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Un ringraziamento all’Assessore Caudo

L'assessore Caudo a Spiazziamoli: Piediperterra all'EUR il 7 marzo 2015

L’assessore Caudo a Spiazziamoli: Piediperterra all’EUR il 7 marzo 2015

di Anna Maria Bianchi Missaglia

Giovedì scorso si è svolto un ultimo e affollatissimo incontro negli ex stabilimenti militari di Via Guido Reni, Cambiare Roma, Roma è  cambiata, passaggio di consegne della città, in cui l’assessore alla Trasformazione Urbana  Giovanni Caudo ha fatto un bilancio della sua esperienza e ha idealmente consegnato a  noi cittadini  il lavoro fatto e quello rimasto a metà, chiedendoci di vigilare perchè i risultati  positivi raggiunti non venissero nel tempo cancellati o stravolti.  E  pur augurandomi che alcuni progetti decadano – quei progetti che abbiamo avversato, come lo Stadio della Roma e le Olimpiadi Roma 2024, che in altre mani potrebbero diventare ancora più letali  – a nome di  Carteinregola mi sono  presa l’impegno di custodire e difendere i tantissimi cambiamenti positivi che l’assessore ha introdotto, dagli interventi sulle  criticità nei   territori alle nuove  regole a tutela dell’interesse pubblico.

Un lavoro gigantesco, fatto  in  due anni e quattro mesi, ben poco riportato  dai media, che sguazzano nel gossip politico e non raccontano quasi mai la vera vita della città.  Un lavoro  che spesso si è scontrato anche con la diffidenza, se non l’ostilità,  dei cittadini.  E io, che ho spesso  seguito gli  incontri che Giovanni Caudo ha tenuto nei quartieri, posso dire che molti  problemi   sono  nati anche  dalle difficoltà  di comunicazione dell’amministrazione, e naturalmente  da errori e inefficienze che è umanamente impossibile eliminare.   Ma molto spesso ho  avuto  la sensazione  che,  di fronte alla complessità  di situazioni degenerate  e stratificate da anni,  unita alle enormi  aspettative di cittadini da sempre delusi, qualunque  impegno  sarebbe stato sempre e comunque percepito come   inadeguato.

(Foto Valerio Barletta)

(Foto Valerio Barletta)

Eppure, a guardare la composizione della platea che è venuta a salutare   Caudo,  verrebbe da dire che invece, almeno un po’, l’assessore ce l’abbia  fatta. Perchè nella  sala affollatissima c’era di tutto: comitati di quartiere, associazioni,  i  suoi collaboratori  insieme a funzionari e dipendenti  del dipartimento, e poi  rappresentanti  dell’Acer (sì, i costruttori, quelli medi e piccoli), gli assessori con cui ha condiviso fino all’ultimo l’impegno per la città – Estella Marino e Francesca Danese – molti presidenti,  assessori, e consiglieri dei Municipi, e tantissimi cittadini, architetti, urbanisti, colleghi, studenti. E il   clima era autenticamente  commosso,  perchè chi era lì lo era solo per testimoniare  la sua solidarietà e la sua stima  a un uomo che di lì a poco non sarebbe più stato assessore. Un riconoscimento che io penso si meriti fino in fondo, perchè  il suo impegno  ha segnato una forte discontinuità con il passato, non solo con l’amministrazione precedente, ma anche con quelle ancora prima, di cui noi conosciamo la pesante eredità, anche in molte scelte urbanistiche che si sono rivelate assai sciagurate. Un impegno  e una discontinuità che spero non ci troveremo  presto a rimpiangere e che vogliamo tenere vivi  nella memoria  dei cittadini di Roma, perchè a nessuno venga in mente di tornare indietro.

(Anna Maria Bianchi Missaglia)

(in calce metteremo i commenti e i diversi punti di vista che ci arriveranno: laboratoriocarteinregola@gmail.com)

Vedi anche

Roma Prossima – Caudo fa il bilancio di due anni da assessore alla trasformazione urbana Due anni di scelte urbanistiche come cambia Roma del 6 agosto 2015

foto caudo ufficio vuoto urbanisticaAbbiamo ascoltato tutti, deciso solo per la città, messo tutto in ordine e lasciato sul tavolo l’elenco delle priorità per chi ci seguirà (Giovanni Caudo)

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