Via Giulia, sosteniamo il coraggio civico
Autore : Redazione
Quante volte ci siamo indignati di fronte al progetto di un’opera che ritenevamo fosse di dubbia utilità pubblica o che non offrisse sufficienti garanzie per la sicurezza dei luoghi o dei cittadini? Quante volte abbiamo pensato di fare un esposto, o promuovere un ricorso, e poi non abbiamo fatto nulla? Il Coordinamento residenti della Città Storica ha invece deciso coraggiosamente di rivolgersi alla giustizia amministrativa per il parcheggio di Via Giulia – Largo Perosi, segnalando vari aspetti che “non tornavano”.
In particolare, come spiega Paolo Gelsomini nella sintesi della vicenda di seguito riportata, il Coordinamento riteneva che per un grande parcheggio seminterrato, attrattore di traffico privato e posto in un’area così pregiata del Centro Storico, e così sensibile dal punto di vista idrogeologico, a ridosso del fiume Tevere, la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) della Regione, eseguita anni prima su un progetto precedente che prevedeva un piano sotterraneo in meno e uno scavo di minore profondità, dovesse essere ripetuta sul nuovo progetto, approvato senza queste necessarie verifiche tecniche.
Che si trattasse di un ricorso fondato lo si può ben comprendere dal fatto che il TAR del Lazio nel marzo 2017 ha dato ragione si cittadini, accogliendo le loro obiezioni.
Ma poi il Consiglio di Stato ha invece ribaltato la sentenza del TAR, compensando le spese legali, ma caricando sulle spalle dei cittadini la parcella del consulente.
Così i nostri amici e compagni che in questi anni si sono impegnati per portare avanti la battaglia legale, nella convinzione che si trattasse di difendere un diritto di tutti, adesso devono affrontare una spesa di oltre 15.000 Euro.
Un finale amaro, che potrebbe essere alleggerito dalla solidarietà di tanti altri cittadini attivi che volessero offrire un aiuto economico anche modesto, per far sentire la propria vicinanza.
Perché le battaglie giuste sono giuste per tutti, e sono giuste anche quando si perdono.
Associazione Carteinregola
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Foto PG – 2017 particolare della costruzione del parcheggio
Il ricorso per il parcheggio di Via Giulia – largo Perosi, la vicenda
a cura di Paolo Gelsomini*
Il Coordinamento Residenti Città Storica, che aderisce a Carteinregola, nel 2014 decide di impugnare al TAR gli atti deliberativi del Comune che approvavano la variante del progetto e concedevano il permesso di costruire per un “parcheggio interrato” in via Giulia, che risultava essere – invece – non completamente interrato. Inoltre la variante progettuale comportava la delocalizzazione di parte del sito archeologico di grande rilievo rinvenuto in loco nonchè la difficoltà di valorizzarne la restante parte non spostabile (che difatti è stata reinterrata!). Infine, il progetto di variante era stato approvato senza una nuova Valutazione di Impatto Ambientale da parte della Regione, malgrado prevedesse un piano interrato in più e quindi lo scavo fosse più profondo rispetto al progetto precedentemente approvato nel 2010.
Nel marzo 2017 arriva il giudizio del TAR che, pur non trattando tutti i motivi di ricorso ma in sostanza solo quello relativo alla profondità dello scavo, è favorevole al Coordinamento, in quanto il perito verificatore accoglie la tesi secondo la quale una profondità così aumentata va ad interferire con il livello di massima piena della pericolosa falda del Tevere, con possibili conseguenze che solo l’Ufficio preposto della Regione avrebbe potuto valutare con una nuova V.I.A. a fronte di queste modifiche sostanziali del progetto originale.
Nel frattempo però il parcheggio, con un piano in più, è già stato realizzato ed è operativo. La ditta costruttrice fa quindi ricorso al Consiglio di Stato che, con sentenza pubblicata il 29 agosto 2019, accoglie le motivazioni addotte dal nuovo perito verificatore.
Anche il Consiglio di Stato non si esprime sugli altri motivi proposti dal Coordinamento con il proprio ricorso.
Quindi resta il parcheggio, che ora emerge per diversi metri in superficie sul lato del Lungo Tevere, con un piano inclinato verso via Giulia, e con un piano interrato (il quarto) in più rispetto a quello approvato in V.I.A. , anche se con una estensione orizzontale più limitata per il ritrovamento di importanti reperti archeologici.
Le spese di giudizio sono state compensate, a dimostrazione della complessità della questione, ma il CRCS deve pagare per un importo di 15 mila euro le spese della parcella del verificatore, dopo una piccola riduzione concessa dal Consiglio di Stato.
Fin qui l’esito di una lunga vicenda iniziata anni fa, quando Il CRCS, insieme ad altri cittadini scongiurò addirittura il pericolo della costruzione di un albergo a 5 stelle sopra il parcheggio.
Ora sopra il parcheggio dovrebbe essere realizzato un “giardino” cosiddetto “barocco” recintato da alte mura; ma finora, a distanza di 10 mesi dalla sentenza del Consiglio di Stato, tutto è rimasto fermo.
I cittadini sono così costretti a pagare oneri salati per azioni legali certamente non temerarie e mosse dall’impegno per la tutela dei luoghi della città di grande rilievo storico e culturale, sulla base di dati tecnici oggettivi. Rispettiamo le decisioni del Consiglio di Stato, anche se per noi quel parcheggio di via Giulia resta un’opera contenente modifiche in corso d’opera non valutate come noi chiedevamo fin da prima che iniziasse la costruzione.
Ma così non è stato e pagheremo per questo nostro impegno civico 15 mila euro più oneri di legge.
Paolo Gelsomini
*Segretario del Coordinamento Residenti Città Storica
Per osservazioni e pecisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
23 giugno 2020
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foto ambm (foto di repertorio, dicembre 2016)