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Vittoria a Monte Cassino: interviene la Soprintendenza

monte cassino mapPubblichiamo la nota del Comitato per la Bellezza dopo la vittoria dell’ampio fronte che si è battuto contro la concessione, decisa dalla Abbazia di Montecassino, di 360 ettari ad un privato per usi turistico-commerciali proprio all’Albaneta, cioè nelle vicinanze della collina dove sorge il sacrario dei caduti polacchi del generale Anders*

La Soprintendenza interviene a tutelare tutta l’area della battaglia di Montecassino

di Vittorio Emiliani

I luoghi delle battaglie intorno all’abbazia di Montecassino sono “ritenuti meritevoli della più rigorosa tutela e conservazione”. Così ha deciso la Soprintendenza ai beni culturali del Lazio dando ragione a quanti a Cassino, in Italia e anche fuori di essa, reclamavano la tutela più completa dei luoghi dove nel gennaio-maggio 1944, caddero migliaia di militari e di civili. Nel dicembre 2015 il sindaco Petrarcone e la giunta di Cassino, associazioni locali e nazionali per la tutela, l’ambasciata polacca a Roma avevano elevato una decisa protesta contro la concessione decisa dalla Abbazia di Montecassino di 360 ettari ad un privato per usi turistico-commerciali proprio all’Albaneta, cioè nelle vicinanze della collina dove sorge il sacrario dei caduti polacchi del generale Anders. L’abate e il concessionario privato – che intanto aveva allestito un villaggio natalizio con ingresso a pagamento – risposero respingendo le accuse di speculazione. Di qui il ricorso al Ministero per i Beni Culturali e alle Soprintendenze competenti affinché intervenissero per vincolare quei luoghi storici in modo definitivo.

Il 3 giugno scorso è giunta ai sindaci, alla Abbazia di Montecassino, all’Agenzia del demanio, alla commissione regionale per il Patrimonio Culturale del Lazio la notifica dell’avvio del procedimento e dell’applicazione del Codice per il Paesaggio 2004. Per cui “qualsiasi intervento sugli immobili in questione dovrà ottenere la preventiva autorizzazione della Soprintendenza Belli Arti e Paesaggi per le Province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo”. Poiché vengono coinvolti dal provvedimento numerosi proprietari si dispone l’affissione nei Comuni di Cassino, Terelle e Villa Santa Lucia.

Nella lettera firmata dal soprintendente Agostino Bureca e firmata dall’architetto Valentina Milano si sottolinea fra l’altro che i luoghi indicati “rappresentano valore di testimonianza storica per la Nazione, concretizzandosi come un sacrario naturale, per l’alto tributo di sangue versato. Ha pertanto esito positivo una vicenda assai poco nobile, decisamente pericolosa per l’integrità paesaggistica della zona. Da qui si può ripartire per fare dei luoghi di guerra di Montecassino un grande, esemplare Parco Internazionale della Pace.

Lunedi 20 giugno inoltre all’Università di Cassino ci sarà un incontro tra vari soggetti istituzionali impegnati a sostenere la candidatura all’Unesco di un progetto denominato “Il paesaggio culturale degli insediamenti benedettini dell’Italia medievale”. Esso coinvolgerà abbazie in varie regioni italiane, e Montecassino – anche per la “sacralità” del suo territorio (dove, nella Seconda guerra mondiale, hanno combattuto soldati di oltre venti nazioni) – potrebbe svolgere un ruolo di capofila per l’intero progetto.

Vittorio Emiliani, Luigi Manconi, Vezio De Lucia, Paolo Berdini

Comitato per la Bellezza

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