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LunEUR

(6 marzo  2015)

NOTA: quanto pubblicato  è ricavato da articoli giornalistici e documenti che si allegano integralmente. Siamo a disposizione per pubblicare rettifiche, approfondimenti e diversi punti di vista che dovessero pervenirci (laboratoriocarteinregola@gmail.com)

a cura del Comitato Salute e Ambiente EUR

Si estende su 68.000 mq tra viale della Pittura – viale dell’Artigianato – viale delle Tre Fontane – viale dell’Agricoltura. La proprietà dell’area è di Eur spa.

FotoAMBM

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Era il più antico parco di divertimenti cittadini italiani ed uno dei più grandi di Europa. Inizialmente le attrazioni erano state installate provvisoriamente in occasione della Fiera dell’Agricoltura nel luglio del 1953. Dal 1960 fu mantenuto aperto per tutto l’anno e cinque anni dopo assunse, tramite referendum, il nome attuale. Fino al 2007 fu gestito da una società che raggruppava i “giostrai”. Alla scadenza della concessione Eur spa decideva di rinnovarlo e selezionava quattro operatori interessati alla nuova concessione mediante una “manifestazione di interesse”   aggiudicando poi il contratto di locazione e gestione del Parco a Cinecittà Entertainment. Ma tra contenziosi e rinvii il lunapark dal 2008 non è ancora stato riaperto.  Le ultime notizie riguardanti Luneur arrivano dalla conferenza stampa di apertura di Cinecittà World, il nuovo parco dedicato al cinema inaugurato nel luglio 2014 a CastelRomano (Roma), in cui Luigi Abete,presidente e AD di IEG Italian Enterteinment Group,  rispondendo  ad una domanda riguardante il destino del Luneur,ha  annunciato  un futuro parco dedicato alle famiglie e ai bambini, ha annunciato  l’ inaugurazione entro il corso del 2015. Ma lo scenario potrebbe essere assai diverso…

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LUNEUR – perché è chiuso da sette anni? [a cura di Saverio Pedrazzini e Salute e Ambiente Eur]

Era il più antico parco di divertimenti cittadini italiani ed uno dei più grandi di Europa. Inizialmente le attrazioni erano state installate provvisoriamente in occasione della Fiera dell’Agricoltura nel luglio del 1953. L’iniziativa riscosse un grande successo, perciò si decise di tenere aperto il parco periodicamente ogni anno. In occasione della XVII Olimpiade del 1960 fu mantenuto aperto per tutto l’anno e cinque anni dopo assunse, tramite referendum, il nome attuale.

La proprietà dell’area ( 68.000 mq) del parco, già dell’Ente Eur, è ora di Eur spa.

Fino al 2007 la gestione del Luneur era affidata alla società che raggruppava “i giostrai”, la Lu.P.P.Ro Srl, la cui concessione scadeva il 31 dicembre 2007. Dopo una selezione di quattro operatori interessati sulla base di una preliminare “manifestazione di interesse” (1) e l’offerta vincolante di uno solo di questi, l’11.02.2008 Eur spa stipulava il contratto di locazione e gestione del Parco con la newco veicolo di Cinecittà Entertainment spa (la società di Luigi Abete che si era aggiudicata la gara) Luneur Park spa, per 18 anni + 9, dietro pagamento di un canone di 800.000 € annui e con l’impegno a mantenere la destinazione a “Parco di divertimenti tradizionale” nonché con l’impegno all’investimento di 12.000.000 € di cui 5.000.000€ nei primi due anni.

Dal momento dell’assegnazione è stato un susseguirsi di dichiarazioni (2) a cominciare da quella dell’a.d. dell’epoca Mario Miccio, che il 10 ottobre 2008 annunciò subito la probabile riapertura dello storico parco di Roma all’inizio del 2009, dichiarando che per rimettere a nuovo il parco erano stati stanziati 16 milioni di euro: 1 milione per la messa in sicurezza dell’impianto elettrico, dei bagni e per la cura delle piante, i restanti 15 per mettere attrazioni nuove, smantellandone molte ormai obsolete.

