Il video: Fate la cosa giusta! No al rinvio delle misure regionali per il distanziamento delle slot machine!
Autore : Redazione
Fate la cosa giusta! Nessun rinvio per il distanziamento delle slot machine!(e cosa può fare il Comune di Roma)
(in calce la scaletta e le durate degli interventi)
Il 1 settembre 2022 dovrebbero entrare in vigore le misure previste dalla Legge regionale del Lazio 5/2013 per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP), a partire dalla rimozione di slotmachine e videolottery nel raggio di 500 metri da luoghi sensibili come scuole, centri anziani, ospedali e altri. Ma per la seconda volta il Consiglio regionale del Lazio potrebbe farne slittare il termine, si parla del 2023.
Una possibilità che, oltre a non mettere in atto quanto previsto dalla legge regionale per fronteggiare la dipendenza dal gioco d’azzardo, intacca fortemente la credibilità della Regione Lazio e della sua maggioranza, che formalmente adotta atti a tutela della salute e del benessere di cittadini ma nei fatti li annulla, con provvedimenti a favore di interessi economici privati e non solo, viste le entrate fiscali ricavate dal gioco d’azzardo.
Chiediamo l’applicazione della legge 5/2013 e che anche il Comune di Roma faccia la sua parte.
Ne abbiamo parlato con: Carlo Cefaloni Slot mob, Claudio Cippitelli, sociologo Parsec Cooperativa Sociale, Consortium Roma, Gianpiero Cioffredi Presidente dell’Osservatorio Legalità e sicurezza della Regione Lazio, Claudio Dalpiaz psicoterapeuta Presidente PsyPlus, Francesca Danese Portavoce Forum terzo Settore Lazio, Maurizio Fiasco Presidente dell’Osservatorio della Regione Lazio sul gioco d’azzardo 2018-2021,Elisa Sermarini Rete dei Numeri pari, Massimo Soraci Caritas Roma, e con Barbara Funari Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Roma Capitale, Tiziana Biolghini Consigliera capitolina Roma Futura – delega al sociale Roma città metropolitana, Francesco Silvestri Deputato M5S, Marta Leonori Consigliera regionale – capogruppo PD, Alessandro Capriccioli Consigliere regionale +Europa, Paolo Ciani Consigliere Regionale e capitolino Centro Solidale – Demo. S [era stata anche invitata Valentina Corrado Assessora Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa Regione Lazio]
SCALETTA
00.00 Introduzione Anna Maria Bianchi
04.10 Maurizio Fiasco
19.10 Francesca Danese
24.00 Gianpiero Cioffredi
35. 30 Massimo Soraci
39.30 Claudio Dalpiaz
48.35 Elisa Sermarini
57.20 Carlo Cefaloni
1.05.00 Claudio Cippitelli
1h.11.00 Tiziana Biolghini
1h. 18.00 Barbara Funari
1h 24.40 Marta Leonori
1h 35.10 Anna Maria Bianchi
1h 38.00 Paolo Ciani
1h 45.50 Anna Maria Bianchi
1h 46.18 Francesco Silvestri
1h 57.48 Anna Maria Bianchi
2h 00.58 Maurizio Fiasco
2h 11.10 Marta Leonori
2h 12.10 Alessandro Capriccioli
2h.17’15” fine
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La Regione Lazio ha approvato la Legge 5/2013 Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP), successivamente modificata con legge regionale del 22 ottobre 2018, n. 7 e con la legge regionale del 27 febbraio 2020, n. 1[i], diventando un provvedimento che contiene misure decisive per contrastare l’impatto devastante sulla vita delle persone, delle famiglie, e sulla stessa società prodotto dalla dipendenza dal gioco d’azzardo.
