini-vaticano-aureliolorigine-e-il-tracciatolidea-della-tva-te/1638487232846777/
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di Roberto Corbella*
Si parla spesso della crisi dei trasporti pubblici e di come dare un servizio migliore a cittadini, pendolari e visitatori della Capitale.
Il dibattito è ampio e le opinioni non sempre convergono ma pur auspicando un piano della mobilità che tenga conto di tutte le esigenze anche prospettiche della città, è opportuno “ non perdere il tram”
L’Associazione Per Roma ritiene che un progetto iniziato nel 1995 e che doveva essere pronto per il Giubileo del 2000 possa essere una valida realtà giusto in tempo per il prossimo giubileo del 2025.
Parliamo della TVA: Termini Vaticano Aurelio, l’alternativa ecologica ed efficace alle molteplici linee che oggi servono la tratta da Termini attraverso Via Nazionale, Corso Vittorio, Via Gregorio VII.
La realizzazione della TVA è prevista in tutti i programmi per la mobilità predisposti dal Comune di Roma nel corso degli ultimi 20 anni, sulla base di approfonditi studi e indagini condotti da eminenti esperti della materia,
La TVA costituisce l’asse portante della riqualificazione del trasporto pubblico lungo gran parte del centro storico, ponendosi come decisiva alternativa al traffico su gomma sia pubblico che privato e alle sue pesantissime conseguenze quali inquinamento, rumori, vibrazioni, congestione, degrado, parcheggio selvaggio ecc., in luoghi di altissimo valore storico e architettonico che, al contrario, andrebbero riqualificati e rivitalizzati per consentirne la piena fruizione da parte di cittadini e turisti.
In più la TVA non costituisce, come alcuni pensano, un inutile doppione della eventuale futura linea C della metropolitana, la cui realizzazione è peraltro tutt’altro che prossima, ma anzi la sua sinergica integrazione sulle brevi distanze e un fondamentale collegamento tra Termini e il Vaticano che certamente la linea C non assicura.
La TVA non è invasiva, al contrario libera le strade che percorre da una fila ininterrotta di auto private e di autobus inquinanti e rumorosi, questi sì invasivi e pervasivi, fornendo un servizio di trasporto moderno, comodo, rispettoso del prezioso contesto urbano su cui si sviluppa.
E’ chiaro che con la realizzazione della TVA il traffico privato dovrà essere limitato, ma lungi dall’essere considerato un difetto, questo è certamente un pregio del sistema di trasporto tranviario, che corregge l’anomalia – tutta romana – che consente alle auto di circolare quasi liberamente su strade che al contrario dovrebbero essere dedicate principalmente alla mobilità ciclo pedonale.
I promotori di Metrovia in un articolo “TVA: ovvero fare i tram dove servono le metropolitane (1) hanno avanzato alcune critiche, ritenendo TVA in competizione con il prolungamento della metro C e invasivo .perché dovrebbe viaggiare in sede protetta.
Non corrisponde al vero che il tracciato della TVA debba essere realizzato integralmente su sede protetta, basti vedere i numerosi esempi di linee tranviarie realizzate nei centri storici di molte città europee perfettamente integrati nel loro contesto urbano senza particolari separazioni rispetto alle altre modalità di trasporto o anche quanto realizzato a Roma per il tram 8 lungo via delle Botteghe Oscure.
TVA, può essere completata in tempi relativamente brevi (2-3 anni) e a costi contenuti (circa € 100.000.000), soprattutto rispetto a quelli della Metro C che ha tempi e costi enormemente superiori. La Metro C potrebbe forse arrivare tra 10 anni (si ricorda in proposito che, a parte le evidenti difficoltà realizzative, non esiste al momento né un progetto approvato né un adeguato finanziamento).
Si ritiene infine che la condivisibile prospettiva di una Via Nazionale e un Corso Vittorio liberi dalle auto, pavimentati e arredati a dovere, luogo di splendide passeggiate tra preziosi monumenti e palazzi (Museo Nazionale, Banca d’Italia, Sant’Andrea della Valle, palazzo Massimo alle Colonne, piazza Navona, piazza della Cancelleria e Campo de’ Fiori, la Chiesa Nuova e l’Oratorio dei Filippini, San Giovanni dei Fiorentini, Castel Sant’Angelo, ecc.) sia attuabile solo servendolo con una linea tranviaria moderna, efficiente, silenziosa ed ecologica.
La Commissione mobilità del Comune, ( Presidente Enrico Stefàno, Assessore Linda Meleo, Consiglieri e Dirigenti della mobilità ), riunitasi appositamente il 21 gennaio scorso, ha espresso unanimi commenti positivi rispetto al progetto e sta facendo verificare ai tecnici eventuali integrazioni/modifiche rispetto al progetto originale.
Sono comunque scelte importanti, con molte implicazioni, Per Roma pertanto sollecita tutte le associazioni e i cittadini che vogliono contribuire, a confrontarsi costruttivamente per individuare in tempi brevi suggerimenti che possano migliorare il progetto. Una condivisione preventiva con tutta la cittadinanza è il modo migliore per evitare errori e realizzare un gioco di squadra.
Tutti sono benvenuti, la nostra sede è aperta in senso fisico e metaforico , Via Nazionale 66 , segreteria@perroma.org scriveteci ed incontriamoci
*Roberto Corbella Associazione Per Roma
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
8 febbraio 2019
(1) https://metroviaroma.it/tva-tram-dove-servono-metropolitane/