Una ulteriore  lunga serie di annunci furono fatti nel tempo dai successivi amministratori di Eur spa (Riccardo Mancini, Pierluigi Borghini e Gianluca Lo Presti), ma il parco è sempre rimasto chiuso, fino ad arrivare al marzo 2015, quando (salvo ulteriori proroghe) Eur spa dovrebbe procedere alla “correzione dell’assetto contrattuale” (in sostanza rescindere il contratto) con l’attuale concessionario e/o affittuario  come  da conclusione di cui al  punto 6 della relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria di Eur spa 2011-2012  (3)

Tutti si domandano dunque perché il parco sia rimasto chiuso dal 2008 al 2015. E perchè non venga affrontatata con la  necessaria trasparenza una vicenda punteggiata di dichiarazioni ottimistiche e annunci di riapertura da parte di Eur spa  che  si potrebbe invece concludere con la risoluzione del contratto. E ci si chiede, insieme a molti giostrai “storici” non più coinvolti nella gestione dopo cinquant’anni,    se la gara abbia ha rispettato tutti  i canoni del codice dei contratti pubblici, dato che  in sostanza, come affermato dall’AVCP – Autorità Vigilanza Contratti Pubblici nella deliberazione n. 21 del 21 maggio 2014 (4) , Eur spa (a.d. pro tempore Mauro Miccio) non ha rispettato la disciplina della concessione di servizi ex dlgs 163/2006 e le condizioni della lex specialis del bando di gara non erano conformi ai principi e alle disposizioni in materia di contratti pubblici. L’AVCP inoltre ha ritenuto che la dimidiazione del canone accordato al nuovo affittuario non sia stata supportata da idonea motivazione e pertanto sia foriera di danno erariale.

Allo stato attuale sono presenti sui tavoli dell’ANAC – Autorità Nazionale Anti Corruzione (presieduta dal dr. Raffaele Cantone), dell’Assessore alla Legalità del Comune di Roma (dr. Alfonso Sabella) e alla Procura della Corte dei Conti Regionale, tutti i documenti della gara sulla quale si è espressa l’AVCP con la delibera dalla quale emerge  che la società Luneur Park, firmataria dell’attuale contratto di “locazione”, non è la società aggiudicataria della gara esperita nel 2007.

Una situazione assai ingarbugliata, per la quale si sono persi anni e anni in discussioni e contenziosi, mentre l’area del Luneur è diventata sempre più fatiscente, le attrazioni sempre più obsolete, il servizio ricreativo per l’intera città e i turisti è stato sospeso.  L’ultimo contenzioso  di cui abbiamo notizia verte sui “maggiori costi” da sostenere per il ripristino e la riapertura del Parco e in base ad una Consulenza tecnico d’ufficio   Eur spa dovrebbe corrispondere all’attuale conduttore circa 8.000.000 €. (3) , nonostante secondo la deliberazione dell’ Autorità Vigilanza Contratti Pubblici il canone non fosse congruo.

E intanto il Luneur continua a rimanere chiuso malgrado i continui annunci di riapertura, dopo aver vinto la resistenza dei vecchi “giostrai”  (5) , in stato di abbandono, e la famosa “ruota”, ridipinta di un improbabile rosa per annunciare la sempre imminente riapertura, sembra essere arrossita di vergogna.

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(1) Eur spa – Invito a manifestare interesse per la gestione del Luneur Invito a manifestare interesse luneur

(2) Articoli vari [altri ne saranno aggiunti successivamente ]

(3) Corte dei Conti – Determinazione n. 99/2014 – “Determinazione e relazione della Sezione del controllo sugli enti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’EUR S.p.A. per gli esercizi 2011 e 2012 . In merito al Luneur vi si leggono i segg punti  a pagg. 2 e 3:CdC_delibera_99_2014

(4)Deliberazione dell’AVCP n.21 del 21 maggio 2014  scarica AVCP_delibera_21mag2014