Tra le più rilevanti e incisive quelle dell’Art. 4(Collocazione delle sale da gioco. Agevolazioni dei comuni) “…al fine di tutelare determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili e prevenire fenomeni di GAP, è vietata l’apertura di nuove sale gioco che siano ubicate ad un raggio inferiore a cinquecento metri da aree sensibili, quali istituti scolastici di qualsiasi grado, centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente dai giovani, centri anziani, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale o luoghi di culto”, che prevede anche che “I comuni possono individuare ulteriori limitazioni a quelle previste al comma 1, tenendo conto dell’impatto sul territorio, della distribuzione oraria, della sicurezza urbana, dei problemi connessi con la viabilità, dell’inquinamento acustico e delle esigenze di tutela della salute e della quiete pubblica”; tale articolo, insieme all’ Art.11 bis (Disposizioni transitorie) che prevede che “Gli esercenti che, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, gestiscono apparecchi per il gioco d’azzardo collocati all’interno di esercizi pubblici commerciali o di sale da gioco si adeguano, entro i trenta mesi successivi a tale data, a quanto previsto all’articolo 4, anche attraverso la rimozione degli apparecchi stessi”, stabiliva un termine temporale entro il quale bar, tabaccherie e sale da gioco, poste all’interno del raggio di 500 mt da luoghi sensibili, avrebbero dovuto rimuovere gli apparecchi quali slot machine, video lottery, ecc.
Il termine era il 31 agosto 2021, ma pochi mesi prima della scadenza, dopo una manifestazione di protesta degli operatori del settore, nonostante le assicurazioni da parte dell’assessora regionale alle Politiche Sociali, Welfare, Beni Comuni e ASP Troncarelli, alla Caritas e alle associazioni della campagna “Mettiamoci in gioco”, sul mantenimento della scadenza prevista, prima la Giunta poi il Consiglio regionale hanno rinviato l’applicazione delle misure al 1 settembre 2022. Allora la giustificazione addotta era la crisi del settore dovuta agli effetti della pandemia – che sarebbe stata in realtà un’ottima occasione per sottrarre alla dipendenza tante vittime di GAP forzatamente “disintossicate” dalla chiusura dei locali – circostanza che non è più sostenibile quest’anno.
Invece all’approssimarsi della scadenza e a nuove pressioni delle categorie degli operatori, si torna a parlare di rinvio al 2023.
Una possibilità che, oltre a non mettere in atto quanto previsto dalla legge regionale per fronteggiare la dipendenza dal gioco d’azzardo, intacca fortemente la credibilità della Regione Lazio e della sua maggioranza,che formalmente adotta atti a tutela della salute e del benessere di cittadini ma nei fatti li annulla, con provvedimenti a favore di interessi economici privati e non solo, viste le entrate fiscali ricavate dal gioco d’azzardo.
Un anno fa insieme al rinvio erano state approvate misure che avrebbero dovuto rendere “effettiva” l’applicazione della legge quantomeno entro il nuovo termine. Tuttavia, a oggi, nonostante le ripetute sollecitazioni di “Mettiamoci in gioco” e di un gruppo di associazioni tra le quali Carteinregola[iii], molte misure sono rimaste lettera morta.
Ancora a gennaio 2022 le citate associazioni avevano inviato alle Assessore regionali Troncarelli e Corrado – Assessora Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa – la richiesta di applicazione della legge 5/2013 e successive modificazioni, tra le quali: la strutturazione del portale “Osservatorio regionale on line del gioco d’azzardo” come sito non solo di analisi ma anche di conoscenza delle attività e dei provvedimenti assunti dai Comuni, il rinnovo dei componenti dell’Osservatorio sul fenomeno del gioco d’azzardo, rafforzandone il ruolo, il monitoraggio dei provvedimenti di rimozione degli apparecchi [iv] e la predisposizione di una piattaforma telematica per la verifica del rispetto delle distanze dai luoghi sensibili[v]. Inoltre si chiedeva che si sollecitassero i Comuni afffinchè adottassero tutti gli adempimenti prima dello scadere della proroga.