5) assai delicata si rivela la situazione relativa alla gestione di Luneur, atteso che, poiché alla fattispecie in parola andava molto più correttamente applicata la disciplina codicistica della concessione di servizi, si ravvisano, allo stato, diversi profili del Regolamento di gara non in linea con i principi in materia di contrattualistica pubblica e con talune disposizioni del Codice degli appalti, quali, ad esempio, alcuni aspetti di criticità relativi al valore del contratto, alla stipulazione del contratto con la società “veicolo” (Luneur Park spa), la qualificazione del soggetto esecutore dei lavori, la previsione del rinnovo tacito; ulteriori aspetti di criticità emergono – come si è detto – relativamente alla fase esecutiva del contratto, considerato che il contratto, stipulato l’11 febbraio 2008, versa, di fatto, in una fase di stallo, che a sei anni di distanza dall’aggiudicazione è ancora sostanzialmente nella fase preliminare di esecuzione (i lavori di ripristino dell’area sono iniziati l’8 agosto 2013), e che EUR spa ha fin qui incassato un canone dimezzato rispetto a quanto pattuito nel contratto, circostanza, questa, che ha comportato mancati introiti nelle casse della società pari, almeno, a 700.000,00 euro;

6)  in considerazione di quanto sopra esposto la Corte deve segnalare l’opportunità che EUR spa intraprenda, con ogni possibile sollecitudine, le azioni più idonee alla definitiva risoluzione della vicenda relativa alla gestione del Luneur, non senza trascurare la possibilità di attualizzare e correggere l’assetto contrattuale sulla scorta delle osservazioni formulate dall’AVCP nella riferita delibera n. 21 del 21 maggio 2014.

(5) http://www.cinquequotidiano.it/territori/sociale/2014/07/10/roma-abete-luneur-primavera-del-2015-cinecitta-world/    – Roma, Abete (Cinecittà Entertainment) : «Il Luneur aprirà nella primavera del 2015» «…. Quello del Luneur è un progetto su cui siamo entrati successivamente – ha ricordato Abete -. Da quando, 6 anni fa, ci siamo trovati ad essere aggiudicatari del bando, abbiamo avuto molti problemi a liberare l’area, c’erano veri e propri occupanti che non volevano abbandonare il territorio. I ritardi nei lavori sono legati minimamente alla burocrazia e in gran parte ai contenziosi con i vecchi utilizzatori abusivi che abbiamo dovuto risolvere. Li abbiamo vinti tutti, ora siamo finalmente in grado di realizzare il progetto»

 

MATERIALI

(da Repubblica) …quel lunapark che da nove anni è chiuso benché sia stato dato in concessione a Luigi Abete che è il proprietario di Cinecittà ed è un altro nome che inchioda Roma alla ruota dell’eterno ritorno.
Quindici anni fa, sulla ruota del lunapark, un ragazzo che oggi fa il tassista chiese alla sua Melinda di sposarlo “ma solo in cima le diedi l’anello. Sono sicuro che la ruota non è più quella: qualcuno l’ha sostituita con una più piccola”. Angelo è vissuto qui, è andato a scuola, conosce ogni angolo dell’Eur, gli intervalli con cui passano i bus, i diagrammi di movimento, il ritmo, suo padre lavorava all’ufficio scorte in via dell’Aeronautica, “mi piace persino quell’orrore di Arnaldo Pomodoro, il monumento in bronzo al cacciavite davanti al Palazzetto dello Sport”. Andiamo insieme al lunapark dismesso o più semplicemente decaduto a cercare la disgregazione del mondo e l’arresto del tempo nelle montagne russe divelte, nelle dune di spazzatura, in ciò che resta dell’ autoscontro e nei rifiuti di plastica che il vento sospinge verso la città. la Repubblica 20 febbraio 2015 Eur spa è l’unico ente al mondo che gestisce un pezzo di città: perché? MUORE L’EUR E LA ROMA DI MARMO La Nuvola, gli scheletri dei grattacieli, l’acquario, il lunapark dismesso, il Palazzo della Civiltà male affittato a Fendi…