Se da parte della Regione Lazio i solleciti ai Comuni sono stati decisamente scarsi, va detto che molte iniziative potrebbero essere già prese dal Comune di Roma, a partire dalla ricognizione delle sale gioco e degli esercizi commerciali con apparecchiature elettroniche atte al gioco e della loro distanza dai luoghi sensibili individuati dalla legge; la vigilanza degli orari di apertura e chiusura delle attività di gioco; la formazione del personale operante nelle sale da gioco[vi], la predisposizione delle agevolazioni per gli esercizi che rimuovono slot machine o videolottery o che scelgono di non installarle, secondo criteri e modalità da determinare con appositi regolamenti comunali [vii] e altri provvedimenti ancora che sono stati indicati dalle associazioni all’Assessora capitolina Funari pochi giorni fa (Lettera in calce).
Di tutto questo parleremo nel webinar con esperti e esponenti delle istituzioni, tenendo ben presente che un ulteriore rinvio al 2023 delle disposizioni sulla rimozione delle apparecchiature di gioco all’interno delle aree sensibili, diventerebbe facilmente il pretesto per la messa in discussione dell’impianto complessivo della legge da parte delle Associazioni Imprenditoriali di categoria, e sarebbe una sconfitta anche per tutti quei cittadini che credono nella coerenza delle istituzioni.
Roma 9 giugno 2022 (ultima modifica 11 giugno 2022)
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
La lettera delle associazioni all’Assessora alle politiche sociali del Comune di Roma Dott.ssa Barbara Funari
Gentile Assessora,
facciamo seguito al nostro incontro dello scorso 18 maggio per confermarLe la nostra preoccupazione sui ritardi applicativi della legge 5 del 2013 che stanno determinando una condizione di grande incertezza per quanto riguarda gli aspetti della regolamentazione del gioco e delle iniziative a tutela della salute dei giocatori in termini di prevenzione, cura e sostegno per quanto riguarda chi affetto da patologia.
Una situazione resa ancora più allarmante dalle ultime rilevazioni che confermano la crescita dei volumi di gioco e di spesa rispetto al periodo precedente la pandemia, nonché la forte recrudescenza delle sìtuazioni a rischio di dipendenza.
In questo contesto le sollecitazioni in atto nei confronti della Regione per un ulteriore proroga delle disposizioni sulla rimozione delle apparecchiature di gioco, collocate all’interno delle distanze stabilita dai luoghi sensibili, qualora accolte, potrebbero divenire il pretesto per la messa in discussione dell’impianto complessivo della legge da parte delle Associazioni Imprenditoriali di categoria.
Le ripercussioni di questa eventuale scelta sarebbero gravissime per la tutela e sicurezza di tutte le vittime del gioco, mentre verrebbero favorite le Imprese del Settore in attesa dei frutti della loro pressione nei confronti della politica che riguardano la pessima legge di riordino del settore all’esame del Ministero dell’Economia; una legge costruita con un approccio unilaterale e su presupposti sbagliati e facilmente confutabili che guardano solo all’interesse economico dello Stato (invarianza del gettito fiscale) e delle imprese .
Per tutti questi motivi, la Campagna “METTIAMOCI IN GIOCO” e le tante realtà che ne fanno parte ha deciso di assumere una serie di iniziative per contrastare i tentativi in atto di affossare la legge regionale e i relativi provvedimenti sulla “questione sociale” dovuta alla dipendenza patologica aprendo un primo confronto con i principali attori istituzionali, in primis il suo Assessorato di cui abbiamo apprezzato la disponibilità, il prossimo Lunedì 27 giugno con un webinar che si terrà dalle 17,30 alle 20.
Nel frattempo, in questa situazione di incertezza, riteniamo determinante il ruolo che potrebbe svolgere il Comune di Roma nel rendere “effettiva” l’applicazione della legge 5/2013, recependone i contenuti e determinandone le modalità di attuazione, ad evitare un assenza d’indirizzo che possa determinare incertezze interpretative e diventare un nuovo motivo per protrarre i termini della proroga degli interventi stabiliti dal comma 2, art.11 bis della legge 5, rinviati con la successiva legge 14 del 2019 (collegato alla Finanziaria regionale 2021).
Per questa ragione , alla luce di quanto detto, e certi della considerazione delle nostre richieste, si evidenzia come urgente e prioritario, nell’ambito della potestà deliberativa dell’Amministrazione Comunale, non solo il recepimento della legge 5/2013, ma anche di predisporre :
La ricognizione delle sale gioco e degli esercizi commerciali con apparecchiature elettroniche atte al gioco fisico presenti nel territorio comunale e la loro distanza dai luoghi sensibili
Promuovere l’attuazione della Campagna d’informazione “NO SLOT”, cui all’art 5 della legge 5/2013, con il coinvolgimento e il sostegno delle Associazioni del Volontariato e dei cittadini.
La verifica delle licenze e delle relative procedure autorizzative, nonché dei locali destinati alle apparecchiature.
La vigilanza sugli orari di apertura e chiusura delle attività di gioco e sulla messa a conoscenza del pubblico delle relative disposizioni, da porre all’ingresso delle sale gioco e degli esercizi con slot machine e videolottery.
Verificare la corretta esposizione negli esercizi commerciali e nelle sale gioco di un adeguata informativa sui pericoli della dipendenza dal gioco e dei relativi servizi di assistenza, nonché del divieto d’accesso al gioco da parte dei minori.
La predisposizione delle agevolazioni comunali di cui al comma 2 dell’art. 4 della legge 5 del 2013 per i titolari di esercizi pubblici che rimuovono slot machine o videolottery o che scelgono di non installarle,
Promuovere la formazione del personale operante nelle sale da gioco presenti nel territorio secondo quanto previsto dall’art. 9..
Istituire un Osservatorio permanente presso l’assessorato costituito secondo le finalità e gli adempimenti cui all’art 6 , ed in rapporto con l’Osservatorio Regionale previsto nel medesimo articolo, per svolgere l’attività di monitoraggio sulla presenza del gioco d’azzardo, indicare linee di intervento, campagne informative e di sensibilizzazione; buone prassi e modalità d’integrazione socio-sanitaria per quanto riguarda il fenomeno del gioco d’azzardo, proposta di una campagna di prevenzione , sensibilizzazione, informazione a livello cittadino , e in particolare tra le categorie sociali più esposte.
la Campagna Mettiamoci in Gioco insieme a : Ada Lazio, ARCI Lazio, AUSER, Binario 95, Avviso Pubblico, Carteinregola, CGIL di Roma e Lazio, Comunità di SantEgidio. Libera, Parsec, Uil Pensionati, Rete Esquilino Sociale, Slow Food, Spi CGIL
[i] Il 21 febbraio 2020 il Consiglio regionale, ha approvato, con 26 voti a favore e 16 contrari, il cosiddetto “Collegato”, al cui interno l’articolo 15 modifica la legge regionale n.5 del 2013 sulla prevenzione e II trattamento del gioco d’azzardo patologico. Regione Lazio Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP)Numero della legge: 5 Data: 5 agosto 2013 Numero BUR: 64 Data BUR: 08/08/2013 (modificata dalla legge regionale 27 febbraio 2020, n. 1) Misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione Numero della legge: 1 Data: 27 febbraio 2020 Numero BUR: 17 s.o.2 Data BUR: 27/02/2020 > Vai alla L.R. 05 Agosto 2013, n. 5 e successive modificazioni Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP)
[v] cui all’articolo 4 comma 1 della legge n.5/13- (al riguardo ricordiamo la disponibilità gratuita del software fornito dal Dipartimento di Ingegneria Informatica della Sapienza nell’ambito del progetto di contrasto al gioco d’azzardo del Municipio I , con l’ ASL RM1, Rete Esquilino Sociale, Libera ed AUSER nel 2019)
[vi] secondo quanto previsto dall’art 9 della legge 5/2013
[vii] di cui al secondo periodo del comma 1/bis dell’art 4 della legge 5 del 2013